Autocostruzione e futuro dell'HiFi

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Moderatore: F.Calabrese

PrandiniFabio
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

Messaggio da PrandiniFabio » venerdì 9 febbraio 2018, 14:52

L'autocostruzione esisterà sempre o almeno fino a quando ci sarà curiosità di capire e provare di persona , facendo esperienza, anche limitata, ma appagante.
Certo bisogna aver presente i propri limiti culturali e materiali, non si può accedere a tutte le risorse disponibili e non si può sapere tutto ciò che serve perciò i risultati saranno sempre più o meno limitati, poi per avere un oggetto fatto a regola d'arte bisogna per forza affidarsi a persone competenti che si possono riconoscere anche attraverso le proprie esperienze di autocostruttore o meglio da ciò che hanno fatto.
Saluti
Fabio

zanetti
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

Messaggio da zanetti » venerdì 9 febbraio 2018, 15:14

PrandiniFabio ha scritto:
venerdì 9 febbraio 2018, 14:52
L'autocostruzione esisterà sempre o almeno fino a quando ci sarà curiosità di capire e provare di persona .......... poi per avere un oggetto fatto a regola d'arte bisogna per forza affidarsi a persone competenti che si possono riconoscere anche attraverso le proprie esperienze di autocostruttore o meglio da ciò che hanno fatto.
Saluti
Fabio
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Massimo

doc elektro
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Autocostruzione e futuro dell'HiFi

Messaggio da doc elektro » venerdì 9 febbraio 2018, 15:48

L'autocostruzione continuerà ad esserci nonostante i malati della sicurezza che vogliono tutto omologato,tutto certificato e sono contenti di macinare carta anche per un altro motivo ossia cose particolari che non si trovano.
Si immagini la cassa che deve essere alta 39,6 per entrare sotto la nervatura della scrivania,o quella a prova di artigli felini,o quella fatta a forma di bara e via così.

Il mercato non puo' fornire tutto e anche se sono presenti certi popoli che in modo decisamente scorretto e senza rispetto per i lavoratori forniscono casse e ampli a prezzi ridicoli non è detto che a tutti vada bene.

P.s. Mi frustate se dico che la grundig RIFERITA a un prodotto odierno se ne busca tante e esce strisciando?

A cominciare dal "legno" di fatto io le ho viste sempre di truciolato foderato,al pari dei mobili aiazzone e ai normali diffusori a basso prezzo dell'epoca. Nè piu' nè meno come le casse degli stereorama che tanto gli audiofili odiano.

Baffle....ma porca di quella...siamo italiani e parliamo italiano ,chiamarlo deflettore,passaggio o cosa altro termine vogliamo trovare? assolutamente normali. Alcune pure in sospensione pneumatica pu'pu'pu' e ripu' (per la sospensione pneumatica non per la grundig)

Profonditò limitate ;si erano come le altre e a voler lanciare il mio anatema TROPPO POCO profonde e con troppi pochi litri. Quasi sia un peccato mortale suonare "libero"

Woofer eccellenti EMMMM NO! ASSOLUTAMENTE NO ,oltre al fatto che spesso i crossover (quando c'erano) avevano la bobina del woofer talmente sottile come cavo che eliminandola guadagnavi il 30 % in termini di quantità per gli altoparlanti era roba DECISAMENTE STANDARD,ben fatta finchè volete ma STANDARD e la tecnica è andata avanti.

Del resto gli amplificatori erano tirati al limite e ogni tanto qualcuno eleggeva il papa. Ce n'erano poi alcuni che fumavano anche in condizioni standard.

Perdonatemi,per il vintage sono filotelefunken anche perchè riempire di assorbente una cassa acustica è concettualmente sbagliato
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

F.Calabrese
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 9 febbraio 2018, 16:19

PrandiniFabio ha scritto:
venerdì 9 febbraio 2018, 14:52
L'autocostruzione esisterà sempre o almeno fino a quando ci sarà curiosità di capire e provare di persona...

