Ma i compromessi sono davvero inevitabili ?
Moderatore: F.Calabrese
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Re: Ma i compromessi sono davvero inevitabili ?
Perché tutto stò casino tra leggi e formulette varie?
Perché dobbiamo partire da un po' più lontano dal nostro naso.. e vale
a dire dal cosiddetto postulato fondamentale di Lavoisier (700 a.c. ), che è il seguente:
« Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma »
Ora, partendo da questo presupposto, che dovrebbe essere fissato bene nella nostra mente,
andando ad analizzare i nostri sistemi di diffusione sonora, l'unica cosa importante che "dovrebbe"
interessarci è la loro efficienza, badate bene...non la sensibilità, che ben alta cosa, anche se correlate
e rapportabili con tanto di formuletta.
Tutte gli altri parametri sono intrinsecamente legati dal postulato sopra descritto, che in sintesi dice che
tutto ha un costo, che se otteniamo un guadagno da qualche parte abbiamo una perdita, cioè la nostra coperta
sempre corta....e vale a dire un compromesso da accettare.
Perché dobbiamo partire da un po' più lontano dal nostro naso.. e vale
a dire dal cosiddetto postulato fondamentale di Lavoisier (700 a.c. ), che è il seguente:
« Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma »
Ora, partendo da questo presupposto, che dovrebbe essere fissato bene nella nostra mente,
andando ad analizzare i nostri sistemi di diffusione sonora, l'unica cosa importante che "dovrebbe"
interessarci è la loro efficienza, badate bene...non la sensibilità, che ben alta cosa, anche se correlate
e rapportabili con tanto di formuletta.
Tutte gli altri parametri sono intrinsecamente legati dal postulato sopra descritto, che in sintesi dice che
tutto ha un costo, che se otteniamo un guadagno da qualche parte abbiamo una perdita, cioè la nostra coperta
sempre corta....e vale a dire un compromesso da accettare.
Pasquale Di Benedetto
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Re: Ma i compromessi sono davvero inevitabili ?
Tutti i parametri di T&S sono ricavati alla Fs, ne consegne che tutte le considerazioni sono derivate nelle stesse condizioni.PrandiniFabio ha scritto: ↑sabato 18 agosto 2018, 17:58Scusate la mia ignoranza,
ma il discorso di MarioBon sul BL vale solo per la frequenza di risonanza? Perchè, a mia logica o illogica, un aumento della forza applicata alla membrana dell'altoparlante cioè BL per la corrente di pilotaggio (dipendente da Eg) produce un aumento della velocità di spostamento.
Un'altra considerazione, nei sistemi a tromba la membrana si sposta pochissimo e perciò serve uno slew-rate minore.
Saluti
Fabio
Ma ho qualche dubbio, potrei essere in errore, aspettiamo a Fabrizio.
Pasquale Di Benedetto
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Re: Ma i compromessi sono davvero inevitabili ?
Mario Bon è stato accusato -da mesi- di essere il solito autocostruttore evoluto, sempre pronto a sparare formulette di cui lui stesso ignora il significato reale.AudioGuest ha scritto: ↑sabato 18 agosto 2018, 16:39...
Mario Bon, ecco cosa dice a tal proposito:
Lo slew rate è una grandezza misurata in elettronica che riguarda in particolare gli amplificatori. Lo slew rate di un amplificatore misura la massima variazione della escursione della tensione sul carico e si misura in Volt per micro secondo (V/uS). Lo slew rate non va confuso con il tempo di salita. Il tempo di salita si misura in regime di piccoli segnali ed è correlato (e ricavabile) dalla risposta in frequenza del DUT. Lo slew rate si misura in regime di grandi segnali ed è correlato alla risposta in frequenza ai grandi segnali (normalmente meno estesa della riposta ai piccoli segnali)...
Lui ha risposto continuando a sparare formulette, ma senza mai indicare una SUA realizzazione in cui si vada di un capello oltre quelle che sono le conoscenze di un normalissimo autocostruttore.
Per essere chiari e definitivi: chiunque di noi può fotocopiare un manuale della NASA e pretendere di essere in grado di progettare e realizzare un'astronave per atterrare su Marte... ma se nel suo curriculum precedente c'è solo la realizzazione di una tavola di legno con due o tre rotelle... farebbe miglior figura a stare a cuccia ed abbaiare piano.
