Mario Bon: la prova definitiva
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Mario Bon: la prova definitiva
Ogni pazienza ha un limite, ed io mi sono stufato di leggere stupidaggini postate con tono tronfio, da vero "fighetto delle formulette".
Per questo oggi ho fatto l'ennesima verifica (almeno la terza), che dimostra quanto sia sbagliata ed inapplicabile la formuletta che Mario Bon propone da mesi come strumento per dedurre l'efficienza di un diffusore partendo dal livello di SPL prodotto ad una certa distanza e dalla direttività del diffusore.
Il suo errore sta nel pensare che un semplice restringimento dell'angolo solido produca solo e soltanto effetti a livello di rendimento in asse, egualmente a tutte le frequenze, mentre esistono complesse interazioni a livello di impedenza di radiazione che possono modificare e di molto il risultato. Ma uno che non sa nemmeno cosa sia l'impedenza di radiazione, cosa volete che possa scrivere...???
Altro suo errore è quello di immaginare che l'ambiente aggiunga chissà cosa, perlomeno alle normali distanze di misura (1 metro). Semmai l'ambiente aggiungerà SPL a distanze superiori, qualora l'energia del campo riverberato superi il livello dell'emissione diretta dal diffusore. Il che non avviene sempre nel modo previsto con semplificazioni eccessive. Nei piccoli ambienti, infatti, si parla di singole riflessioni più che di un vero campo riverberato... e le singole riflessioni possono aggiungere o cancellare, come vedremo già a partire da questo post.
Ora iniziamo una procedura sperimentale rigorosa.
Prendiamo un diffusore piccolo (da appena cinque litri di volume interno), con un woofer anch'esso piccolo, vale a dire da 5"/13cm. e collochiamolo dapprima su uno stand alto, lontano da tutte le pareti. Regoliamo il livello del segnale in modo che corrisponda ad UN watt sul carico di 8 ohm, quello nominale del conino.
Poi misuriamo la risposta con una catena di misura appena calibrata, rilevando a 70 cm, poi ad un metro e poi a 140 cm di distanza.
In assenza di riverbero e riflessioni, a queste tre distanze dovrebbero corrispondere esattamente 3 (tre) deciBel di dislivello. Che infatti ci sono.
Per praticità, il software REW consente di traslare di 3 dB in basso la curva misurata a 70 cm. e di aumentare di 3 dB il livello della curva rilevata a 140 cm. di distanza. In questo modo tutte e tre le curve vengono riferite alla distanza di un metro e possono essere facilmente confrontate. Ecco il risultato, per la prima posizione di misura, lontano dalle pareti:
Notate che, nonostante la simulazione fornisca una risposta lineare, quella effettiva risulta calante sotto 160 Hz.
Notate anche che le tre curve si sovrappongono quasi, fatte salve le inevitabili oscillazioni causate dalla presenza di oggetti nell'ambiente, che in questo caso sono decisamente contenute...
Segue
F.C.
Per questo oggi ho fatto l'ennesima verifica (almeno la terza), che dimostra quanto sia sbagliata ed inapplicabile la formuletta che Mario Bon propone da mesi come strumento per dedurre l'efficienza di un diffusore partendo dal livello di SPL prodotto ad una certa distanza e dalla direttività del diffusore.
Il suo errore sta nel pensare che un semplice restringimento dell'angolo solido produca solo e soltanto effetti a livello di rendimento in asse, egualmente a tutte le frequenze, mentre esistono complesse interazioni a livello di impedenza di radiazione che possono modificare e di molto il risultato. Ma uno che non sa nemmeno cosa sia l'impedenza di radiazione, cosa volete che possa scrivere...???
Altro suo errore è quello di immaginare che l'ambiente aggiunga chissà cosa, perlomeno alle normali distanze di misura (1 metro). Semmai l'ambiente aggiungerà SPL a distanze superiori, qualora l'energia del campo riverberato superi il livello dell'emissione diretta dal diffusore. Il che non avviene sempre nel modo previsto con semplificazioni eccessive. Nei piccoli ambienti, infatti, si parla di singole riflessioni più che di un vero campo riverberato... e le singole riflessioni possono aggiungere o cancellare, come vedremo già a partire da questo post.
