Immagine stereo e livello d'ascolto

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F.Calabrese
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Re: Immagine stereo e livello d'ascolto

Messaggio da F.Calabrese » sabato 9 marzo 2019, 10:25

dgs ha scritto:
venerdì 8 marzo 2019, 23:21
...
ora facciamo una prova, immaginiamo di essere bendati nella stanza dove solitamente ascoltiamo la musica e facciamo parlare un amico ad un metro da noi, poi lo facciamo allontanare, e con una certa precisione ci rendiamo conto che la diminuzione del volume sonoro dipende dalla distanza, ma se poi lui alza semplicemente la voce senza spostarsi, invece capiamo che è il volume che si alza ma la distanza non cambia...
ovviamente stiamo tralasciando per comodità le differenze timbriche provocate dall'aumento del volume della voce, per comodità...
bene, ora facciamo la medesima prova al centro di un campo di calcio, oppure in una spiaggia...
ora gli aumenti di volume della voce vengono percepiti come avvicinamento, e viceversa...
Michael Gerzon, vale a dire uno dei veri massimi esperti di psicoacustica del pianeta, pubblicò sul Journal of AES i risultati di un suo esperimento, il cui risultato era che la percezione della distanza è correlata al rapporto tra il livello dell'arrivo diretto di energia e quello del campo riverberato (al chiuso). Ipotizzò addirittura un "controllo di distanza" in sede di missaggio...

Questo spiega il perché le registrazioni di brani orchestrali non vengono mai effettuate con microfoni più lontani di due-tre metri alle spalle della posizione del direttore d'orchestra: riascoltandole sembrerebbero lontanissime.

E' anche vero che lo spettro di tutti gli strumenti musicali (tranne l'oboe) si arricchisce di armoniche quando sono suonati in forte e fortissimo. Gli ascoltatori abituati a questo fenomeno riconoscono facilmente un pieno orchestrale anche se riprodotto dall'altoparlante di un televisore, magari a soli tre deciBel in più rispetto ad un "pianissimo"... (l'audio di radio e TV è compresso entro pochissimi dB).

A riprova: quando un ampli inizia a clippare, aumentando il livello delle armoniche, la prima sensazione che si prova è quella di un aumento di livello, poi di aggressività del suono e solo quando il clipping è forte si avverte come distorsione.

Saluti
F.C.

dgs
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Re: Immagine stereo e livello d'ascolto

Messaggio da dgs » sabato 9 marzo 2019, 10:32

Totalmente d'accordo.

dgs
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Re: Immagine stereo e livello d'ascolto

Messaggio da dgs » sabato 9 marzo 2019, 10:37

Infatti avevo precisato di tralasciare il discorso delle variazioni di timbro, proprio per una semplificazione...

F.Calabrese
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Re: Immagine stereo e livello d'ascolto

Messaggio da F.Calabrese » sabato 9 marzo 2019, 10:46

Il solito...
Mario Bon ha scritto:Questo non posso proprio non segnalarlo:
Secondo il Sig. Fabrizio Calabrese l'effetto della distorsione è analogo a quello del riverbero.
F.Calabrese ha scritto:
venerdì 8 marzo 2019, 11:14
...Quando si parla di distorsione siamo tutti abituati a semplificare, parlando di armoniche e di intermodulazione...
Ma nella realtà -quando il segnale musicale è complesso ed a banda larga- la distorsione produce innumerevoli componenti sia armoniche che di intermodulazione, che nell'insieme vengono percepite come una specie di "rumore di fondo", vale a dire di una melma indistinta che riempie i vuoti spettrali tra le armoniche emesse dagli strumenti musicali.
Ora fate bene attenzione: questa melma di sottofondo -ben presente negli ascolti con tutti i diffusori piccoli ed a radiazione diretta- non è poi così diversa (a livello di percezione) dal riverbero che accompagna le esecuzioni e le registrazioni effettuate ad una buona distanza dagli strumenti e dagli esecutori.
Dunque è del tutto ragionevole che l'udito avverta come "lontano" il suono di un'Orchestra riprodotta da due diffusorini al limite delle loro prestazioni, magari con l'ampli che occasionalmente clippa e ci aggiunge del suo.

E' chiaro che lo stesso brano musicale, se riprodotto da due Fullhorn bene amplificati (=senza clipping) verrà percepito come "vicino", anche perché i microfoni di ripresa sono 99 volte su cento vicini all'Orchestra, ben più di qualsiasi ascoltatore in Auditorium.

Quindi il FullHorn non fa altro che riprodurre fedelmente quello che i microfoni hanno effettivamente registrato.
Ovviamente il furbacchione si guarda bene dal quotare la parte finale del mio ragionamento (quella in blu)...

Colgo l'occasione per invitarvi tutti a riflettere sulla pochezza culturale ed umana di personaggi -come questo- che pur di vendere la loro mercanzia fallata non esitano a negare anche la più banale delle evidenze...