Lo ripeto: Mario Bon ha fatto una figura da incredibile ingenuo a sparare formulette mentre i suoi progetti non vanno oltre la suprema banalità...
Segue
F.C.
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Re: Ma i compromessi sono davvero inevitabili ?
In tutti i diffusori (compresi quelli a radiazione diretta) la nonlinearità dell'aria comporta distorsioni di ordine pari, vale a dire la compressione di UNA sola delle due semionde (o una compressione maggiore per essa).AudioGuest ha scritto: ↑sabato 18 agosto 2018, 16:39...
In meccanica, in presenza di attrito viscoso, la velocità di qualsiasi oggetto in moto immerso in un fluido, risulta superiormente limitata: è il principio su cui si basa il paracadute. L’attrito viscoso è proporzionale alla velocità. Più la velocità cresce e più l’attrito tende a rallentarla. Ad un certo punto la forza di attrito viscoso uguaglia la forza che muove l’oggetto. Si raggiunge così una condizione di equilibrio e la velocità del DUT non può più crescere...
Prima che si raggiunga un qualsiasi limite -però- ci sono davanti decine di deciBel, ben oltre qualsiasi possibile condizione di impiego, sia domestica che professionale.
Dunque stiamo parlando di aria fritta.
Te ne offro una prova qui sotto, con la forma d'onda di un transiente (una semionda a 300 Hz) emesso a ben 140 dB dal mio Paragon, ad un metro. Le piccole onde che si vedono successivamente sono le riflessioni dell'ambiente. Vedi qualche compressione...? Ti bastano 140 dB per canale...???
Saluti
F.C.
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Re: Ma i compromessi sono davvero inevitabili ?
La semi-onda negativa è meno estesa, presumo che sia stata compressa.
Non vorrei dire una baggianata, non so a cosa ti riferisci, ma Bon esprime un concetto ma non lo quantifica.
P.s. sia chiaro una volta per tutte, io non difendo nessuno, tantomeno Mario Bon, semmai difendo la
trasparenza e la libertà intellettuale.
Non vorrei dire una baggianata, non so a cosa ti riferisci, ma Bon esprime un concetto ma non lo quantifica.
P.s. sia chiaro una volta per tutte, io non difendo nessuno, tantomeno Mario Bon, semmai difendo la
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Pasquale Di Benedetto
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Re: Ma i compromessi sono davvero inevitabili ?
La forma d'onda dell'impulso originale è questa:AudioGuest ha scritto: ↑domenica 19 agosto 2018, 9:00La semi-onda negativa è meno estesa, presumo che sia stata compressa...
Quanto alla compressione... beh... a parità di ampli e di woofers io ho misurato 142 dB dal Paragon, 130 dB dal bass-reflex e 115 dB dal DCAC...
Io non avrei dubbi a definire compressi i due ultimi sistemi: le trombe no, perché quello è il limite per l'ampli !
Saluti
F.C.
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Re: Ma i compromessi sono davvero inevitabili ?
Che tipo di impulso è stato usato?
Pasquale Di Benedetto
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Re: Ma i compromessi sono davvero inevitabili ?
Una mezza onda (vedi il mio post precedente), ma a 300 Hz.
Saluti
F.C.
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Re: Ma i compromessi sono davvero inevitabili ?
Sai quali sono state le peggiori casse acustiche che ho ascoltato? Le Triangle Magellan.
Sempre in rapporto al suo prezzò.
Sai quante persone non saranno d'accordo con me? Tanti...ma tanti.
E sai perché?
Sempre in rapporto al suo prezzò.
Sai quante persone non saranno d'accordo con me? Tanti...ma tanti.
E sai perché?
Pasquale Di Benedetto
Re: Ma i compromessi sono davvero inevitabili ?
Quali? Ce ne sono con 0, 1, 2, 3 o 4 woofer...AudioGuest ha scritto: ↑lunedì 20 agosto 2018, 13:15Sai quali sono state le peggiori casse acustiche che ho ascoltato? Le Triangle Magellan.