Classe D P2x

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Michele
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Re: Classe D P2x

Messaggio da Michele » domenica 11 marzo 2018, 13:22

Telstar ha scritto:
domenica 11 marzo 2018, 11:43
Benchmark media sostiene anche che le loro alimentazioni switching sono superiori ad una lineare di pari potenza.
Questo è tutto da dimostrare.
Diversi tecnici mi hanno detto che le alimentazioni switching, quelle fatte bene non al risparmio o per risparmiare, sono superiori in molti casi, anche nell'audio.

Saluti
Michele

doc elektro
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Re: Classe D P2x

Messaggio da doc elektro » domenica 11 marzo 2018, 15:38

Mettiamola così il 50 % degli alimentatori a commutazione è pattume puro fatto per risparmiare ,un 20 % restante va bene e i rimanenti le suonano ai sistemi convenzionali con trasformatori e diodi.

Questo perchè di solito un ampli pro o domestico "standard" con trasformatori e diodi ha solo nei condensatori la sua riserva di potenza e basta. Un alimentatore a commutazione fatto bene invece è "retroreazionato" e quindi ha modo di spingere piu' potenza nei condensatori quando serve. Inoltre lavorando a frequenza elevata è piu' rapido e pronto. Il problema è che ci sono in giro certe porcate fatte in stile "lettore dvd da 30E" che sono oltre che rognose da riparare anche mal fatte e mal controllate.

Ho visto ampli che messi a ponte nei picchi facevano spegnere l'oscillatore nell'alimentatore....
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

F.Calabrese
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Re: Classe D P2x

Messaggio da F.Calabrese » domenica 11 marzo 2018, 16:20

doc elektro ha scritto:
domenica 11 marzo 2018, 15:38
Mettiamola così il 50 % degli alimentatori a commutazione è pattume puro fatto per risparmiare ,un 20 % restante va bene e i rimanenti le suonano ai sistemi convenzionali con trasformatori e diodi.

Questo perchè di solito un ampli pro o domestico "standard" con trasformatori e diodi ha solo nei condensatori la sua riserva di potenza e basta. Un alimentatore a commutazione fatto bene invece è "retroreazionato" e quindi ha modo di spingere piu' potenza nei condensatori quando serve. Inoltre lavorando a frequenza elevata è piu' rapido e pronto. Il problema è che ci sono in giro certe porcate fatte in stile "lettore dvd da 30E" che sono oltre che rognose da riparare anche mal fatte e mal controllate.

Ho visto ampli che messi a ponte nei picchi facevano spegnere l'oscillatore nell'alimentatore....
Quoto e sottoscrivo !!!

Saluti
F.C.

Telstar
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Re: Classe D P2x

Messaggio da Telstar » domenica 11 marzo 2018, 16:29

Michele ha scritto:
domenica 11 marzo 2018, 13:22
Diversi tecnici mi hanno detto che le alimentazioni switching, quelle fatte bene non al risparmio o per risparmiare, sono superiori in molti casi, anche nell'audio.

Saluti
Michele
Sì, e quelli Di Benchmark dovrebbero rientrare nel 2% fatti bene. Tuttavia io finché non vedo delle misure delle spurie EMESSE nella rete da codesti SMPS non ho intenzione di usarne nel mio impianto, e qualora costretto (plate amp per sub) li isolo.
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Telstar
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Re: Classe D P2x

Messaggio da Telstar » domenica 11 marzo 2018, 16:31

doc elektro ha scritto:
domenica 11 marzo 2018, 15:38
Un alimentatore a commutazione fatto bene invece è "retroreazionato" e quindi ha modo di spingere piu' potenza nei condensatori quando serve. Inoltre lavorando a frequenza elevata è piu' rapido e pronto.
Vero. Inoltre non subisce il famoso ripple a 50 o 60hz e multipli. Le HF sono più facili da filtrare... in banda audio. In RF chissà.
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Re: Classe D P2x

Messaggio da C7P8 » lunedì 12 marzo 2018, 23:13

Le alte frequenze sono molto più semplici da filtrare rispetto ai 50 Hz di rete in banda audio, basta sapere cosa fare, certo attaccare due condensatori ad un ponte di diodi é semplice.... filtrare frequenze di qualche MHz é un po più complicato.

doc elektro
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Re: Classe D P2x

Messaggio da doc elektro » mercoledì 14 marzo 2018, 7:32

Molto tempo fa i sovietici avevano tirato fuori la loro versione dell'occhioni blu. In pratica un doppio ponte (segnale da ambo i capi dell'altoparlante) . Difatti ogni canale aveva 8 transistor (Dei BUX dedicati credo) bè ....che ci si creda o no,io avevo parlato con un ing "dei loro" che è anche il padre di un mio amico. Questo "coso" con un alimentazione cc di 35 volt circa su 3,2 ohm sfiorava i 100 W-canale
L'alimentatore era a SCR!!!!!! che faceva sia la partenza morbida che l'arresto in caso di corto. Ed era talmente bene filtrato che come rapporto segnale disturbo era tra i 80 e 90 db.

Chi conosce gli SCR sa che armoniche generano ,se ci erano riusciti i russi negli anni 80...
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Re: Classe D P2x

Messaggio da bepi67 » mercoledì 14 marzo 2018, 7:40

Il mio ampli HT che uso attualmente ha un alimentatore a commutazione.
Sinceramente non vedo quali controindicazioni abbia, inoltre è decisamente più leggero di tutta la ferraglia-ramaglia che c'è negli alimentatori tradizionali.
Lo switching ti regola e stabilizza le tensioni che alimentano i circuiti, e ti pare poco ?

Eppoi, meno ferro e rame ci sono, meno costa, e personalmente preferisco spendere i soldi in tecnologia, non in carpenteria metallica :lol:

Ciao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

doc elektro
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Re: Classe D P2x

Messaggio da doc elektro » mercoledì 14 marzo 2018, 17:31

in un ambiente domestico la scelta è indifferente,anzi la commutazione rende meglio e puo' fornire risultati migliori.

Gli unici campi nel quale l'alimentatore tradizionale è meglio sono il giostrume e la carpenteria metallica pesante dove saldatrici e puntatrici dicono la loro.

Sono definiti "ambienti disturbati"
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Re: Classe D P2x

Messaggio da Telstar » venerdì 16 marzo 2018, 23:48

doc elektro ha scritto:
mercoledì 14 marzo 2018, 17:31
Gli unici campi nel quale l'alimentatore tradizionale è meglio sono il giostrume e la carpenteria metallica pesante dove saldatrici e puntatrici dicono la loro.

Sono definiti "ambienti disturbati"
L'ambiente domestico è un ambiente disturbato da SMPTS di infima qualità.
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