L'alternativa a valvole

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oblomov
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Re: L'alternativa a valvole

Messaggio da oblomov » giovedì 21 febbraio 2019, 20:10

danco ha scritto:
giovedì 21 febbraio 2019, 12:10

- Presenza dei trasformatori di uscita (OTL a parte)
- Ridotto numero di componenti
- Assenza di problematiche di tipo termico
- Semplicità di manutenzione
in più...
...
Invece che sui circuiti integrati era basato sulle valvole termoioniche. Al di là del noto ritardo tecnologico dell'URSS nel campo dell'elettronica, la scelta delle valvole termoioniche era stata dettata da due motivazioni. Una era di ordine costruttivo: le valvole termoioniche, a differenza dei circuiti integrati, tollerano bene le alte temperature che si sviluppano per attrito alle alte velocità. In questo modo non era necessario appesantire l'aereo con un sistema di raffreddamento apposito per il radar. L'altro motivo era dettato da esigenze operative: le valvole termoioniche resistono alle emissioni elettromagnetiche di un'esplosione atomica. In più sono semplici da riparare, cosa che non guasta mai.
...
http://cosesovietiche.blogspot.com/2013 ... gence.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Mikoyan-Gurevich_MiG-25

oblomov
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Re: L'alternativa a valvole

Messaggio da oblomov » giovedì 21 febbraio 2019, 20:16

...
Di fatto, la più grande tempesta solare che si ricordi avvenne nel 1859, durante un massimo solare di dimensioni simili a quello cui stiamo andando incontro, fa sapere la NASA. La tempesta fu soprannominata Evento di Carrington in onore dell'astronomo inglese Richard Carrington, che nell'ossevare la megatempesta fu il primo a scoprire il nesso tra l'attività solare e le turbolenze geomagnetiche sulla Terra.

Durante l'Evento di Carrington, le aurore boreali furono avvistate a sud fino a Roma e a Cuba, mentre le aurore australi furono visibili a nord fino a Santiago, in Cile.

La turbolenza geomagnetica fu così intensa che gli operatori della rete telegrafica statunitense raccontarono di aver visto scintille sprigionarsi dai loro strumenti, e alcuni arrivarono perfino a prendere fuoco, ricorda l'astrofisico Ed Cliver dell'Air Force Research Laboratory di Bedford, in Massachusetts.

Nel 1859, questi episodi diedero vita perlopiù a adegli aneddoti. Ma se qualcosa di simile accadesse oggi, la nostra rete infrastrutturale elettronica potrebbe saltare. "In ballo ci sono le tecnologie avanzate che sono alla base di quasi ogni aspetto della nostra vita", dice Bogdan dello Space Weather Prediction Center.

La tempesta solare romperebbe il nostro "cyber bozzolo"

Le turbolenze elettroniche in grado di mettere fuori uso i telegrafi - l'Internet dell'epoca - avrebbero oggi un effetto molto più distruttivo.
...
http://www.nationalgeographic.it/scienz ... y_-204818/
https://it.wikipedia.org/wiki/Evento_di_Carrington
...

e forse le valvole...

elettro
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Re: L'alternativa a valvole

Messaggio da elettro » giovedì 21 febbraio 2019, 22:50

Oggi, spulciavo un sito famoso di e-Commerce Aliex****, dove ho trovato una catena infinita di amplificatori a valvole in tutte le salse, anche bel realizzati ...tanto da pensare che se le foto rispecchiano la realtà - ovvero se quello che arriva è verosimile alla pubblicazione - per molti produttori saranno guai. Non capisco se sono scopiazzati o realizzati in siti dove producono per conto terzi e poi fanno una loro produzione.Addirittura i monliti - mono -a valvole. Anche nei negozi hi-end, ora sono arrivati molti marchi che hanno fatto realizzare in Asia le loro elettroniche, probabilmente neppure progettate.
Saluti....ero tentato, solo per vedere cosa arrivava...ma ora non è il momento.

:idea: :idea: :idea:

F.Calabrese
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Re: L'alternativa a valvole

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 21 febbraio 2019, 23:25

Il problema degli ampli cinesi è nell'assenza di schemi pubblicati.

Anche quando questi sono semplici, rimane la necessità di misurare i trasformatori di uscita (e quelli di alimentazione).

Io ho sempre sostenuto l'impiego di quei pochi ampli di cui avevo gli schemi e che quindi potevo modificare con tranquillità.

Saluti
F.C.

Max
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Re: L'alternativa a valvole

Messaggio da Max » venerdì 22 febbraio 2019, 9:23

Aliexpress sarebbe potenzialmente una miniera, quello che spesso accade però è che anche circuiti dalla semplice implementazione ci sono variazioni con poco senso, sviste o veri propri errori.

