STEG 140...watt italiani!
Moderatore: F.Calabrese
-
- Messaggi: 1789
- Iscritto il: domenica 28 febbraio 2016, 9:33
- Località: vicino alla to-sv
- Contatta:
STEG 140...watt italiani!
Ci sono casi in cui l'industria italiana benchè con mezzi inferiori e non potendo avere accesso a componenti che gli stranieri hanno riesce a tirare fuori oggetti pregevoli anche se non sempre di facile riparazione e piacevoli all'uso.
Lo steg ST140 nasce con la voglia di farsi rispettare nel campo degli ampli "da casa" e devo dire che le carte in regola le ha tutte.
Avevo parlato molto tempo fa con un installatore di autotuning ,un certo Dario,persona molto brava e volenterosa sebbene con qualche lacuna di preparazione che mi consigliava all'epoca di prendere un ampli steg perchè i watt "steg" erano "piu' watt " rispetto agli altri watt.
Di per se (l'ampli per auto me lo ero costruito poi da me) non ci avevo fatto caso poi però mi è venuto in mente quando mi è arrivato questo poverino che ha un canale che sui controlli di tono si comporta male.
Già a una prova sommaria l'affermazione del palestato Dario in parte è vera. Non perchè i Watt cambino per definizione a seconda del costruttore ma perchè steg...."non bara".
A una prova sommaria i 70 +70 ci sono tutti dal primo all'ultimo e possono essere sfruttati per tutto il tempo che si vuole. Inoltre se si esagerasse un termostato spegne direttamente il canale senza aspettare le disgrazie.
Proprio come certi giapponesoni che andavano in fumo alla quarta ora di festa vero? O quelli che erano dichiarati e poi non spingevano manco a morire.
Per ora metto le foto e domani ripariamo
Per ora metto le foto interne poi domani analizziamo i componenti e il (complesso ) circuito
Lo steg ST140 nasce con la voglia di farsi rispettare nel campo degli ampli "da casa" e devo dire che le carte in regola le ha tutte.
Avevo parlato molto tempo fa con un installatore di autotuning ,un certo Dario,persona molto brava e volenterosa sebbene con qualche lacuna di preparazione che mi consigliava all'epoca di prendere un ampli steg perchè i watt "steg" erano "piu' watt " rispetto agli altri watt.
Di per se (l'ampli per auto me lo ero costruito poi da me) non ci avevo fatto caso poi però mi è venuto in mente quando mi è arrivato questo poverino che ha un canale che sui controlli di tono si comporta male.
Già a una prova sommaria l'affermazione del palestato Dario in parte è vera. Non perchè i Watt cambino per definizione a seconda del costruttore ma perchè steg...."non bara".
A una prova sommaria i 70 +70 ci sono tutti dal primo all'ultimo e possono essere sfruttati per tutto il tempo che si vuole. Inoltre se si esagerasse un termostato spegne direttamente il canale senza aspettare le disgrazie.
Proprio come certi giapponesoni che andavano in fumo alla quarta ora di festa vero? O quelli che erano dichiarati e poi non spingevano manco a morire.
Per ora metto le foto e domani ripariamo
Per ora metto le foto interne poi domani analizziamo i componenti e il (complesso ) circuito
- Allegati
-
- Photo0485.jpg (43.08 KiB) Visto 2876 volte
-
- Photo0486.jpg (40.84 KiB) Visto 2876 volte
-
- Photo0487.jpg (47.09 KiB) Visto 2876 volte
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace
Re: STEG 140...watt italiani!
sulla mia car da ragazzotto avevo proprio degli ampli steg, che dichiaravano addirittura meno di quanto potessero realmente spingere....ho ancora funzionanti, ma parcheggiati in casa, un k24 che a 2 ohm non ricordo quanto potesse spingere, ci pilotavo una coppia di ciare cw163 in parallelo nella portiera tagliati a 70 hz circa....la portiera l'avevo talmente appesantita e riempita di gomma butilica perchè altrimenti vibravano come delle matte!!! mai una piega gli ampli steg, sia il k24 che il q.mos 75X4 che usavo per midrange e tweeter....bei ricordi!!!
inoltre costruiscono i loro ampli (o almeno gli progettano) qui vicino a casa mia!
inoltre costruiscono i loro ampli (o almeno gli progettano) qui vicino a casa mia!
Re: STEG 140...watt italiani!
Mi.sembra roba fatta moooooolto bene!
Re: STEG 140...watt italiani!
Ma sbaglio oppure lo Steg era un progetto di Aloia !
Agli esperti la risposta.
Saluti Rossano
Agli esperti la risposta.
Saluti Rossano
-
- Messaggi: 41541
- Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
- Località: Roma
- Contatta:
Re: STEG 140...watt italiani!
Non vedo l'ora di poter esaminare il circuito...!
Metto in evidenza l'argomento.
Saluti
F.C.
Metto in evidenza l'argomento.
Saluti
F.C.
-
- Messaggi: 677
- Iscritto il: lunedì 4 luglio 2016, 8:43
- Località: Mantova
Re: STEG 140...watt italiani!
Negli anni 70 su Suono apparve lo schema elettrico della parte finale, la replicai e da allora fu il mio ampli di riferimento, suona molto bene, almeno per me.
Come posso, se serve, posto lo schema elettrico.
Saluti
Fabio
Come posso, se serve, posto lo schema elettrico.
