Una lapide sul DRC
Moderatore: F.Calabrese
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Re: Una lapide sul DRC
Sono anch’io per aspirazioni e scarichi liberi .
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Re: Una lapide sul DRC
Avrei potuto scrivere le stesse parole, dicendo che Roger Lagadec e tutti i membri dei laboratori di ricerca della Sony e della Philips dovevano essere dei dilettanti allo sbaraglio, se hanno pubblicato i risultati dei loro esperimenti, nei quali risulta udibile un pre-eco a -80 (meno ottanta) deciBel... ma ho lasciato a voi dedurlo.Daniele Capuano ha scritto: ↑lunedì 19 febbraio 2018, 17:34Vabbè, chiudiamo questo siparietto, mi hai convinto, lo scrivo chiaro per tutti gli altri forumer:
HA RAGIONE FABRIZIO CALABRESE, e Sbragion e i quattro scopiazzatori della Dirac Research e l'Università svedese che li segue sono dei poveretti che non ci hanno capito niente. Inoltre sono pure stupidi ad aver speso anni di ricerche quando potevano semplicemente chiedere al sig. Calabrese che prontamente gli avrebbe fatto la simulazione definitiva del fatto che la correzione attiva non funziona,...
Devo evidentemente avervi sopravvalutato, in quanto a capacità di dedurre... perché vedo che non vi siete accorti che di pre-echi nei grafici pubblicati da Gefrusti non se ne vede traccia... per cui è appunto logico dedurre che le asserzioni del reparto marketting (con due "t") di Dirac siano semplice aria fritta. La solita aria fritta.
E' infatti chiaro che se Dirac (ed il DRC di Sbragion) evitano di avvalersi dei pre-echi... allora si trasformano in semplici equalizzatori digitali, sicuramente meno dannosi all'ascolto, ma nulla in più rispetto ad un DEQ-2496 o a un DCX-2496 della Behringer, tanto per citare i primi due che mi vengono in mente.
Quanto al fatto che le correzioni attive funzionino o meno... io non ho affatto detto che non siano efficaci: ma lo sono in ALTRE forme, ed appunto senza impiegare pre-echi per correre dietro alle affermazioni promozionali del reparto marketting sulla risposta in fase.
Infine una piccola annotazione: che modo di ragionare è quello per cui si dà per scontata la bontà di una tesi per il solo fatto che due-tre-quattro esperti la sostengono, quando magari altri esperti (vedi Roger Lagadec ed i laboratori Sony e Philips) sostengono il contrario...?
Guarda, caro Daniele Capuano che dall'epoca di Aristotele sono passati un bel po' di annetti... e soprattutto abbiamo tutti i mezzi per verificare qualsiasi asserzione. Come dire: le chiacchiere lasciamole a chi non sa o non vuole verificare...!!!
Saluti
F.C.
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Re: Una lapide sul DRC
I FIR in grnere hanno una marcia in piu’ su DEQ/DCX: possono equalizzare senza toccare la fase...
Un bel notch come credo siano gli EQ del DEQ/DCX invece un po’ di schifezza la fa...
Un bel notch come credo siano gli EQ del DEQ/DCX invece un po’ di schifezza la fa...
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Re: Una lapide sul DRC
Faccio una piccola riflessione.
Premetto che ho una formazione tecnica, ma in altri campi, cioè capisco poco di acustica e di elettronica, quindi non saprei valutare nei dettagli le singole soluzioni ad un problema, ma ho le idee chiare su quale dovrebbe essere l'approccio corretto.
Problema: abbiamo un diffusore che, per sua conformazione e per la collocazione nell'ambiente, tende a creare un buco nella risposta dovuto alle emissioni in fase e controfase, che, in alcuni casi, si cancellano.
Non si tratta di un diffusore sbilanciato, che emette di meno a certe frequenze, e che quindi, compatibilmente con la sua tenuta in potenza, sarebbe sufficiente equalizzarlo.
Se alzassimo il livello in corrispondenza del buco, l'emissione in controfase continuerebbe a mantenerlo.
Allora ci si inventa un sistema che, ritardando il segnale "normale", invia dei pre echi, cercando di neutralizzare quei segnali che generano il buco.
Se avete l'automobile con un pneumatico abbozzato, che ad ogni giro di ruota vi fa sobbalzare cosa fate?
1) applicate un sistema elettronico di controllo alle sospensioni in modo da ammortizzare il sobbalzo dovuto al bozzo
2) andate dal gommista e fate montare una gomma nuova, senza bozzo.
non aggiungo altro.
Premetto che ho una formazione tecnica, ma in altri campi, cioè capisco poco di acustica e di elettronica, quindi non saprei valutare nei dettagli le singole soluzioni ad un problema, ma ho le idee chiare su quale dovrebbe essere l'approccio corretto.
Problema: abbiamo un diffusore che, per sua conformazione e per la collocazione nell'ambiente, tende a creare un buco nella risposta dovuto alle emissioni in fase e controfase, che, in alcuni casi, si cancellano.
Non si tratta di un diffusore sbilanciato, che emette di meno a certe frequenze, e che quindi, compatibilmente con la sua tenuta in potenza, sarebbe sufficiente equalizzarlo.
Se alzassimo il livello in corrispondenza del buco, l'emissione in controfase continuerebbe a mantenerlo.
Allora ci si inventa un sistema che, ritardando il segnale "normale", invia dei pre echi, cercando di neutralizzare quei segnali che generano il buco.
