Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

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leonida
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da leonida » martedì 13 novembre 2018, 7:51

enea guarnacci ha scritto:
martedì 13 novembre 2018, 6:51
ma la gente quale conoscenze o capacita' fisico psichiche cia' per distinguere un suono da un rumore ?
qualche esempio banale
d'estate a circa 2 km da dove abito certi week end organizzano serate musicali
quasi sempre musica anni 70...nomadi, pink floid ecc
a volte il suono che sento se esco in giardino è abbastanza piacevole a volte rimbombante e fastidioso che mi chiedo come fanno a rimanere la vicini ad ascoltare..
magari il loro udito digerisce meglio del io...magari non sono la' per scoltare la musica ma per bere o conoscere ragazze....chi lo sa........
di sicuro se non se ne' venuti a capo fino adesso non se ne verra' mai a capo.....


Il rumore è comunque un suono, probabilmente volevi scrivere "per distinguere la musica dal rumore".
Assumendo che sia vero, credi che per poter esser certi che si tratti di musica e non di rumore sarebbe più logico e corretto affidarsi alla certezza della misura?
E riguardo la tua ultima osservazione, pensi che se ci si fidasse meno dei sensi fallaci e più delle misurazioni, avremmo, oggi, molte più probabilità di venire a capo su qualsiasi questione che riguardi la qualità musicale?

leonida
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da leonida » martedì 13 novembre 2018, 8:36

leonida ha scritto:
lunedì 12 novembre 2018, 2:55
considerando le diversissime posizioni fra tecnici su come e cosa misurare e sull'interpretazione dei dati riscontrati, vedi ad esempio l'interminabile diatriba Calabrese vs Bon in disaccordo su qualsiasi punto, come è possibile poter capire chi abbia ragione e chi torto, e quindi poter riconoscere il vero suono da quello falso?
sembra che riguardo questo aspetto, in altro spazio di discussione qualcuno abbia definito i presupposti e le motivazioni per cui un'affermazione possa essere considerata autorevole.

Incidentalmente, alfine di una valutazione della qualità e dell'attendibilità delle fonti, un testo dell'università Bocconi riporta:

Serietà
Sono accurate
Sono aggiornate
Sono approfondite
Sono ben contestualizzate
Riportano notizie/informazioni vere
Riconoscimento sociale
Il marchio della fonte è autorevole
L’autore è autorevole
Sono state lette/viste/ascoltate da molti
Completezza
Rimandano a fonti ulteriori
Sono articolate
Sono identificabili per data e autore
Tengono conto di diversi punti di vista
Imparzialità
Non sono politicamente orientate
Non cercano di convincerti
Chiarezza
Sono comprensibili
Lo stile narrativo è chiaro
Rapidità di accesso
Trattano in modo specifico i temi che ti interessano
Arrivano velocemente al punto
Sono ricche dal punto di vista multimediale
Identificabilità
Presentano un’opinione ben identificabile

I fattori individuati sono:
Serietà: il riferimento è alla disponibilità di notizie accurate, approfondite, ben contestualizzate.

Riconoscimento sociale: in questo fattore confluiscono elementi quali l’autorevolezza
dell’autore e del marchio e il fatto che tale fonte sia molto diffusa e dunque ottenga una
legittimazione dalla comunità. Abbiamo nominato questo fattore “riconoscimento sociale” e
non “autorevolezza” proprio ad evidenziare come l’elemento caratterizzante questo fattore sia
la sua capacità di segnalazione, e quindi di identificazione. Tale capacità di segnalazione non
è solo supply driver ma è anche il risultato del comportamento del mercato.

Completezza: gli elementi in cui questo fattore si esplica riguardano la ricchezza della fonte e
la sua articolazione.

Imparzialità: questo fattore spiega elementi di valutazione quali il fatto che la fonte non cerchi
di convincere il lettore e non sia politicamente orientata.

Chiarezza: il fattore si riferisce alle modalità con cui la fonte rende disponibili le informazioni,
soprattutto in termini di stile narrativo e facilità di comprensione.

Rapidità di accesso: elementi di questo fattore sono la rapidità nella consultazione, l’utilizzo di
strumenti multimediali per accelerare la consultazione, la capacità di trattare temi specifici.
Identificabilità: il fattore risponde all’esigenza di identificare l’opinione della fonte, così da poter
valutare i suoi contenuti.

