La soluzione più semplice
Inviato: domenica 2 dicembre 2018, 8:14
In questi giorni abbiamo discusso molto a proposito di diffusori di classe media, ed io ho sostenuto la tesi che con due coppie di Indiana Line si possa fare di meglio, spendendo pochissimo.
Rileggendo i commenti di un forumer piuttosto acidino, mi sono accorto che la soluzione ai suoi problemi l'avevamo tutti davanti al naso (me per primo) ma ci siamo distratti a parlar male delle Klipschorn o su altre amenità, dimenticandola.
Colgo l'occasione per proporvela come spunto di riflessione, nel senso che questo Forum potrebbe dare più facilmente delle grandi soddisfazioni se fossimo tutti più concentrati sull'obbiettivo, piuttosto che tentare continuamente la difesa dell'indifendibile, vale a dire dei diffusori di categoria e costo intermedi.
Osservate con attenzione questa foto e provate ad immaginare quali siano i possibili problemi di questo impianto.

Beh... è chiaro che dei diffusori stretti (per cui omnidirezionali fino alle frequenze medie) e allontanati dal muro, invieranno verso di questo più o meno la stessa energia che inviano in direzione dell'ascoltatore, su tutta la gamma bassa. E poiché quel muro è totalmente riflettente, ecco che si creerà una riflessione appena ritardata, che produrrà picchi e buche (profonde...!) nella risposta su tutta la gamma bassa e medio-bassa: una cosa che rende artificiosa la sensazione all'ascolto (si crea un comb-filtering micidiale, proprio in gamma medio-bassa).
Se l'idea fosse quella di spenderci più di dodicimila Euro, allora si potrebbero sostituire quei due diffusori con il "due vie serio", che risente pochissimo della presenza della parete di fondo, grazie al tipo di woofer ed alla larghezza del pannello frontale. Ma proviamo ad escludere questa opzione, per motivi di costo.
Ebbene... ora immaginate di disporre di DUE coppie di diffusorini tower -per esempio due coppie di Indiana Line Nota-550, solo per dare un costo alla operazione- ed immaginate di disporre la seconda coppia alle spalle della prima, appoggiandola al muro e ruotandola di 90 gradi, in modo che i woofers irradino di lato, letteralmente attaccati al muro.
La seconda coppia di diffusori potrà essere collegata in parallelo alla prima, interponendo una bella induttanza in serie (p.es. 4-5 milliHenry) al terminale positivo della coppia addossata alla parete di fondo. Le due coppie saranno anche collegate in fase opposta, semplicemente invertendo i poli ai terminali di collegamento della coppia addossata alla parete.
Il livello sulle basse aumenterà, ma basterà un banale controllo di tono per riallinearlo, o meglio un piccolo equalizzatore.
Operando come abbiamo ipotizzato otterremo tre ENORMI VANTAGGI:
1)- Il dipolo formatosi sulla gamma bassa e medio-bassa comporterà l'annullamento di tutte le emissioni di queste frequenze orientate verso le pareti laterali e verso il soffitto, di fatto riducendo di circa 5 dB il livello del campo riverberato nell'ambiente. Il che non è poco, considerando che per ottenerlo - a quelle frequenze - sarebbero necessari trattamenti costosi ed ingombranti: improponibili in casa.
2)- L'emissione del diffusore con i woofer a filo parete sarà lineare e priva dei buchi causati dalla riflessione dalla parete posteriore, per cui la risposta dell'insieme sarà lineare in gamma bassa e medio-bassa, annullando il senso di artificiosità in precedenza presente all'ascolto.
3)- L'aumento di rendimento in gamma medio-bassa (dovuto soprattutto alla presenza del diffusore accostato al muro) verrà compensato con l'equalizzazione, consentendo all'ampli di lavorare meno proprio nella banda di frequenze dove è concentrata la maggiore energia. Sarà come aver cambiato ampli con un modello più potente.
Naturalmente questa soluzione va studiata in maggiore dettaglio, magari misurando il caso-esempio.
