Parliamo di vinili ?
Moderatore: F.Calabrese
Parliamo di vinili ?
Per battere la Noia ed evitare i soliti ritornelli, io propongo di riflettere su un nuovo argomento di attualità, ovvero: " Sulla effettiva facoltà di adottare come sorgente degli impianti hi-end il vinile, corredato ovviamente da pre-phono in separato". Molti appassionati ..hanno dipsprezzato questo arcaico metodo di riproduzione consigliati dai soliti negozianti e costruttori, che ogni anno - dal 1988 in poi - valorizzavano un nuovo Dac e un nuovo smorzaore di vibrazioni. Consapevole del fatto che la scenta di un buon piatto relazionato ad un testina comporta perizia nella sua calibrazione (salvo non sia venduto pre-calibrato o addirittura già in opera), ed un eventuale pre-phono esterno. Il costo, si potrebbe aggirare sul tetto dei 1.500€ minimo, che seppur apparentemente molti, sono il prezzo del solito lettore CD audiophile, ove dentro vi è uno chassis vuoto, con due integrati Dac un chip processore di sistema, e due operazionali come pre-out. Forse, un giorno ..con un cavetto ottico assumeremo dalla rete un bel camionato a 196Khz a 24 bit reali, che il nostro lettore multimediale potrà convertire e distribuirlo dove vogliamo. Oppure, direttamente sull'amplificatore.
Spero sia un argomento serio, perché Sony ha ripreso - da quello che ho capito - la stampa dei vinili, così come qualche artista ha in stampa il cd ed il vinile del proprio album, probabilmente qualcuno ci crede, spero...siano stampati - come dicono - con una nuova tecnica ed abbiano almeno 20 dB reali di dinamica.
Saluti.
Spero sia un argomento serio, perché Sony ha ripreso - da quello che ho capito - la stampa dei vinili, così come qualche artista ha in stampa il cd ed il vinile del proprio album, probabilmente qualcuno ci crede, spero...siano stampati - come dicono - con una nuova tecnica ed abbiano almeno 20 dB reali di dinamica.
Saluti.
Re: Prendiamo una pausa con i Kit
Mi sono permesso questo intervento, perché credo che prima di parlare di diffusori - dove Fabrizio interviene come progettista con 40 anni di esperienza certificata - forse, è bene partire da una sorgente decente.
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Re: Parliamo di vinili ?
partire con una sorgente decente è fondamentale.
Lo stesso CD suonato da un lettore DVD da 30 Euro o da un vero lettore CD pioneer se lo ascolti con le cassine da computer suona uguale.
ma quando attacchi un 4 vie multiamplificato da 8 Kw di un tagadà o un autoscontro la differenza la senti eccome
Lo stesso CD suonato da un lettore DVD da 30 Euro o da un vero lettore CD pioneer se lo ascolti con le cassine da computer suona uguale.
ma quando attacchi un 4 vie multiamplificato da 8 Kw di un tagadà o un autoscontro la differenza la senti eccome
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace
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Re: Parliamo di vinili ?
A proposito di vinili... chissà se questo si vede...
https://media.giphy.com/media/l4KigOdYB ... /giphy.gif
Saluti
F.C.
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Re: Parliamo di vinili ?
Mah, credo sia l'ennesima trovata di marketing per spremere ancora qualche goccia da un mercato in secca.
Dal punto di vista tecnico ....si va indietro invece di andare avanti.
Aggiungo una mia personalissima considerazione, penso che il vinile sia il peggior supporto analogico mai inventato
e penso che abbia contribuito non poco a generare quelle false sensazioni all'ascolto che molti cercano negli
impianti, ma che di fatto non esistono nel mondo reale (..tipo i violini setosi e via dicendo..).
Danilo
Dal punto di vista tecnico ....si va indietro invece di andare avanti.
Aggiungo una mia personalissima considerazione, penso che il vinile sia il peggior supporto analogico mai inventato
e penso che abbia contribuito non poco a generare quelle false sensazioni all'ascolto che molti cercano negli
impianti, ma che di fatto non esistono nel mondo reale (..tipo i violini setosi e via dicendo..).
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Re: Parliamo di vinili ?
io del vinile non posso parlare male,ho avuto invece brutte esperienze con i cd. I classico suono "freddo e ospedaliero" io non lo sopporto.
Poi magari è piu' perfetto ma a me non piace manco un pò.
