l'immagine stereo dei diffusori allontanati dalla parete di fondo sia migliore di quella dei bookshelf:
Moderatore: F.Calabrese
l'immagine stereo dei diffusori allontanati dalla parete di fondo sia migliore di quella dei bookshelf:
...
Ora accade che i difensori dei diffusori "tower" parlino da sempre di una cosa assolutamente NON vera, vale a dire che l'immagine stereo dei diffusori allontanati dalla parete di fondo sia migliore di quella dei bookshelf: semmai è vero il contrario, come dimostra lo schema qui sotto. E poi io ed altri qui abbiamo eseguito numerose prove d'ascolto con il Kit Pure, collocato in libreria, e MAI ci è sembrato che l'immagine stereo emessa da questo fosse meno che perfetta...!!! Ma ora occhio al disegno qui sotto...!
...
viewtopic.php?f=5&t=8124&start=160
....
Circa sei mesi fa recensivo i sorprendenti diffusori da pavimento Larsen 4.2, il modello più piccolo dell'azienda svedese specializzata nella realizzazione di diffusori insoliti, pensati per funzionare completamente addossati alla parete posteriore e, nonostante questo, ancora in grado di ricreare un palcoscenico sonoro tridimensionale di assoluto rispetto. Unici nel panorama mondiale a riuscire in questa sorta di magia, i diffusori Larsen si sono guadagnati, pian piano, l'apprezzamento di tanti audiofili, anche grazie a ottime recensioni nella stampa specializzata.
...
immagine
Il miracolo dei 4.2 si ripete anche negli 8, persino a livelli più elevati. Nonostante la parete posteriore incollata al retro dei diffusori l'immagine è tridimensionale, ampia, profonda e, stavolta, persino alta, contrariamente ai 4.2 che erano limitati dal ridotto sviluppo in altezza del mobile.
...
https://www.tnt-audio.com/casse/larsen8.html
...
Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari!
...
https://it.wikiquote.org/wiki/Max_Planck
Ora accade che i difensori dei diffusori "tower" parlino da sempre di una cosa assolutamente NON vera, vale a dire che l'immagine stereo dei diffusori allontanati dalla parete di fondo sia migliore di quella dei bookshelf: semmai è vero il contrario, come dimostra lo schema qui sotto. E poi io ed altri qui abbiamo eseguito numerose prove d'ascolto con il Kit Pure, collocato in libreria, e MAI ci è sembrato che l'immagine stereo emessa da questo fosse meno che perfetta...!!! Ma ora occhio al disegno qui sotto...!
...
viewtopic.php?f=5&t=8124&start=160
....
Circa sei mesi fa recensivo i sorprendenti diffusori da pavimento Larsen 4.2, il modello più piccolo dell'azienda svedese specializzata nella realizzazione di diffusori insoliti, pensati per funzionare completamente addossati alla parete posteriore e, nonostante questo, ancora in grado di ricreare un palcoscenico sonoro tridimensionale di assoluto rispetto. Unici nel panorama mondiale a riuscire in questa sorta di magia, i diffusori Larsen si sono guadagnati, pian piano, l'apprezzamento di tanti audiofili, anche grazie a ottime recensioni nella stampa specializzata.
...
immagine
Il miracolo dei 4.2 si ripete anche negli 8, persino a livelli più elevati. Nonostante la parete posteriore incollata al retro dei diffusori l'immagine è tridimensionale, ampia, profonda e, stavolta, persino alta, contrariamente ai 4.2 che erano limitati dal ridotto sviluppo in altezza del mobile.
...
https://www.tnt-audio.com/casse/larsen8.html
...
Una nuova verità scientifica non trionfa perché i suoi oppositori si convincono e vedono la luce, quanto piuttosto perché alla fine muoiono, e nasce una nuova generazione a cui i nuovi concetti diventano familiari!
...
https://it.wikiquote.org/wiki/Max_Planck
Ultima modifica di oblomov il lunedì 23 luglio 2018, 21:51, modificato 2 volte in totale.
Re: l'immagine stereo dei diffusori allontanati dalla parete di fondo sia migliore di quella dei bookshelf:
La caratteristica dell'immagine stereofonica è data solo dalla direttività - inerente per sensibilità dell'orecchio - alla porzione della frequaenza della voce e del mediobasso. Con la scesa della frequenza si ha meno direttività, per questo motivo i tower non lo sono per nulla.
-
- Messaggi: 347
- Iscritto il: martedì 29 agosto 2017, 18:27
Re: l'immagine stereo dei diffusori allontanati dalla parete di fondo sia migliore di quella dei bookshelf:
Niente fatto. Il problema è dato essenzialmente dalla grandezza della sorgente, che nel caso dei tower è più estesa.
Pasquale Di Benedetto
Re: l'immagine stereo dei diffusori allontanati dalla parete di fondo sia migliore di quella dei bookshelf:
Non capisco il post d'apertura!
