Una lapide sul DRC

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F.Calabrese
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Re: Una lapide sul DRC

Messaggio da F.Calabrese » sabato 3 marzo 2018, 18:02

AntoninoLeone ha scritto:I coefficienti di un finite impulse seguono un preciso lavoro d'interpolazione su ampiezza e fasi con possibilita di centrare bene un impulso
Se si manifesta pre oscillazione va rivista la finestra di fase in eccesso ma anche quella minima
Come si possono risolvere tramite un equalizzatore behringer a fase minima gli artefatti che lo stesso introduce durante il filtraggio delle varie frequenze?
Questi apparecchi attivati in cascata non consentono regolazioni con fattori di merito elevati
Se regoli una frequenza ne alteri un altra e visto che si parla di coefficienti di filtri finite impulse il behringer dovrebbe consentire la manipolazione di una miriade di frequenze rispettando anche la fase
Servirebbe un equalizzatore con cursori tali da occupare uno spazio di cento metri e un ooeratore che con santa pazienza regola e misura per un decennio
Secondo il mio parere un normale parametrico s impappinerebbe dopo un paio di riflessioni
Esatto... E questo dimostra che sia il DRC che il Dirac sono impiegabili esclusivamente "in automatico"...

E questa è una VERA lapide su di essi, perché in questo modo non possono tener conto dell'Effetto Haas e delle sue notevoli implicazioni.

Saluti
F.C.

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Re: Una lapide sul DRC

Messaggio da flavio@sanders » mercoledì 7 marzo 2018, 13:47

F.Calabrese ha scritto:
sabato 3 marzo 2018, 18:02
AntoninoLeone ha scritto:I coefficienti di un finite impulse seguono un preciso lavoro d'interpolazione su ampiezza e fasi con possibilita di centrare bene un impulso
Se si manifesta pre oscillazione va rivista la finestra di fase in eccesso ma anche quella minima
Come si possono risolvere tramite un equalizzatore behringer a fase minima gli artefatti che lo stesso introduce durante il filtraggio delle varie frequenze?
Questi apparecchi attivati in cascata non consentono regolazioni con fattori di merito elevati
Se regoli una frequenza ne alteri un altra e visto che si parla di coefficienti di filtri finite impulse il behringer dovrebbe consentire la manipolazione di una miriade di frequenze rispettando anche la fase
Servirebbe un equalizzatore con cursori tali da occupare uno spazio di cento metri e un ooeratore che con santa pazienza regola e misura per un decennio
Secondo il mio parere un normale parametrico s impappinerebbe dopo un paio di riflessioni
Esatto... E questo dimostra che sia il DRC che il Dirac sono impiegabili esclusivamente "in automatico"...

E questa è una VERA lapide su di essi, perché in questo modo non possono tener conto dell'Effetto Haas e delle sue notevoli implicazioni.

Saluti
F.C.
Ho risposto nell'altro thread sull'argomento che hai indicato nel quale giustamente non si parla di lapidi o pietre tombali..

F.Calabrese
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Re: Una lapide sul DRC

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 7 marzo 2018, 15:36

flavio@sanders ha scritto:
mercoledì 7 marzo 2018, 13:47
F.Calabrese ha scritto:
sabato 3 marzo 2018, 18:02
Esatto... E questo dimostra che sia il DRC che il Dirac sono impiegabili esclusivamente "in automatico"...

E questa è una VERA lapide su di essi, perché in questo modo non possono tener conto dell'Effetto Haas e delle sue notevoli implicazioni.
Ho risposto nell'altro thread sull'argomento che hai indicato nel quale giustamente non si parla di lapidi o pietre tombali...
Beh... ormai è evidente che lo scopo del mio esperimento con i pre-echi era ANCHE quello di stanare Tom Gefrusti fino a fargli ammettere che lui il DRC lo sa impiegare soltanto con la sintesi assistita dei coefficienti, come peraltro doveva essere ovvio sin dall'inizio.

Lo stesso ragionamento si può ben fare per Dirac e per i suoi utilizzatori.

Ne consegue -in entrambi i casi- che esiste un bilanciamento critico tra l'ampiezza dell'area utile d'ascolto e la completezza dell'equalizzazione stessa.

