Impianto H.Q.

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F.Calabrese
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Re: Impianto H.Q.

#41 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 7 dicembre 2018, 0:38

Mauro1 ha scritto:
giovedì 6 dicembre 2018, 23:11
E' vero, non posso distanziare mediobassi e medi, anche se li taglio a 48 dB/oct non mi sembra una buona cosa. Se si appendono i mediobassi il robot cluster arrayzzato diventa più massiccio inoltre i bassi perdono il prolungamento della tromba... bisognerebbe trovare una nuova genialata per il prolungamento della tromba bassi..
Nulla di così straordinario: basta unire bassi e medio-bassi, come all'epoca, però puntando tutto verso l'alto, verso un pannello riflettente.

(il trucco è che i bassi verrebbero comunque direzionati tramite delay, mentre ad essere riflessi dal pannello sarebbero solo i medio-bassi, ma gradualmente in funzione della frequenza).

Sono tutte cose che vanno ben studiate, misurando dei prototipi in scala.

Qualora ci fosse un committente, questo sarebbe un piacere farlo... (sto citando le parole di Earl Geddes...)

Saluti
F.C.

floyd67
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Re: Impianto H.Q.

#42 Messaggio da floyd67 » giovedì 1 agosto 2019, 19:43

Sono a Latina per un cencerto tributo a Pino Daniele, abbiamo appena conosciuto il fotografo ufficiale della serata Fabio Pirazzi che si ricorda benissimo dell' impianto HQ e di quanto sia stato apprezzato dai più grandi artisti dell'epoca 👍😏😁

F.Calabrese
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Re: Impianto H.Q.

#43 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 2 agosto 2019, 10:06

floyd67 ha scritto:
giovedì 1 agosto 2019, 19:43
Sono a Latina per un cencerto tributo a Pino Daniele, abbiamo appena conosciuto il fotografo ufficiale della serata Fabio Pirazzi che si ricorda benissimo dell' impianto HQ e di quanto sia stato apprezzato dai più grandi artisti dell'epoca 👍😏😁
Grazie !!!

Lui c'era...? Ha ricordato qualcosa del tipo di suono..? (sono curiosissimo)

Saluti
F.C.

bobgraw
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Re: Impianto H.Q.

#44 Messaggio da bobgraw » venerdì 2 agosto 2019, 11:40

ginohorn ha scritto:
martedì 4 dicembre 2018, 15:12
Appena ho visto l'impianto sono rimasto deluso; il primo pensiero :"e che ce fanno co sté quattro casse !"- Infatti, come da foto, l'impianto al paragone dei suoi predecessori appariva misero. Quando poi però hanno cominciato a provare i vari sound ed il fonico metteva a punto i vari livelli e le varie timbriche...... :o :o :o cavolo ; l'unica parola che mi passò per la testa. Non durò molto la messa a punto di tutta la strumentazione; il gruppo musicale eseguì per prova un paio di pezzi e tutto finì li. :(
Ovviamente, visto che in divisa potevo andare dappertutto, curiosavo davanti, dietro, sul palco ma mi sembrava alla vista tutto sottodimensionato ma all'ascolto, cavoli, che suono!. Non ero però del tutto convinto perchè avevo pensato che essendo vuoto, il volume era creato dal riverbero ed invece non era così.
Il giorno dopo prima del concerto, a Palaeur straboccante di pubblico, il fonico aveva messo una cassetta (dico CASSETTA) con un pò di musica mista. Ad un certo punto quale brano poteva cominciare a far ribollire il sangue degli spettatori? The Wall ! Il fonico ha cominciato ad alzare il volume fino a punto che, al passaggio dell'elicottero hanno cominciato a tremare le pance delle persone ed allo stacco successivo il colpo di grancassa fu una fucilata tale che generò uno sfrenato entusiasmo da parte di tutti. Porco boia, che impianto (da una cassetta )!
Poi è cominciato il concerto e qui sono emerse le qualità che mai mi sarei aspettato da un'impiantino così povero all'occhio (ma non all'orecchio). :lol:
Che emozione. Bassi velocissimi, profondi, mediobassi spaventosamente potenti e dettagliati, medioalti presenti, intellegibili pur nella tempesta di db che ti piombavano addosso. Mai sentita una prestazione simile.
Ovviamente mi muovevo in mezzo al pubblico da una parte all'altra; in qualsiasi posizione stessi il messaggio musicale era lo stesso anche verso il pubblico che stava alle estremità della platea.
La sera successiva stessa identica performance ma con la consapevolezza da parte mia che quelle trombe erano molto direttive, "sparavano" direttamente sul pubblico e quindi si limitava fortemente il riverbero delle pareti .
In sintesi, non c'era Martin, Jbl o Electrovoice (erano gli impianti più largamente usati a quel tempo) che poteva tenere testa all'H.Q.
Chissà, se oggi un'artista volesse un proprio impianto da concerto, un sistema come quello farebbe impallidire tutti gli altri che per funzionare hanno bisogno di megawatt, processori, dischi volanti e testate atomiche. Un'H.Q., 30 kw di amplificazione e due processori ed il gioco sarebbe fatto.
Mi dispiace solo che la maggior parte di voi non l'abbia sentito unitamente ad altri impianti top di Fabrizio. Un saluto.gh
Grazie @ginohorn per l'emozionante racconto, leggere di queste performance mette i brividi, spiace non averli potuti vivere di persona...