Poi c'è da distinguere quando vuoi veramente "ascoltare" e quando invece ti basta solo un pò di compagnia.
Per esempio in qualche caso il suono mediocre delle cassette basta e avanza
Poi magari è piu' perfetto ma a me non piace manco un pò.
Poi c'è da distinguere quando vuoi veramente "ascoltare" e quando invece ti basta solo un pò di compagnia.
Per esempio in qualche caso il suono mediocre delle cassette basta e avanza
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace
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Re: Parliamo di vinili ?
E' estremamente difficile il poter sentire un set up analogico che renda giustizia agli LP (ovviamente a quelli ben registrati e ben realizzati/confezionati).
Per cui ogni giudizio dovrebbe tener conto di questo aspetto.........non che nel Digitale si sia messi molto meglio...... .
Ciao
Per cui ogni giudizio dovrebbe tener conto di questo aspetto.........non che nel Digitale si sia messi molto meglio...... .
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Re: Parliamo di vinili ?
Come tutti coloro che hanno iniziato il loro cammino nell'alta fedeltà negli anni 70, anche io ho avuto per molto tempo dei setup analogici. Il livello è cresciuto nel tempo, non ho mai avuto oggetti ipercostosi ma buoni ed a volte ottimi si. Sinceramente, e ripeto sono mie considerazioni personali, è dalla fine degli anni 80 che non sento più CD player suonare ...metallico, e non parlo di mostri da 20000 euro (mai avuti), ma di oggetti onesti. All'epoca non esisteva la liquida e i supporti digitali erano i DAT (16/48) o i cd (16/44), e di roba che suonava senza spendere una follia ce n'era parecchia. In alcune occasioni mi è capitato di ascoltare setup analogici di alto livello e si, la riproduzione era sicuramente notevole, ma comunque niente che un buon CD da 1000 o 2000 euro equivalenti non potesse fare. Ovviamente come in tutte le cose, la scelta non era infinita, di ciofeche anche a 10.000.000 di lire ne giravano parecchie, ma un oggetto come il Sony X779ES, pagato nel 1991 1.500.000 lire rendendo un Onkyo, suonava alla grande ed era solido come un carro armato (..e venderlo è stato uno dei più grandi errori che abbia mai fatto..).
Ciò detto credo che il presunto nuovo boom del vinile sia solo una manovra commerciale che sfrutta l'onda di una moda che, per qualche strano motivo, fa figo. Di fatto credo che le ultime incisioni puramente analogiche, non di campanellini e tamburelli, risalgano alla prima metà degli anni 90.
Ma d'altronde in questo mondo c'è gente che ripassa i CD sui nastri e dice che suonano meglio, con maggiore dettaglio.
Danilo
Ciò detto credo che il presunto nuovo boom del vinile sia solo una manovra commerciale che sfrutta l'onda di una moda che, per qualche strano motivo, fa figo. Di fatto credo che le ultime incisioni puramente analogiche, non di campanellini e tamburelli, risalgano alla prima metà degli anni 90.
Ma d'altronde in questo mondo c'è gente che ripassa i CD sui nastri e dice che suonano meglio, con maggiore dettaglio.
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Re: Parliamo di vinili ?
mettere su cassetta gli mp3 fatti male con fattori di compressione indegni ,tipo 64 kbps seve per ridurre un goccio quell'effetto sonagliante tipico del 50 % della liquida. Tanto è vero che nel jukebox che ho in salotto ho messo una rete di ritardo,12 dB x ottava che sega tutto cosa sta sopra a 16 K perchè per sentire certi acuti schifidi è meglio non sentirli.
Inoltre mettere su cassetta,rigorosamente in mono (che a casa mia ricordo che girano ancora) è l'unico modo per cautelarsi da certe frequenze malate che "sembrano esserci" in certe registrazioni e che magari a qualcuno fanno piacere ma a casa mia non entrano.
Ogni tipo di musica vuole la sua fedeltà. Ho ancora delle cassette registrate a el paso e per tanto che si capisca poco la qualità è piu' che sufficente per quello che c'è dentro.
La stessa qualità che invece darebbe insufficente quando mi metto a osservare il fuoco nella stufa e nel juke box sta girando amazing grace con un bel gospel.
