Mah quanto al pricing dipende...secondo me dovrebbe essere fissato in termini relativi rispetto alla cassa di prova. Se quest'ultima scambia a 12k e dä un risultato ipotetico fissato a 100, bisogna vedere quanto gli va vicino l'impiantino e fare una semplice proporzione. Se invece l'obiettivo e' quello di ampliare la base di utenza si potrebbe optare per un ancora piu' semplice cost-plus dove il margine per il designer sarä volutamente basso.
A tal proposito vorrei chiederti, Fabrizio, una tua personale classifica dei tuoi design correnti e passati parametrati tra loro. Sarebbe ottimo dal punto di vista di chi si affaccia alla tua produzione. Chesso' io, Mostro = 100, Aleandro = 92, etc.
Il "nostro impiantino"
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Re: Il "nostro impiantino"
Hai appena descritto le due modifiche che renderebbero il progetto completamente anonimo e malperformante.joda ha scritto: ↑mercoledì 18 luglio 2018, 10:40Buon giorno Fabrizio, lo sai che per me sei fuori budget, ma ti vorrei chiedere una cosa, per curiosità : ma 2 classe T infilati nei satelliti, così diventano attivi e lo stesso per il sub con un finale muscoloso, non potresti? Aumenterebbe la facilità d'inserimento in ambiente e il fattore waf. Grazie, solo per curiosità...
Hai perso il pilotaggio in corrente sulla via superiore e distaccato satelliti e Sub.
Se clicchi su www.thomann.de troverai che di oggetti del genere sicuramente ne esistono, magari sotto i mille Euro totali.
Colgo l'occasione per far riflettere te e tanti altri appassionati sul fatto che la richiesta di modifiche a tutti i costi alla fine si traduce in una enorme perdita complessiva. A che pro...???
Saluti
F.C.
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Re: Il "nostro impiantino"
Mi accorgo solo ora di non aver risposto adeguatamente, per cui provvedo.vincenzo_uli ha scritto: ↑mercoledì 18 luglio 2018, 10:44Mah quanto al pricing dipende...secondo me dovrebbe essere fissato in termini relativi rispetto alla cassa di prova. Se quest'ultima scambia a 12k e dä un risultato ipotetico fissato a 100, bisogna vedere quanto gli va vicino l'impiantino e fare una semplice proporzione. Se invece l'obiettivo e' quello di ampliare la base di utenza si potrebbe optare per un ancora piu' semplice cost-plus dove il margine per il designer sarä volutamente basso.
Il possibile prezzo dell'impiantino dipende in primis dal numero di potenziali interessati.
Se saranno solo due o tre non sarà altro che una variante del due vie, completa di elettroniche ma più compatta: diciamo a metà prezzo, per invogliare altri.
Diverso è il discorso nel caso di 10-15-20 o più interessati, che a loro volta potrebbero innescare una richiesta diffusa, visto che i loro amici rimarrebbero stravolti all'ascolto...
Gira gira, il problema dell'HiFi in Italia è sempre quello: le scelte troppo diverse... che annullano i fattori di scala sui costi.
Saluti
F.C.
Re: Il "nostro impiantino"
Fabrizio era solo una curiosità da ignorante. Grazie
F
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