Se avete l'automobile con un pneumatico abbozzato, che ad ogni giro di ruota vi fa sobbalzare cosa fate?
1) applicate un sistema elettronico di controllo alle sospensioni in modo da ammortizzare il sobbalzo dovuto al bozzo
2) andate dal gommista e fate montare una gomma nuova, senza bozzo.
non aggiungo altro.
Leonardo
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Re: Una lapide sul DRC
Se c'è qualcuno che sta cercando il "pre-ringing" su un grafico che NON riguarda affatto la risposta del filtro avrà preso un abbaglio.
Lo intuisco da queste frasi..."perché vedo che non vi siete accorti che di pre-echi nei grafici pubblicati da Gefrusti non se ne vede traccia"
Ma certo che non se ne vede traccia! semplicemente è la risposta all'impulso acustica figlia dall'applicazione di un filtro Finite impulse Response che di "pre-ringing" ne ha cosi tanto da farsi i baffi.
In realtà bisognerebbe accorgersi e, soprattutto, fare distinzione tra la forma del filtro e la risposta acustica che equivale alla buona e/o cattiva sorte di come è stato creato (il filtro) affinchè potesse migliorare la condizione acustica.
Però, visto che "in qualche modo" è stata richiesta la posto con piacere, sia nel dominio del tempo (forma del filtro temporale) sia nel dominio della frequenza (forma del filtro inversa atta ad attenuare ed esaltare l'intero spettro in frequenza)
Forma del filtro dominio del tempo.
Forma del filtro dominio della frequenza (inverso)
Dunque abbiamo la "confessione in diretta" del fatto che il DRC utilizza i pre-echi...
Ora osservate con attenzione la presenza ed il livello delle correzioni anche alle alte frequenze...
Non aggiungo altro...
A questo punto non resta che accertare se Roger Lagadec e quelli di Philips e Sony siano dei dilettanti allo sbaraglio, o, in caso contrario, che lo siano Sbragion ed i prodi della Dirac Research. Certo che per dar ragione ad entrambi ci vorrebbe del vero funanbolismo...!
Saluti
F.C.
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Re: Una lapide sul DRC
Anche a me dispiace lo scambio a distanza... ma te lo immagini un Mario Bon che legge -a mia firma e sul suo forum- la spiegazione con cui dimostro che lui ed Opera hanno sbagliato da sempre la scelta dei woofer per i loro diffusori...?Gefrusti ha scritto:Chiedo ufficialmente la registrazione di Fabrizio * in questo forum.
Personalmente odio lo scambio a distanza.
(...)
Un filtro del genere non lo impiega nessuno in ambiente, è stato creato per una prova estrema...
E tu... Gefrusti... ce la faresti a discutere della suprema scempiaggine che è la NTD (sono anni che non pubblichi e commenti più alcuna "misura" fatta con questa tecnica...) ?
Se mi rispondi di sì, io arrivo al volo !!!
Saluti
F.C.
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Re: Una lapide sul DRC
Dimenticavo...
1)- Un tecnico che abbia la reale competenza di saper impiegare il DRC al suo massimo, è un tecnico che sa bene ottenere risultati eguali o superiori intervenendo sui diffusori. Dunque il DRC è comunque tempo perso, per chi è competente...
2)- Se si impiega il DRC nel normale dominio del tempo, vale a dire senza pre-echi... allora stiamo parlando di un normalissimo equalizzatore (che NON può risolvere -per esempio- il "problema delle tre pareti", proprio perché immetterebbe energia che verrebbe poi cancellata dalla/e riflessione/i).
Saluti
F.C.
Due brevi osservazioni...Gefrusti ha scritto:...Il drc è settabile come si vuole, se si nota un ampia correzione alle alte è perché è stata impiegata una finestratura lunghissima...oltre ad un guadagno di ben +6dB.
Questa estremizzazione è servita per far notare che in tutti i grafici relativi al dominio del tempo non è successo niente di cui si paventava, nessun orrore, nessun disastro.
Un filtro del genere non lo impiega nessuno in ambiente, è stato creato per una prova estrema...
1)- Un tecnico che abbia la reale competenza di saper impiegare il DRC al suo massimo, è un tecnico che sa bene ottenere risultati eguali o superiori intervenendo sui diffusori. Dunque il DRC è comunque tempo perso, per chi è competente...
2)- Se si impiega il DRC nel normale dominio del tempo, vale a dire senza pre-echi... allora stiamo parlando di un normalissimo equalizzatore (che NON può risolvere -per esempio- il "problema delle tre pareti", proprio perché immetterebbe energia che verrebbe poi cancellata dalla/e riflessione/i).
Saluti
F.C.
Re: Una lapide sul DRC
1) però drc/dirac sono interventi non invasivi. Se uno non vuole torcere neppure una vite ai propri cataf...diffusori è perfetto.
The response of the inner ear extends to at least 200khz - Dr W. Tempest
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Re: Una lapide sul DRC
Al contrario... Equalizzando si sollecitano di più i trasduttori, che durano meno (oltre a distorcere di più).
Questo lo sanno bene i tecnici che lavorano nel Pro: per gli appassionati di HiFi l'equalizzazione è una scoperta abbastanza recente (i giocattoli degli ani '80 non contano, perché nessuno li impiegava sul serio...).
Saluti
F.C.
Re: Una lapide sul DRC
Dirac... una bella esercitazione matematica da portare come tesi alla laurea d'ingegneria informatica... Nulla a che vedere con l'elettroacustica