Rifletteteci: il 99 per cento delle registrazioni è effettuato con il microfono della voce a meno di mezzo metro di distanza dalla bocca di chi canta. Per quale motivo questo non dovrebbe essere ben avvertibile quando si ascolta con un impianto HiFi...? Idem dicasi delle orchestre registrate a 5-6 metri di distanza media, quando non si impiegano (come quasi sempre) più microfoni ancor più vicini agli orchestrali...

Quindi gli insinceri -come Mario Bon- dovrebbero ragionare sul fatto che se i loro diffusori riproducono un'orchestra lontana o una voce come se fosse a metri di distanza... beh... sono quei diffusori a CREARE l'effetto di distanza...

E dal momento in cui accertiamo inequivocabilmente che la sensazione di distanza è un ARTEFATTO dei diffusori asfittici... ecco che è assolutamente logico cercare una spiegazione al fenomeno, che non può essere diversa da quella che ho accennato io.

Proviamo infatti a formulare una ipotesi alternativa ed a verificarla: ipotizziamo che i diffusorini attivino più riflessioni in ambiente per via della loro minore direttività... Beh... in questo caso il mio Poliedro dovrebbe fornire esattamente la stessa immagine stereo dei diffusorini, visto che si tratta di una sorgente sempre piccola rispetto alle lunghezze d'onda che emette. Ed invece il Poliedro suona limpidissimo e presente, ovviamente quando anche la registrazione presenta queste caratteristiche.

Mario Bon dovrebbe vergognarsi di fare insinuazioni così poco intelligenti: pensi piuttosto al fatto che lui ed i suoi proseliti hanno passato sotto silenzio la fallimentare prova delle Opera Callas Diva pubblicata su Audioreview qualche mese fa... e dalla quale risulta un diffusore mediocre quanto pretenzioso...

Salutoni
F.C.

dgs
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Re: Immagine stereo e livello d'ascolto

Messaggio da dgs » sabato 9 marzo 2019, 11:01

Secondo me, più che la distorsione, la sensazione di ambienza dipende dal diffusore e da come è progettato e collocato.
Naturalmente è ovviamente giusto il discorso della posizione dei microfoni, e ritengo interessante la definizione di "artefatto"...
Credo che in effetti la sensazione di suono lontano sia dovuta ad una per cosi dire "interpretazione" da parte del diffusore, ma che spesso è utile nella creazione di un evento sonoro riprodotto...

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Re: Immagine stereo e livello d'ascolto

Messaggio da F.Calabrese » sabato 9 marzo 2019, 11:27

dgs ha scritto:
sabato 9 marzo 2019, 11:01
Secondo me, più che la distorsione, la sensazione di ambienza dipende dal diffusore e da come è progettato e collocato.
Naturalmente è ovviamente giusto il discorso della posizione dei microfoni, e ritengo interessante la definizione di "artefatto"...
Credo che in effetti la sensazione di suono lontano sia dovuta ad una per cosi dire "interpretazione" da parte del diffusore, ma che spesso è utile nella creazione di un evento sonoro riprodotto...
Non dobbiamo dimenticare che l'immagine stereo è in massima parte il prodotto di una elaborazione percettiva, tant'è che non esiste UNA tecnica di ripresa microfonica universale e corretta, ma ne esistono almeno una decina, tutte diversissime tra loro.

Se gli appassionati percepissero qualcosa di reale, allora dovrebbero riconoscere al volo le registrazioni fatte con una tecnica (p.es. Blumlein o ORTF) rispetto a quelle fatte con altre tecniche (Decca Tree o Jecklin, p.es.). Ed invece questo non accade.

La distorsione (di intermodulazione soprattutto) influisce moltissimo, perché tradisce il fatto che stiamo ascoltando un suono riprodotto.

Faccio un esempio: quante volte vi è capitato di ascoltare lo squillo di un telefono alla radio o alla TV e di girarvi verso il vostro apparecchio per andare a rispondere...? beh... quasi mai... proprio perché il suono distorto si capisce al volo che proviene dalla radio o dalla TV.
Ora però provate a riprodurre lo squillo di un telefono ben registrato e con un vero impianto... e vedrete che vi verrà d'istinto il riflesso di andare a rispondere...!

Saluti
F.C.

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Re: Immagine stereo e livello d'ascolto

