aldusmanutius ha scritto: ↑mercoledì 5 settembre 2018, 10:55
quote:
Iniziamo dal tipico diffusore reflex, in cui (pochissimi lo sanno, forse nessuno...) l'emissione del condotto "parte" con un ritardo di uno o due cicli, alla frequenza d'accordo. Se il nostro woofer è accordato a 35 Hz l'emissione dal condotto non uscirà prima di una trentina di millisecondi, che in aria corrispondono ad un ritardo di dieci metri (!!!).
Ragioniamoci insieme: nei primi 30 millisecondi il woofer è dunque "solo", nel senso che irradia tutta la gamma bassa, tranne un ristretto intervallo di frequenze (un notch) centrato sulla frequenza di accordo. Il suo livello di emissione per i transienti brevi è questo.
Ora consideriamo invece quel che accade quando lo stesso woofer, nello stesso diffusore, riproduce una nota lunga, come quella di una tastiera o di un organo. Ebbene, in questo caso l'emissione del condotto reflex avrà tutto il tempo di aggiungere il suo contributo, che a volte è notevole dal punto di vista energetico.
Ora accade che il progettista del diffusore (reflex) abbia davanti a sé la scelta di allineare la risposta in modo che tastiere ed organo siano riprodotti linearmente: una scelta obbligata se lui misura la risposta con ampie finestrature temporali, come normalmente si fa, per avere sufficiente risoluzione. Ne verrà fuori un diffusore "povero" nel caso dei transienti, come sono quasi tutti i reflex domestici.
ecco l'ennesima cosa che non sapevo. l'effetto di un ritardo così miserrimo (trentina di millisecondi) genera un corrispondente in aria di tale portata che ritengo quindi deleterio.
ovviamente tutti conoscono il fatto che nei reflex il condotto aggiunge e accorda di suo, secondo quanto previsto dal progettista bravo o scarso che sia ma la tua spiegazione va a chiarire quello che è poi il risultato che in grandissima maggioranza si viene quindi a verificare all'ascolto ai bassi volumi, cosa che buona parte di noi appassionati conosce negli ultimi anni: la fatica ad entrare "in coppia" dei sistemi a RD.
tu hai fatto l'esempio dei Bass Reflex, se spostassimo la questione sulle casse chiuse ?
di norma a fronte di una sensibilità media più modesta ho sempre riscontrato invece un basso complessivamente più incisivo e facile da "tuningare" in ambiente. più incisivo ma comunque con problematiche a basso livello credo abbastanza simili, sbaglio?
Ripeto e riporto solo la parte relativa ai diffusori reflex postata da F.C. e rispondo in parte ad aldusmanutius :
“”””Iniziamo dal tipico diffusore reflex, in cui (pochissimi lo sanno, forse nessuno...) l'emissione del condotto "parte" con un ritardo di uno o due cicli, alla frequenza d'accordo. Se il nostro woofer è accordato a 35 Hz l'emissione dal condotto non uscirà prima di una trentina di millisecondi, che in aria corrispondono ad un ritardo di dieci metri (!!!).
Ragioniamoci insieme: nei primi 30 millisecondi il woofer è dunque "solo", nel senso che irradia tutta la gamma bassa, tranne un ristretto intervallo di frequenze (un notch) centrato sulla frequenza di accordo. Il suo livello di emissione per i transienti brevi è questo.
Ora consideriamo invece quel che accade quando lo stesso woofer, nello stesso diffusore, riproduce una nota lunga, come quella di una tastiera o di un organo. Ebbene, in questo caso l'emissione del condotto reflex avrà tutto il tempo di aggiungere il suo contributo, che a volte è notevole dal punto di vista energetico……”””””
Alcune considerazioni:
Il problema dell’emissione Reflex e del confronto con la SP è stato affrontato in un articolo che definirei a mio avviso “ illuminante “dalla qui odiata AUDIO REVIEW N. 360 del Febbraio 2015, autore l’Ing. F. Montanucci, in un articolo della rubrica “tecnica” intitolato: “La fase assoluta: come riconoscerla, quanto è importante”. In questo articolo sono riportate chiarissime ed illuminanti F.O. della risposta dei sistemi chiusi e B.R. con allineamento QB3, QB4 e QB6. Le F.O. chiariscono
“al di là di ogni ragionevole dubbio” che l’aumento dell’emissione dei BR è ottenuta a discapito di una alterazione crescente della F.O. in ingresso, in pratica ricavando un segnale in uscita che rappresenta la derivata di ordine crescente del segnale di ingresso.
La F.O. della pressione generata non ha più niente a che vedere con il segnale applicato.
Nel numero A.R 262 di Aprile 2015 è riportata alla rubrica lettere un mio intervento alquanto severo, a cui al punto 3 l’Ing. Montanucci replica alle mie osservazioni osservando che le operazioni di derivata sono operazioni “lineari”…, ma conviene con me dicendosi basilarmente d’accordo sulla superiorità qualitativa del sistema a sospensione pneumatica….
Sono certo che i 25 lettori appassionatissimi possiedono le annate di AR, e quindi i numeri citati. Se qualche appassionato---(Moody’S) non li possiede, può richiedermi privatamente via mail la copia. Non sarò velocissimo ma provvederò.
A titolo personale confermo che, che già da molti anni, dei miei tre sistemi a 3 vie con medi alti a tromba con 2 Woofer da 15 pollici, ne ho 1 solo a B.R., preferendo per gli altri due la sospensione pneumatica. Con questa consifigurazione posso scegliere a piacimento, in funzione del mio umore o del brano il comportamento sulle B.F.. Se voglio farmi una canna di droga scelgo il BR. D’altra parte alcuni costruttori di diffusori BR forniscono come accessori tappi per mitigare l’esaltazione fasulla sulle B.F.. So di scandalizzare molti, ma questa è la realtà…
Come lasciapassare a quanto esposto, allego un estratto di un autore al di sopra di ogni sospetto…
Da: Greg Timbers, Past Designer/Engineer for JBL
“””Sealed vs. ported? Horn/compression vs. conventional drivers?
As I have said, I think most all types of transducers have merit if properly designed and implemented. I have the most experience with and a preference for ported systems and compression driver/horn combinations. I believe similar performance can be achieved by a really cool line array, but I have never attempted that approach. Ports give you a 6dB advantage in sensitivity or a significant degree of bass extension. (Or any balance of the two) A good ported system has excellent bass properties.
It is true that a sealed system is theoretically faster since it is second order rather than 4th order. However, if you apply electronic correction (boost) to a sealed system, you may end up with the same 4th order system with a bunch less headroom.””””
AMEN