Ora iniziamo una procedura sperimentale rigorosa.
Prendiamo un diffusore piccolo (da appena cinque litri di volume interno), con un woofer anch'esso piccolo, vale a dire da 5"/13cm. e collochiamolo dapprima su uno stand alto, lontano da tutte le pareti. Regoliamo il livello del segnale in modo che corrisponda ad UN watt sul carico di 8 ohm, quello nominale del conino.
Poi misuriamo la risposta con una catena di misura appena calibrata, rilevando a 70 cm, poi ad un metro e poi a 140 cm di distanza.
In assenza di riverbero e riflessioni, a queste tre distanze dovrebbero corrispondere esattamente 3 (tre) deciBel di dislivello. Che infatti ci sono.
Per praticità, il software REW consente di traslare di 3 dB in basso la curva misurata a 70 cm. e di aumentare di 3 dB il livello della curva rilevata a 140 cm. di distanza. In questo modo tutte e tre le curve vengono riferite alla distanza di un metro e possono essere facilmente confrontate. Ecco il risultato, per la prima posizione di misura, lontano dalle pareti:
Notate che, nonostante la simulazione fornisca una risposta lineare, quella effettiva risulta calante sotto 160 Hz.
Notate anche che le tre curve si sovrappongono quasi, fatte salve le inevitabili oscillazioni causate dalla presenza di oggetti nell'ambiente, che in questo caso sono decisamente contenute...
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F.C.
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Re: Mario Bon: la prova definitiva
Ora addossiamo alla parete di fondo dell'ambiente il nostro piccolo diffusore e rileviamo la risposta (con un watt) a 70 cm., ad un metro ed a 140 cm. di distanza. Ancora una volta attenuiamo di 3 dB la misura a 70 cm. ed alziamo di 3 dB quella a 140 mm. Ora le tre curve dovrebbero sovrapporsi.
Ancora una volta la sovrapposizione è accettabile... Ma attenzione al buco sui 300 Hz., presente in tutte e tre le curve... che è tutt'altro che facile spiegare, in quanto la parete di fondo dista solo 14 cm. dal pannello frontale.
Quello che però andrebbe notato è che il livello generale in gamma bassa non è affatto aumentato dei 3 dB previsti dalla formuletta di Mario Bon...
Anzi, se osservate bene, noterete che quel che è cambiato è la linearità della risposta in basso, che ora inizia a calare al di sotto di 100 Hz, invece che i 160 Hz. della precedente collocazione (lontano dalle pareti).
Segue
F.C.
Ancora una volta la sovrapposizione è accettabile... Ma attenzione al buco sui 300 Hz., presente in tutte e tre le curve... che è tutt'altro che facile spiegare, in quanto la parete di fondo dista solo 14 cm. dal pannello frontale.
Quello che però andrebbe notato è che il livello generale in gamma bassa non è affatto aumentato dei 3 dB previsti dalla formuletta di Mario Bon...
Anzi, se osservate bene, noterete che quel che è cambiato è la linearità della risposta in basso, che ora inizia a calare al di sotto di 100 Hz, invece che i 160 Hz. della precedente collocazione (lontano dalle pareti).
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F.C.
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Re: Mario Bon: la prova definitiva
Ora fate bene attenzione...!
Le tre prossime curve sono rilevate collocando il diffusorino da 5 litri in un angolo alla base delle scale (*): questo spiega le differenze ben più consistenti che si osservano tra le curve rilevate tutte con 1 watt, ma a 70 cm., un metro e 140 cm. Anche qui la curva rilevata a 70 cm. è stata attenuata di 3 dB e quella a 140 cm. elevata di 3 dB, in modo di riferire tutte e tre le curve alla distanza di un metro.
Notato niente...???
Beh... la risposta in basso si è estesa, perché ora inizia a scendere al di sotto di 80 Hz... ma quel che è cambiato è il livello, che ora oscilla intorno ai 95 dB(1W-1m.), raggiungendo ben 100 dB tra 90 e 150 Hz, contro gli appena 80-85 dB rilevati a queste ultime frequenze, in aria libera...!!!
Nel prossimo post vedremo il risultato del confronto tra le tre diverse collocazioni per il diffusore
Segue
F.C.
