F.Calabrese ha scritto: ↑mercoledì 7 marzo 2018, 15:36
flavio@sanders ha scritto: ↑mercoledì 7 marzo 2018, 13:47
F.Calabrese ha scritto: ↑sabato 3 marzo 2018, 18:02
Esatto... E questo dimostra che sia il DRC che il Dirac sono impiegabili esclusivamente "in automatico"...
E questa è una VERA lapide su di essi, perché in questo modo non possono tener conto dell'Effetto Haas e delle sue notevoli implicazioni.
Ho risposto nell'altro thread sull'argomento che hai indicato nel quale giustamente non si parla di lapidi o pietre tombali...
Beh... ormai è evidente che lo scopo del mio esperimento con i pre-echi era ANCHE quello di stanare Tom Gefrusti fino a fargli ammettere che lui il DRC lo sa impiegare soltanto con la sintesi assistita dei coefficienti, come peraltro doveva essere ovvio sin dall'inizio.
Lo stesso ragionamento si può ben fare per Dirac e per i suoi utilizzatori.
Ne consegue -in entrambi i casi- che esiste un bilanciamento critico tra l'ampiezza dell'area utile d'ascolto e la completezza dell'equalizzazione stessa.
Il senso è che -operando in automatismo- si equalizza perfettamente per UNA SOLA posizione d'ascolto, come ben sa chi ha provato.. Oppure si può scegliere di degradare la linearità, mediando tra quanto rilevato in più posizioni, ma questo non assicura più che vi sia nemmeno UNA posizione veramente OK. E' infatti chiaro che le riflessioni dalle pareti vicine producono picchi e buche a frequenze diverse, per cui spostando il punto di misura si ottiene una media tendente verso nessuna correzione... IL CHE ALLA FINE SIGNIFICA CHE
QUESTI SOFTWARE NON CORREGGONO i problemi creati dalle riflessioni dalle "tre pareti",
come io ho sempre sostenuto.
A me questa sembra una bella lapide... lucida lucida...!
Saluti
F.C.
Nel merito ho già risposto nell'altro thread ma considerato che risollevi l'argomento anche qui copio e incollo:
"Quanto sopra ritengo risponda anche all'interrogativo di Calabrese in merito alla validità della correzione in una area di ascolto più larga di un singolo punto nello spazio.
Con l'ampliarsi della zona di ascolto infatti la correzione Dirac Live diventa meno aggressiva perché la "parte quasi comune" si riduce, l'algoritmo tiene conto del fatto che tutto ciò dipende dalla frequenza e che alle basse frequenze la lunghezza d'onda è grande e quindi uno spostamento di un metro è relativamente piccolo mentre al contrario è relativamente molto grande alle frequenze più elevate"
Bene che tu abbia riconosciuto che la soluzione funziona per il punto di ascolto, per quanto riguarda l'area di ascolto circostante faccio presente quanto detto sopra... alle basse frequenze la lunghezza d'onda è grande e quindi uno spostamento di un metro è relativamente piccolo (e quindi viene corretto)
Addirittura io suggerisco di utilizzare la nostra opzione "divano" invece di quella "sedia" per evitare, in qualche caso, il rischio di sovracorrezione.
Per quanto riguarda invece la tua "lapide... lucida lucida" mi fa sorridere
Come già detto altrove stiamo andando alla grande e sempre più aziende, che sanno molto bene quel che fanno, decidono di utilizzare su licenza Dirac Live, al momento (in ordine alfabetico) Arcam, Bentley, BMW, Datasat, DTS, Lexicon, miniDSP, NAD, Emotiva, Rolls Royce, Storm Audio, Theta Digital, Volvo, Wisdom Audio, XTZ
Oltre naturalmente alle migliaia di utilizzatori di Dirac Live standalone e agli utilizzatori delle nostre altre tecnologie come AAC, Harman, Huawei, Infinix, JBL, Meizu, Oppo, Pioneer, Smartisan, Xiaomi, Vinci, Zug
(più di duecento milioni di smartphones utilizzano tecnologia Dirac, ovviamente diversa)
Ne stanno arrivando molte altre... FACCIO LE CORNA ma sotto una tua pietra tombale non sembra che finiremo,
Flavio