Mi faccio un mini diffusore! Da dove inizio?

[David_Gilmour]

Buonasera,
vi leggo spesso ma non intervengo mai, o quasi.
Sono un appassionato di alta fedeltà sin da ragazzino e ho passato tutte le epoche dagli anni '80 in poi. Tra cui anche quella patinata e finta del cosiddetto High End degli anni ruggenti. Vengo al punto: non so una mazza di elettroacustica ma vorrei realizzare un monitor/diffusore disegnato (esteticamente) da me. Un due vie grande più o meno quanto le Proac Studio 100 per intenderci. Vorrei documentarmi partendo da zero, voglio provare, sbagliare, imparare. Un passatempo, senza pretese. Come se andassi a pescare.

Vi chiedo quindi un aiuto iniziale, soprattutto a Fabrizio.
Da appassionato ho visto che, a parte la progettazione del crossover e la scelta degli AP, molti curano la forma del mobile, eventuali spigoli arrotondati, chi suggerisce di mettere feltro nel pannello frontale...

Secondo la vostra esperienze, in ordine di importanza, quali potrebbero essere i fattori più importanti nella progettazione di un diffusore da scaffale?
Non prendetemi in giro, non scoraggiatemi. È solo un passatempo, e lo vorrei fare. Senza fretta.
Grazie

[Michele]

Buonasera,
vi leggo spesso ma non intervengo mai, o quasi.
Sono un appassionato di alta fedeltà sin da ragazzino e ho passato tutte le epoche dagli anni '80 in poi. Tra cui anche quella patinata e finta del cosiddetto High End degli anni ruggenti. Vengo al punto: non so una mazza di elettroacustica ma vorrei realizzare un monitor/diffusore disegnato (esteticamente) da me. Un due vie grande più o meno quanto le Proac Studio 100 per intenderci. Vorrei documentarmi partendo da zero, voglio provare, sbagliare, imparare. Un passatempo, senza pretese. Come se andassi a pescare.

Vi chiedo quindi un aiuto iniziale, soprattutto a Fabrizio.
Da appassionato ho visto che, a parte la progettazione del crossover e la scelta degli AP, molti curano la forma del mobile, eventuali spigoli arrotondati, chi suggerisce di mettere feltro nel pannello frontale...

Secondo la vostra esperienze, in ordine di importanza, quali potrebbero essere i fattori più importanti nella progettazione di un diffusore da scaffale?
Non prendetemi in giro, non scoraggiatemi. È solo un passatempo, e lo vorrei fare. Senza fretta.
Grazie

E perchè mai ti dovremmo scoraggiare?
Intanto dovrai studiare, i testi sono i soliti, conviene trovare quelli di Viappiani, anche online ci sono un sacco di risorse, su questo sito non si scherza
viewtopic.php?f=6&t=1654
viewtopic.php?f=7&t=5183

Poi non perderei tempo in seghe mentali sulla forma o altre cazzate, sai com'è si inizia dallo spigolo e si finisce al cavo che suona......
Basta pensare ai monitor BBC, 6 tavole rettangolari e tanta progettazione, per rimanere nei monitor.

Tralasciando i discorsi sulla convenienza economica inizierei con cose semplici da modificare in modo serio per vedere l'effetto che fa, ad esempio se vai qui http://www.caninialtoparlanti.it/ clicchi sulla sezione progetti e poi su De Pover c'è il progetto di una cassa economicissima con diversi tipi di caricamento e diversi volumi, se hai tempo e soldi da investirci potresti divertirti.

Potresti realizzare diverse casse per fare le prove più disparate, quello che ti rimane lo regali ad amici e parenti.

Saluti
Michele

[Michele]

A proposito, nel materiale da procurarsi e studiare ci sono i vari software di simulazione, qui saranno tanti che ti potranno aiutare con consigli.

Saluti
Michele

[F.Calabrese]

Un VERO monitor da studio è uno strumento di lavoro, con il quale il fonico valuta gli equilibri in fase di missaggio e le esigenze di equalizzazione sulle tracce dei singoli strumenti.

Voler fare per gioco un oggetto come questo, basandosi su consigli e sul sentito dire, dimostra uno sterminato disprezzo nei confronti di chi lavora nel campo dell'Audio Pro.

Un monitor si acquista: ve ne sono di piccoli ed economici... alla portata di tutti.

Mi fermo qui... ma scriverei di peggio !
Saluti
F.C.

[David_Gilmour]

Un VERO monitor da studio è uno strumento di lavoro, con il quale il fonico valuta gli equilibri in fase di missaggio e le esigenze di equalizzazione sulle tracce dei singoli strumenti.

Voler fare per gioco un oggetto come questo, basandosi su consigli e sul sentito dire, dimostra uno sterminato disprezzo nei confronti di chi lavora nel campo dell'Audio Pro.

Un monitor si acquista: ve ne sono di piccoli ed economici... alla portata di tutti.

Mi fermo qui... ma scriverei di peggio !
Saluti
F.C.

Fabrizio, meglio che tu ti sia fermato perché non hai capito nulla. Ho usato il termine "monitor" in modo improprio ed ho appena modificato il titolo. Era solo per far capire le dimensioni. Come ha chiaramente capito Michele (che ha compreso anche lo spirito della mia richiesta, assolutamente spassionato e senza nessuna pretesa).

Speravo in un tuo aiuto più costruttivo, sono sicuro che arriverà la prossima volta.

[Olympus]

Un VERO monitor da studio è uno strumento di lavoro, con il quale il fonico valuta gli equilibri in fase di missaggio e le esigenze di equalizzazione sulle tracce dei singoli strumenti.

Voler fare per gioco un oggetto come questo, basandosi su consigli e sul sentito dire, dimostra uno sterminato disprezzo nei confronti di chi lavora nel campo dell'Audio Pro.

