L'impianto di sogno

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Moderatore: F.Calabrese

F.Calabrese
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L'impianto di sogno

Messaggio da F.Calabrese » martedì 4 settembre 2018, 13:26

Alexis ha scritto:guarda può benissimo essere che certi progetti estremi pongano sull'altare certi aspetti della riproduzione sonora, ma è abbastanza certo che dall'altra.. rischiano parecchio, per esempio nella coerenza di emissioni tra le singole bocche, in termini di fase e ritardi per non dire risposta polare. il sistema del tedesco con i sei gotocannoni per esempio è stato visitato recentemente da una delegazione di progettisti e operatori audio tedeschi piuttosto noti, e a loro dire i risultati, almeno parziali, sono stati considerati come di livello straordinario.. pur con tutte le preplessità tecniche in gioco. per quanto mi riguarda driver goto hanno una risoluzione e una finezza altissima, superiore a qualsiasi trasduttore elettrostatico, con la contropartita di una ridottissima tenuta in potenza e uno sbalzo dinamico per forza di cose limitato.

alla fine dei giochi la coperta è sempre quella che è.. cortina... goto o ale che sia.
NO... non è vero...!

Vogliamo divertirci insieme a pensare cosa si potrebbe fare avendo a disposizione lo stesso budget di quell'impianto Goto/Ale...?

Chi mi dice la cifra ???

Saluti
F.C.

queledsasol
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Re: L'impianto di sogno

Messaggio da queledsasol » martedì 4 settembre 2018, 14:06

Dai 500000 al milione di euro....................facciamo 700000.

ciroschi
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Re: L'impianto di sogno

Messaggio da ciroschi » martedì 4 settembre 2018, 14:29

Salve,
con quei soldi ci compro le case ai miei figli, ai nipoti e una per me, per metterci un impianto che suona benissimo, ma di costo di circa
25.000 neuri. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Saluti.



PS= cè sempre qualcuno che prende a calci la miseria, bo! :evil:
Ciro da Salerno, Regno delle 2 Sicilie o Magna Grecia.
Occhio non vede, orecchio non ode. :P

F.Calabrese
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Re: L'impianto di sogno

Messaggio da F.Calabrese » martedì 4 settembre 2018, 14:35

Bene... partiamo dalle vie superiori...

Io utilizzerei dei drivers modificati eliminando il magnete in neodimio e sostituendolo con una bobina di eccitazione alimentata generosamente, vale a dire fino a far saturare il traferro.

In questo modo scomparirebbe del tutto la distorsione magnetica.

Gli ampli sarebbero a valvole, alimentati a batterie e con uscita in corrente: ho già pronto lo schema, ma avrei bisogno di una piccola Azienda che lo realizzasse con uno standard di costruzione e di finitura adeguato. Magari chiederei a Mariani di farlo, visto che i suoi finali sono stati sempre piuttosto belli, oltre che ben realizzati.

Rispetto all'impianto Goto/Ale saremmo superiori per via dell'impiego di vere trombe di seconda generazione, che da quelle parti non sanno nemmeno cosa siano.

Inoltre io farei modificare i driver anche in altri importanti dettagli (meccanici), che assicurerebbero la minima distorsione fisicamente possibile verso l'estremo inferiore della banda riprodotta (cioé zero escursione...).

A differenza dei sistemi Ale/Goto io terrei le diverse trombe a distanze pari o inferiori alla lunghezza d'onda alla frequenza di taglio, eliminando i lobi di irradiazione spuria verso le pareti che sono tipici degli impianti giapponesi (che forse non se ne accorgono perché hanno troppe suppellettili in giro, che diffondono o assorbono). Ma noi viviamo in abitazioni in muratura intonacata...

Diciamo che dai 700 Hz in sù occorrerebbero due vie almeno, tre al massimo... (ma con quattro drivers), magari con i finali filtrati passivamente sia in ingresso che in uscita.

Nel prossimo post vi racconterò dei bassi.

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: L'impianto di sogno

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 5 settembre 2018, 0:01

Passiamo alla sezione bassi.

Anche qui i woofer sarebbero modificati, con una bobina di campo al posto del solito magnete...

Però niente trombe...

Già... io adotterei una configurazione basata su doppie linee di trasmissione prive di assorbente, o con resistenze acustiche collocate ad arte.

Ovviamente ci sarebbe un numero di questi "Sub" sulla parete anteriore, ed altrettanti su quella posteriore (per cancellare le risonanze dell'ambiente)

Gli ampli sono stati già progettati: sono a transistor ed in corrente: operano in Classe-A fino ai massimi livelli medi, lasciando in Classe-AB solo i picchi. Sono alimentati a batterie (da auto) e filtrati sia in ingresso che in uscita.


Ora siamo sinceri... voi paragonereste una soluzione così avveniristica e performante con quei catafalchi di lamiera incatramata che i giapponesi si mettono in casa...?

Suvvìa...

Segue domani con la sezione medi.

Saluti
F.C.

battespl
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Re: L'impianto di sogno

Messaggio da battespl » mercoledì 5 settembre 2018, 8:07

Sulla carta non c’è da paragonarlo assolutamente , ma resta il fatto che gli impianti goto e ale esistono ... a quando una applicazione di queste tecnologie ?