I venditori di solito non hanno legame con il produttore, molto spesso l'intermediario precedente della "catena" si trova su Taobao che è una bella giungla per i non cinofoni.

Confermo molto spesso la difficoltà nell'avere gli schemi. Alcuni progettisti-produttori cinesi però interagiscono su forum quali diyaudio

elettro
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Re: L'alternativa a valvole

Messaggio da elettro » venerdì 22 febbraio 2019, 9:54

[iIl problema degli ampli cinesi è nell'assenza di schemi pubblicati.][/i]
Io penso che nella giungla produttiva è impossibile fermare la produzione fantasma che è la copia di molte produzioni commissionate a loro medesimi.
Se guardo il loro prezzo di vendita, schemi o no, collaudo sì - o forse - nella fascia di prezzo riportata non vi è nulla di meglio in giro, fatto salvo il solito integratino da 500Euro fatto con due integrati commerciali come finali….questa è la realtà.
Indipendentemente dai giudizi di merito, entro una determinata fascia di prezzo non vi è nulla di meglio.
Pensate che non vi è una copia del Thoman serie CE ...che non sia possibile riprodurre il layout elettrico.?
Poi, è chiaro che non vedremo mai un GM400 riprodotto.
Vi sono ancora produttori, e me ne sono capitati sotto gli occhi molti, che mettono in vendita degli integrati da 50W per canale, con due integrati da 8$ dollari cadauno e un torroidale di produzione CE da 20 Euro all'ingrosso, due elettrolitici e un ponte raddrizzatore a 500Euro; solgia di prezzo per l'articolo low cost. Forse il telaio ed il telecomando sono la parte più onerosa dell'opera.

Ho visto ..anche generosi finali professionali, in AB; addirittura uno lo presentavano con unoperatore che cortocircuitava i finali, protezione immediata e ripristino conseguente, realizzati anche con generosi layout elettrici.
Non vedremo di certo l'integrazione di Powersoft (ita), ma anche in tal senso...si fanno sentire...

Parliamoci chiaro...molti hanno delocalizzato la produziono o commissionato lì in quella regione ..ed ora i trovano le copie sul mercato...


Saluti.

Max
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Re: L'alternativa a valvole

Messaggio da Max » venerdì 22 febbraio 2019, 11:03

elettro ha scritto:
venerdì 22 febbraio 2019, 9:54
Parliamoci chiaro...molti hanno delocalizzato la produziono o commissionato lì in quella regione ..ed ora i trovano le copie sul mercato...
Fattore che trovo onestamente positivo.

Se un prodotto è così facile da copiare significa che il suo contenuto tecnologico non è poi così elevato ed è bene che il progetto divenga di pubblico dominio.

Pure Behringer ha iniziato copiando schemi, ora sono diventati una holding che si è mangiata una buona fetta dell'audio professionale.

F.Calabrese
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Re: L'alternativa a valvole

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 22 febbraio 2019, 11:05

elettro ha scritto:
venerdì 22 febbraio 2019, 9:54
...
Poi, è chiaro che non vedremo mai un GM400 riprodotto.
...
Parliamoci chiaro...molti hanno delocalizzato la produzione o commissionato lì in quella regione ..ed ora i trovano le copie sul mercato...
Esattamente... per cui che senso ha complicarsi la vita ad importare board di dubbio funzionamento...?

In fondo i vari Thomann E-800 ed S-150 si sono dimostrati performanti (ve lo assicuro...), perlomeno nella prosepttiva di impiegarli con normali diffusori di bassa o media efficienza, i quali distorcono molto più degli ampli. I Thomann arrivano completi e con tanto di garanzia... e costano davvero due spicci.

Avete notato la reazione di Mariorossi186...? Ebbene... la sua è la normale reazione di tanti costruttori o aspiranti tali, che non trovano più sulla piazza alcun professionista in grado di progettare un ampli originale (ed anche se lo trovassero, vorrebbero retribuirlo due spicci, per forza di cose).

Ora provate a guardare la cosa dal punto di vista del professionista: una qualsiasi Azienda dell'Hi-End produce e vende quantitativi così ridicoli che anche mille Euro di progettazione sarebbe difficile spalmarli sui dieci pezzi da vendere... Ma con mille Euro cosa si progetta, se non l'ennesimo scopiazzamento e/o riadattamento dello schema di Self...??? (che a sua volta era preso dagli Application Philips degli anni '70).