(*): Oggi gli altri angoli sono tutti occupati da altri diffusori...
Le tre prossime curve sono rilevate collocando il diffusorino da 5 litri in un angolo alla base delle scale (*): questo spiega le differenze ben più consistenti che si osservano tra le curve rilevate tutte con 1 watt, ma a 70 cm., un metro e 140 cm. Anche qui la curva rilevata a 70 cm. è stata attenuata di 3 dB e quella a 140 cm. elevata di 3 dB, in modo di riferire tutte e tre le curve alla distanza di un metro.
Notato niente...???
Beh... la risposta in basso si è estesa, perché ora inizia a scendere al di sotto di 80 Hz... ma quel che è cambiato è il livello, che ora oscilla intorno ai 95 dB(1W-1m.), raggiungendo ben 100 dB tra 90 e 150 Hz, contro gli appena 80-85 dB rilevati a queste ultime frequenze, in aria libera...!!!
Nel prossimo post vedremo il risultato del confronto tra le tre diverse collocazioni per il diffusore
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F.C.
(*): Oggi gli altri angoli sono tutti occupati da altri diffusori...
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Re: Mario Bon: la prova definitiva
Per non fare confusione ho operato le medie tra le tre curve rilevate per ciascun posizionamento del piccolo diffusore con woofer da 5"/13cm.
Qui sotto potete vedere la sovrapposizione delle medie delle curve rilevate su stand lontano dalle pareti (in rosso), a muro (in blu) e con il diffusore in angolo (in verde).
La prima cosa che si nota è che le tre curve NON SONO AFFATTO PARALLELE, come avrebbe previsto -sbagliando- Mario Bon, con la sua formuletta.
La seconda cosa che si osserva è che l'incremento di SPL introdotto dalla collocazione in angolo supera spesso (sotto 130 Hz) i nove dB previsti dalla formuletta di Mario Bon (confrontate la curva rossa con la verde) !
Tutto quel che vedete è spiegabile e prevedibile, ma questo lo fa un VERO progettista... che peraltro verifica sempre ogni simulazione importante con misure su un prototipo grezzo...!
A me sinceramente sconvolge l'idea che un "progettista" come Mario Bon non abbia probabilmente mai fatto una banalissima verifica del genere... e semmai l'avesse fatta ha ben dimostrato di non aver capito nulla dei risultati.
Lo esorto a cambiare mestiere, se già non ne ha un altro di riserva.
Saluti
F.C.
Qui sotto potete vedere la sovrapposizione delle medie delle curve rilevate su stand lontano dalle pareti (in rosso), a muro (in blu) e con il diffusore in angolo (in verde).
La prima cosa che si nota è che le tre curve NON SONO AFFATTO PARALLELE, come avrebbe previsto -sbagliando- Mario Bon, con la sua formuletta.
La seconda cosa che si osserva è che l'incremento di SPL introdotto dalla collocazione in angolo supera spesso (sotto 130 Hz) i nove dB previsti dalla formuletta di Mario Bon (confrontate la curva rossa con la verde) !
Tutto quel che vedete è spiegabile e prevedibile, ma questo lo fa un VERO progettista... che peraltro verifica sempre ogni simulazione importante con misure su un prototipo grezzo...!
A me sinceramente sconvolge l'idea che un "progettista" come Mario Bon non abbia probabilmente mai fatto una banalissima verifica del genere... e semmai l'avesse fatta ha ben dimostrato di non aver capito nulla dei risultati.
Lo esorto a cambiare mestiere, se già non ne ha un altro di riserva.
Saluti
F.C.
Re: Mario Bon: la prova definitiva
Credi che in quanto sbagli a misurare, anche se quello che realizza piacesse ai più, dovrebbe comunque cambiare mestiere?F.Calabrese ha scritto: ↑mercoledì 14 novembre 2018, 2:32
Lo esorto a cambiare mestiere, se già non ne ha un altro di riserva.
Saluti
F.C.[/color][/size]
Credi che se invece di misure non ne sbagliasse una, potrebbe in questo caso continuare ad operare e magari potrebbe farlo con maggior successo?
Credi che la presunta perfezione dei tuoi diffusori sia frutto delle tue perfette misure?
