Il "nostro impiantino"

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vincenzo_uli
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Re: Il "nostro impiantino"

Messaggio da vincenzo_uli » mercoledì 18 luglio 2018, 10:44

Mah quanto al pricing dipende...secondo me dovrebbe essere fissato in termini relativi rispetto alla cassa di prova. Se quest'ultima scambia a 12k e dä un risultato ipotetico fissato a 100, bisogna vedere quanto gli va vicino l'impiantino e fare una semplice proporzione. Se invece l'obiettivo e' quello di ampliare la base di utenza si potrebbe optare per un ancora piu' semplice cost-plus dove il margine per il designer sarä volutamente basso.

A tal proposito vorrei chiederti, Fabrizio, una tua personale classifica dei tuoi design correnti e passati parametrati tra loro. Sarebbe ottimo dal punto di vista di chi si affaccia alla tua produzione. Chesso' io, Mostro = 100, Aleandro = 92, etc.

F.Calabrese
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Re: Il "nostro impiantino"

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 18 luglio 2018, 10:48

joda ha scritto:
mercoledì 18 luglio 2018, 10:40
Buon giorno Fabrizio, lo sai che per me sei fuori budget, ma ti vorrei chiedere una cosa, per curiosità : ma 2 classe T infilati nei satelliti, così diventano attivi e lo stesso per il sub con un finale muscoloso, non potresti? Aumenterebbe la facilità d'inserimento in ambiente e il fattore waf😬. Grazie, solo per curiosità...
Hai appena descritto le due modifiche che renderebbero il progetto completamente anonimo e malperformante.

Hai perso il pilotaggio in corrente sulla via superiore e distaccato satelliti e Sub.

Se clicchi su www.thomann.de troverai che di oggetti del genere sicuramente ne esistono, magari sotto i mille Euro totali.

Colgo l'occasione per far riflettere te e tanti altri appassionati sul fatto che la richiesta di modifiche a tutti i costi alla fine si traduce in una enorme perdita complessiva. A che pro...???

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Il "nostro impiantino"

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 18 luglio 2018, 11:34

vincenzo_uli ha scritto:
mercoledì 18 luglio 2018, 10:44
Mah quanto al pricing dipende...secondo me dovrebbe essere fissato in termini relativi rispetto alla cassa di prova. Se quest'ultima scambia a 12k e dä un risultato ipotetico fissato a 100, bisogna vedere quanto gli va vicino l'impiantino e fare una semplice proporzione. Se invece l'obiettivo e' quello di ampliare la base di utenza si potrebbe optare per un ancora piu' semplice cost-plus dove il margine per il designer sarä volutamente basso.
Mi accorgo solo ora di non aver risposto adeguatamente, per cui provvedo.

Il possibile prezzo dell'impiantino dipende in primis dal numero di potenziali interessati.

Se saranno solo due o tre non sarà altro che una variante del due vie, completa di elettroniche ma più compatta: diciamo a metà prezzo, per invogliare altri.

Diverso è il discorso nel caso di 10-15-20 o più interessati, che a loro volta potrebbero innescare una richiesta diffusa, visto che i loro amici rimarrebbero stravolti all'ascolto...

Gira gira, il problema dell'HiFi in Italia è sempre quello: le scelte troppo diverse... che annullano i fattori di scala sui costi.

Saluti
F.C.

joda
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Re: Il "nostro impiantino"

Messaggio da joda » mercoledì 18 luglio 2018, 11:58

Fabrizio era solo una curiosità da ignorante. Grazie
F

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