-
- Messaggi: 41610
- Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
- Località: Roma
- Contatta:
Re: l'immagine stereo dei diffusori allontanati dalla parete di fondo sia migliore di quella dei bookshelf:
Chiariamo questo punto, a scanso di malintesi.AudioGuest ha scritto: ↑lunedì 23 luglio 2018, 23:49Niente fatto. Il problema è dato essenzialmente dalla grandezza della sorgente, che nel caso dei tower è più estesa.
L'udito umano localizza la direzione di provenienza di una sorgente sonora in base a tre diversi meccanismi, a seconda delle bande di frequenze.
Sotto ai 700 Hz la localizzazione dipende dalla differenza di fase tra quel che perviene ad un orecchio, rispetto all'altro.
Sopra i 700 Hz la localizzazione dipende dalla differenza di livello tra quel che perviene ai due orecchi.
Sopra i 4-5 KHz subentrano ulteriori effetti, introdotti dalle volute dei padiglioni auricolari ed a piccoli movimenti della testa, che insieme consentono una discreta localizzazione anche sul piano verticale.
Quando l'informazione che l'udito ricava è incoerente (p.es. quando la gamma bassa localizza in una posizione diversa da quella della gamma media o alta), allora il cervello opera una scelta logica, talvolta basata sull'esperienza, altre volte sulla base delle informazioni visive.
Da tutto questo si deduce che l'immagine stereo dei diffusori andrebbe valutata per almeno due piani distinti, vale a dire in gamma bassa e medio-alta, valutando con attenzione se le due informazioni che trasmette sono coerenti tra loro...
Ebbene... i diffusori tower tendono a fornire una localizzazione ragionevole sopra 150-200 Hz., avantaggiandosi del fatto che si trovano più vicini all'ascoltatore di quanto non siano -solitamente- i diffusori bookshelf collocati in libreria (o, peggio, in terra). Sotto 150-200 Hz i tower forniscono una informazione talmente incoerente da essere totalmente scartata dal cervello. E questo spiega molto.
I diffusori bookshelf collocati ad altezza testa offrono prestazioni sicuramente migliori, in termini di precisione della localizzazione, perché tendono ad emettere meno prodotti di diffrazione (o ne emettono di scorrelati, vista la diversa densità di libri ed oggetti negli scaffali).
Il vero problema dei bookshelf sta nella loro direttività, che di solito è minima. In queste condizioni basta superare i due metri di distanza per veder prevalere il campo riverberato, che crea grande confusione e pregiudica la nitidezza della localizzazione.
Qui sta tutta la questione: se tower e bookshelf si ascoltassero dalla stessa (ridotta) distanza, la loro immagine stereo sarebbe identica o, al massimo, sarebbe migliore per i bookshelf.
Tutto qui, semplicemente.
Saluti
F.C.
P.S.: per non ampliare troppo il post ho rinviato al prossimo la discussione sulle dimensioni della sorgente. Ma già dai nostri ragionamenti qui sopra si capisce che l'udito valuta per bande, per cui non è la dimensione del diffusore a contare, ma quella dei singoli trasduttori.
Re: l'immagine stereo dei diffusori allontanati dalla parete di fondo sia migliore di quella dei bookshelf:
Fabrizio scusa, fa caldo e arriva la domanda scema:
premettendo una registrazione fatta come si deve, non è preferibile un sistema omniderezionale, rispetto al microscopio di un ascolto hot spot?
Il punto fisso magari da soddisfazioni per la precisione chirurgica, ma anche il muoversi in un locale e continuare a sentire benino non è male.
ciao
F
premettendo una registrazione fatta come si deve, non è preferibile un sistema omniderezionale, rispetto al microscopio di un ascolto hot spot?
Il punto fisso magari da soddisfazioni per la precisione chirurgica, ma anche il muoversi in un locale e continuare a sentire benino non è male.
ciao
F
-
- Messaggi: 41610
- Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
- Località: Roma
- Contatta:
Re: l'immagine stereo dei diffusori allontanati dalla parete di fondo sia migliore di quella dei bookshelf:
Grazie della domanda, che è importante.joda ha scritto: ↑martedì 24 luglio 2018, 15:22Fabrizio scusa, fa caldo e arriva la domanda scema:
premettendo una registrazione fatta come si deve, non è preferibile un sistema omniderezionale, rispetto al microscopio di un ascolto hot spot?
Il punto fisso magari da soddisfazioni per la precisione chirurgica, ma anche il muoversi in un locale e continuare a sentire benino non è male.
Un sistema omnidirezionale attiverebbe al massimo grado tutte quelle riflessioni che incidono sulla parete posteriore ed arrivano all'ascoltatore da direzioni INTERNE ai due diffusori, e quindi tendenzialmente monofoniche. Vedi qui sotto la spiegazione.
Non è un caso se i sistemi omnidirezionali non hanno mai avuto reale successo, nonostante siano più facili da progettare ed allineare.
Saluti
F.C.