Per quanto riguarda i fattori più importanti nella valutazione di affidabilità di una fonte, il
campione evidenza che l’elemento prioritario per definire affidabile una fonte è la serietà,
seguita dalla chiarezza e dalla completezza

http://www.primaonline.it/wp-content/up ... 842140.pdf

enea guarnacci
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da enea guarnacci » martedì 13 novembre 2018, 9:27

non penso niente io scolto quello che mi piace non mi interessa se sia stato misurato o no un mio amico mi dice : cavolo bevi il frizzantino e' roba da pezzenti e io ci rispondo: sicuro che il don perignion sia piu' genuino? cavolo ne sai di cosa ce' dentro... e dato che non lo bevi tutti i giorni la capisci la differenza tra la migliore annata e una bottiglia che e' stata al caldo unanno al lippere?

joda
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da joda » martedì 13 novembre 2018, 11:46

per amor di polemica, non capisco il senso di tutto il discorso; non capisco dopo aver misurato, cosa ci faccio con i risultati: denigro gli orchestrali che hanno steccato, le case costruttrici degli apparecchi audio, il mio otorino che non mi ha detto che il mio limite non si ferma solo a x khz, ma ho anche dei buchetti e delle gobbe qua e la? Quale è la migliore matriciana, quella che ho mangiato pochi giorni fa ad Amatrice, o quella che fa la moglie di qualcuno del forum? E' buona, si, faccio i complimenti alla cuoca/o, se no, mi sto zitto e non ci ritorno. Mi piace quello che sento, nell'insieme dei fattori che generano il mio limite? Punto. Che poi arriva uno che mi fa notare una stecca di un musicista o che la misura potrebbe essere meglio... come si dice a Roma... Sti c...zzi. Ma chi è che decide quale matriciana è la migliore? Io quando vedo interviste a grandi musicisti o addetti al settore e nelle loro case o studi ci sono apparecchi che la maggior parte degli audiofichi non metterebbe neanche al cesso, capisco che tanti discorsi sono come la mia matriciana, che poi viene espulsa.
saluti
fabio

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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da F.Calabrese » martedì 13 novembre 2018, 12:40

joda ha scritto:
martedì 13 novembre 2018, 11:46
per amor di polemica, non capisco il senso di tutto il discorso; non capisco dopo aver misurato, cosa ci faccio con i risultati:...
Bellissimo post -come al solito- il tuo. Vedo di rispondere per punti.

Iniziamo col dire che le misure interessano chi progetta e non certo gli appassionati.

Al limite sono utili per quei recensori che vogliono giudicare seriamente quel che ascoltano, distinguendo i problemi intrinseci dell'apparato da quelli eventualmente creati dall'interfacciamento.

Cito un esempio banale: se un finale di potenza risulta silenziosissimo alle misure e poi -all'ascolto- ronza... beh... è chiaro che c'è qualcosa di sbagliato nei collegamenti (le terre...) o che si tratta di un ampli mal progettato, perché ha forti dispersioni da rete a telaio...

Altro esempio è la risposta in basso dei normali diffusori, specie tower. Se è lineare ed estesa in basso e poi in ambiente si ascolta (e si misura) un basso disarticolato... beh... allora il problema è sicuramente nell'interfacciamento con l'ambiente ed anche qui occorre ragionare sul fatto che è del tutto possibile che un interfacciamento corretto NON SIA POSSIBILE con quel tipo di diffusori.

Segue
F.C.

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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da F.Calabrese » martedì 13 novembre 2018, 12:46

joda ha scritto:
martedì 13 novembre 2018, 11:46
... il mio otorino che non mi ha detto che il mio limite non si ferma solo a x khz, ma ho anche dei buchetti e delle gobbe qua e la? Quale è la migliore matriciana, quella che ho mangiato pochi giorni fa ad Amatrice, o quella che fa la moglie di qualcuno del forum? E' buona, si, faccio i complimenti alla cuoca/o, se no, mi sto zitto e non ci ritorno...
E qui apri le porte su un campo minato... :o

Partiamo da una constatazione: se cinque professionisti dell'Audio (recensori, progettisti, fonici...) ascoltano lo stesso impianto nello stesso ambiente, la probabilità è che le loro impressioni siano identiche o si discostino di pochissimo.

Diversamente, se prendiamo i pareri di cinque appassionati che escono dalla stessa saletta ad una mostra, avendo ascoltato lo stesso impianto con gli stessi brani... beh... di sicuro se ne troveranno due che formulano commenti diametralmente opposti e del tutto incompatibili (anche con il contesto fisico di impianto ed ambiente, peraltro).

Il problema sta nella suggestione e nei desideri reconditi, che -solo un esempio- spingono gli appassionati a lodare diffusori di 30-40 anni fa, magari senza accorgersi che le bobine grattano sui traferri o che le sospensioni sono andate... E' il loro "grande amore"... che non si può discutere !