@F.Calabrese: personalmente l'unica data significativa nei Palasport di cui ho memoria è il concerto di Miles Davis al Palaruffini di Torino il 09/07/1990 : per caso c'era un tuo impianto in quella occasione?

F.Calabrese
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Re: Impianto H.Q.

#45 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 2 agosto 2019, 12:14

bobgraw ha scritto:
venerdì 2 agosto 2019, 11:40
...
@F.Calabrese: personalmente l'unica data significativa nei Palasport di cui ho memoria è il concerto di Miles Davis al Palaruffini di Torino il 09/07/1990 : per caso c'era un tuo impianto in quella occasione?
Non credo... l'Impianto H.Q. era del 1982 e la sociaetà è stata sciolta un paio di anni dopo.

Da allora io non ho mai saputo della destinazione di ampli e diffusori.

Saluti
F.C.

elettro
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Re: Impianto H.Q.

#46 Messaggio da elettro » venerdì 2 agosto 2019, 15:33

Guardando bene alcune delle trombe in foto di questo HQ, si nota un particolare conformazione simile alla tromba del mediobasso del Mostro.
Come ha già detto qualcuno, alla vista quell'impianto apre uno come tanti altri oppure una copia di un Klipsh Pro, ma in realtà nasconde altro…
Qella particolare espansione del condotto è il segreto...
I trasduttori erano Gauss..?

aldusmanutius
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Re: Impianto H.Q.

#47 Messaggio da aldusmanutius » venerdì 2 agosto 2019, 15:58

un racconto, completo, emozionante... toccante.
Grazie a ginohorn, sono sicuro che anche Fabrizio, che non si commuove credo quasi più per nulla, si sia emozionato tanto a rileggere.
e comunque ci sarebbe da riflettere, vengono fuori tante tante cose... ci credo che a volte ti pigli lo sconforto per la deriva che ha preso quel settore...
Marco

floyd67
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Re: Impianto H.Q.

#48 Messaggio da floyd67 » venerdì 2 agosto 2019, 16:44

F.Calabrese ha scritto:
venerdì 2 agosto 2019, 10:06
floyd67 ha scritto:
giovedì 1 agosto 2019, 19:43
Sono a Latina per un cencerto tributo a Pino Daniele, abbiamo appena conosciuto il fotografo ufficiale della serata Fabio Pirazzi che si ricorda benissimo dell' impianto HQ e di quanto sia stato apprezzato dai più grandi artisti dell'epoca 👍😏😁
Grazie !!!

Lui c'era...? Ha ricordato qualcosa del tipo di suono..? (sono curiosissimo)

Saluti
F.C.

E c'era si ha omaggiato Spartaco e gli è bastato nominare "HQ" per far capire quanto glorioso fosse quel suono....

F.Calabrese
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Re: Impianto H.Q.