Una cosa che avremmo potuto fare facilmente, se non ci si fosse persi in discussioni inutili...
La vita è fatta anche di occasioni perdute, come in questo caso.
Saluti
F.C.
Rileggendo i commenti di un forumer piuttosto acidino, mi sono accorto che la soluzione ai suoi problemi l'avevamo tutti davanti al naso (me per primo) ma ci siamo distratti a parlar male delle Klipschorn o su altre amenità, dimenticandola.
Colgo l'occasione per proporvela come spunto di riflessione, nel senso che questo Forum potrebbe dare più facilmente delle grandi soddisfazioni se fossimo tutti più concentrati sull'obbiettivo, piuttosto che tentare continuamente la difesa dell'indifendibile, vale a dire dei diffusori di categoria e costo intermedi.
Osservate con attenzione questa foto e provate ad immaginare quali siano i possibili problemi di questo impianto.
Beh... è chiaro che dei diffusori stretti (per cui omnidirezionali fino alle frequenze medie) e allontanati dal muro, invieranno verso di questo più o meno la stessa energia che inviano in direzione dell'ascoltatore, su tutta la gamma bassa. E poiché quel muro è totalmente riflettente, ecco che si creerà una riflessione appena ritardata, che produrrà picchi e buche (profonde...!) nella risposta su tutta la gamma bassa e medio-bassa: una cosa che rende artificiosa la sensazione all'ascolto (si crea un comb-filtering micidiale, proprio in gamma medio-bassa).
Se l'idea fosse quella di spenderci più di dodicimila Euro, allora si potrebbero sostituire quei due diffusori con il "due vie serio", che risente pochissimo della presenza della parete di fondo, grazie al tipo di woofer ed alla larghezza del pannello frontale. Ma proviamo ad escludere questa opzione, per motivi di costo.
Ebbene... ora immaginate di disporre di DUE coppie di diffusorini tower -per esempio due coppie di Indiana Line Nota-550, solo per dare un costo alla operazione- ed immaginate di disporre la seconda coppia alle spalle della prima, appoggiandola al muro e ruotandola di 90 gradi, in modo che i woofers irradino di lato, letteralmente attaccati al muro.
La seconda coppia di diffusori potrà essere collegata in parallelo alla prima, interponendo una bella induttanza in serie (p.es. 4-5 milliHenry) al terminale positivo della coppia addossata alla parete di fondo. Le due coppie saranno anche collegate in fase opposta, semplicemente invertendo i poli ai terminali di collegamento della coppia addossata alla parete.
Il livello sulle basse aumenterà, ma basterà un banale controllo di tono per riallinearlo, o meglio un piccolo equalizzatore.
Operando come abbiamo ipotizzato otterremo tre ENORMI VANTAGGI:
1)- Il dipolo formatosi sulla gamma bassa e medio-bassa comporterà l'annullamento di tutte le emissioni di queste frequenze orientate verso le pareti laterali e verso il soffitto, di fatto riducendo di circa 5 dB il livello del campo riverberato nell'ambiente. Il che non è poco, considerando che per ottenerlo - a quelle frequenze - sarebbero necessari trattamenti costosi ed ingombranti: improponibili in casa.
2)- L'emissione del diffusore con i woofer a filo parete sarà lineare e priva dei buchi causati dalla riflessione dalla parete posteriore, per cui la risposta dell'insieme sarà lineare in gamma bassa e medio-bassa, annullando il senso di artificiosità in precedenza presente all'ascolto.
3)- L'aumento di rendimento in gamma medio-bassa (dovuto soprattutto alla presenza del diffusore accostato al muro) verrà compensato con l'equalizzazione, consentendo all'ampli di lavorare meno proprio nella banda di frequenze dove è concentrata la maggiore energia. Sarà come aver cambiato ampli con un modello più potente.
Naturalmente questa soluzione va studiata in maggiore dettaglio, magari misurando il caso-esempio.
Una cosa che avremmo potuto fare facilmente, se non ci si fosse persi in discussioni inutili...
La vita è fatta anche di occasioni perdute, come in questo caso.
Saluti
F.C.