Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

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joda
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#101 Messaggio da joda » giovedì 15 febbraio 2018, 16:07

Domanda dell'incompetente:
ma i vetri del mobile, i cristalli all'interno, gli stessi vani chiusi ad altezza vufer, non entrano tutti in risonanza? Il padrone di casa dovrebbe far calare una parete REI 120, davanti il mobile, quando accende la centrale termonucleare globale :lol: :lol: :lol:
Questo è quello che mi perplime quando vedo simili impianti in simili saloni! Ora scusate che devo prendere i ragazzini a scuola... con l' Hummer ;)

Telstar
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#102 Messaggio da Telstar » giovedì 15 febbraio 2018, 17:16

joda ha scritto:
giovedì 15 febbraio 2018, 16:07
ma i vetri del mobile, i cristalli all'interno, gli stessi vani chiusi ad altezza vufer, non entrano tutti in risonanza? ;)
:D :D :D
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discohouse
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#103 Messaggio da discohouse » giovedì 15 febbraio 2018, 18:08

F.Calabrese ha scritto:
giovedì 15 febbraio 2018, 10:34
Giu-no ha scritto:
giovedì 15 febbraio 2018, 8:56
...
Io sono convinto che Fabrizio con questi componenti farebbe miracoli!
Grazie...!

In pratica le cose stanno differentemente, perché -ad esempio- il driver EV DH-3 ha l'imboccatura con impanatura, che impone l'impiego di una tromba di prima generazione o quasi.

Il woofer -ottimo- è però un componente "antico", progettato prima che esistesse l'Analizzatore di Klippel (che la B&C ha ed applica): uno strumento che permette di ottimizzare il progetto individuando le cause di ciascuna distorsione misurata (sospensioni interne o esterne, circuito magnetico...) e vi assicuro che alla B&C ne fanno ottimo uso...!




Saluti
F.C.
Come si leggono questi grafici "klippel",è una cosa che puoi spiegare?

http://www.daytonaudio.com/media/resour ... esults.pdf
Andrea

F.Calabrese
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#104 Messaggio da F.Calabrese » giovedì 15 febbraio 2018, 19:50

discohouse ha scritto:
giovedì 15 febbraio 2018, 18:08

Come si leggono questi grafici "klippel",è una cosa che puoi spiegare?

http://www.daytonaudio.com/media/resour ... esults.pdf
Andrea
E' un argomento talmente importante da meritare un thread a parte.

viewtopic.php?f=5&t=7867

Grazie...!!
F.C.

ilmarchese
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#105 Messaggio da ilmarchese » venerdì 16 febbraio 2018, 0:30

F.Calabrese ha scritto:
mercoledì 14 febbraio 2018, 17:17
Vogliamo scommettere che non si arriva a sei...?

Saluti
F.C.
Se si potessero recuperare anche in parte i componenti del Tairana e se suonasse meglio del Tairana, te ne mancherebbero 5 per non arrivare a 6 ;)

Altrimenti che sconsiderato sarei??!!

PS
Questa volta mia moglie mi uccide sul serio :?

Saluti
Francesco

ilmarchese
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#106 Messaggio da ilmarchese » venerdì 16 febbraio 2018, 0:51

joda ha scritto:
mercoledì 14 febbraio 2018, 18:05

La cosa triste, ritornando al mio campo, e che quando vedo bellissime ville sui siti specialistici, solo 1 su 10 ha un impianto e comunque buttato li senza alcun senso e di sicuro con pessimi risultati. E' il solito discorso: la gente si interessa di TV curvi, storti, con nHD, ma quando io chiedo, nei miei lavori, dell'impianto, mi guardano con gli occhi della Garfagna e mi rispondono che hanno l'HT 9.1 :shock:
e io ... muto ( come al militare).
Straquoto!
Lavoro nel tuo stesso campo e le persone non è che non sanno affrontare il problema ma non se lo pongono proprio. Sotto la tv da 3000€ ci mettono la sound bar da 200€ e sono contentissimi. Mi è capitato anche di disegnare 30.000€ di falegnamerie che alloggiavano, lato salotto, due tawerini con i conini, dove un intervento di Fabrizio integrato nel progetto avrebbe fatto faville con una contenuta differenza di costo complessivo. Invece il cliente era contentissimo e non stava nella pelle per ascoltare quell’orrore (acusticamente parlando ;) che ho contributo a creare.

Saluti
Francesco

joda
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#107 Messaggio da joda » venerdì 16 febbraio 2018, 7:11

Per curiosità, andate su Archello o Archiportale.com e quardate quanti non impianti o impiantini ci sono in case non proletarie!!!
Poi quando si vedono interviste a Muti o Keith Richards che hanno alle spalle le ciofeghine (Keith ProAc Studio 200) mi viene il dubbio che gli strani non sono loro ;)
Buona giornata
F

Michele
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#108 Messaggio da Michele » venerdì 16 febbraio 2018, 8:23

ilmarchese ha scritto:
venerdì 16 febbraio 2018, 0:51
joda ha scritto:
mercoledì 14 febbraio 2018, 18:05

La cosa triste, ritornando al mio campo, e che quando vedo bellissime ville sui siti specialistici, solo 1 su 10 ha un impianto e comunque buttato li senza alcun senso e di sicuro con pessimi risultati. E' il solito discorso: la gente si interessa di TV curvi, storti, con nHD, ma quando io chiedo, nei miei lavori, dell'impianto, mi guardano con gli occhi della Garfagna e mi rispondono che hanno l'HT 9.1 :shock:
e io ... muto ( come al militare).
Straquoto!
Lavoro nel tuo stesso campo e le persone non è che non sanno affrontare il problema ma non se lo pongono proprio. Sotto la tv da 3000€ ci mettono la sound bar da 200€ e sono contentissimi. Mi è capitato anche di disegnare 30.000€ di falegnamerie che alloggiavano, lato salotto, due tawerini con i conini, dove un intervento di Fabrizio integrato nel progetto avrebbe fatto faville con una contenuta differenza di costo complessivo. Invece il cliente era contentissimo e non stava nella pelle per ascoltare quell’orrore (acusticamente parlando ;) che ho contributo a creare.

