Perchè.
Inviato: sabato 6 gennaio 2018, 12:35
Sono alla soglia dei sessanta, e già dai trenta ricordo che il mio otorino mi evidenziava un audiogramma piuttosto scadente, con un rapido decadimento del livello dei db già intorno ai 10/12000 Hz.
Aggiungo pure che da una decina d'anni sono afflitto da un fastidioso acufene, che al silenzio diventa spesso quasi insopportabile.
Nonostante queste premesse ho paradossalmente sviluppato una speciale sensibilità ai suoni, riconoscendo immediatamente qualsiasi tipo di tuning attuato in una qualsiasi catena hifi, sensibilità confermata da chi mi conosce.
Anzi, leggendo i numerosi post riguardo l'inutilità di quegli accessori nati per migliorare le prestazioni di un impianto audio, e su gente che continua a non riconoscere la differenza tra due cavi di segnale o di potenza, ho come l'impressione che quelle invalidità descritte amplifichino invece la mia sensibilità verso questi prodotti.
Un po come il cieco che compensa gli altri sensi, riuscendo ad esempio a suonare un pianoforte in maniera divina.
L'ultima scoperta è di questi giorni. Decido di sostituire i ponticelli di metallo, presenti nei connettori dei miei diffusori bi-wiring, perchè a detta di tutti osceni e da cambiare subito con qualcosa di più 'professionale', per fare un salto in avanti nella resa acustica.
Ne acquisto 2 coppie di costo medio (ometto il marchio per correttezza) e le monto.
Una catastrofe: ampiezza di banda ridotta di un terzo, con conseguenze sulla dinamica e sulla timbrica. Decido allora di creare 4 piccoli spezzoni dal cavo di potenza bi-wiring in uso, (utilizzando solo la parte più spessa, quella del woofer) convinto che un pezzo di metallo placcato oro non potesse essere migliore di un cavo nato per quello scopo... Altra catastrofe.
Tengo comunque in opera questa configurazione per qualche giorno. Il mio orecchio pian piano si adatta ma resta sempre, dopo ogni ascolto, uno stato di insoddisfazione. Continua ad esserci qualcosa che non va.
Poi decido: rimonto i ponticelli originali. E luce fu. La qualità sonora ritorna ai livelli di sempre, banda, dettaglio, sfumature, timbrica, alti vellutati.
Avrò pure scoperto l'acqua calda... ma se una coppia di ponticelli (che ritengo nell'economia di un tuning la meno influente) possa fare simili danni...
Cosa imparo da questa esperienza? Che forse la pessima reputazione che godono simili accessori non è dovuta alla loro inutilità, bensì alla loro qualità.
Questo mercato è pieno di truffatori che riescono a spacciare un accessorio da pochi centesimi di euro con uno da migliaia, trascinando verso il basso la qualità di un comparto, che invece dovrebbe essere libero da simili atteggiamenti.
Un saluto.
Aggiungo pure che da una decina d'anni sono afflitto da un fastidioso acufene, che al silenzio diventa spesso quasi insopportabile.
Nonostante queste premesse ho paradossalmente sviluppato una speciale sensibilità ai suoni, riconoscendo immediatamente qualsiasi tipo di tuning attuato in una qualsiasi catena hifi, sensibilità confermata da chi mi conosce.
Anzi, leggendo i numerosi post riguardo l'inutilità di quegli accessori nati per migliorare le prestazioni di un impianto audio, e su gente che continua a non riconoscere la differenza tra due cavi di segnale o di potenza, ho come l'impressione che quelle invalidità descritte amplifichino invece la mia sensibilità verso questi prodotti.
Un po come il cieco che compensa gli altri sensi, riuscendo ad esempio a suonare un pianoforte in maniera divina.
L'ultima scoperta è di questi giorni. Decido di sostituire i ponticelli di metallo, presenti nei connettori dei miei diffusori bi-wiring, perchè a detta di tutti osceni e da cambiare subito con qualcosa di più 'professionale', per fare un salto in avanti nella resa acustica.
Ne acquisto 2 coppie di costo medio (ometto il marchio per correttezza) e le monto.
Una catastrofe: ampiezza di banda ridotta di un terzo, con conseguenze sulla dinamica e sulla timbrica. Decido allora di creare 4 piccoli spezzoni dal cavo di potenza bi-wiring in uso, (utilizzando solo la parte più spessa, quella del woofer) convinto che un pezzo di metallo placcato oro non potesse essere migliore di un cavo nato per quello scopo... Altra catastrofe.
Tengo comunque in opera questa configurazione per qualche giorno. Il mio orecchio pian piano si adatta ma resta sempre, dopo ogni ascolto, uno stato di insoddisfazione. Continua ad esserci qualcosa che non va.
Poi decido: rimonto i ponticelli originali. E luce fu. La qualità sonora ritorna ai livelli di sempre, banda, dettaglio, sfumature, timbrica, alti vellutati.
Avrò pure scoperto l'acqua calda... ma se una coppia di ponticelli (che ritengo nell'economia di un tuning la meno influente) possa fare simili danni...
Cosa imparo da questa esperienza? Che forse la pessima reputazione che godono simili accessori non è dovuta alla loro inutilità, bensì alla loro qualità.
Questo mercato è pieno di truffatori che riescono a spacciare un accessorio da pochi centesimi di euro con uno da migliaia, trascinando verso il basso la qualità di un comparto, che invece dovrebbe essere libero da simili atteggiamenti.
Un saluto.