Una soluzione rivoluzionaria, anzi due

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elettro
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Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due

Messaggio da elettro » giovedì 18 gennaio 2018, 12:45

Io, quando visiono le fotografie degli interni delle elettroniche, cedo sempre connettori RCA o Bilanciati, posati siu scheda con i loro reofori senza schermature come avviente in altri casi. I telai, sono a massa per ovvi motivi, e così qualche ronzio si può manifestare per accoppiamento capacitivo.
Forse, in alcuini casi - qulche accortezza in più sarebbe indicata.

elettro
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Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due

Messaggio da elettro » giovedì 18 gennaio 2018, 18:09

Ovviamente ..la soluzione 2 è quella che voto io..la prima che avevo premesso e solo teoria esoterica.

C7P8
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Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due

Messaggio da C7P8 » giovedì 18 gennaio 2018, 18:34

Immagine

robman
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Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due

Messaggio da robman » giovedì 18 gennaio 2018, 21:20

magari una rete di zobel :lol: :lol: :lol:

F.Calabrese
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Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 18 gennaio 2018, 23:47

robman ha scritto:
giovedì 18 gennaio 2018, 21:20
magari una rete di zobel :lol: :lol: :lol:
Ma ti pare...? :lol:

Mi ci vedi a proporre una soluzione semplice...??? :lol: ------- :o ------- :lol: ------- :o ------- :shock: ------- :D

Saluti
F.C.

robman
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Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due

Messaggio da robman » venerdì 19 gennaio 2018, 0:42

non volevo sembrare irriverente, ma per me è difficile valutare circuiti più complessi...
cordiali saluti
robman

Ute
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Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due

Messaggio da Ute » venerdì 19 gennaio 2018, 8:37

Riguardo all'idea uno (posto qui per non sporcare il thread),
Se lo scatolicchio, doppio, servisse a nobilitare un po’ il suono degli ampli pro e fosse proposto ad un prezzo compatibile, credo che il successo sarebbe assicurato.
Deve essere idiot proof, cioè lo collego e fine, niente regolazioni continue o necessità del tecnico in camice bianco in giro per casa.
Se si rivolgesse ai fan degli occhioni blu, buco nell'acqua, perchè chi acquista quella tipologia di prodotto non ammette che un tweaking possa migliorare quello che ha fatto la casa madre.
Se ci pensi è stata la vera sventura e il vero limite del subwoofer per tanti anni.

PrandiniFabio
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Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due

Messaggio da PrandiniFabio » venerdì 19 gennaio 2018, 8:42

Si potrebbe implementare con uno "sporco operazionale" e una resistenza, una semplice retroazione in corrente.😉
Saluti
Fabio

F.Calabrese
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Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 19 gennaio 2018, 9:51

Ute ha scritto:
venerdì 19 gennaio 2018, 8:37
Riguardo all'idea uno (posto qui per non sporcare il thread),
Se lo scatolicchio, doppio, servisse a nobilitare un po’ il suono degli ampli pro e fosse proposto ad un prezzo compatibile, credo che il successo sarebbe assicurato.
Deve essere idiot proof, cioè lo collego e fine, niente regolazioni continue o necessità del tecnico in camice bianco in giro per casa...
Se si trattasse di una soluzione "idiot proof" sarebbe stata di certo già commercializzata quanto meno dalla fine degli anni '70. Ma non lo è, e per fortuna.

In realtà, il vero scopo del mio upgrade non sarebbe mai quello di vendere qualche scatolicchio, in attesa di vederne comparire la copia cinese a due spicci. Il mio scopo è quello di dimostrare che gli ampli "con gli occhioni blu" e tanti altri della stessa categoria di costo, hanno seri problemi di interfacciamento, non risolvibili mediante i soliti interventi già noti.

Se infatti il piccolo ampli correttore fosse dotato di un Vu-Meter o di un'uscita per l'oscilloscopio (o per un PC, via ADC), allora si potrebbe valutare con precisione a quali livelli il finale principale va in clipping e quante "schifezze" emette anche ai bassi livelli, per esempio in forma di disturbi ed interferenze che intermodulano con il segnale musical.

Siamo nell'Italia del terzo millennio... non dimentichiamolo...! Proporre una soluzione che costi meno di mille Euro significa andare sicuramente incontro ad un fallimento commerciale...

Segue
F.C.

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Re: Una soluzione rivoluzionaria, anzi due

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 19 gennaio 2018, 10:06

Ute ha scritto:
venerdì 19 gennaio 2018, 8:37
...
Se si rivolgesse ai fan degli occhioni blu, buco nell'acqua, perchè chi acquista quella tipologia di prodotto non ammette che un tweaking possa migliorare quello che ha fatto la casa madre.
Se ci pensi è stata la vera sventura e il vero limite del subwoofer per tanti anni.
Vero... verissimo... ma c'è un "però"...

Molti di coloro che hanno acquistato finali blasonati (dai Mac agli Accuphase, passando per Mark Levinson e Krell) lo hanno fatto in base a due presupporti che non sussistono più:
1)- Li hanno acquistati nella prospettiva di poterli rivendere in qualsiasi momento sul mercato del'usato... perdendoci pochissimo... e questo oggi non è più vero: le quotazioni sono crollate e la vendita è tutt'altro che semplice, considerando che di negozi che ritirano l'usato ormai fa quasi ridere parlarne.
2)- Li hanno acquistati in un'epoca in cui il collegamento sbilanciato era normale e le interferenze RF o attraverso la rete erano assolutamente minime, rispetto al bombardamento attuale. Molti di questi finali sono dunque vulnerabilissimi ad ogni tipo di disturbo, incluse le back-EMF.

Le due soluzioni tecniche che io sto suggerendo sono peraltro sinergiche, in quanto hanno senso solo e soltanto nella prospettiva di poter dare smalto alle prestazioni di sistemi che -altrimenti- varrebbe la pena di tenere spenti, per guardarli soltanto.

Il costo complessivo di due interventi dovrebbe essere nell'ordine di quel che l'appassionato spenderebbe per un sostanziale upgrade, magari cambiando i diffusori. In prospettiva questa potrebbe diventare una soluzione, caso in cui l'importo speso per questo intervento potrebbe essere scalato dal costo di acquisto dei nuovi diffusori, la cui configurazione risolve di per sé i problemi che lo stesso affrontava.

Io non darei per scontato che i possessori di grandi impianti (che sono tantissimi, in Italia) siano tutti rassegnati a tenersi in casa delle ciofeche lucide, il cui valore ERA riconosciuto anni ed anni fa, ma ora non più. NON si tratta dunque più di uno status symbol, ma di semplici impianti belli quanto malsuonanti.

Saluti
F.C.

P.S.: L'impiego e -soprattutto- la taratura dei subwoofers è tutt'altro che "idiot proof"...! Per questo non hanno successo negli impieghi critici (HiFi), mentre invece sono diffusi ed efficaci nei sistemi HT, dove si va meno per il sottile...

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