Segue
F.C.

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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da F.Calabrese » martedì 13 novembre 2018, 12:51

joda ha scritto:
martedì 13 novembre 2018, 11:46
...Mi piace quello che sento, nell'insieme dei fattori che generano il mio limite? Punto. Che poi arriva uno che mi fa notare una stecca di un musicista o che la misura potrebbe essere meglio... come si dice a Roma... Sti c...zzi. Ma chi è che decide quale matriciana è la migliore? Io quando vedo interviste a grandi musicisti o addetti al settore e nelle loro case o studi ci sono apparecchi che la maggior parte degli audiofichi non metterebbe neanche al cesso, capisco che tanti discorsi sono come la mia matriciana, che poi viene espulsa.
Chi sa cucinare sul serio, sa benissimo qual è la versione corretta e migliore di qualsiasi piatto...

Quanto ai musicisti, spesso si fa l'errore di considerarli esperti anche oltre il loro reale campo di competenza...

In fondo basta un semplice ragionamento: un pianista o un violoncellista ascoltano il loro strumento da una distanza minima, alla quele quello suona DIVERSISSIMAMENTE da come lo percepiscono gli spettatori o i microfoni che registrano.

Però i musicisti sono assuefatti a quel suono...!

Saluti
F.C.

Ute
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da Ute » martedì 13 novembre 2018, 13:57

Verissimo. Per quella che è la mia esperienza professionale, non c’è peggior critico per un impianto hi-fi che un musicista.
Il musicista, che pure abbia una sterminata cultura musicale, non conosce necessariamente i parametri di giudizio di un appassionato di ascolto.
Un appassionato di ascolto spesso non conosce i parametri di una buona esecuzione musicale.
Sono due mondi che attingono allo stesso media ma con fini e motivazioni diverse.
Poi ci saranno i musicisti audiofili e gli audiofili musicisti, per carità.
Per valutare la "verosimiglianza" di un impianto mi piacerebbe che almeno una volta un audiofilo arrivasse con un CD con registrate le voci di sua madre o di sua moglie che lo chiamano perchè è pronta la cena, altro che trio dij Boccherini...
Se le voci che escono dallo stereo sono in grado di ingannare il cane (chi si ricorda la pubblicità Technics?) allora lo stereo è promosso.
Se invece vogliamo emozionarci con un media che ci propone la musica come piace a noi, allora avremo un impianto di my-fi che fa il suo lavoro.
A cosa dobbiamo tendere? Alla perfezione dei suoni, o alla pelle d'oca?

joda
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da joda » martedì 13 novembre 2018, 16:00

avevo premesso per amor di polemica!
a parte alcune persone estremamente competenti sia qui che altrove, c'è gente che è soddisfatta delle Tablette, delle Scala, delle Maggie, delle Mini e dei Maggiolini, quindi dando per assodato che sono tutti inadatti a dare giudizi, penso che come dice FC li ci sia l'influenza delle proprie aspettative. Tuttavia spesso capita di trovare chi aggiunge il sale o altro a ciò che a noi sembra perfetto, chi vuole la carne al sangue e a chi piace cotta. Concordo sul fatto che ricercare la perfetta risposta in frequenza del vero è la missione di un bravo progettista, mentre ho i miei dubbi che poi venga apprezzata da tutti allo stesso modo e soprattutto riconosciuta. Però se a parità di spesa io ho dei gusti che mi fanno preferire un timbro piuttosto che un altro, fermo restando che è myfi, non è lecito essere condannato, anche perchè tutti saremmo felici di trovare l'impianto iperfedele, alla cifra che diciamo noi, nell'ambiente che abbiamo. Fino a quello sarà solo myfi.

danco
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Re: Il suono è un evento fisico, le orecchie sono bizzose e quindi va misurato.

Messaggio da danco » martedì 13 novembre 2018, 17:09

Vado al ristorante e ordino un risotto. Lo chef stellato cuoce il carnaroli per 13 - 14 minuti, perchè così secondo lui è al dente ed è conforme ai dettami dell'alta cucina, me lo porta e a me fa schifo perchè secondo me deve andare almeno 16 - 17 minuti altrimenti mangio i sassi. Risultato lui è stellato ma ha perso un cliente, io sono incazzato perchè ho speso un botto e ho mangiato male.
Chi ha ragione ?
Paradossalmente nessuno ed entrambi.
Ci devono essere delle regole per produrre un risotto di alta qualità, assolutamente, ma è altrettanto vero che il gusto del singolo va oltre qualsiasi regola o stella michelin.

Danilo

P.S. ...comunque il carnaroli a 13 - 14 minuti è ancora crudo..

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