Mi davano molto fastidio poi quei soggetti che magari nelle gite (parliamo di anni 80) quando nel pulman passava una cassetta metal messa da qualcuno veramente appassionato e magari un live. Se ne venivano fuori con la loro emme (come gli spandao ballet) lamentandosi del fruscio e del sentirsi male della musica vera...e in una gita ho subito per TRE VOLTE la stessa cassetta. Nonostante la voglia di defenestrare al volo quella gallina viziata è stata piu' intelligente l'autovox kobra del pulma che ha tritato il nastro di quella schifezza. Liberandoci dagli spandao ballet.
Ogni musica vuole il suo supporto.
La cosa che fa pena dei cd è il loro modo indegno di balbettare quando qualcosa non va nella lettura. Modo si balbettare che spesso fa salire la carogna e causa il decollo dal finestrino del supporto incriminato,oppure il suo arrivo al volo nel sacco della monnezza. Se un vinile o una cassetta sono stati rovinati da qualche imbecille in qualche modo qualcosa riesci ancora a sentire.
Avevo recuperato un disco di ceralacca a 78 giri incollandolo e sebbene si sentisse il "tac" a ogni mezzo giro sono ancora riuscito a sentire qualcosa. Idem da certe cassette danneggiate trovate in giro.
Il cd e gli altri formati digitali tirano fuori un errore e aufwidersen!
Inoltre mettere su cassetta,rigorosamente in mono (che a casa mia ricordo che girano ancora) è l'unico modo per cautelarsi da certe frequenze malate che "sembrano esserci" in certe registrazioni e che magari a qualcuno fanno piacere ma a casa mia non entrano.
Ogni tipo di musica vuole la sua fedeltà. Ho ancora delle cassette registrate a el paso e per tanto che si capisca poco la qualità è piu' che sufficente per quello che c'è dentro.
La stessa qualità che invece darebbe insufficente quando mi metto a osservare il fuoco nella stufa e nel juke box sta girando amazing grace con un bel gospel.
Mi davano molto fastidio poi quei soggetti che magari nelle gite (parliamo di anni 80) quando nel pulman passava una cassetta metal messa da qualcuno veramente appassionato e magari un live. Se ne venivano fuori con la loro emme (come gli spandao ballet) lamentandosi del fruscio e del sentirsi male della musica vera...e in una gita ho subito per TRE VOLTE la stessa cassetta. Nonostante la voglia di defenestrare al volo quella gallina viziata è stata piu' intelligente l'autovox kobra del pulma che ha tritato il nastro di quella schifezza. Liberandoci dagli spandao ballet.
Ogni musica vuole il suo supporto.
La cosa che fa pena dei cd è il loro modo indegno di balbettare quando qualcosa non va nella lettura. Modo si balbettare che spesso fa salire la carogna e causa il decollo dal finestrino del supporto incriminato,oppure il suo arrivo al volo nel sacco della monnezza. Se un vinile o una cassetta sono stati rovinati da qualche imbecille in qualche modo qualcosa riesci ancora a sentire.
Avevo recuperato un disco di ceralacca a 78 giri incollandolo e sebbene si sentisse il "tac" a ogni mezzo giro sono ancora riuscito a sentire qualcosa. Idem da certe cassette danneggiate trovate in giro.
Il cd e gli altri formati digitali tirano fuori un errore e aufwidersen!
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace
Re: Parliamo di vinili ?
Credo che il problema sia che il vinile è diventato, essendo il media più diffuso, l'alfiere del suono analogico, così come il CD di quello digitale.
Eppure la storia ci ha insegnato che il media più diffuso non è mai il migliore.
Ma il suono analogico è altro, e idem dicasi per il suono digitale.
Sono sicuro che si può far meglio che far scorrere un chiodo dentro un solco, o scolpire un'onda come se fosse la scalinata del purgatorio...
Peccato che un'altra cosa che ci ha insegnato la storia dell'audio, è che il sorpasso prestazionale avviene quasi sempre a sinistra, rendendo sempre più fruibile ma meno performante il sistema.
Eppure la storia ci ha insegnato che il media più diffuso non è mai il migliore.
Ma il suono analogico è altro, e idem dicasi per il suono digitale.
Sono sicuro che si può far meglio che far scorrere un chiodo dentro un solco, o scolpire un'onda come se fosse la scalinata del purgatorio...
Peccato che un'altra cosa che ci ha insegnato la storia dell'audio, è che il sorpasso prestazionale avviene quasi sempre a sinistra, rendendo sempre più fruibile ma meno performante il sistema.