Saluti
Fabio
-
- Messaggi: 1436
- Iscritto il: martedì 19 ottobre 2010, 9:28
- Località: Roma
Re: STEG 140...watt italiani!
Ricordo anche io una cosa del genere.
Su Wikipedia c'è scritto che la Steg l'ha fondata proprio Aloia.
Leonardo
-
- Messaggi: 677
- Iscritto il: lunedì 4 luglio 2016, 8:43
- Località: Mantova
Re: STEG 140...watt italiani!
Aloia ha progettato lo Steg, con la parte finale a tripletta complementare di 2N5886 e 2N5884 se ben ricordo.
Sono in giro e non posso essere più preciso.
Fabio
Sono in giro e non posso essere più preciso.
Fabio
Re: STEG 140...watt italiani!
Sembra un oggetto affidabile, in giro non si legge di apparecchi fumati, qui un'esperienza di riparazione.
http://vintageaudiorepair.blogspot.it/2 ... 75-ca.html
Saluti
Michele
http://vintageaudiorepair.blogspot.it/2 ... 75-ca.html
Saluti
Michele
-
- Messaggi: 1789
- Iscritto il: domenica 28 febbraio 2016, 9:33
- Località: vicino alla to-sv
- Contatta:
Re: STEG 140...watt italiani!
bè ,quello che ho riparato qui aveva rogne ai controlli di tono. Difatti la schedina incriminata è questa. Ottimo il fatto che non devi pasticciare con uno chassis da 20 kg avanti e indietro.Togli la schdina e la ripari.
Un pò di componenti fuori caratteristica,un condensatore era addirittura raddoppiato . Una volta sostituiti ritorna a suonare in entrambi i canali.
Strano il fatto che usi per la preamplificazione transistor PNP e il positivo degli ausiliari a massa.
Ma anche molti giapponesoni erano configurati così.
Stiamo comunque parlando di un ampli in servizio in un bar a pilotare due cassoni progettati dal sottoscritto ,da 8 ohm con cono da 12 pollici ,i mitici eminence beta con i tw "nashville" dell'epoca (oddio non proprio un carico facile....) . Quindi comunque sempre all'opera. Motivo per il quale non serve una sostituzione a tappeto degli elettrolitici. Ho cambiato solo cosa era "brutto" e comunque col capacimetro me lo dava ancora entro il 20%
E' un circuito che volendo "palestrarlo " un pò puoi portarlo a 100 W ma abbruttirlo con degli ATR di uscita e pompargli la corrente proprio non mi va.
L'altro difetto ,ossia l'interruttore di alimentazione andato che quando davi volume a volte scaricava è stato sostituito. avevo ancora in cantina qualcuno di quegli interruttori usati nei vari TV a tubo giapponesi . Quei bestioni pesantissimi che quando portavi riparati dal cliente era sempre una vecchina all'ultimo piano e senza scensore . Che voglia all'epoca di tungstenarli già dalla tromba delle scale...e sentire il POUM quando arriva a ground zero!
Ebbene,ora inizia il collaudo. 8 ore con il cd in ripetizione al 50% della potenza. E come carico le SE (sound emotion) trio da 12 ohm (sono dei BR specifici per vecchi giapponesoni...tanto suono e poco consumo!)
In caso di botti vi farà sapere! A meno che non sia il trinitron della nonnetta dal settimo piano
Un pò di componenti fuori caratteristica,un condensatore era addirittura raddoppiato . Una volta sostituiti ritorna a suonare in entrambi i canali.
Strano il fatto che usi per la preamplificazione transistor PNP e il positivo degli ausiliari a massa.
Ma anche molti giapponesoni erano configurati così.
Stiamo comunque parlando di un ampli in servizio in un bar a pilotare due cassoni progettati dal sottoscritto ,da 8 ohm con cono da 12 pollici ,i mitici eminence beta con i tw "nashville" dell'epoca (oddio non proprio un carico facile....) . Quindi comunque sempre all'opera. Motivo per il quale non serve una sostituzione a tappeto degli elettrolitici. Ho cambiato solo cosa era "brutto" e comunque col capacimetro me lo dava ancora entro il 20%
E' un circuito che volendo "palestrarlo " un pò puoi portarlo a 100 W ma abbruttirlo con degli ATR di uscita e pompargli la corrente proprio non mi va.
L'altro difetto ,ossia l'interruttore di alimentazione andato che quando davi volume a volte scaricava è stato sostituito. avevo ancora in cantina qualcuno di quegli interruttori usati nei vari TV a tubo giapponesi . Quei bestioni pesantissimi che quando portavi riparati dal cliente era sempre una vecchina all'ultimo piano e senza scensore . Che voglia all'epoca di tungstenarli già dalla tromba delle scale...e sentire il POUM quando arriva a ground zero!
Ebbene,ora inizia il collaudo. 8 ore con il cd in ripetizione al 50% della potenza. E come carico le SE (sound emotion) trio da 12 ohm (sono dei BR specifici per vecchi giapponesoni...tanto suono e poco consumo!)
In caso di botti vi farà sapere! A meno che non sia il trinitron della nonnetta dal settimo piano
- Allegati
-
- Photo0491.jpg (39.37 KiB) Visto 2686 volte
-
- Photo0489.jpg (25.26 KiB) Visto 2688 volte
-
- Photo0488.jpg (25.46 KiB) Visto 2688 volte
Ultima modifica di doc elektro il venerdì 11 maggio 2018, 9:35, modificato 2 volte in totale.
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace