E' possibile, entrando in ottico nell'interfaccia Edirol UA-5.
Saluti
F.C.
Moderatore: F.Calabrese
Si, non si aggiungono informazioni, ma il fatto che la parola diventi di 24 bit consente in fase di attenuazione digitale di avere più bit "inutilizzati" a disposizione prima di influire negativamente sulla qualità dell'ascolto.joda ha scritto: ↑martedì 12 giugno 2018, 14:36Giu-no, se si aumentano i bit e gli hertz dall'originale, non ci può essere che un decremento della qualità. Non esiste niente che possa aggiungere informazioni dove non ci sono; a memoria d'uomo ci riuscì Uno oltre 2000 anni fa. I bit non si comportano come una funzione, che nell'analisi si può entrare nel singolo punto per vedere come si comporta.
Vedo che il malinteso si protrae...
La registrazione lasciata così come è non esiste, se non in rarissime occasioni.
c'è molta superstizione in merito, colpa del tanto decantato esoterismo. solo una fregnaccia per prendere per i fondelli la gente pensando a chissà quali purismi. in relatà quello che ascoltiamo è enormemente manipolato sia volontariamente che in modo accidentale per la scarsa qualità dei componenti, dell'ambiente e quant'altro. della registrazione originale rimane ben poco, altro che equalizzazione o ricampionamentoPrandiniFabio ha scritto: ↑martedì 12 giugno 2018, 16:59La registrazione lasciata così come è non esiste, se non in rarissime occasioni.
Chi registra comprime ed equalizza a piacere proprio, spessisimo con schiere di microfoni come se noi avessimo decine di orecchie posizionabili a volontà, ma di che ti scandalizzi?
Aggiungere bit ad un file audio non cambia assolutamente nulla, sono solo otto zero aggiunti al bit più basso, ed ricampionarlo più in alto nemmeno, lo fa' già il filtro analogico d'uscita, arrotondando gli scalini cioè ricampionando all'infinito.
Cordialmente
Fabio
L'Azur 851N converte in 24/384 da qualsiasi sorgente.F.Calabrese ha scritto: ↑martedì 12 giugno 2018, 10:11Perdonami... ma dove sta scritto che io offendo chi fa le prove diversamente...?Alexmaso69 ha scritto: ↑martedì 12 giugno 2018, 8:48Fabrizio grazie. Stai dando degli idioti a tutti quelli che non la pensano esattamente come te. Grazie a nome di tutti...
Sarai anche un grandissimo progettista, ma nel resto non ci arrivi proprio.
Non puoi essere un talebano del “o cosi o niente “...
Io ho semplicemente spiegato le banali accortezze (come far riposare l'orecchio dopo un lungo viaggio), che aiutano l'ascoltatore ad essere PIU' DISCRIMINANTE... Proprio perché sono perfettamente conscio del livello di prestazione dei miei impianti, e non ho alcun interesse a nasconderlo.
Altra accortezza è iniziare con i brani in pianissimo, anche se so bene che un inizio "travolgente" farebbe guadagnare ai miei impianti un'accoglienza ancor più entusiasmante...
Ho dimenticato l'accortezza forse più importante e che dimostra il mio rispetto per gli ascoltatori: io non faccio mai come i soliti negozianti, che si pongono DAVANTI al'ascoltatore, tentando di suggestionarlo con le loro impressioni d'ascolto. Io resto al PC, quattro metri alle spalle, e commento solo il minimo indispensabile.
A me sembra che tutto questo sia ESATTAMENTE L'OPPOSTO rispetto a dare del'idiota a qualcuno.
Infine propongo un semplice ragionamento: noi -oggi- non sappiamo quali saranno i formati audio per i prossimi venti anni ed oltre... però sappiamo che saranno verosimilmente migliori degli attuali. Già oggi, infatti, ha abbastanza poco senso trasmettere l'audio in MP3 piuttosto che in Wav... (in fondo un CD si rippa in mezzo minuto...). E' dunque più che probabile che il livello minimo di qualità di trasmissione si assesterà appunto sui Files Wav 16 Bit - 44,1 KHz. Ebbene... qualsiasi interfaccia (compresa la vetusta Edirol UA-5, che io impiego) è in grado di convertire all'istante questo formato in 24 Bit - 96 KHz, guadagnando un margine di ben 48 dB a disposizione per eventuali attenuazioni digitali, prive di qualsiasi effetto negativo all'ascolto.
Segue
F.C.