Messaggio da dgs » sabato 9 marzo 2019, 20:37

assolutamente d'accordo, non esiste una tecnica di registrazione che garantisce la perfezione, ma semmai tecniche di registrazione che cercano di avvicinarsi alla perfezione, senza riuscirci...
direi che registrare è un'arte, un cercare di raggiungere il migliore compromesso...
ma detto questo a parità di registrazione, un buon sistema di riproduzione, deve cercare di ricreare l'illusione migliore.
Io penso che per quanto sia difficile stabilire le esatte percentuali, almeno il 60-70 percento del risultato sia dipendente da:
diffusori ed interfacciamento con l'ambiente.
Con questo sempre secondo me, è intuitivo che nessun sistema commerciale può essere considerato veramente high end.
Se non con una personalizzazione ed anche molto spinta, perchè l'ambiente è determinante.
Detto questo, l'ottenimento di una corretta resa dell'immagine stereo ecc... dipende ovviamente dalla tipologia ma anche ed in modo notevole
dal bilanciamento delle riflessioni che non solo fanno danni enormi se non sapute tenere sotto il giusto controllo, ma possono contribuire alla creazione di quella illusione che ci permette di sentire o meglio direi, "percepire-ricreare" l'immagine stereo la corretta resa prospettica, ed in ultima analisi, di sentire al variare del volume di ascolto la scena che rimane alla medesima distanza...
E questo secondo me solo alcuni sistemi lo permettono, mentre la quasi totalità dei diffusori non lo consentono generando quell'effetto chiamato fatica di ascolto.
Naturalmente la fatica da ascolto è incrementata anche dalle distorsioni.
Aggiungerei che, sempre precisando che è una mia opinione, nessuna cassa a radiazione diretta è in grado di creare una prospettiva realistica.

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Re: Immagine stereo e livello d'ascolto

Messaggio da F.Calabrese » sabato 9 marzo 2019, 23:44

dgs ha scritto:
sabato 9 marzo 2019, 20:37
...
Detto questo, l'ottenimento di una corretta resa dell'immagine stereo ecc... dipende ovviamente dalla tipologia ma anche ed in modo notevole
dal bilanciamento delle riflessioni che non solo fanno danni enormi se non sapute tenere sotto il giusto controllo,
(...)
Aggiungerei che, sempre precisando che è una mia opinione, nessuna cassa a radiazione diretta è in grado di creare una prospettiva realistica.
Al momento è esattamente come dici...

Però... ti confesso che da almeno 25 anni esistono e sono state collaudate le configurazioni progettuali che permetterebbero di risolvere completamente il problema.

in due parole si tratta di governare la direttività di emissione, guadagnando da 5 a 9 dB nel rapporto tra emissione diretta e campo riverberato (ammesso che possa essere definito così quello che si crea negli ambienti piccoli, come i normali ambienti domestici).

Il problema è sempre il solito: manca una seria domanda da parte del mercato. Anche al solo proporre si passa per matti.

Saluti
F.C.

dgs
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Re: Immagine stereo e livello d'ascolto

Messaggio da dgs » domenica 10 marzo 2019, 9:39

E si...
Le soluzioni possibili richiedono una competenza che difficilmente viene retribuita, e così si continuerà a vedere in giro sistemi di diffusori che vengono disegnati per andare mediamente bene in ogni luogo senza mai essere veramente prestazionali.
Sono convinto che il problema in parte dipende dalla apparente grande quantità di informazioni che col web tutti pensano di avere,
Ma poi di tutti questi dati pochi sono come dire, realmente interessanti, importanti, aggiungerei significativi.
E questa enorme massa di informazioni offusca le cose davvero innovative.
Forse manca sul territorio la presenza di negozianti competenti dove ascoltare le cose, forse mancano manifestazioni dove ascoltare persone realmente competenti.
Mah, certo che la sensazione è che gli audiofili non abbiano un ricambio, e quindi il mercato si sta contraendo in modo esponenziale.
Comunque per rimanere in tema con il post, come mai non si prendono in considerazione configurazioni che ricostruiscono l' immagine sonora ispirandosi ai diffusori elettrostatici, quindi a dipolo, ma risolvendo i grossi limiti di questi ultimi, libro che molto difficile, e poi l'installazione in ambiente rasenta un calvario, ma il risultato potrebbe risultare pazzescamente efficace.
Ovvio che non è certo un sistema alla portata di tutti.
Non tanto per il costo intrinseco. Quanto per il tecnico che lo deve progettare e mettere a punto.
Eppure un sistema molto efficiente con una immagine stabile con utilizzo di altoparlanti moderni non e una utopia.

F.Calabrese
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Re: Immagine stereo e livello d'ascolto

Messaggio da F.Calabrese » domenica 10 marzo 2019, 10:32

Piuttosto che impiegare un diaframma elettrostatico (o isodinamico), oggi si può far di meglio impiegando due woofers collocati uno sulla faccia anteriore ed uno su quella posteriore dello stesso diffusore, pilotati in controfase.

Questo è esattamente quello che io ho fatto poche settimane fa nel realizzare il sistema di monitoraggio di un piccolo Studio di registrazione, ed i risultati alle primissime misure sono apparsi incredibilmente positivi. (*)

Con due woofers pilotati indipendentemente si può ottenere un diagramma polare ipercardioide, che è meglio interfacciabile con l'ambiente del semplice dipolo.

Il caso vuole che io abbia ascoltato (e misurato) quello stesso impianto anche nel mio salone.

Aspetto le prossime misure e gli ascolti per raccontarvi tutto...

Saluti
F.C.

(*): Pensate che il rendimento è di ben 100 dB/1W/1m, impensabile per elettrostatici ed isodinamici.

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