Saluti
Francesco
E' fondamentalmente un problema di cultura tecnica, basti pensare al numero di copie vendute da riviste come Stereoplay, un ragazzo negli anni 70 aveva una preparazione sull'argomento superiore a quella di molti venditori odierni.
Mi sembra che sia un andazzo generale, anche nel campo motoristico l'andazzo è lo stesso, negli anni 80 insieme a dei compagni di classe del liceo giocavamo con i motori, di Vespa. tuboni, 125 enduro e quanto ci capitava sotto mano, si giocava con le luci, i carburatori gli scarichi.
Non abbiamo mai bruciato niente, era roba che costava tanto per noi, ad oggi non vedo tutta questa competenza diffusa, l'impallinato ci sarà sicuramente ma l'età di attivazione e di esposizione al rischio i sembra spostata e non di poco.
Nell'hifi non ci sono più i riferimenti degli impianti dei padri degli amici, delle riviste lette dai fratelli maggiori, il telefonino e le cuffiette usate dal calciatore bastano.

un discorso a parte merita il ruolo degli arredatori o degli architetti, quasi sempre non sono preparati, non hanno voglia di fare consulenza al cliente, quando hanno qualche infarinatura spingono per impianti in wall o di mobilia lucida.

Si potrebbe pure parlare di costume e discutere dell'evoluzione dell'hifi dentro i cataloghi dell'Ikea ad esempio o degli impianti che si vedono nei film, nei fumetti, nei video musicali o nelle pubblicità.

Saluti
Michele

Ute
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#109 Messaggio da Ute » venerdì 16 febbraio 2018, 8:39

Rispondo a te Michele, perchè tocchi una serie di argomenti che affrontiamo quotidianamente sul lavoro.
Voi giocavate con hifi e motori, e ci aggiungo la fotografia, perchè quello c'era.
Oggi ci sono mille altri modi di spendere il proprio tempo e i soldi dei genitori.
La competenza...beh, prova a parlare con un sedicenne di computer, programmi hackeraggio app per telefonino ecc ecc...la competenza c'è ancora ma si è spostata.
Arredatori ed architetti non si possono ergere a scoglio contro il mercato, lo cavalcano. Se nessuno vuole impianti hifi loro non se ne occupano. Ma sta nascendo una categoria di installatori specializzati, che affiancano i professionisti e entrano nelle case, magari per installare la parabola di sky e la domotica, e riescono a proporre un impiantino perchè quando riesci ad entrare in casa del cliente ne guadagni la fiducia e puoi fare lo sforzo di proporre. E perchè fanno questo sforzo? Perchè l'hifi è un settore drogato nel quale esistono delle marginalità assurde di guadagno rispetto a tutti gli altri settori del consumer electronic. Se vendi un Apple non ti metti in tasca più di otto punti, una dozzina se vendi un tv, non meno di trenta ma spesso oltre cinquanta se vendi un pezzo di hifi. Ecco perchè ancora si vende qualche cosa, ecco perchè c'è il bordello dei prezzi con sconti apparentemente folli da listino, ecco perchè esiste la ridicola prassi dell'usato al 50% (sta a vedere bene di cosa...)
Il tuo ultimo paragrafo è talmente vasto ed importante che lo lascio fuori dal ragionamento, che richiederebbe un simposio...

joda
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Re: Il probabile (?) futuro dell'Hi-End

#110 Messaggio da joda » venerdì 16 febbraio 2018, 9:03

un discorso a parte merita il ruolo degli arredatori o degli architetti, quasi sempre non sono preparati, non hanno voglia di fare consulenza al cliente, quando hanno qualche infarinatura spingono per impianti in wall o di mobilia lucida.

Parliamoci chiaro: quanti di noi comprano una macchina e la portano da un preparatore per avere più prestazioni?
Io da architetto, posso porre la domanda su dove e cosa pensa il cliente dell'impianto, ma se quello non recepisce, che faccio gli attacco un pippone su riflessioni, tappetoni e trombe? Quello mi risponde che sono io che me ne devo fare di meno... di trombe!
Forse sono gli appassionati che sono degli incontentabili e un tantino esagerati. Chiunque di noi ha un impianto che suona infinitamente meglio di HT e di non impianti; ci sediamo, cuciniamo o altro e sentiamo come la maggior parte degli umani si sogna o nel peggiore dei casi non gli interessa.
Senza considerare che, come nella foto postata da Fabrizio, se trovo il cliente disponibile cioè appassionato, dovrei pensare ad un ambiente cucito intorno ad un impianto e in 20 anni di lavoro non mi è mai capitato, neanche ora che a fronte di una ristrutturazione da 90 K € di lavori e 190 mq di casa, si prevede di infilare le cassette nella libreria :shock: Forse li ho trovati tutti io quelli strani!
Ciao
F

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