...poi per avere un oggetto fatto a regola d'arte bisogna per forza affidarsi a persone competenti che si possono riconoscere anche attraverso le proprie esperienze di autocostruttore o meglio da ciò che hanno fatto.
Attenzione... l'autocostruttore non è MAI un potenziale cliente per un vero professionista.

Non lo è perché lui si diverte troppo a studiare ed a realizzare un SUO progetto.

Nel momento in cui si sceglie di autocostruire ci si chiude anche -e definitivamente- la via verso un possibile impianto all'avanguardia.

(anche perché nessun professionista può permettersi un cliente che potenzialmente scopiazzi e metta in giro...)

Io non chiedo che mi si dia ragione, ma solo che vi guardiate intorno e vi poniate la domanda: quanti autocostruttori conoscete che abbiano in casa impianti come quello citato nel settimo post del thread sul futuro dell'Hi-End..? Beh... NESSUNO...!!!

Saluti
F.C.

giorgibe
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

Messaggio da giorgibe » venerdì 9 febbraio 2018, 16:40

cit. (anche perché nessun professionista può permettersi un cliente che potenzialmente scopiazzi e metta in giro...)

qui secondo me sbagli in pieno. il periodo d'oro dell' hifi era anche il periodo d'oro dell' autocostruzione, giro chiama giro affari chiamano affari, uno magari comincia autocostruendosi qualcosa, poi vuole anche il design e compera qualcosa di fatto, oppure viceversa, passa dal prodotto commerciale a qualcosa fatto da lui, intanto tutti lavorano. poi, autocostruttore evoluto o meno evoluto, ma cosa vuoi che scopiazzino ? ma li hai visti gli autocostruttori di adesso ? e se anche uno scopiazza un modello, non andrà mai bene come l' originale, e quanti vuoi che ne faccia ? due uno per se e uno per il cognato ( forse ).
Ultima modifica di giorgibe il venerdì 9 febbraio 2018, 18:08, modificato 1 volta in totale.

val
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

Messaggio da val » venerdì 9 febbraio 2018, 17:57

Anche io non mi ritrovo in quello che leggo. Anzi un po' mi dispiace. Io sono un autocostruttore, di tutto ciò che mi occorre e che non posso reperire commercialmente. Quando scrivo non posso intendo per vari motivi, perché quello che mi serve non esiste oppure esiste ma costa troppo per le mie tasche (non deve essere una vergogna ammettelo) ,ecc,ecc.
Autocostruisco da quando ho 16 anni anche in campo elettroacustico, ma di sicuro sono più gli apparecchi commerciali che ho acquistato che quelli che ho costruito, sia prendendo spunti sia progettando da me sia modificando qualcosa di commerciale.
Quindi l'affermazione del sig. F.C. é vera solo per quel che riguarda la sua professione. Ora io mi chiedo perché allora aprire un blog come questo? Dove tutti sono possibili scopiazzatori? Perché progettare dei kit che le persone si realizzeranno in proprio? Bastonatemi pure ma queste sono domande sincere non provocatorie, davvero vorrei capire....
Non ho mai avuto l'onore e il piacere di ascoltare uno dei suoi impianti ma sono comunque sicuro che siano fantastici. Sono altresì sicuro che non potrei permettermi economicamente neanche il più economico...quindi come la mettiamo? Mi devo sentire una zecca indesiderata. Prima di scrivere un solo post ho seguito per più di un anno le varie discussioni e mi dispiace vedere quante di solito prendano una piega che con la passione per la musica non ha nulla a che vedere.
Sig. Calabrese perché continua a rovinarsi il fegato?
Non le converrebbe a questo punto aprire una chat privata con i suoi clienti? Ripeto, nessuna polemica é una domanda schietta....sono fatto così....pronto a essere bannato.
Ciao a tutti

