5 domande fondamentali

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Moderatore: F.Calabrese

geeksAgainstLoudness
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Re: 5 domande fondamentali

Messaggio da geeksAgainstLoudness » domenica 17 marzo 2019, 16:47

E se proprio devo dirla tutta, con le cuffie standard dell’iPhone a volte si ascolta piu’ musica (vista come l’emozione che l’artista voleva trasmettere) che sull’impianto.

Questo secondo me perche’ e’ stato fatto un gran lavoro su distorsione ridotta, allineamento temporale, e quindi le voci passano al meglio... come se si fosse in studio ad ascoltare direttamente l’artista.

Piu’ intimistica come cosa, ma a volte da brividi...

Io piu’ passa il tempo e piu’ valuto l’ascolto in funzione delle emozioni trasmesse... ed al diavolo la correttezza. Se piace piace e basta.

monux
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Re: 5 domande fondamentali

Messaggio da monux » domenica 17 marzo 2019, 20:37

dgs ha scritto:
venerdì 15 marzo 2019, 14:25
.....
Le domande da sottoporre all'attenzione, secondo me, sono:
Esistono audiofili giovani?
....
Esiste musica attuale ascoltabile?
Se esiste perché é di nicchia?
....
imho: audiofili giovani potrebbero esistere ma effettivamente non ci sono.

musica attuale - è impensabile usare la musica attuale per ascolti hifi. non è un'affermazione casuale. per qualche hanno mi son occupato della registrazione e missaggio di dischi (promo) di qualche giovane band locale e, avendo toccato con mano la produzione musicale posso affermare che la musica attuale non è musica per l'hifi, almeno per come lo intendono gli audiofili a cui siamo abituati a pensare quando usiamo questo termine.

il brano a cui si riferiva F.C., di Billie Eilish, è un esempio calzante. a Fabrizio hanno impressionato le basse frequenze...ma sappiamo come si ottengono?
bene...si suona/registra una batteria e, con un software ad hoc, si sincronizza il suono sintetizzato (prodotto o campionato altrove) con il "colpo di pedale"....poi si riutilizza una frazione filtrata, e magari compressa, del suono originale e lo si "missa" col campione.
stesso discorso, in altri esempi, con rullanti, voci ed altro.

ci sono tecniche che rispondono al nome di "compressione parallela", che si usano per "inspessire" o colorare a piacimento il suono di questo o quell'elemento.

detto ciò, considerando che all'audiofilo, me compreso, piace il suono dello strumento credo di poter affermare che la musica moderna non è per l'audiofilia, quella classica, ma per quella dovremmo chiamare audiofilia 2.0.

c'è un elemento che non ho tirato in ballo e che è l'elemento degradante....il "loudness" del brano, che si ottiene con degli strumenti che "pompano" il volume e, contestualmente, abbattono la dinamica del brano!
antonio stramaglia

F.Calabrese
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Re: 5 domande fondamentali

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 18 marzo 2019, 0:25

monux ha scritto:
domenica 17 marzo 2019, 20:37
,,,
il brano a cui si riferiva F.C., di Billie Eilish, è un esempio calzante. a Fabrizio hanno impressionato le basse frequenze...
Confesso che il breve ascolto in Studio mi ha più colpito per l'incredibile trasparenza della gamma media ed alta, che di certo non mi aspettavo da un MP3...

I bassi erano semplicemente troppi...

Saluti
F.C.

monux
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Re: 5 domande fondamentali

Messaggio da monux » lunedì 18 marzo 2019, 11:03

F.Calabrese ha scritto:
lunedì 18 marzo 2019, 0:25

...
Confesso che il breve ascolto in Studio mi ha più colpito per l'incredibile trasparenza della gamma media ed alta, che di certo non mi aspettavo da un MP3...
...
magie dell'equalizzazione fatta con un'occhio/orecchio fisso sul correlatore di fase. ;)

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antonio stramaglia

bepi67
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Re: 5 domande fondamentali

Messaggio da bepi67 » lunedì 18 marzo 2019, 11:18

Beh cosa si dovrebbe vedere sul correlatore.....che è un segnale praticamente mono ?

