Una riflessione sugli amplificatori

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Moderatore: F.Calabrese

F.Calabrese
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Re: Una riflessione sugli amplificatori

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 6 luglio 2018, 19:38

vincenzo_uli ha scritto:
venerdì 6 luglio 2018, 17:34
Perdonami Fabrizio ma non e' il suggerimento che avanzavo io illo tempore? Per far rendere al meglio le tue cose serve una catena completa tutta FC. Ora resta da vedere il posizionamento di prezzo. Immagino comunque che tu voglia partire dal mondo pro che conosci bene e proporre delle innovazioni incrementali piuttosto che sconvolgimenti tellurici dello status quo...se la mia ipotesi e' corretta a cosa ti serve una cordata? I costi di produzioni in ballo dovrebbero essere ridicoli. Fallo, fallo ascoltare e poi si vede no? Vabbe' che Geddes ti dice "se vuoi il mio sistema te lo compri sulla carta senza nemmeno il bisogno di ascoltarlo", perö... :D
Geddes fa bene a non far ascoltare il suo sistema... :lol: ------- :lol: ------- :lol: ------- :lol: ------- :lol: ------- :lol:

Scherzi a parte, io sino ad oggi le elettroniche le ho sempre regalate ai miei clienti, spiegando chiaramente che si trattava di oggetti di costo insignificante. Liberissimi poi di gettarle via e sostituirle con quel che preferiscono.

Il caso vuole che proprio un'ora fa mi abbia telefonato uno di loro, annunciandomi trionfalmente che il suo nuovo e spettacolare amplificatore ha donato "una marcia in più" ad un impianto che già nella versione iniziale era da brividi...

Ci sto lavorando, però. Proprio oggi ho simulato un modo semplice per trasformare i Thomann con l'uscita in corrente.

Il bello del Forum è che è assai stimolante, in proposito.

Saluti
F.C.

joda
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Re: Una riflessione sugli amplificatori

Messaggio da joda » venerdì 6 luglio 2018, 20:33

L'aifai e' un settore strano perché chi ha un'idea se la tiene per portarsela nella tomba! Muoia Sansone e ... ; si è tagliato le pa...le per fare dispetto alla moglie...
Sono strani i progettisti, non il settore!
Poi se non è neanche una tecnologia costosa, oltre che nota, la cosa lascia perplessi. Ma veramente sono tutti autolesionisti?
Buona cena
F

oblomov
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Re: Una riflessione sugli amplificatori

Messaggio da oblomov » venerdì 6 luglio 2018, 23:23

Questo crossover elettronico ad alte prestazioni, interamente a componenti discreti, alimentazione compresa, ha funzioni di semplice passa basso ed è utilizzabile in caso di subwoofer aggiunti a un impianto dal funzionamento a gamma intera, allo scopo di completare l’estensione verso le basse frequenze.
Nel caso vi sia la necessità di limitare la quantità di basse frequenze indirizzate al resto dell’impianto, si dovrà provvedere ad aggiungere anche un filtro passa alto, attivo o passivo.

Questo circuito è pensato sia per poter pilotare DUE SUBWOOFER in modalità STEREOFONICA, sia per pilotare UN SUBWOOFER in modalità sommatoria dei due canali (specificare al momento dell’ordine).

Questo passa-basso è regolabile in vari modi, ma per avere i migliori risultati è consigliabile partire avendo un’idea della frequenza d’incrocio più adatta a raccordare il subwoofer al vostro sistema. In tal modo sarà possibile effettuare vari tipi di ritocchi finissimi alla risposta del sub e sarà enormemente facilitata la sua “fusione” al resto del vostro sistema.
Descrizione regolazioni possibili:

Immagine

https://www.aurionaudio.com/passa-basso ... subwoofer/

:?:

...riguardo cross a discreti...italici...

oblomov
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Re: Una riflessione sugli amplificatori

Messaggio da oblomov » venerdì 6 luglio 2018, 23:37

Famosa per gli audiofili, la sua filosofia di pensiero esposta già negli anni 70 in articoli pubblicati sulla rivista SUONO, riguardante l'utilizzo eccessivo del fattore di controreazione in alcuni amplificatori (soprattutto di scuola nipponica) per mascherare l'effettivo tasso di distorsione. Tale filosofia non venne mai supportata da misure o pubblicazioni scientifiche.[senza fonte]

I suoi articoli sono spesso provocatori: non manca di fare notare, motivandole, carenze di altri costruttori o di altre filosofie di progetto; di contro li elogia quando sviluppano ottimi prodotti.

https://it.wikipedia.org/wiki/Bartolomeo_Aloia

:?:

...riguardo amp italici...
...
Perché l’alimentazione induttiva?
...
La unicità dei preamplificatori e degli amplificatore di potenza Trinaudio, è l'alimentazione induttiva. L’alimentazione induttiva offre una serie di vantaggi. È un filtro che immagazzina energia, che può essere rilasciata in modo molto regolare (come richiesto dal programma musicale) può, quindi evitare le classiche increspature da commutazione ed i problemi associati che si verificano quando il condensatore si ricarica. Un induttore può essere paragonato ad un volano gigante che fornisce corrente costante in modalità sinusoidale. Questo riduce le sollecitazioni sui componenti come trasformatori, diodi e condensatori che possono operare in condizioni migliori rispetto a quelli alimentati attraverso un tipico sistema capacitivo a impulso. Inoltre, l'impulso che è presente in un alimentatore capacitivo produce campi elettromagnetici che degradano il livello di purezza nella riproduzione del suono.
Un alimentatore induttivo ha la maggior parte dell'energia accumulata nell'induttore (il choke) e non nei condensatori.
La qualità dell’energia immagazzinata da un induttore è migliore di quella di qualsiasi condensatore perché c'è molto meno contenuto armonico in esso. L'induttore, inoltre, protegge efficacemente le frequenze audio dall’ingresso di disturbi provenienti dalle linee di alimentazione in alternata.
In un amplificatore con alimentatore capacitivo, una percentuale della corrente che fluisce nel altoparlante ha attraversato tutti i sistemi di distribuzione della linea elettrica, a cominciare dall’alternatore per finire presso l’utilizzatore finale.
Questo segnale viene poi ulteriormente deformato da un'enorme quantità di imperfezioni generate dai componenti che costituiscono la linea di distribuzione di potenza (trasformatori ad alta tensione, fusibili, qualsiasi tipo di contatti elettrici, ecc ..). tuttavia, con un alimentatore induttivo, il raddrizzatore vede l'induttanza (choke) prima e il condensatore successivamente, rendendo l'amplificatore meno influenzabile da queste imperfezioni. In termini musicali, ciò si traduce in maggiore dettaglio nel suono e una spazialità più naturale e corretta. La presentazione del programma musicale è più piacevole e rilassata con un alto grado di chiarezza e di "pulizia" che dà migliore dinamica e un senso di maggiore potenza.
....
Bartolomeo Aloia Progettista audio
...
http://www.trinaudio.com/it/catalogo-pr ... a-70i.html
Ultima modifica di oblomov il venerdì 6 luglio 2018, 23:48, modificato 2 volte in totale.

F.Calabrese
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Re: Una riflessione sugli amplificatori

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 6 luglio 2018, 23:39

joda ha scritto:
venerdì 6 luglio 2018, 20:33
L'aifai e' un settore strano perché chi ha un'idea se la tiene per portarsela nella tomba! Muoia Sansone e ... ;
Se nessuno la vuole, perché tutti preferiscono le scatole lucidate... perché insistere...???
si è tagliato le pa...le per fare dispetto alla moglie...
Sono strani i progettisti, non il settore!
Te lo dico con le parole di Earl Geddes: i disegni escono dal cassetto se ci sono le Aziende che sono interessate a produrli e che quindi li pagano. Tra bruciare un'idea per due spicci o lasciarla nel cassetto... non fa alcuna differenza... anzi, magari in futuro...
Poi se non è neanche una tecnologia costosa, oltre che nota, la cosa lascia perplessi. Ma veramente sono tutti autolesionisti?
ASSOLUTAMENTE SI'...

Prova a domandarti per quale motivo tanti forumers che partecipavano a discussioni assolutamente demenziali, su VHF, qui hanno fatto i fighetti cagionevoli e si sono messi solo a leggere...
Eppure questo Forum ha dato all'Alta Fedeltà italiana più passi in avanti di quanti i fighetti ne abbiano letto e scritto nei dieci anni precedenti...!!!

L'autolesionismo è la prima regola dell'HiFi...!!!

Saluti
F.C.

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Re: Una riflessione sugli amplificatori

Messaggio da F.Calabrese » sabato 7 luglio 2018, 0:28

F.Calabrese ha scritto:
venerdì 6 luglio 2018, 23:39
...L'autolesionismo è la prima regola dell'HiFi...!!!
Prendiamo ad esempio l'appassionato con l'impianto da 200 K Euro che è venuto a trovarmi due giorni fa...

Dopo mezz'ora di ascolto si è guardato intorno ed ha notato l'assenza di trattamenti acustici...

...eppure qui da me la gamma bassa è lineare in quasi tutta la stanza, senza i buchi che sono presenti in tutti gli ambienti e con qualsiasi diffusore...