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Re: Mario Bon: la prova definitiva
Ma chettefrega .Ogni pazienza ha un limite, ed io mi sono stufato di leggere stupidaggini postate con tono tronfio, da vero "fighetto delle formulette".
F.C.
I suoi diffusori sono prodotti e si trovano ? Se piacciono , li si compra , se non piacciono si lasciano dove stanno , hanno venduto ben di peggio . Non è un problema . Ormai tu , la tua informazione , la hai fatta , amen , pensi che continuare a scagliarsi porti qualcosa ?
alberto inzani
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Re: Mario Bon: la prova definitiva
E' una SUA scelta (di Mario Bon) quella di proseguire ad oltranza, visto che continua a tenere in linea una intera sezione del forumino triste a me dedicata.mariorossi186 ha scritto: ↑mercoledì 14 novembre 2018, 10:59Ma chettefrega .Ogni pazienza ha un limite, ed io mi sono stufato di leggere stupidaggini postate con tono tronfio, da vero "fighetto delle formulette".
F.C.
I suoi diffusori sono prodotti e si trovano ? Se piacciono , li si compra , se non piacciono si lasciano dove stanno , hanno venduto ben di peggio . Non è un problema . Ormai tu , la tua informazione , la hai fatta , amen , pensi che continuare a scagliarsi porti qualcosa ?
E' talmente poco intelligente da averla infarcita di link che rimandano a questo Forum, per cui io sono praticamente costretto a replicargli...
Saluti
F.C.
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Re: Mario Bon: la prova definitiva
Mario Bon non sbaglia a misurare... NON MISURA AFFATTO...!!!leonida ha scritto: ↑mercoledì 14 novembre 2018, 8:53Credi che in quanto sbagli a misurare, anche se quello che realizza piacesse ai più, dovrebbe comunque cambiare mestiere?F.Calabrese ha scritto: ↑mercoledì 14 novembre 2018, 2:32Lo esorto a cambiare mestiere, se già non ne ha un altro di riserva.
Credi che se invece di misure non ne sbagliasse una, potrebbe in questo caso continuare ad operare e magari potrebbe farlo con maggior successo?
Credi che la presunta perfezione dei tuoi diffusori sia frutto delle tue perfette misure?
Altrimenti si sarebbe reso conto dieci anni fa che quando si passa da 4 a 2 pigreco steradianti accadono alcune cose e quando si pone il diffusore in angolo ne accadono di altre !!!
Il problema di Mario Bon non è fare misure corrette o sbagliate MA COMPRENDERNE I RISULTATI !!!
Questo è gravissimo per uno che si dà le arie del super-esperto e spara formulette senza verificarle !
Quanto a me, i miei diffusori sono il prodotto di una sequenza che inizia con studi vastissimi (a 16 anni avevo letto quasi tutti gli articoli scritti sulle trombe, dal 1919 agli anni '30) e prosegue con il progetto e la realizzazione di almeno duecentocinquanta diversi diffusori, quasi tutti misurati con attenzione ed ottima strumentazione di misura (B&K, Techron, MLSSA, ecc...) e SEMPRE ascoltati con cura, mentre nello stesso periodo ascoltavo "di tutto di più", come appassionato e recensore.
Uno come Mario Bon, che si mette a fare il fighetto contro uno cento volte più esperto di lui, dimostra proprio in questo la sua scarsa intelligenza, né più né meno di un mingherlino che va a morire sul ring, sfidando un peso massimo.
Gli sarebbe bastato cancellare la sezione dedicata a me, ed oggi lui sarebbe -dimenticato- a dare consigli ai tre autocostruttori che ancora credono in lui...
Saluti
F.C.
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Re: Mario Bon: la prova definitiva
Notate l'infantilismo di questa frase...
Saluti
F.C.
Difficoltà lessicali o culturali...???Mario Bon ha scritto:Volendo si può discutere sul fatto che la confluenza di tre pareti formi una tromba conica ma questo rientra nelle difficoltà lessicali.
Saluti
F.C.
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Re: Mario Bon: la prova definitiva
ma un tecnico come te andarsi ad attorcinare con queste storie da forum !
alberto inzani