Diverso è il caso del professionista che produce e vende direttamente, come Aloia o Mariani: per loro una buona idea vale uno zero dietro la cifra di vendita dell'ampli... ed hanno tutto il tempo da dedicarvi, avendone eventualmente le capacità culturali.

Dunque al buon Mariorossi bisognerebbe rispondere -con onestà- che se vuole un ampli diverso e migliore rispetto ai vari Thomann et similia, è bene che contatti personaggi come Aloia, Mariani, Chiappetta e via di seguito... e se ne faccia costruire uno. Oppure guardi all'usato, incrociando le dita.

Tertium non datur...

Saluti
F.C.

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Re: L'alternativa a valvole

Messaggio da Max » venerdì 22 febbraio 2019, 11:12

Oggi la partita si gioca altrove....

Texas e STMicro sfornano chip in classe D altamente innovativi. Prendete le JBL serie LSR30x: per fare uno studio monitor entry-level basta prendere un evaluation kit, due altoparlanti e programmare il crossover direttamente nel DSP dell'ampli.

Velodyne si è convertita dai subwoofer ai LIDAR per le auto a guida autonoma, segno che qualcosa da dire lo avevano.

Il gruppo Harman, dopo aver assorbito la fetta dell'audio professionale che non è stata assorbita da Behringer, è stato acquistato in un sol colpo da Samsung e di certo non per l'audio, bensì per il know how automotive.

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Re: L'alternativa a valvole

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 22 febbraio 2019, 11:25

Max ha scritto:
venerdì 22 febbraio 2019, 11:03
elettro ha scritto:
venerdì 22 febbraio 2019, 9:54
Parliamoci chiaro...molti hanno delocalizzato la produziono o commissionato lì in quella regione ..ed ora i trovano le copie sul mercato...
Fattore che trovo onestamente positivo.

Se un prodotto è così facile da copiare significa che il suo contenuto tecnologico non è poi così elevato ed è bene che il progetto divenga di pubblico dominio...
Non è così semplice...

Come vi ho raccontato nel "thread con dedica", esistono schemi assolutamente migliori -a volte spettacolari- che non vengono prodotti appunto perché si sa che verranno scopiazzati. Cito ad esempio l'ampli di Stochino o quello di Blomley.

Vi racconto due casi, di cui uno personale.

Il primo è quello di un famosissimo progettista di ampli, che nei primi suoi modelli impiegò una topologia "giusta", che garantiva prestazioni all'ascolto sicuramente superiori rispetto alla media. Il suo era uno quei tre soli amplificatori (su mille) che sono privi di un difetto decisamente grave. Ebbene... quando lo stesso progettista venne assoldato da un paio di note Aziende del settore, si guardò bene dall'impiegare quella stessa topologia circuitale, preferendo riproporre l'ennesima variante della solita minestra riscaldata. Tanto si vendeva lo stesso e tutti gridavano comunque al miracolo !!!

Il secondo caso è personale: avete notato che nel paragrafo che precede io non spiego quali siano i tre ampli e quale sia la soluzione...? Vi siete spiegati il perché...? Ebbene... la spiegazione è semplicissima: io vorrei -prima o poi- produrre quel tipo di ampli, per fornirlo a corredo dei miei impianti e solo di quelli... E' ovvio che se spiegassi finirei per dare la dritta ad una mandria di scopiazzatori. Idem dicasi se accettassi i mille Euro dall'Azienda XYZ per progettarle il suo nuovo ampli.

Per la cronaca, io progettai un pre ed un finale a valvole, alla fine degli anni '80, che credo siano stati costruiti solo in uno o due prototipi. Erano completamente bilanciati e flottanti, con controreazioni locali multiple, che permettevano di impiegare valvole assolutamente non selezionate, ottenendo sempre i migliori risultati. Tempo fa ci fu un appassionato che mi riferì di averli ascoltati e di essere rimasto sconvolto dalle loro prestazioni... Ovvio... con quella topologia circuitale scomparivano completamente i problemi di interferenze e di riferimento a terra...!!!
Ora immaginate se io proponessi qui di riprendere quel progetto e costruirne di nuovi (diciamo 70 watt per canale): sono sicuro che non arriveremmo a tre richieste. Ne varrebbe la pena...? NO... eppure qui siamo 1600 iscritti ed almeno il doppio di lettori !!!

Occorre sempre riflettere sul vero motivo per cui l'HiFi ha perso mille occasioni almeno di svolta verso risultati verticalmente superiori: la difficoltà fondamentale sta nel far convergere la domanda su proposte efficaci, mentre al solito finisce dispersa su centinaia di proposte che di alternativo hanno solo il prezzo ed il cabinet.

Saluti
F.C.


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