Il senso è che -operando in automatismo- si equalizza perfettamente per UNA SOLA posizione d'ascolto, come ben sa chi ha provato.. Oppure si può scegliere di degradare la linearità, mediando tra quanto rilevato in più posizioni, ma questo non assicura più che vi sia nemmeno UNA posizione veramente OK. E' infatti chiaro che le riflessioni dalle pareti vicine producono picchi e buche a frequenze diverse, per cui spostando il punto di misura si ottiene una media tendente verso nessuna correzione... IL CHE ALLA FINE SIGNIFICA CHE QUESTI SOFTWARE NON CORREGGONO i problemi creati dalle riflessioni dalle "tre pareti", come io ho sempre sostenuto.

A me questa sembra una bella lapide... lucida lucida...!

Saluti
F.C.

flavio@sanders
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Re: Una lapide sul DRC

Messaggio da flavio@sanders » mercoledì 7 marzo 2018, 19:20

F.Calabrese ha scritto:
mercoledì 7 marzo 2018, 15:36
flavio@sanders ha scritto:
mercoledì 7 marzo 2018, 13:47
F.Calabrese ha scritto:
sabato 3 marzo 2018, 18:02
Esatto... E questo dimostra che sia il DRC che il Dirac sono impiegabili esclusivamente "in automatico"...

E questa è una VERA lapide su di essi, perché in questo modo non possono tener conto dell'Effetto Haas e delle sue notevoli implicazioni.
Ho risposto nell'altro thread sull'argomento che hai indicato nel quale giustamente non si parla di lapidi o pietre tombali...
Beh... ormai è evidente che lo scopo del mio esperimento con i pre-echi era ANCHE quello di stanare Tom Gefrusti fino a fargli ammettere che lui il DRC lo sa impiegare soltanto con la sintesi assistita dei coefficienti, come peraltro doveva essere ovvio sin dall'inizio.

Lo stesso ragionamento si può ben fare per Dirac e per i suoi utilizzatori.

Ne consegue -in entrambi i casi- che esiste un bilanciamento critico tra l'ampiezza dell'area utile d'ascolto e la completezza dell'equalizzazione stessa.

Il senso è che -operando in automatismo- si equalizza perfettamente per UNA SOLA posizione d'ascolto, come ben sa chi ha provato.. Oppure si può scegliere di degradare la linearità, mediando tra quanto rilevato in più posizioni, ma questo non assicura più che vi sia nemmeno UNA posizione veramente OK. E' infatti chiaro che le riflessioni dalle pareti vicine producono picchi e buche a frequenze diverse, per cui spostando il punto di misura si ottiene una media tendente verso nessuna correzione... IL CHE ALLA FINE SIGNIFICA CHE QUESTI SOFTWARE NON CORREGGONO i problemi creati dalle riflessioni dalle "tre pareti", come io ho sempre sostenuto.

A me questa sembra una bella lapide... lucida lucida...!

Saluti
F.C.
Nel merito ho già risposto nell'altro thread ma considerato che risollevi l'argomento anche qui copio e incollo:
"Quanto sopra ritengo risponda anche all'interrogativo di Calabrese in merito alla validità della correzione in una area di ascolto più larga di un singolo punto nello spazio.
Con l'ampliarsi della zona di ascolto infatti la correzione Dirac Live diventa meno aggressiva perché la "parte quasi comune" si riduce, l'algoritmo tiene conto del fatto che tutto ciò dipende dalla frequenza e che alle basse frequenze la lunghezza d'onda è grande e quindi uno spostamento di un metro è relativamente piccolo mentre al contrario è relativamente molto grande alle frequenze più elevate"

Bene che tu abbia riconosciuto che la soluzione funziona per il punto di ascolto, per quanto riguarda l'area di ascolto circostante faccio presente quanto detto sopra... alle basse frequenze la lunghezza d'onda è grande e quindi uno spostamento di un metro è relativamente piccolo (e quindi viene corretto)
Addirittura io suggerisco di utilizzare la nostra opzione "divano" invece di quella "sedia" per evitare, in qualche caso, il rischio di sovracorrezione.