B
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

monux
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Re: 5 domande fondamentali

Messaggio da monux » lunedì 18 marzo 2019, 11:48

si usa, in fase di costruzione del brano (missaggio), per switchare dall'ascolto sterefonico a quello mono in maniera tale da capire se ci sono delle controfasi che, ovviamente, porterebbero a delle cancellazioni e perciò alla scomparsa di questo quell'elemento.

dato che le voci, o gli strumenti, che ascoltiamo non sono delle semplici prese dirette ma, bensì, il frutto di sovrapposizioni ed elabrazioni varie (equalizzazioni; compressioni ed altro) per tirar fuori dal mix il suono che si desidera si lavora con il correlatore di fase e si agisce sui vari parametri.

il risultato è che si può posizionare in qualsiali livello e posizione della scena sonora qualsiasi elemento si voglia senza perderle nel mix.
antonio stramaglia

dgs
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Re: 5 domande fondamentali

Messaggio da dgs » lunedì 18 marzo 2019, 19:18

la domanda sulla musica moderna, era provocatoria,
ma poi qualche artista che ancora suona e compone con la sua band esiste,
Basia Bulat, Russian Red, leyla mccalla, giusto per citarne alcune con anche una bella voce per i miei gusti.
Inoltre, i loro testi dicono anche qualcosa che non è male.
Ma mai sentite alla radio o viste in tv. mentre tutta una sfilza di zeri totali musicalmente parlando sono proposti di continuo.
Ecco dove io vedo il problema culturale, non voglio cadere nel semplicistico dicendo che ai concerti si va per bere e quant'altro,
ma sti rapper ecc... fanno musica? i loro testi contengono emozioni? raccontano qualcosa?
ovvio che quel rumore non è per gli audiofili.
Ma posso dire che ad esempio quest'estate, in barca passando la giornata a crogiolarsi ed ascoltando musica con due adolescenti, hanno scoperto un mondo che non sospettavano esistesse ascoltando Pink floyd, Dire straits e altre vecchie glorie.
tipo De Andre, Bennato, che non conoscevano se non di nome.

dgs
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Re: 5 domande fondamentali

Messaggio da dgs » lunedì 18 marzo 2019, 19:20

secondo me, per ascoltare la musica che viene imposta, vedi canzoni di sanremo (non dico tutte, ma...)
è chiaro che bastano gli smartphone, con cuffie beats o come si chiamano.

bepi67
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Re: 5 domande fondamentali

Messaggio da bepi67 » lunedì 18 marzo 2019, 20:56

F.Calabrese ha scritto:
lunedì 18 marzo 2019, 0:25
monux ha scritto:
domenica 17 marzo 2019, 20:37
,,,
il brano a cui si riferiva F.C., di Billie Eilish, è un esempio calzante. a Fabrizio hanno impressionato le basse frequenze...
Confesso che il breve ascolto in Studio mi ha più colpito per l'incredibile trasparenza della gamma media ed alta, che di certo non mi aspettavo da un MP3...

I bassi erano semplicemente troppi...

Saluti
F.C.
Io ho diverse registrazioni a 320 kb/s, molte da conversione PCM per poter risparmiare spazio nel telefono.
E' ovvio che il PCM ha una qualità superiore, ma se il codec è buono le differenze tra il PCM e l'mp3 a 320 kb/s le devi proprio andare a cercare (ammesso che ci si riesca).

B67
Sono solo un appassionato......di lavatrici sonore !

monux
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Re: 5 domande fondamentali

Messaggio da monux » martedì 19 marzo 2019, 11:13

per ascolti distratti e di compagnia l'mp3 da 320 non è male ma...la differenza da un pcm è ben avvertibile.

tempo fa mi posi la questione e feci il confronto diretto. ovviamente ho dovuto sfruttare il pc come sorgente audio.

la configurazione prevedeva una scheda audio m-audio firewire m410 collegata in digitale al dac teac dt1 e poi, in cascata, il resto dell'impianto che usavo per fare i missaggi audio...come monitor c'erano delle ottime souncraft spirit absolute zero https://www.soundcraft.com/en-US/produc ... olute-zero
Immagine
feci il ripping delle tracce audio in 4 formati: la semplice estrazione per il wav; il flac; l'mp3 320 e l'mp3 variabile a 256k.

caricai tutte le tracce in una daw (digital audio station), Reaper https://www.reaper.fm/ in quell'occasione e diedi il via alle prove.

non c'era storia, il wave ed il flac erano di un altro pianeta rispetto agli mp3.

ps: prima di iniziare mi assicurai che ogni traccia avesse il giusto livello...allineai il tutto usando il tono di riferimento di 1khz a 0db/fs @ 44,1khz, prelevabile qui:
https://www.rme-audio.de/old/english/do ... udtest.htm
antonio stramaglia

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