La terza via parte seconda - ulteriori impressioni sull’impianto FC
Inviato: martedì 27 novembre 2018, 0:55
Posto anche qui, visto che il post iniziale cui questo si collega è stato spostato nella sezione “argomenti più importanti”.
Avendo avuto la possibilità di ascoltare nuovamente l'impianto di Fabrizio, mi sembra d'obbligo completare le impressioni d'ascolto postate all'epoca.
Innanzitutto ringrazio Fabrizio per la consueta cordialissima ospitalità, e per l'ottimo caffè (ora capisco perché ne prende così tanti..).
L'impianto ascoltato era il medesimo della volta scorsa, nella medesima configurazione. L'equalizzazione scelta è stata quella meno invasiva, che asseconda la risposta naturale dei driver verso l'estremo alto dello spettro.
Questa volta abbiamo evitato ogni genere di "effetto speciale". Registrazioni normali a volumi di ascolto normale (quasi condominiale), contenenti musica normale. Nello specifico si è trattato per il 90% di musica acustica, dal jazz alla classica alla cameristica ai cori al cantautorato. Insomma quasi 3 ore si ottima musica, senza pensare troppo all'impianto.
Oltre a confermare le impressioni precedenti, lo scopo principale dell'ascolto era la verifica della timbrica, unico aspetto non completamente sondato nella precedente sessione d'ascolto. Beh, che dire, la faccio breve: siamo su ottimi livelli anche per quanto riguarda questo paramento. La timbrica è corretta, si identifica con grande piacere e con grande facilità ogni singolo materiale vibrare all'interno di ogni singolo strumento. E questo avviene in maniera molto spontanea e naturale. Pelli, legni, ottoni, metalli, plastiche, voci, tutto è riprodotto esattamente così come deve essere. E' stata una piacevole conferma, così come è stata una piacevole esperienza ascoltare per ore a volumi normali (ma con una facilità nel riprodurre la dinamica reale fuori dal comune) ed andar via con la voglia di ascoltare ancora per ore.
Ultima nota, confermo la grande capacità di ricostruzione spaziale, unità alla capacità dei diffusori di scomparire completamene dall'ambiente. Capacità che permane addirittura sedendosi a sinistra del diffusore sinistro, o a destra del diffusore destro, a meno di un metro di distanza.
In conclusione, a mio avviso non rimane che trovare degli ampli definitivi e senza ventole da poter accoppiare facilmente all'impianto. Una volta superato quest'ultimo scoglio credo sia assai difficile far di meglio.
A presto!
Mattia
Avendo avuto la possibilità di ascoltare nuovamente l'impianto di Fabrizio, mi sembra d'obbligo completare le impressioni d'ascolto postate all'epoca.
Innanzitutto ringrazio Fabrizio per la consueta cordialissima ospitalità, e per l'ottimo caffè (ora capisco perché ne prende così tanti..).
L'impianto ascoltato era il medesimo della volta scorsa, nella medesima configurazione. L'equalizzazione scelta è stata quella meno invasiva, che asseconda la risposta naturale dei driver verso l'estremo alto dello spettro.
Questa volta abbiamo evitato ogni genere di "effetto speciale". Registrazioni normali a volumi di ascolto normale (quasi condominiale), contenenti musica normale. Nello specifico si è trattato per il 90% di musica acustica, dal jazz alla classica alla cameristica ai cori al cantautorato. Insomma quasi 3 ore si ottima musica, senza pensare troppo all'impianto.
Oltre a confermare le impressioni precedenti, lo scopo principale dell'ascolto era la verifica della timbrica, unico aspetto non completamente sondato nella precedente sessione d'ascolto. Beh, che dire, la faccio breve: siamo su ottimi livelli anche per quanto riguarda questo paramento. La timbrica è corretta, si identifica con grande piacere e con grande facilità ogni singolo materiale vibrare all'interno di ogni singolo strumento. E questo avviene in maniera molto spontanea e naturale. Pelli, legni, ottoni, metalli, plastiche, voci, tutto è riprodotto esattamente così come deve essere. E' stata una piacevole conferma, così come è stata una piacevole esperienza ascoltare per ore a volumi normali (ma con una facilità nel riprodurre la dinamica reale fuori dal comune) ed andar via con la voglia di ascoltare ancora per ore.
Ultima nota, confermo la grande capacità di ricostruzione spaziale, unità alla capacità dei diffusori di scomparire completamene dall'ambiente. Capacità che permane addirittura sedendosi a sinistra del diffusore sinistro, o a destra del diffusore destro, a meno di un metro di distanza.
In conclusione, a mio avviso non rimane che trovare degli ampli definitivi e senza ventole da poter accoppiare facilmente all'impianto. Una volta superato quest'ultimo scoglio credo sia assai difficile far di meglio.
A presto!
Mattia