#49 Messaggio da F.Calabrese » venerdì 2 agosto 2019, 23:51

aldusmanutius ha scritto:
venerdì 2 agosto 2019, 15:58
un racconto, completo, emozionante... toccante.
Grazie a ginohorn, sono sicuro che anche Fabrizio, che non si commuove credo quasi più per nulla, si sia emozionato tanto a rileggere.
e comunque ci sarebbe da riflettere, vengono fuori tante tante cose... ci credo che a volte ti pigli lo sconforto per la deriva che ha preso quel settore...
Hai centrato in pieno... sia il fatto che io mi sia emozionato al racconto... sia il fatto che io trovi demenziale la deriva attuale (dal 1985...!).

Confesso una cosa: io del suono dei miei impianti tendo a ricordare i difetti, non i pregi. Proprio perché i difetti erano per me più importanti, perché rappresentavano i problemi da risolvere nel prossimo impianto. Per questo chiedo sempre se qualcuno si ricorda quel suono...

Un ricordo però ce l'ho anche io, nitidissimo... vale a dire quello di quando al capannone di Zard organizzammo una prova a confronto diretto tra il sistema di David Zard (lo Scossa) ed appunto l'H.Q.

Il sistema di Zard impiegava ampli SAE (2400L e 2600) e solo trasduttori Gauss: 4x Gauss 4580 su ciascun basso (reflex, copia delle EV TL-606Q), 2x Gauss 4580/5840 per ogni medio basso (a sospensione), più drivers Gauss HF-4080 su trombe 4075 per i medio-alti ed infine tweeters Gauss 1502.

Il sistema HQ impiegava tre woofers JBL E-140 sui bassi e quattro RCF L12-544 sui medio-bassi, più drivers Gauss HF-4080 su trombe a doppia espansione (expo+conica) per i medio-alti e tweeters JBL 2405 ricaricati con trombe 20 X 30 gradi... Ampli SAE, ma erano i P-250, vale a dire la versione con ingressi bilanciati del SAE 2401 domestici.

Ora immagino che sarete curiosi di conoscere il risultato del confronto, fatto tra due sistemi completi, di cui lo Scossa aveva più ampli e più trasduttori, ma le prendeva malamente in termini di potenza di picco (che nelle prove raggiungeva i 144 dB di Picco Lineare a 3-4 metri, per il sistema H.Q.).

Ebbene... la differenza che ricordo meglio era in gamma medio-bassa, dove l'H.Q. aveva un margine di superiorità addirittura imbarazzante...

In gamma bassa profonda era una bella lotta, tra lo Scossa che scendeva apparentemente di più, ma suonava più "artificiale", nonostante avesse trasduttori decisamente superiori...

Comunque ricordo distintamente la mia camicia e quella di un mio amico che si spostavano avanti ed indietro di un centimetro almeno, mentre appunto il fonometro segnava 144 e passa deciBel di Picco. Ed il suono era ancora nitido ed apparentemente privo di distorsione.

Certo che sarebbe fantastico ascoltare un impianto di quel tipo, ma realizzato con i trasduttori di oggi, che sono assolutamente superiori... per non parlare degli ampli... ;) ;) :lol:

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Impianto H.Q.

#50 Messaggio da F.Calabrese » sabato 3 agosto 2019, 0:00

elettro ha scritto:
venerdì 2 agosto 2019, 15:33
Guardando bene alcune delle trombe in foto di questo HQ, si nota un particolare conformazione simile alla tromba del mediobasso del Mostro.
...
NO... l'erede del Mostro di Stereoplay era il sistema Audiometric, che peraltro impiegava per i medio-bassi esattamente gli stessi midwoofer Gauss 1841.

Comunque la progettazione dei sistemi da concerto (quelli seri) non ha quasi nulla a che vedere con quella dei normali sistemi domestici, anche ad Alta Efficienza. Si tratta infatti di impianti che nascono per essere impiegati in condizioni di sovraccarico senza che per questo la qualità dell'ascolto venga sacrificata più di tanto.

Il solo mio sistema domestico progettato in quel modo era l'Impianto Provocazione a tromba (*), che infatti era impossibile sentir distorcere...

Il problema è che nessun committente chiede mai un impianto nato per "fare paura"...

Saluti
F.C.

(*): da cui derivano i bassi del FH "per Aleandro"...

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