Cambio Generazionale tra i marchi?

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queledsasol
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Cambio Generazionale tra i marchi?

Messaggio da queledsasol » martedì 4 dicembre 2018, 17:26

Guardando le immagini postate sulle fiere di Alta Fedeltà emerge in modo chiaro che nuovi marchi proliferano in maniera molto più massiccia che non nel recente passato.
Siamo ad un massiccio ricambio generazionale dei marchi....o ad un massiccio ridimensionamento del settore...con conseguente nascita di una miriade di artigiani .... ?

Audiomat
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Re: Cambio Generazionale tra i marchi?

Messaggio da Audiomat » martedì 4 dicembre 2018, 17:34

queledsasol ha scritto:
martedì 4 dicembre 2018, 17:26
Guardando le immagini postate sulle fiere di Alta Fedeltà emerge in modo chiaro che nuovi marchi proliferano in maniera molto più massiccia che non nel recente passato.
Siamo ad un massiccio ricambio generazionale dei marchi....o ad un massiccio ridimensionamento del settore...con conseguente nascita di una miriade di artigiani .... ?
https://youtu.be/jYQWVnKEFRk

a presto!
Mattia

aldusmanutius
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Re: Cambio Generazionale tra i marchi?

Messaggio da aldusmanutius » martedì 4 dicembre 2018, 18:21

tenderei a dire pure io "la seconda che hai detto"...

poi il discorso andrebbe approfondito ma non è cosa semplice; intendo statisticamente... di marchi ne sono nati talmente tanti di piccoli piccoli.
nella tendenza non si può fare di tutta l'erba un fascio, ci saranno inevitabilmente cose buone ed altre molto molto meno.

mi piacerebbe conoscere qualche numero di trend industriale di una dozzina di marchi storici, a partire dal fenomeno Macintosh ad esempio

F.Calabrese
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Re: Cambio Generazionale tra i marchi?

Messaggio da F.Calabrese » martedì 4 dicembre 2018, 18:34

aldusmanutius ha scritto:
martedì 4 dicembre 2018, 18:21
...
poi il discorso andrebbe approfondito ma non è cosa semplice; intendo statisticamente... di marchi ne sono nati talmente tanti di piccoli piccoli.
nella tendenza non si può fare di tutta l'erba un fascio, ci saranno inevitabilmente cose buone ed altre molto molto meno.
...
In realtà la differenza tra i "nuovi" marchi di una volta e quelli di oggi è semplice e facilmente individuabile da tutti.

Una volta i marchi destinati al futuro successo nascevano con un retroterra di progettazione assai avanzato, vedi ad esempio la Quad e la Kef, che avevano in laboratorio dei nomi come Peter Walker e Laurie Fincham, rispettivamente.

Oggi i vari marchi e marchietti che spuntano ad ogni mostra (e raramente arrivano alla seconda edizione...) hanno alle spalle al massimo dei bravi autocostruttori, che scopiazzano idee già vecchie e non hanno alcuna speranza di reale successo.

Avendo lavorato per le riviste, io so bene che si aiuta sempre il cavallo sul quale si pensa di poter scommettere in futuro... ma oggi si vedono solo brocchi, o quasi... perlomeno dalle nostre parti.

Saluti
F.C.

Zelenka
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Re: Cambio Generazionale tra i marchi?

Messaggio da Zelenka » martedì 4 dicembre 2018, 18:55

F.Calabrese ha scritto:
martedì 4 dicembre 2018, 18:34
aldusmanutius ha scritto:
martedì 4 dicembre 2018, 18:21
...
poi il discorso andrebbe approfondito ma non è cosa semplice; intendo statisticamente... di marchi ne sono nati talmente tanti di piccoli piccoli.
nella tendenza non si può fare di tutta l'erba un fascio, ci saranno inevitabilmente cose buone ed altre molto molto meno.
...
In realtà la differenza tra i "nuovi" marchi di una volta e quelli di oggi è semplice e facilmente individuabile da tutti.

Una volta i marchi destinati al futuro successo nascevano con un retroterra di progettazione assai avanzato, vedi ad esempio la Quad e la Kef, che avevano in laboratorio dei nomi come Peter Walker e Laurie Fincham, rispettivamente.