F.Calabrese
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Re: L'impianto di sogno

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 5 settembre 2018, 15:48

battespl ha scritto:
mercoledì 5 settembre 2018, 8:07
Sulla carta non c’è da paragonarlo assolutamente , ma resta il fatto che gli impianti goto e ale esistono ... a quando una applicazione di queste tecnologie ?
Veramente io di questi impianti ne realizzo dal 1980... ;) ------- ;) ------- ;) ------- ;) ------- ;) ------- ;) ------- ;)

Ve la sentite di confrontare il "Mostro di Stereoplay" con i catafalchi di lamiera incatramata...???

http://nuke.fabriziocalabrese.it/Portal ... lay_87.pdf

http://nuke.fabriziocalabrese.it/Portal ... lay_88.pdf

Saluti
F.C.

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Re: L'impianto di sogno

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 5 settembre 2018, 16:06

Non abbiamo ancora parlato della via più importante: quella dei medi, anzi medio-bassi.

Qui ci sarebbero ben tre possibilità alternative.

La prima -spettacolare per la sua efficacia intrinseca- è quella adottata nel Mostro di Stereoplay, vale a dire un medio-basso a tromba a sorgente cilindrica, con la bocca appoggiata alla parete laterale, quasi in angolo.
Il fronte d'onda cilindrico assicura che non vi siano prime riflessioni dal pavimento e dal soffitto. la collocazione a parete elimina la riflessione dalla parete laterale stessa e quella quasi in angolo minimizza anche l'altra possibile fonte di riflessioni.

La seconda configurazione è qualcosa che non avete mai visto fino ad oggi, ma che ho già progettato e previsto da quattro anni almeno come step-up per i possessori dei miei impianti " a tubi". Si tratta semplicemente di aggiungere altri medio-bassi, mettendoli in fila e pilotandoli con i ritardi opportuni. ne viene fuori un mid-basso "endfire" di incredibile efficacia nel rimuovere il contributo di tutte le pareti dell'ambiente, tranne qualla alle spalle dell'ascoltatore (che andrebbe trattata almeno con delle tende pesanti).

La terza configurazione la conoscete tutti, ed è quella del basso del FullHorn "per Aleandro", che ha prestazioni stellari, come possono confermare i due che ne hanno ciascuno una coppia in casa ed i tanti che li hanno ascoltati.

In tutti e tre gli impianti, viste le cifre in gioco, si potrebbero utilizzare woofers elettrocitati e con il ferro saturato: il massimo !

Saluti
F.C.

battespl
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Re: L'impianto di sogno

Messaggio da battespl » mercoledì 5 settembre 2018, 16:30

F.Calabrese ha scritto:
mercoledì 5 settembre 2018, 15:48
battespl ha scritto:
mercoledì 5 settembre 2018, 8:07
Sulla carta non c’è da paragonarlo assolutamente , ma resta il fatto che gli impianti goto e ale esistono ... a quando una applicazione di queste tecnologie ?
Veramente io di questi impianti ne realizzo dal 1980... ;) ------- ;) ------- ;) ------- ;) ------- ;) ------- ;) ------- ;)

Ve la sentite di confrontare il "Mostro di Stereoplay" con i catafalchi di lamiera incatramata...???

http://nuke.fabriziocalabrese.it/Portal ... lay_87.pdf

http://nuke.fabriziocalabrese.it/Portal ... lay_88.pdf

Saluti
F.C.

Scusi la domanda ma lei un full goto o ale li ha mai ascoltati ? Io il mostro o una sua realizzazione non L ho mai ascoltata ma immagino un minimo quali prestazioni possa avere il mostro , e idem un sistema dei su citati , ma non capisco L utilità di imbastire sulla carta un discorso simile su tecnologie mai testate nemmeno individualmente , a gridare io ce l’ho più grosso poi bisogna averlo no :D

F.Calabrese
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Re: L'impianto di sogno

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 5 settembre 2018, 17:13

battespl ha scritto:
mercoledì 5 settembre 2018, 16:30
...non capisco L utilità di imbastire sulla carta un discorso simile su tecnologie mai testate nemmeno individualmente , a gridare io ce l’ho più grosso poi bisogna averlo no :D
Lo si ha... lo si ha... tranquillo !!! :D

Voi appassionati non vi rendete conto che per un professionista (e per quelli di voi veramente esperti) è facilissimo dedurre quali siano i limiti di qualsiasi tipo di diffusore. 8-)

Le trombe a cornucopia (come quelle dei bassi e mediobassi Ale/Goto) sono peraltro state abbandonate già nel corso degli anni '30, proprio perché era evidente all'ascolto la grandissima distorsione causata dalla nonlinearità dell'aria. Una distorsione che nei condotti corti provoca solo innocua seconda armonica, ma che in quelli lunghi (e di sezione ridotta) crea anche ogni forma di intermodulazione. :o :shock: :?

viewtopic.php?f=6&t=107

Poi ci sono sempre quelli che vedono asini volare tra le nuvole: noi qui -su questo Forum- abbiamo piacere di dibattere con loro, ma non possiamo certo dar loro ragione per compiacerli o per fare la figura dei "simpatici"...!!! :lol:

Saluti
F.C.

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