Come suona il rotolo di carta igienica?

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geeksAgainstLoudness
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Re: Come suona il rotolo di carta igienica?

Messaggio da geeksAgainstLoudness » sabato 10 marzo 2018, 17:29

Sistemato in modo audiofilo su stand, ma in angolo come da forum FC :lol: .

C7P8
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Re: Come suona il rotolo di carta igienica?

Messaggio da C7P8 » sabato 10 marzo 2018, 18:16

geeksAgainstLoudness ha scritto:
sabato 10 marzo 2018, 17:29
Sistemato in modo audiofilo su stand, ma in angolo come da forum FC :lol: .
Due di questi settati in L e R e un Sub pro da 18 pollici viene su un bell'impianto!!! :lol: :lol: :lol: :lol:

geeksAgainstLoudness
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Re: Come suona il rotolo di carta igienica?

Messaggio da geeksAgainstLoudness » sabato 10 marzo 2018, 21:46

Prime impressioni buttate li dopo un pomeriggio di musica di sottofondo, facendo altro.

Di sicuro suona “piu’ grande di quello che e’”, nel senso, ascolti la musica, i bassi, come “riempie la stanza”, poi ti giri e vedi il rotolo di carta...

Di bassi ne ha, anzi bassoni, sfrutta chiaramente la fondamentale mancante (nel senso che un contrabbasso che scende, ad un certo punto sparisce, ma continui ad intuirlo), e mette comunque in evidenza le risonanze della stanza, tanto quanto faceva il sub JBL che era posizionato nello stesso angolo. Pertanto le note enfatizzate e quelle cancellate sono le stesse. Per note lontane dalle risonanze e’ anche ragionevolmente controllato, mentre muggisce un po’ sulle risonanze ambientali. Di punch ce n’e’ comunque abbastanza.

Medio alte, secondo me e’ migliorato da quando lo ho acceso, non so in quanto tempo l’HomePod riconosca la stanza e si equalizzi, pero’ dopo un po’ suonava piacevole. Saranno anche i miei neuroni che si sono abituati. Non so bene quanto l’HomePod si equalizzi a livello di bassi, ma mi sembra che, mentre appena acceso era molto bass heavy (forse non si aspetta di essere in angolo), dopo qualche ora fosse piu’ bilanciato tra bassi e medio-alte.

Se dici “Hey Siri volume maximum”, dopo averti chiesto conferma, ottieni un suono forte ma non distorto. Decisamente sembra esserci un controllo su quanto il rotolo puo’ dare, in modo da non clippare.

Alla fin fine, il primo verdetto? Non e’ hi-fi, ma e’ sufficientemente piacevole da ascoltare musica di sottofondo in modo decente, e con un po’ di bassi ragionevolmente tight e non troppo muggenti.

Un’altra cosa (su cui forse qualcuno puo’ aiutarmi): ascoltato come AirPlay speaker (cioe’ facendo play dall’iPhone e poi scegliendo l’HomePod come speaker), mi sembra che il flusso dati sia compresso. Mentre ascoltando musica direttamente “chiedendola” all’HomePod, quindi dall’abbonamento Apple Music (tre mesi in free trial), il flusso dati sembra sia lossless. Boh? Scavero’ sul web.

Infine, dopo aver parlato al rotolo due o tre volte, arriva tuo figlio di quattro anni, ti chiede “Ma ha capito?”, visto che sa che Siri e’ un po’ cocciuto (avendomi visto lottare in macchina con “Hey Siri call xxxyyy”), e poi sereno sereno gli dice “Hey Siri play Michael Jackson”, l’HomePod capisce e gli spara Beat It. Con una naturalezza da parte del pupo che fa pensare...

geeksAgainstLoudness
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Re: Come suona il rotolo di carta igienica?

Messaggio da geeksAgainstLoudness » sabato 10 marzo 2018, 22:08

Ora io vorrei fare una riflessione. Apple ha una potenza di R&D incredibile, la capacita’ di prototipare e testare come pochi (semplicemente perche’ e’ una delle poche aziende a cui ancora avanzano i soldi), ma non e’ di certo un’azienda hi-fi. OK, iPhone ed iPad (nonche’ Mac) hanno all’interno mini-trombe, ma anche altre aziende di telefoni e PC lo fanno.

Adesso pero’ Apple ha fatto il primo tentativo di Smart Speaker. Dello smart mi interessa poco, dello speaker di piu’.

Cosa hanno fatto? Sei tweeter e sette microfoni (o il contrario) che misurano la stanza ed auto-equalizzano, oltre a separare (in qualche modo) tra vocals ed ambience. Un unico woofer che, a vedere le misure postate su reddit, sembra arrivare ad 800Hz. Ed hanno un controllo che limita l’ampli del woofer per non farlo clippare. Inoltre separano tra amplificazione woofer e tweeter(s) in modo attivo.

Questo dimostra che:
- Sanno che esistono riflessioni e cancellazioni ambientali
- Sanno che le basse non sono direttive, e sfruttano bene eventuali posizionamenti di sicuro bookshelf e magari in angolo
- Sfruttano bene anche la fondamentale mancante, non tirano il collo al woofer

Il risultato e’ decente ma non eccelso. Ma le idee sono fresh, e di sicuro ci sono piu’ idee qui che non nelle tradizionaliste aziende di diffusori hi-end contro cui si scaglia Fabrizio. Il tutto per 300EUR.

Sara’, ma io qualche progettista di B&W, Sonus Faber & co li manderei a fare un giretto a Cupertino...

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