Oggi i vari marchi e marchietti che spuntano ad ogni mostra (e raramente arrivano alla seconda edizione...) hanno alle spalle al massimo dei bravi autocostruttori, che scopiazzano idee già vecchie e non hanno alcuna speranza di reale successo.

Avendo lavorato per le riviste, io so bene che si aiuta sempre il cavallo sul quale si pensa di poter scommettere in futuro... ma oggi si vedono solo brocchi, o quasi... perlomeno dalle nostre parti.

Saluti
F.C.
Come è ormai noto (spero...), ci sono anche diversi marchi ormai affermati, il cui retroterra tecnico è da "autocostruttori industrializzati" o poco più e questo vale anche per marchi non italiani!

bepi67
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Re: Cambio Generazionale tra i marchi?

Messaggio da bepi67 » martedì 4 dicembre 2018, 21:59

Parliamo di marchi audiofili, roba strana, che per farti ascoltare un pò di musica in grazia di Dio ti costringe a metterti i diffusori in mezzo alla stanza, che non funzionano bene se non gli attacchi il cavo giusto, che per farti sentire il "nero infrastrumentale" ci devi mettere il cavo di alimentazione pitonato, che hanno tutti quei strani piedi cuneiformi che danno la sensazione di isolarli dalle vibrazioni.
Stiamo parlando di questi marchi.
Fortunatamente esistono anche i marchi "storici", che da mezzo secolo ed oltre permettono al comune padre di famiglia di ascoltare la musica la sera quando torna a casa, magari a vedere un film con i bambini nel salotto di casa senza preoccuparsi del millimetro di spostamento del diffusore dal segno messo sul pavimento, che non devi rinunciare a cambiare l'automobile vecchia di 15 anni per comperarti un paio di casse.
Beh quelli (per fortuna) sono sempre gli stessi......

Ciao
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

Zelenka
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Re: Cambio Generazionale tra i marchi?

Messaggio da Zelenka » martedì 4 dicembre 2018, 22:37

bepi67 ha scritto:
martedì 4 dicembre 2018, 21:59
Parliamo di marchi audiofili, roba strana, che per farti ascoltare un pò di musica in grazia di Dio ti costringe a metterti i diffusori in mezzo alla stanza (diciamo in mezzo ai coglioni), che non funzionano bene se non gli attacchi il cavo giusto, che per farti sentire il "nero infrastrumentale" ci devi mettere il cavo di alimentazione pitonato, che hanno tutti quei strani piedi cuneiformi che danno la sensazione di isolarli dalle vibrazioni.
Stiamo parlando di questi marchi.
Fortunatamente esistono anche i marchi "storici", che da mezzo secolo ed oltre permettono al comune padre di famiglia di ascoltare la musica la sera quando torna a casa, magari a vedere un film con i bambini nel salotto di casa senza preoccuparsi del millimetro di spostamento del diffusore dal segno messo sul pavimento, che non devi rinunciare a cambiare l'automobile vecchia di 15 anni per comperarti un paio di casse.
Beh quelli (per fortuna) sono sempre gli stessi......

Ciao
Quale marchio storico, secondo Te? In base al Tuo identikit, incominciamo a scartare B&W ( si sono finalmente decisi su quale è il miglior materiale per i loro tweeters?? e l'anno prossimo, cupole alla kriptonite sinterizzata?), Kef, Opera (oibò), Sonus Faber (storico???), Karma (le bare sonanti!!), Harbeth (tanto di cappello ad Alan Shaw, un maestro del marketing, detto senza ironia, anzi), Spendor (pallida pseudo copia di Harbeth), Dynaudio, etc.

Se mi permetti, la Tua è una falsa distinzione: possiamo ridurre il tutto al "fattore prezzo".

bepi67
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Re: Cambio Generazionale tra i marchi?