-
- Messaggi: 347
- Iscritto il: martedì 29 agosto 2017, 18:27
Re: l'immagine stereo dei diffusori allontanati dalla parete di fondo sia migliore di quella dei bookshelf:
Mi riferivo all'effetto stereofonia, alla ricostruzione del palcoscenico sonoro, di questo si discuteva.F.Calabrese ha scritto: ↑martedì 24 luglio 2018, 11:52Chiariamo questo punto, a scanso di malintesi.AudioGuest ha scritto: ↑lunedì 23 luglio 2018, 23:49Niente fatto. Il problema è dato essenzialmente dalla grandezza della sorgente, che nel caso dei tower è più estesa.
L'udito umano localizza la direzione di provenienza di una sorgente sonora in base a tre diversi meccanismi, a seconda delle bande di frequenze.
Sotto ai 700 Hz la localizzazione dipende dalla differenza di fase tra quel che perviene ad un orecchio, rispetto all'altro.
Sopra i 700 Hz la localizzazione dipende dalla differenza di livello tra quel che perviene ai due orecchi.
Sopra i 4-5 KHz subentrano ulteriori effetti, introdotti dalle volute dei padiglioni auricolari ed a piccoli movimenti della testa, che insieme consentono una discreta localizzazione anche sul piano verticale.
Quando l'informazione che l'udito ricava è incoerente (p.es. quando la gamma bassa localizza in una posizione diversa da quella della gamma media o alta), allora il cervello opera una scelta logica, talvolta basata sull'esperienza, altre volte sulla base delle informazioni visive.
Da tutto questo si deduce che l'immagine stereo dei diffusori andrebbe valutata per almeno due piani distinti, vale a dire in gamma bassa e medio-alta, valutando con attenzione se le due informazioni che trasmette sono coerenti tra loro...
Ebbene... i diffusori tower tendono a fornire una localizzazione ragionevole sopra 150-200 Hz., avantaggiandosi del fatto che si trovano più vicini all'ascoltatore di quanto non siano -solitamente- i diffusori bookshelf collocati in libreria (o, peggio, in terra). Sotto 150-200 Hz i tower forniscono una informazione talmente incoerente da essere totalmente scartata dal cervello. E questo spiega molto.
I diffusori bookshelf collocati ad altezza testa offrono prestazioni sicuramente migliori, in termini di precisione della localizzazione, perché tendono ad emettere meno prodotti di diffrazione (o ne emettono di scorrelati, vista la diversa densità di libri ed oggetti negli scaffali).
Il vero problema dei bookshelf sta nella loro direttività, che di solito è minima. In queste condizioni basta superare i due metri di distanza per veder prevalere il campo riverberato, che crea grande confusione e pregiudica la nitidezza della localizzazione.
Qui sta tutta la questione: se tower e bookshelf si ascoltassero dalla stessa (ridotta) distanza, la loro immagine stereo sarebbe identica o, al massimo, sarebbe migliore per i bookshelf.
Tutto qui, semplicemente.
Saluti
F.C.
P.S.: per non ampliare troppo il post ho rinviato al prossimo la discussione sulle dimensioni della sorgente. Ma già dai nostri ragionamenti qui sopra si capisce che l'udito valuta per bande, per cui non è la dimensione del diffusore a contare, ma quella dei singoli trasduttori.
Prova con delle grosse elettrostatiche, vedi se si crea un qualcosa di decente....il nulla!
La dimensione della sorgente è fondamentale.... altroché
P.s. per sorgente si intende anche quella virtuale, creata dall'insieme dei trasduttori.
Pasquale Di Benedetto
-
- Messaggi: 41610
- Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
- Località: Roma
- Contatta:
Re: l'immagine stereo dei diffusori allontanati dalla parete di fondo sia migliore di quella dei bookshelf:
Dipende da cosa c'è alle spalle dell'elettrostatico.AudioGuest ha scritto: ↑martedì 24 luglio 2018, 16:14...
Prova con delle grosse elettrostatiche, vedi se si crea un qualcosa di decente....il nulla!
La dimensione della sorgente è fondamentale.... altroché
Se ci sono due o tre metri di aria, allora l'immagine stereo può essere splendida.
Ha però il difetto di salire o scendere insieme alla testa dell'ascoltatore... che ad alcuni dà veramente fastidio.
Saluti
F.C.
Re: l'immagine stereo dei diffusori allontanati dalla parete di fondo sia migliore di quella dei bookshelf:
e perchè non, anche, dall'esterno dei diffusori? Il suono viene riflesso sia a ds che a sx dell'AP o solo da una parte politicada direzioni INTERNE ai due diffusori
Comunque sia, per quello che ho sentito, praticamente solo le Bellaluna, 2 volte a Roma, mi sono piaciute molto.
Forse hanno poco successo perchè la "gente" sta in fissa con la ricerca della bollicina di saliva che scoppia quando Peggy Lee, o chi per lei, apre la bocca... e ti dicono: " hai sentito?" e tornano indietro per fartelo notare. Mi è capitato
Certo il salone che le ospita deve essere più come il tuo che come il mio, e se avessi il tuo salone, non ci penserei un attimo