Saluti
F.C.

P.S.: L'appassionato ha deciso di dar via tutto... e di farsi un impianto serio. ;) 8-) :lol:

joda
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Re: Una riflessione sugli amplificatori

Messaggio da joda » sabato 7 luglio 2018, 10:01

Buon giorno a tutti,
nella mia ottusità mi chiedo perché se quella tecnologia e' chiaramente superiore non sia stata messa in una scatola luccicante, così da motivare anche il prezzone? Si facevano contenti i fessi e le Case! Poi senza frontali in alluminio fresato per i non fessi!
L'animo di un ricercatore non si può ridurre alla pecunia, come dimostrano tutti quelli che hanno contribuito alla crescita nei vari campi della tecnica. Lo stesso progettista delle ultime piccole Elac non credo si sia arricchito, ma ha fatto contenti molti poveracci.
Queste scusanti mi rimandano al motore rotativo che usa solo la Mazda, che se non ha avuto diffusione forse è indicativo che i pregi non giustificano l'impresa, mentre turbi, led e quant'altro si sono diffusi perché hanno portato reali migliorie... credo!
Buon uiken
F

Sono contento che il tipo si sia liberato dei suoi fantasmi da 200K🙃

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Re: Una riflessione sugli amplificatori

Messaggio da F.Calabrese » sabato 7 luglio 2018, 11:30

joda ha scritto:
sabato 7 luglio 2018, 10:01
...
nella mia ottusità mi chiedo perché se quella tecnologia e' chiaramente superiore non sia stata messa in una scatola luccicante, così da motivare anche il prezzone? Si facevano contenti i fessi e le Case! Poi senza frontali in alluminio fresato per i non fessi!
L'animo di un ricercatore non si può ridurre alla pecunia, come dimostrano tutti quelli che hanno contribuito alla crescita nei vari campi della tecnica.
Di ampli con schemi più intelligenti e performanti ne sono sempre esistiti. vedi qui: viewtopic.php?f=6&t=554

Il problema è che quasi nessuno di quegli schemi è stato prodotto in grande serie. Forse solo quello del Quad 405, però implementato con la massima miseria a livello di componentistica e dimensionamento: un miracolo che suoni bene nonostante questo.

Il vero problema è che -per accorgersi del valore di un ampli- occorre saperne leggere lo schema ed occorre interfacciarlo nel modo più opportuno: due cose che un professionista vero potrebbe fare, se solo ci fossero almeno dieci appassionati interessati a raccoglierne il risultato, riconoscendo il disturbo.

Ma gli appassionati non si divertirebbero più, se dovessero affidare ad altri le loro scelte...!!!

Dunque un serpente che si morde la coda...

Sono contento che il tipo si sia liberato dei suoi fantasmi da 200K🙃
Credo proprio che questa impresa richiederà parecchi mesi, forse anni...

Saluti
F.C.

ciroschi
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Re: Una riflessione sugli amplificatori

Messaggio da ciroschi » sabato 7 luglio 2018, 12:57

F.Calabrese ha scritto:
venerdì 6 luglio 2018, 19:38

Ci sto lavorando, però. Proprio oggi ho simulato un modo semplice per trasformare i Thomann con l'uscita in corrente.
Ciao Fabrizio,
mi è successa una cosa strana, dopo aver modificato i Thomann E-800. :twisted: Allo spegnimento, fa rimbombare gli altoparlanti, cosa che
non faceva, prima della modifica dei condensatori. :mrgreen: Hai qualche suggerimento da darmi. :(
Saluti.
Ciro da Salerno, Regno delle 2 Sicilie o Magna Grecia.
Occhio non vede, orecchio non ode. :P

F.Calabrese
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Re: Una riflessione sugli amplificatori

Messaggio da F.Calabrese » sabato 7 luglio 2018, 14:44

ciroschi ha scritto:
sabato 7 luglio 2018, 12:57
Ciao Fabrizio,
mi è successa una cosa strana, dopo aver modificato i Thomann E-800. :twisted: Allo spegnimento, fa rimbombare gli altoparlanti, cosa che
non faceva, prima della modifica dei condensatori. :mrgreen: Hai qualche suggerimento da darmi. :(
Ti ringrazio della fiducia come diagnostico, che spero di meritarmi.

Non ho lo schema dell'alimentazione dell'E-800 ma presumo che i condensatori delle due polarità siano in serie tra loro. Quindi è verosimile che la scarica più lenta di un gruppo faccia ondeggiare il potenziale a cui sono caricati gli altri.

Mi confermi che tutti i condensatori hanno la stessa tensione massima...???

Saluti
F.C.

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