Parliamo del seeburg SHP 100?

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doc elektro
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Parliamo del seeburg SHP 100?

Messaggio da doc elektro » domenica 20 maggio 2018, 6:22

Visto che lo ho citato già un pò ovunque e visto che c'è magari qualcuno curioso voglio mettere i link e gli schemi e magari ne discutiamo insieme.

Possiamo definirlo un "piccolo" machintosh ad autotrasformatori ,con molti limiti strutturali ma comunque al giorno d'oggi ancora valido e ancora stimato nel mondo dei juke.

E' stato il primo stato solido che suonava bene,poi sono venuti tutti gli altri.

Per prima cosa i link
http://arcarc.xmission.com/PDF_Jukebox/ ... shp1-3.pdf

http://arcarc.xmission.com/PDF_Jukebox/ ... hp1-3a.pdf

http://arcarc.xmission.com/PDF_Jukebox/ ... hp1-3b.pdf

http://arcarc.xmission.com/PDF_Jukebox/ ... hp1-3c.pdf

http://arcarc.xmission.com/PDF_Jukebox/ ... hp1-3d.pdf

E ora schema alla mano discutiamo del PRIMO vero ampli hi fi allo stato solido montato sui jukebox. Analizzando lo schema del finale,il link shp 1-3 c

Una premessa prima però ci vuole qualora qualcuno,attratto dalle discrete prestazioni voglia costruirsene o acquistarne un esemplare

-NON è per nulla compatibile con i sistemi odierni in quanto ha un ingresso ad alta impedenza con sensibilità di circa 100mV
-NON è in grado di funzionare a pieno volume per piu' di 15 minuti in quanto i dissipatori surriscaldano a bestia
-Le sue prestazioni sono quello che sono ,è stato concepito quasi 50 anni fa e per uso specifico

Le sue prestazioni ,di 100 W per canale (anche se per massimo 15 minuti) con soli 32 +32 volt erano principalmente fornite dagli autotrasformatori di uscita che facevano "vedere" all'amplificatore un carico di 2,5 ohm,altrimenti non possibili in nessun modo. C'è da considerare che i transistor di potenza dell'epoca non consentivano l'accesso alle tensioni elevate degli ampli moderni.

E ora veniamo allo schema ,la prima cosa che salta all'occhio è che la controreazione NON interessa lo stadio finale. Scelta anomala da un lato ma obbligata in quanto le distorsioni di uno stadio non complementare potrebbero influenzare tutto lo stadio precedente.

Se si guardano i transistor Q5117 e Q5118 si vede chiaramente che la sono DOPO il controllo della controreazione. E' tuttavia presente un controllo in corrente sulla resistenza di emettitore di questo transistor. Nonostante quello l'arrivo del clipping è ESTREMAMENTE udibile! Molto anomalo,questo controllo di corrente che da un canale misura i picchi positivi e nell'altro i picchi negativi. E serve per fare funzionare lo stadio TAGLIAPUNTE che non è presente negli ampli domestici.

E' presente un RIGOROSO controllo termico sulla polarizzazione in quanto la vera croce di tutti gli stadi allo stato solido ,specialmente di un ampli che lavora con un carico di 2,5 ohm,al chiuso e con dissipatori modesti. Qui vengono impiegati tanto le NTC che i diodi insieme. Tanto è vero che se il piccolo ampli seeburg è veramente surriscaldato (dissipatori oltre 100 gradi) di fatto lavora in classe B. Ovviamente non erano presenti ventilatori.

E ora veniamo al differenziale di ingresso,usato come pre e controllo di controreazione . Se si guarda il disegno pratico si scopre che la scheda è BEN distante dai dissipatori e i transistor di preamplificazione sono BEN distanti dai pre finali e a maggior ragione dal sempre bollente dissipatore.

Tutti i transistor usati sono gli stessi degli "occhioni blu"a stato solido ,finali compresi

E' da notare la presenza di due mostruosi condensatori NP (non visibili perchè sono sul cablaggio topografico) per l'uscita che servivano in caso di sbilanciamento dello zero a non saturare il nucleo degli ATR. Avrebbe portato un enorme distorsione e una corrente in piu' che lo stadio finale non avrebbe gradito.
In compenso introducevano un taglio alto da usurati

Il fattore di smorzamento era modesto ma comunque migliore dei mac in quanto la corrente di pilotaggio dei finali era largamente esuberante

Signori ,eravamo negli anni 70...non male per un jukebox!