Per quanto riguarda invece la tua "lapide... lucida lucida" mi fa sorridere :)

Come già detto altrove stiamo andando alla grande e sempre più aziende, che sanno molto bene quel che fanno, decidono di utilizzare su licenza Dirac Live, al momento (in ordine alfabetico) Arcam, Bentley, BMW, Datasat, DTS, Lexicon, miniDSP, NAD, Emotiva, Rolls Royce, Storm Audio, Theta Digital, Volvo, Wisdom Audio, XTZ

Oltre naturalmente alle migliaia di utilizzatori di Dirac Live standalone e agli utilizzatori delle nostre altre tecnologie come AAC, Harman, Huawei, Infinix, JBL, Meizu, Oppo, Pioneer, Smartisan, Xiaomi, Vinci, Zug
(più di duecento milioni di smartphones utilizzano tecnologia Dirac, ovviamente diversa)

Ne stanno arrivando molte altre... FACCIO LE CORNA ma sotto una tua pietra tombale non sembra che finiremo,
Flavio
Ultima modifica di flavio@sanders il mercoledì 7 marzo 2018, 20:58, modificato 1 volta in totale.

Michele
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Re: Una lapide sul DRC

Messaggio da Michele » mercoledì 7 marzo 2018, 19:36

Cioè stiamo parlando di tecnologia che si usa in macchina o nei telefonini.......

Saluti
Michele

flavio@sanders
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Re: Una lapide sul DRC

Messaggio da flavio@sanders » mercoledì 7 marzo 2018, 19:44

Michele ha scritto:
mercoledì 7 marzo 2018, 19:36
Cioè stiamo parlando di tecnologia che si usa in macchina o nei telefonini.......

Saluti
Michele
Ciao Michele,

se leggi tutto vedrai che non si tratta di sole automobili, non ti saranno sfuggiti gli altri marchi... in ogni caso le automobili sono più complicate da correggere, non meno!
Sinceramente non comprendo questo piacere nel cercar di delegittimare tutto a tutti i costi, a me invece che Calabrese proponga altre soluzioni sta più che bene.

Flavio

clody23
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Re: Una lapide sul DRC

Messaggio da clody23 » mercoledì 7 marzo 2018, 21:03

Secondo mio modesto parere, senza effettuare misure e su impianti davvero casalinghi e "low end" come il mio, i correttori di ambiente in fondo non lavorano poi così tanto male. dirac non l'ho mai usato ma utilizzo l'audessey xt 32del mio onkyo e devo dire che qualche problema lo ha risolto, specie sul sub. e lavora meglio della versione più "easy" che aveva il mio vecchio sintoampli harman kardon. certo chè poi qualche ritocchino in base a come sento io l'ho dovuto fare, ma almeno ti fa partire non da zero.

Ovvio che parlo di impianti messi su in casa, senza stravolgere alcunchè nell'arredamento e nella disposizone dei mobili (con la moglie tenete che gira per casa chi si azzarda a modificare qualcosa o a posizionare il sub in mezzo alla stanza coi bimbi che girano?!?!?!?)

Poi siamo sempre li, sempre meglio eliminare i casini dalla fonte piuttosto che cercare di cancellarli dopo, ma a volte non è possibile farlo prima quindi, dal mio punto di vista, ben vengano.

F.Calabrese
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Re: Una lapide sul DRC

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 8 marzo 2018, 0:13

clody23 ha scritto:
mercoledì 7 marzo 2018, 21:03
...
Poi siamo sempre li, sempre meglio eliminare i casini dalla fonte piuttosto che cercare di cancellarli dopo, ma a volte non è possibile farlo prima quindi, dal mio punto di vista, ben vengano.
Caro Clody23...

Il tuo contributo a questo Forum è decismente spettacolare...ed io te ne ringrazio a nome di tutti.

Hai centrato pienamente il punto !!!

Proviamo infatti a guardare alla situazione dal punto di vista di un appassionato che ha in casa una coppia di Indiana Line o di Cerwin Vega: lui fa benissimo ad equalizzare all'impazzata.. perché la nonlinearità di risposta in frequenza è il difetto n.1 del suo setup...!!!

Però un appassionato VERO, che ha in casa un impianto assai più impegnativo... beh... potrebbe giustamente ridere di una soluzione che risolve solo UN problema, magari creandone altri tre...!!!

La soluzione più sensata è pur sempre quella che prevede la soluzione VERA dei problemi tecnici VERI... e solo dopo dei dettagli o delle chiacchiere !!!

Saluti
F.C.

