Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

La sezione principale

Moderatore: F.Calabrese

F.Calabrese
Messaggi: 41590
Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
Località: Roma
Contatta:

Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da F.Calabrese » martedì 13 novembre 2018, 19:00

danco ha scritto:
martedì 13 novembre 2018, 17:09
...
P.S. ...comunque il carnaroli a 13 - 14 minuti è ancora crudo..
Mah... con l'acqua romana, ricca di calcio, sembra un tempo di cottura ragionevole...

Però è del tutto possibile che due o tre minuti in più ci vogliano...

Bellissimo il tuo paragone !!!

Saluti
F.C.

enea guarnacci
Messaggi: 265
Iscritto il: lunedì 3 settembre 2018, 7:50

Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da enea guarnacci » martedì 13 novembre 2018, 20:13

apro una piccola parentesi
le stelle dei chef sono quelle dell'acqua san pellegrino....cioè nestle'.......una delle piu' famose produttrici di escremento e di qualche altra ditta alimentare simile...sono loro che pagano concorsi, guide e alfredi di pietro e fu bebo moroni che vanno in giro a mangiare e poi fanno le recensione...
il riso...meglio mangiare l'integrale

hnjmkl
Messaggi: 104
Iscritto il: domenica 16 gennaio 2011, 21:07

Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da hnjmkl » martedì 13 novembre 2018, 20:33

l'orecchio equalizza, il segnale in uscita da un microfono posto all'interno del cavo uditivo di un orecchio accostato al capo sarà diverso da quello proveniente da un orecchio a sventola, e se il padiglione altera a tal modo il suono, figurarsi cosa gli succede + dentro.

Zelenka
Messaggi: 128
Iscritto il: sabato 6 maggio 2017, 12:34

Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da Zelenka » martedì 13 novembre 2018, 21:41

Ute ha scritto:
martedì 13 novembre 2018, 13:57
Verissimo. Per quella che è la mia esperienza professionale, non c’è peggior critico per un impianto hi-fi che un musicista.
Il musicista, che pure abbia una sterminata cultura musicale, non conosce necessariamente i parametri di giudizio di un appassionato di ascolto.
Un appassionato di ascolto spesso non conosce i parametri di una buona esecuzione musicale.
Sono due mondi che attingono allo stesso media ma con fini e motivazioni diverse.
Poi ci saranno i musicisti audiofili e gli audiofili musicisti, per carità.
Per valutare la "verosimiglianza" di un impianto mi piacerebbe che almeno una volta un audiofilo arrivasse con un CD con registrate le voci di sua madre o di sua moglie che lo chiamano perchè è pronta la cena, altro che trio dij Boccherini...
Se le voci che escono dallo stereo sono in grado di ingannare il cane (chi si ricorda la pubblicità Technics?) allora lo stereo è promosso.
Se invece vogliamo emozionarci con un media che ci propone la musica come piace a noi, allora avremo un impianto di my-fi che fa il suo lavoro.
A cosa dobbiamo tendere? Alla perfezione dei suoni, o alla pelle d'oca?
Anche per mia pregressa esperienza di autocostruttore-sperimentatore confermo che non sempre i musicisti non sono i migliori critici per il suono riprodotto, un caso per tutti: molti anni fa, insieme ad un mio amico autocostruttore facemmo ascoltare ad un famoso organista*, di cui tra l'altro amo le interpretazioni bachiane, un sistema simil-Infinity Reference Standard, riproducendo un suo cd (registrazione Philips superba, trascrizioni di Wagner per organo); la sezione subwoofer del sistema era in grado di riprodurre i registri più bassi della pedaliera, con distorsioni udibilmente molto basse; ebbene, il Maestro commentò che gli piaceva molto di più la resa della stessa registrazione come l'aveva ascoltata nello studio di registrazione della Philips, attraverso due stitiche Quad ESL-63!!!!! Al contrario un mio amico pianista di professione, oltre che appassionato di hifi, ha un udito veramente sottile nel giudicare il suono degli impianti.

In quanto all'uso della voce registrata dei propri cari per giudicare la prestazione timbrica di un sistema di altoparlanti, è un metodo usato da Alan Shaw, patron e progettista della Harbeth, quindi niente di nuovo.

* consentitemi di non rivelarne il nome, Vi assicuro che è "un pezzo grosso".