giorgibe
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

Messaggio da giorgibe » venerdì 9 febbraio 2018, 18:15

anche io autocostruisco qualcosa. roba da ridere, ma in vita mia un paio di cose mi sono riuscite veramente bene. se vi dico come faccio i cross sono sicuro che a qualcuno verrebbe un malore. non sono comunque prodotti che vanno in concorrenza con niente, i miei sono cari per essere roba economica di serie e non abbastanza ben rifiniti per competere con roba di classe. sono cose che vanno bene solo a me che non vendo niente e che non ho 10k da spendere in casse.
ah, sono quasi riuscito a replicare il Grundig sound con componenti nuovi usando delle vecchie casse senza a/p che avevo li da anni. come vanno ?
benino se non ci sono pretese di sorta, le userò come set up invernale perché non sono molto ingombranti e quindi le metto in libreria lontane dalla stufa, mentre con la bella stagione e finestre aperte tirerò fuori le mie torri dynaudio da mettere tra i piedi di tutti ma che reggono di più e posso smanettarci meglio.
Ultima modifica di giorgibe il venerdì 9 febbraio 2018, 18:31, modificato 1 volta in totale.

doc elektro
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

Messaggio da doc elektro » venerdì 9 febbraio 2018, 18:22

io sono un autocostruttore ma non mi sento nemmeno minimamente una zecca indesiderata. Le uniche zecche sono quelle che innondano il mercato dei diffusori con casse complete al prezzo del solo crossover.

Autocostruire non vuol dire per forza scopiazzare. Vuol dire fare RICERCA,parola che in italia non suona bene visto che l'investimento in questo settore è pari a zero.

Nel campo commerciale c'è roba validissima ma non a tutti piace spendere una marea di soldi per legni speciali e cuoio di corinto visto che quello che "suona" principalmente sono gli altoparlanti e il legno o altro che sia pu' solo migliorarlo o peggiorarlo.

Siamo qui tutti per migliorare un prodotto che in sostanza è la definizione stessa del suono. Altrimenti ancora avremmo le altec prima versione e le grundig appena uscite dal mercato. In 70 anni qualche passettino è stato fatto.

Se facciamo un distinguo ,quello che l'autocostruttore pu' fare è modificare a suo piacimento qualcosa di esistente o ispirarsi a quello per studiarci sopra e non è detto che sia per forza un qualcosa di scadente,semplicemente suonerà DIFFERENTE

Perchè non a tutti può piacere la timbrica neutra di quello o quell'altro costruttore,come dicono tanti che fa tanto "british" . Io per esempio quando serve preferisco dei bei bassoni da juke box che ti scendano fino sullo stomaco e pertanto ,è brutto dirlo sono diventato un talebano del tre canali ,ossia di fare passare tutto quello che è sotto una certa frequenza su un ampli dedicato e con diffusori dedicati. Nulla di nuovo per carità ma è il MIO credo.

Un autocostruttore deve frequentare anche un forum "standard" come questo perchè giurando solo nei forum di autocostruzione si diventa schiavi del "triodino" per forza connesso così dell'altro schema fatto per forza cosi'.

Qui è stato uno dei pochi posti dove è stato ammesso che un certo tipo di materiale pro è in grado di spezzare le gambine a roba che costa venti volte di piu'. E non è poco...visto che il mondo hi end definisce "da giostraio" qualunque cosa che non sia il conino da 6 pollici in cassa chiusa con il tw in plutonio arricchito
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

giorgibe
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

Messaggio da giorgibe » venerdì 9 febbraio 2018, 18:27

comunque anche io dal basso della mia esperienza faccio ricerca, però a orecchio, non lavoro con strumenti. diciamo che immodestamente mi considero più un liutaio che un autocostruttore.

doc elektro
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Re: Il probabile futuro dell'Hi-End

Messaggio da doc elektro » venerdì 9 febbraio 2018, 18:53

l'orecchio è il PRIMO degli strumenti ma non il piu' preciso e anche il meno affidabile.
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