Michele
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Re: Una lapide sul DRC

Messaggio da Michele » giovedì 8 marzo 2018, 9:39

flavio@sanders ha scritto:
mercoledì 7 marzo 2018, 19:44
Michele ha scritto:
mercoledì 7 marzo 2018, 19:36
Cioè stiamo parlando di tecnologia che si usa in macchina o nei telefonini.......

Saluti
Michele
Ciao Michele,

se leggi tutto vedrai che non si tratta di sole automobili, non ti saranno sfuggiti gli altri marchi... in ogni caso le automobili sono più complicate da correggere, non meno!
Sinceramente non comprendo questo piacere nel cercar di delegittimare tutto a tutti i costi, a me invece che Calabrese proponga altre soluzioni sta più che bene.

Flavio
Un attimo, chi ha parlato di provare piacere a delegittimare? Delegittimare cosa poi?
Certo che ho visto gli altri marchi, ma la prima impressione che ho avuto è stata che abbiamo a che fare con un altro marchietto da mettere su degli apparecchi di consumo e il consumo vero è quello dell'automotive e dei dispositivi mobili.
I marchietti che negli anni abbiamo visto comparire e sparire non sono pochi, alla fine si parla di un sistema che dovrebbe facilitare la qualità dell'audio in ambiente, non è il primo e scommetto che non sarà l'ultimo che vedremo, cosa sarà capace di fare lo vedremo nel tempo però non sbilanciamoci troppo a dichiarare che è la Soluzione di tutti i problemi acustici.
Anche in ambito automobilistico ci andrei piano, si è vero che si tratta di un ambiente più difficile di quello casalingo ma li è tutto fisso e viene messo a punto in modo personalizzato già in fase di progetto, poi un marchietto non si nega a nessuno.
Ripeto io non devo delegittimare, non ma ne entra niente in tasca, ma vorrei capire il bisogno di un nuovo sistema, marchietto, soluzione di non so quale problema ecc. ecc. ecc.

Saluti
Michele

clody23
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Re: Una lapide sul DRC

Messaggio da clody23 » giovedì 8 marzo 2018, 11:43

F.Calabrese ha scritto:
giovedì 8 marzo 2018, 0:13

Proviamo infatti a guardare alla situazione dal punto di vista di un appassionato che ha in casa una coppia di Indiana Line o di Cerwin Vega: lui fa benissimo ad equalizzare all'impazzata.. perché la nonlinearità di risposta in frequenza è il difetto n.1 del suo setup...!!!

Però un appassionato VERO, che ha in casa un impianto assai più impegnativo... beh... potrebbe giustamente ridere di una soluzione che risolve solo UN problema, magari creandone altri tre...!!!
io credo che alla fine tutto gira attorno al budget a disposizione.

Ad esempio, Se uno può permettersi impianti da oltre 50K€, è quasi implicito, almeno dal mio punto di vista, che si crei almeno una sala di ascolto dedicata e ben progettata che tenga conto di tutte le possibili variabili ambientali (risonanze, riflessioni e quant'altro) o che almeno provi a farsi progettare un impianto che nella sua destinazione d'uso tenga anche conto di tali problematiche.
a quel punto il suo impianto in totale costerà si ben più del valore dei singoli componenti impiegati, ma stiamo pur sempre parlando di gente che può spendere cifre da capogiro per un HOBBY, una PASSIONE.

Se invece ho a disposizione poche migliaia di euro per un impianto (budget per la middle class) ci stà che non posso curare l'ambiente nei minimi dettagli o farmi progettare un impanto "ad hoc" e quindi ci stanno equalizzatori e processori digitali per sistemare l'impianto al meglio. (magari pagando pure un professionista dell'equalizzazione per una giornata di fine tuning che rientra pure nelle mie possibilità economiche).

Poi c'è anche chi si compra il ferrari per andarci a 30 all'ora in giro per la città giusto per far vedere agli altri che c'ha il ferrari, c'è chi compra il bmw serie 3 per tenerlo in garage visto che non arriva poi a pagare gasolio e gomme nuove e magari ti chiede il passaggio sulla punto durante la pausa pranzo per andare a mangiare in mensa ....io preferisco pigliare un qualcosa dentro le mie possibilità e cercare di sfruttarlo nel migliore dei modi

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