1)- Nei sistemi risonanti elettroacustici non si impiegano -di solito- risonanze a banda stretta e di lungo decadimento. Dunque il comportamento alla risonanza va esteso anche per una certa banda di frequenze adiacenti, sebbene in misura gradualmente minore. Altra cosa sono le risonanze dei gong o delle campane.musicalive ha scritto:Potresti gentilmente spiegarmi meglio alcuni concetti per me ancora poco chiari?
1) lo smorzamento riguarda la capacità si smorzare le oscillazioni della membrana a tutte le frequenze o solo a quella di risonanza? Come si misura e qual'è la sua unità di misura?
2) Se applico un segnale sinuisodale ad un altoparlante ad una data frequenza x (non quella di risonanza) e improvvisamente cesso l'applicazione del segnale, a quale frequenza oscillerà passivamente la membrana dell'altoparlante prima di arrestarsi?
3) Se il sistema è sottosmorzato perché aumenta la pressione sonora a parità di tensione applicata? Non dovrebbe aumentare Solo il tempo in cui si smorzano le oscillazioni delle membrana dell'altoparlante? perché aumenta pure l'ampiezza delle oscillazioni?
2)- Il sistema risonante emetterà la SUA frequenza di risonanza, ma non proprio immediatamente. Si deve stabilizzare.
Un pendolo o un peso attaccato ad una molla oscillano alla LORO frequenza di risonanza, anche quando sono eccitati con un segnale impulsivo, che per definizione contiene un ampio spettro di frequenze. Certo che se li si eccita già alla loro frequenza di risonanza, allora basta pochissimo per innescare l'oscillazione.
3)- Bellissima domanda...!
Per rispondere a questa terza domanda occorre ragionare un pochino insieme.
Immaginate un ipotetico woofer che avesse sospensioni incredibilmente morbide, al punto di avere una risonanza a frequenze abissalmente basse.. diciamo sotto i 10-25 Hz.
Sarebbe un woofer efficiente...?
NO... decisamente NO...!!!
Ecco.. abbiamo appena scoperto un aspetto fondamentale della Elettroacustica...!
Nei trasduttori a radiazione diretta, la risonanza prodotta dall'annullamento della componente reattiva data dalla massa del cono (e dell'aria che vibra insieme) prodotto dalla componente elastica delle sospensioni -che ha segno opposto- consente appunto di guadagnare efficienza non solo alla frequenza di risonanza, ma anche per una discreta banda di frequenze situate intorno a questa.
I circuiti risonanti vengono impiegati spesso -in radiofrequenza- per trasformare i livelli di impedenza, esattamente come dei trasformatori... E qual è il trasformatore acustico per eccellenza...? Beh... le trombe !!! Ed infatti i diffusori a tromba sono più efficienti, appunto perché adattano al meglio l'impedenza meccanica del trasduttore a quella acustica dell'aria.
Un circuito risonante riesce a fare qualcosa di assai simile, però per una banda di frequenze limitata.
Grazie per lo spunto !!!
Saluti
F.C.