Un monitor si acquista: ve ne sono di piccoli ed economici... alla portata di tutti.

Mi fermo qui... ma scriverei di peggio !
Saluti
F.C.

Fabrizio, meglio che tu ti sia fermato perché non hai capito nulla. Ho forse usato il termine "monitor" in modo improprio. Era solo per far capire le dimensioni. Come ha chiaramente capito Michele (che ha compreso anche lo spirito della mia richiesta, assolutamente spassionato e senza nessuna pretesa).

Speravo in un tuo aiuto più costruttivo, sono sicuro che arriverà la prossima volta.

Oggi Fabrizio è di umore nero….
Non sarei così drastico: David Gilmour non intendeva mancare di rispetto alle professionalità, semplicemente penso abbia del tempo libero ed una qualche capacità realizativa (parla di personalizzare lo stile), e quindi aiutiamolo a provare a realizzare il suo desiderio…
Io non ho propensioni per le scatole di scarpe, specialmente quelle con le pareti sottili perché cosi contribuiscono alla musicalità…
Siamo prossimi a Natale, molta cattiveria gratuita ci circonda…
Si attendono indicazioni, anche da F.C.!

[David_Gilmour]

Grazie dei consigli Michele.
Il Viappiani me lo sto procurando, vediamo se la lettura mi sarà chiara e sarà adatta ad un novizio come me.

[Ute]

Da DIYer a DIYer...o meglio, visto che siamo Italiani, da autocostruttore ad autocostruttore...
Come ha giustamente scritto Michele, parti dalle basi, leggi tanto in giro e "fatti una cultura"!
Gli autocostruttori cialtroni come te e me, ossia che prima smanettano e poi (forse) cercano di capire cos'hanno fatto, si dividono in due grandi famiglie: i falegnami e gli elettricisti.
Tu appartieni alla prima famiglia, perciò applicati sulla seconda, e il Viappiani, che è un insieme di traduzioni e riduzioni di testi dell'AES, va benissimo per cominciare, anche se un po’ datato e appartenente ad un'era pre-computer.
Il vero grande amico stupido dell'autocostruttore è il PC con le sue simulazioni (della serie, meglio un nemico intelligente che un amico stupido...).
Se vuoi capire quello che fai lascia perdere il pc almeno all'inizio.
Se vuoi solo giocare la domenica con un po di colla e stagno leggiti i tutorial sull'uso dei vari ARTA CLIO e software di simulazione, meglio BassPC e LspCad per un novizio che Audio for Windows, troppo complicato per chi è alle prime armi. Ti leggi i manuali, nei quali sono descritte le teorie alla base del loro operato, e cominci.
Anzi, ancora meglio, se riesci a digerire il tedesco e/o l'inglese, magari con l'aiuto di google traduttore e simili, parti da qualche kit già fatto tipo strassacker o troel gravesen.
C'è sempre molta teoria scritta sui thread che trattano dei kit, basta che ti leggi anche quello del Tairana, o dei kit di Stereoplay nel sito di Calabrese, per parlare di chi ci ospita.

[F.Calabrese]

Mi scuso per esser stato a dir poco "acido"...

In effetti è da diverso tempo che non scrivo a proposito di autocostruzione ed è possibile che la mia opinione in materia sia difficile ritrovarla, andando a legge indietro sul Forum.

In breve, io penso che -da quando si producono in Cina ottimi diffusori, progettati altrove (p.es. le nostre Indiana Line)- l'autocostruzione di oggetti di piccola cubatura e potenza è diventata totalmente insensata: si spende cinque volte tanto ed i risultato non saranno MAI e poi MAI pari a quelli del diffusore acquistato bello e fatto. Semplicemente perché dietro una coppia di Indiana Line c'è un progettista che ha la possibilità di farsi realizzare trasduttori su specifica... e ne sa anche un bel po' di più rispetto a qualsiasi autocostruttore (si spera...).

Agli appassionati di falegnameria non saprei cosa consigliare... anche perché salendo con le ambizioni la situazione peggiora ulteriormente, nel senso che la possibilità di fare errori da parte dell'autocostruttore sale in proporzione alla sofisticazione ed alla complessità del progetto.

Il mio consiglio, a qualsiasi autocostruttore, è quello di fare la cosa più intelligente... vale a dire un impianto come questo qui sotto:



Aumentando il numero delle vie -infatti- si riducono le conseguenze dei possibili errori di progettazione e di regolazione... ed alla fine ci si diverte pure.

Lo ripeto: l'autocostruzione di un diffusore piccolo è puro masochismo, nel terzo millennio...

Saluti
F.C.

[mariorossi186]

Un VERO monitor da studio è uno strumento di lavoro, con il quale il fonico valuta gli equilibri in fase di missaggio e le esigenze di equalizzazione sulle tracce dei singoli strumenti.

Voler fare per gioco un oggetto come questo, basandosi su consigli e sul sentito dire, dimostra uno sterminato disprezzo nei confronti di chi lavora nel campo dell'Audio Pro.

Un monitor si acquista: ve ne sono di piccoli ed economici... alla portata di tutti.

Mi fermo qui... ma scriverei di peggio !
Saluti
F.C.

Fabrizio, meglio che tu ti sia fermato perché non hai capito nulla. Ho usato il termine "monitor" in modo improprio ed ho appena modificato il titolo. Era solo per far capire le dimensioni. Come ha chiaramente capito Michele (che ha compreso anche lo spirito della mia richiesta, assolutamente spassionato e senza nessuna pretesa).

Speravo in un tuo aiuto più costruttivo, sono sicuro che arriverà la prossima volta.

il paron solo a leggere o pensare alla autocostruzione .... sclera