Messaggio da bepi67 » martedì 4 dicembre 2018, 22:44

Zelenka pensala come ti pare.
Ci sono marchi tipo Marantz, Rotel, Denon, Nad, Quad ma anche McIntosch (che nella follia della piega presa dall'HiEnd si possono considerare ormai di fascia media :lol: ) Luxman e qualche altro.
Marchi che stranamente non hanno seguito la moda del "meno c'è meglio è" togliendo ad esempio i controlli di tono ma facendoti pagare le cose di più, marchi con un servizio di assitenza tecnica alle spalle, che se si rompono si possono riparare senza chiamare lo sciamano.
Diffusori, ci sono diversi marchi snobbati dalla banda audiofila (Heco, Quad, ad esempio).

Parlo di questa roba qui, tu di cosa parli ?

B67
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

Zelenka
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Re: Cambio Generazionale tra i marchi?

Messaggio da Zelenka » martedì 4 dicembre 2018, 22:56

bepi67 ha scritto:
martedì 4 dicembre 2018, 22:44
Zelenka pensala come ti pare.
Ci sono marchi tipo Marantz, Rotel, Denon, Nad, Quad ma anche McIntosch (che nella follia della piega presa dall'HiEnd si possono considerare ormai di fascia media :lol: ) Luxman e qualche altro.
Marchi che stranamente non hanno seguito la moda del "meno c'è meglio è" togliendo ad esempio i controlli di tono ma facendoti pagare le cose di più, marchi con un servizio di assitenza tecnica alle spalle, che se si rompono si possono riparare senza chiamare lo sciamano.
Diffusori, ci sono diversi marchi snobbati dalla banda audiofila (Heco, Quad, ad esempio).

Parlo di questa roba qui, tu di cosa parli ?

B67
Mi sembrava che Ti stessi riferendo ai costruttori di diffusori, se parli di elettroniche è un'altra storia e posso essere grosso modo d'accordo con Te.

mariorossi186
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Re: Cambio Generazionale tra i marchi?

Messaggio da mariorossi186 » mercoledì 5 dicembre 2018, 7:51

l'hiend è finita da qualche anno .... almeno per come la si poteva benevolmente intendere e come senso generale ad esistere .... ed ora galleggia ancora perchè è luccicante , spessorata ed è stata ben vestita e .... pitonata .... cavi .... per riuscire ancora a spacciarla a qualche iper danaroso che vuole arredarci la tavernetta / bar con l'aiuto del solito architetto
hiend identificata come iper costosa e buon suono sono da sempre scorrelati e l'unico senso ad esistere è il costo proibitivo che rende l'hiend esclusiva e per pochi
Tuttavia nell'era internet sono disponibili 3 opzioni ....
l'hiend assurda
l'autocostruzione / clonatura che può dare ottime soddisfazioni
le solite garanzie anche tecniche , ossia i marchi storici come Nad , Mcintosh , Luxman etc , da sempre assistiti e con ricambi a disposizione .... non cancellano le sigle dei dispositivi .... :mrgreen: .... e nemmeno inresinano :roll:
unica variante satellitare sono alcuni autocostruttori / artigiani / hobbysti che partecipano alle mostre inventandosi un marchio e proponendo le solite cose .... , ma il solito proposto anche dalla hiend
Problema è che i nuovi ultimi arrivati vedono il miraggio di incassare cifre importanti dai conosciuti danarosi quasi estinti audiofili un filo .... fessacchiotti .... vendendo deja vue .... un pò come ai mercatini dell'usato dove ancora qualcuno spera o di concludere affari o di vendere ciarpame a costo di preziosi antichi / vecchi
tuttavia gli audiofili sono ormai vecchiotti e pure sgamati .... si spera .... e le vendite delle carabattole sono sempre più difficili
attenzione che marchi come Albarry , Myst , Quick Silver , Perreaux etc erano anche loro marchietti banali da artigianotti basici spinti commercialmente solo dal guru .... capitale .... compiacente od altro che .... almeno spero per lui .... intascava cagnotte per scrivere minkiate tecniche e soniche .... le cagnotte , unica spiegazione per strapaprsi la cute sentendo .... ( ma mai li accese ? .... qualcosa anch'io .... toccai via telefono .... di queste gabbolette ) .... :mrgreen: .... robaccia come il Perreaux od il Quick Silver
alberto inzani

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