F.Calabrese
Messaggi: 41590
Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
Località: Roma
Contatta:

Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 14 novembre 2018, 0:08

Zelenka ha scritto:
martedì 13 novembre 2018, 21:41
...
In quanto all'uso della voce registrata dei propri cari per giudicare la prestazione timbrica di un sistema di altoparlanti, è un metodo usato da Alan Shaw, patron e progettista della Harbeth, quindi niente di nuovo...
Utilizzare la voce registrata dei familiari per valutare un impianto stereo è in assoluto la peggiore fesseria che si possa fare...

La spiegazione ve la ripeterò domani mattina, anche perché l'ho data almeno tre volte qui sul Forum e già su VHF prima.

Vi lascio il tempo di pensarci e di sciogliere voi stessi l'enigma.

Vi aiuto... La spiegazione ha a che fare con i "legnetti"...

Saluti
F.C.

mdn
Messaggi: 127
Iscritto il: mercoledì 29 agosto 2012, 2:22

Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da mdn » mercoledì 14 novembre 2018, 1:06

F.Calabrese ha scritto:
mercoledì 14 novembre 2018, 0:08
Zelenka ha scritto:
martedì 13 novembre 2018, 21:41
...
In quanto all'uso della voce registrata dei propri cari per giudicare la prestazione timbrica di un sistema di altoparlanti, è un metodo usato da Alan Shaw, patron e progettista della Harbeth, quindi niente di nuovo...
Utilizzare la voce registrata dei familiari per valutare un impianto stereo è in assoluto la peggiore fesseria che si possa fare...

La spiegazione ve la ripeterò domani mattina, anche perché l'ho data almeno tre volte qui sul Forum e già su VHF prima.

Vi lascio il tempo di pensarci e di sciogliere voi stessi l'enigma.

Vi aiuto... La spiegazione ha a che fare con i "legnetti"...

Saluti
F.C.
Se non ricordo male, la spiegazione riguardava l'assimilazione del cervello ai suoni "familiari" e la capacita' di discernerli anche quando riprodotti attraverso mezzi non hifi (p.e. il telefono)?

F.Calabrese
Messaggi: 41590
Iscritto il: giovedì 23 settembre 2010, 16:18
Località: Roma
Contatta:

Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 14 novembre 2018, 1:39

mdn ha scritto:
mercoledì 14 novembre 2018, 1:06
Se non ricordo male, la spiegazione riguardava l'assimilazione del cervello ai suoni "familiari" e la capacita' di discernerli anche quando riprodotti attraverso mezzi non hifi (p.e. il telefono)?
Esatto...!

Le voci familiari ci appaiono identiche sia quando le ascoltiamo all'aperto che quando le ascoltiamo in un corridoio vuoto...

Quindi fare le prove d'ascolto con queste voci registrate significa sdoganare qualsiasi ciofeca di diffusore...!

Saluti
F.C.

leonida
Messaggi: 880
Iscritto il: lunedì 17 gennaio 2011, 15:12

Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da leonida » mercoledì 14 novembre 2018, 7:16

F.Calabrese ha scritto:
mercoledì 14 novembre 2018, 1:39
mdn ha scritto:
mercoledì 14 novembre 2018, 1:06
Se non ricordo male, la spiegazione riguardava l'assimilazione del cervello ai suoni "familiari" e la capacita' di discernerli anche quando riprodotti attraverso mezzi non hifi (p.e. il telefono)?
Esatto...!

Le voci familiari ci appaiono identiche sia quando le ascoltiamo all'aperto che quando le ascoltiamo in un corridoio vuoto...

Quindi fare le prove d'ascolto con queste voci registrate significa sdoganare qualsiasi ciofeca di diffusore...!