P.S. nota per i distratti,sebbene il connettore della scheda pre finali sia IDENTICO a quella del mac piccolo NON INSERITELA o farete un botto terrificante in quanto i transistor del mac del ramo negativo andranno in piena conduzione
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Re: Parliamo del seeburg SHP 100?

Messaggio da PrandiniFabio » domenica 20 maggio 2018, 9:07

Interessante, grazie.
Fabio

ilGiuliano
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Re: Parliamo del seeburg SHP 100?

Messaggio da ilGiuliano » sabato 26 maggio 2018, 16:54

se non sbaglio il grosso limite dei juke boxe a microsolco 45 giri e' nella testina piezo elettrica , se non sbaglio l'ingresso per una testina magnetica non esiste neppure ma basterebbe un piccolo adattatore collegato ad una entrata alto livello e la musica cambierebbe alla grandissima , lo dico a ragion veduta perche il primo stereo da me posseduto e che proprio suonava da schifo aveva una testina piezo ... ORRIBILE !! sostituita dal cugino al quale lo regato e' semplicemente rinato a nuova musica , l'avessi saputo me lo sarei tenuto e lo avrei modificato io per due lire
leggo ora che nel caso di un juke boxe la modifica andrebbe fatta anche al braccio visto le diverse pesature di utilizzo , le piezzo vanno ad etti piu' che a grammi ma riuscendo nell'impresa secondo me il gioco vale la candela perche' la parte elettronica del caro seeburg vintage e' veramente hi fi cosi come gli speakers , se poi parliamo di quelli a valvole , mamma mia :)

ecco un pre come questo andrebbe benissimo https://www.amazon.it/Behringer-microPh ... B000H2BC4E

doc elektro
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Re: Parliamo del seeburg SHP 100?

Messaggio da doc elektro » sabato 26 maggio 2018, 19:25

lo spaventoso problema del seeburg è si la testina ,piezo oltretutto bifacciale per leggere entrambi i lati dei dischi.
Il disco viene caricato in verticale e il braccio è un banale pezzo di lamiera stampata.

Difatti rowe ami preferiva le magnetiche e rock-ola montava di tutto.

E non diciamo nulla sulla mitica testina a riluttanza variabile....la cobra cartidge. Montata per fortuna solo su pochi esemplari
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Re: Parliamo del seeburg SHP 100?

Messaggio da ilGiuliano » sabato 26 maggio 2018, 23:18

la cobra :) bella storia quella non la conosco ora accendo i motori di ricerca e la vedo subito , grazie per la dritta , comunque anche a costo di cambiare il giradischi quando e se prendero un juke ovviamente a tubi la magnetica ci va anche a costo di montarla a martellate :) e poi via con Happy Days

doc elektro
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Re: Parliamo del seeburg SHP 100?

Messaggio da doc elektro » domenica 27 maggio 2018, 5:30

se prendi un juke a tubi,prendi un rowe ami e nascono già tutti con ampli compatibili con la shure /44 e era già una modifica optional "di serie"
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Re: Parliamo del seeburg SHP 100?

Messaggio da ilGiuliano » venerdì 1 giugno 2018, 20:57

ottimo , ora guardero un po di foto dell'ami rowe , forse un mio amico me ne molla uno nella schiena senza farmi troppo male , con testina magnetica ovviamente , splendido ho visto ora la testina shure e' pure rimarcata ami ... meglio di cosi :)
ho visto anche la shure sc35c , puntina sferica piu' che una testina un aratro legge dai 4 ai 5 grammi , con questa non salta neppure un disco rotto
sara' bene che cerchi usati anche un po di dischi specifici per juke boxe che sono fatti di una pasta un po piu' resistente all'usura ed hanno una risposta alle basse un po' piu marcata ... stile juke boxe , ne ho gia' uno regalatomi a suo tempo dal barista sotto casa insieme alle tazzine del caffe quelle classiche marroni dal bordo spesso , lo cerchero' , e' il mitico Bobby .. una lagrima sul visooo ... tam ta tam ...
i 45 da juke boxare , Roxanne police , Message in the bottle police , un estate al mare Giuni Russo , Righeira vamos alla plaia , l'estate sta finendo Righeira , ti amo Umberto TOzzi , ROxane Toto , happy days ignoto , rock around the clock Billy Aley

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