In quel di Boville Ernica (Opera Diva)
Inviato: lunedì 30 luglio 2018, 14:23
Sabato sono stato ospite insieme ad un amico, di quel vulcanico e affabile personaggio ma soprattutto Amico Fraterno di cui mi sembra giusto fare Nome e Cognome: Marcello Dalmazia.
Per carità non cominciamo immediatamente con i processi sommari e al linciaggio preventivo lasciatemi spiegare e poi ne discutiamo
Marcello al di la del carattere pugnace e sanguigno è una persona BUONA ma soprattutto GENEROSA e APPASSIONATA che da anni non solo si spende senza alcun profitto personale per un approccio più umano e meno cervellotico all'Alta Fedeltà ma soprattutto per un cercare di abbattere la miriade di steccati (che nel tempo si sono trasformati in vere e proprie MURAGLIE INVALICABILI) che si sono create tra gli appassionati di Alta Fedeltà che una volta si fregiavano con orgoglio dell'appellativo di AUDIOFILO...
L' Audiofilo, in quanto detto, ha perso ormai, la sua connotazione distintiva principale come serio e entusiasta collezionista di musica e per questo desideroso di ascoltare il più fedelmente riprodotto il frutto della propria passione per trasformarsi in un soggetto insignificante e saccente, quale è l' "IDIOFILO", musicalmente ignorante, capace però per certificare la propria esistenza di circondarsi di oggetti il più delle volte inutili e costosi da cambiare preferibilmente non per piacere di godere meglio l’ascolto musicale (il più delle volte posseggono soltanto poche decine di dischi) ma da esibire esclusivamente come costosi feticci per dimostrare la propria potenza economica..
Marcello, ASSOLUTAMENTE NO.
Lui, e a buon diritto, può ancora fregiarsi del titolo di Audiofilo a tutto tondo.
Possiede una grande collezione dl musica di vari generi (essenzialmente Classica) messa insieme con passione e pazienza, ma soprattutto un sistema di riproduzione musicale che sarebbe riduttivo e mortificante definire semplicemente IMPIANTO AUDIO che dopo varie e in qualche caso dolorose esperienze nella sua ultima incarnazione vede come cuore nevralgico, pulsante ma sopra tutto molto BEN SUONANTE il finale di potenza del Maestro Cesidio Capoccia.
Gli altri elementi in ordine sparso sono Unison Research sorgente e Opera diffusori.
Il tutto condito da una messa a punto minuziosa e maniacale dell’ambiente d’ascolto (effettuata anche con l’ausilio di uno stimato e capace professionista che lavora nientemeno che per la RAI Radio Televisione Italiana) che con sapienti artifici d’arredo e trappole acustiche è riuscito a minimizzare i difetti di un ambiente casalingo non concepito per la corretta diffusione delle onde sonore..
Quello che mi piace sottolineare non è il valore dei singoli componenti (tutti comunque di ottima qualità) ma giudicare il risultato finale che la combinazione di tutti questi elementi sono in grado di esibire.
Ore, ore e ore di ascolto a casa di Marcello mi hanno confermato che alla fine quello che vince quando si giudica un IMPIANTO è la qualità Assoluta che raggiunge la Musica, riprodotta il più fedelmente possibile e con una bassissima se non inesistente fatica d'ascolto unita ad una piacevolezza generale che davvero mi hanno reso triste con vero rammarico l’ora del commiato.
Concludendo, nel ringraziare ancora Marcello per il cortese invito (compreso l’altrettanto squisito e succulento intermezzo enogastronomico) auspicherei per il futuro al di là dei rancori personali e delle ripicche di bandiera si possa recuperare l’aspetto meramente ludico e ricreativo che l’ascolto della Musica riesce a dare.
E’ giusto che prima o poi qualcuno dotato di maggiore raziocinio e buona volontà sotterri finalmente e DEFINITIVAMENTE l’ascia di guerra.. .
Per carità non cominciamo immediatamente con i processi sommari e al linciaggio preventivo lasciatemi spiegare e poi ne discutiamo
Marcello al di la del carattere pugnace e sanguigno è una persona BUONA ma soprattutto GENEROSA e APPASSIONATA che da anni non solo si spende senza alcun profitto personale per un approccio più umano e meno cervellotico all'Alta Fedeltà ma soprattutto per un cercare di abbattere la miriade di steccati (che nel tempo si sono trasformati in vere e proprie MURAGLIE INVALICABILI) che si sono create tra gli appassionati di Alta Fedeltà che una volta si fregiavano con orgoglio dell'appellativo di AUDIOFILO...
L' Audiofilo, in quanto detto, ha perso ormai, la sua connotazione distintiva principale come serio e entusiasta collezionista di musica e per questo desideroso di ascoltare il più fedelmente riprodotto il frutto della propria passione per trasformarsi in un soggetto insignificante e saccente, quale è l' "IDIOFILO", musicalmente ignorante, capace però per certificare la propria esistenza di circondarsi di oggetti il più delle volte inutili e costosi da cambiare preferibilmente non per piacere di godere meglio l’ascolto musicale (il più delle volte posseggono soltanto poche decine di dischi) ma da esibire esclusivamente come costosi feticci per dimostrare la propria potenza economica..
Marcello, ASSOLUTAMENTE NO.
Lui, e a buon diritto, può ancora fregiarsi del titolo di Audiofilo a tutto tondo.
Possiede una grande collezione dl musica di vari generi (essenzialmente Classica) messa insieme con passione e pazienza, ma soprattutto un sistema di riproduzione musicale che sarebbe riduttivo e mortificante definire semplicemente IMPIANTO AUDIO che dopo varie e in qualche caso dolorose esperienze nella sua ultima incarnazione vede come cuore nevralgico, pulsante ma sopra tutto molto BEN SUONANTE il finale di potenza del Maestro Cesidio Capoccia.
Gli altri elementi in ordine sparso sono Unison Research sorgente e Opera diffusori.
Il tutto condito da una messa a punto minuziosa e maniacale dell’ambiente d’ascolto (effettuata anche con l’ausilio di uno stimato e capace professionista che lavora nientemeno che per la RAI Radio Televisione Italiana) che con sapienti artifici d’arredo e trappole acustiche è riuscito a minimizzare i difetti di un ambiente casalingo non concepito per la corretta diffusione delle onde sonore..
Quello che mi piace sottolineare non è il valore dei singoli componenti (tutti comunque di ottima qualità) ma giudicare il risultato finale che la combinazione di tutti questi elementi sono in grado di esibire.
Ore, ore e ore di ascolto a casa di Marcello mi hanno confermato che alla fine quello che vince quando si giudica un IMPIANTO è la qualità Assoluta che raggiunge la Musica, riprodotta il più fedelmente possibile e con una bassissima se non inesistente fatica d'ascolto unita ad una piacevolezza generale che davvero mi hanno reso triste con vero rammarico l’ora del commiato.
Concludendo, nel ringraziare ancora Marcello per il cortese invito (compreso l’altrettanto squisito e succulento intermezzo enogastronomico) auspicherei per il futuro al di là dei rancori personali e delle ripicche di bandiera si possa recuperare l’aspetto meramente ludico e ricreativo che l’ascolto della Musica riesce a dare.
E’ giusto che prima o poi qualcuno dotato di maggiore raziocinio e buona volontà sotterri finalmente e DEFINITIVAMENTE l’ascia di guerra.. .