Saluti
F.C.
più o meno lo stesso concetto lo si può applicare alla riproduzione musicale dove brani ultra conosciuti ed ormai del tutto metabolizzati, non impegnano più di tanto all'ascolto a meno di concentrarsi volutamente su particolari aspetti, e cessano quindi di risultare musicalmente critici anche se ascoltati da una cuffietta ed un telefonino.

leonida
Messaggi: 880
Iscritto il: lunedì 17 gennaio 2011, 15:12

Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da leonida » mercoledì 14 novembre 2018, 8:06

F.Calabrese ha scritto:
martedì 13 novembre 2018, 12:51
joda ha scritto:
martedì 13 novembre 2018, 11:46
...Mi piace quello che sento, nell'insieme dei fattori che generano il mio limite? Punto. Che poi arriva uno che mi fa notare una stecca di un musicista o che la misura potrebbe essere meglio... come si dice a Roma... Sti c...zzi. Ma chi è che decide quale matriciana è la migliore? Io quando vedo interviste a grandi musicisti o addetti al settore e nelle loro case o studi ci sono apparecchi che la maggior parte degli audiofichi non metterebbe neanche al cesso, capisco che tanti discorsi sono come la mia matriciana, che poi viene espulsa.
Chi sa cucinare sul serio, sa benissimo qual è la versione corretta e migliore di qualsiasi piatto...


Saluti
F.C.
Verissimo.
Est modus in rebus: sunt certi denique fines, quos ultra citaque nequit consistere rectum.
C'è un modo ed un misura nelle cose: sono certi determinati confini, al di là e al di qua dei quali non può esservi il giusto.
Però il piatto è la versione originale e permette quindi delle variazioni, interpretazioni ed anche diverse modalità di cucina.
Diverso se bisognasse replicare perfettamente un x piatto cucinato alla perfezione, replicandone anche la stessa sensazione di sapore.
In quel caso non sarebbero ammesse interpretazioni, e semmai queste rappresenterebbero la causa di una bocciatura da parte di chi fosse stato chiamato a giudicare.
Il my fi è la scelta di una X distorsione preferita ad una y o z in modalità del tutto soggettiva, scelta ed accettata per necessità non potendo accedere ad un'idealizzata e perfetta replica della qualità originale.
Se ad esempio scegliendo un capo di abbigliamento non si trovasse disponibile la misura esatta e con il giusto taglio perfettamente adatto alla propria conformazione fisica, sarà necessario scegliere una versione più aderente,o una più abbondante, o una conformata in un certo modo, o una in tutt'altro modo, ciascuna delle quali porrà delle problematiche sia estetiche che pratiche. Poiché dovrà comunque essere effettuata una scelta, questa non potrà che risultare condizionata dall'accettazione, personalissima, di un tipo di problematica anziché un altra, , il che non potrà essere definita una idealizzata scelta di piacere bensì, obtorto collo, di un necessario ed obbligatorio adattamento.
Tutt'altra storia, e nella riproduzione audio rappresenta la normalità, se non si fosse a conoscenza dell'esistenza di una superiore qualità formale e sostanziale e/o se si ritenesse impossibile il poter accedere a quanto perfettamente conforme al proprio desiderio, nel qual caso, grazie ad una provvidenziale ignoranza, la scelta effettuata convincerà di aver soddisfatto il proprio gusto e di aver ottenuto quanto ed a volte anche più di quanto si fosse desiderato.
Ultima modifica di leonida il mercoledì 14 novembre 2018, 8:16, modificato 1 volta in totale.

leonida
Messaggi: 880
Iscritto il: lunedì 17 gennaio 2011, 15:12

Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da leonida » mercoledì 14 novembre 2018, 9:06

F.Calabrese ha scritto:
martedì 13 novembre 2018, 12:51


Chi sa cucinare sul serio, sa benissimo qual è la versione corretta e migliore di qualsiasi piatto...



Saluti
F.C.
La prima parte della giornata, quella prima del pranzo e degli alcolici, è stata dedicata alla scelta dell'equalizzazione, cosa non semplice, lunga e faticosa.
Lo sforzo di concentrazione per l'ascolto di almeno 5-6 equalizzazioni diverse non è poco, si sceglie un brano conosciuto e si ascolta, ascolto che va fatto a confronto con le diverse equalizzazioni per evitare di abituarsi, per l'ascolto basta un brano decentemente conosciuto, nel nostro caso la stra abusata canzone di Marinella cantata da De Andrè e Mina.


Se riprendendo il tuo assunto, realmente conocessi la versione corretta e migliore, sapendo cucinare sul serio, la scelta non sarebbe ne complicata, ne lunga, ne faticosa, ne chiederebbe un particolare sforzo di concentrazioni, ne sarebbe necessario ascoltare diverse versioni per un periodo maggiore di quanto un cuoco dedichi all'assaggio.

Rispondi