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Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 10 aprile 2019, 12:02

Sono anni che io mi oppongo ad una piccola mandria di pataccari senza vergogna, che utilizzano -come fosse un'arma- la loro falsità e la loro mancanza di qualsiasi senso della vergogna.

Purtroppo questa gente viene troppo spesso creduta e persino stimata da appassionati che sono tuttavia persone intelligenti, nella vita, ma che sembrano sospendere la loro lucidità quanto si tratta di compiere scelte in materia di Alta Fedeltà.

Mi rivolgo ad uno di loro -Bluenote- per rivolgermi a tutti gli altri che mi leggono: ragionateci e pensate che quello che segue è solo UNO di cento, anzi mille casi analoghi. Ma passiamo al caso.

Questo scriveva ieri Tom Capraro al mio indirizzo:

Tom Capraro ha scritto:...Delle tue (magari anche manipolate) misure di cui parli possiamo soltanto stendere un velo pietoso, del resto in modo ridicolo e meschino non hai mai chiesto di osservare quelle REALI, pensi solo ad inventartene qualcuna affinchè tu possa ottenere una "ragione".
Ecco chi è calabrese. (rigorosamente con la "c" minuscola)


E questa -qui sotto- sarebbe la sua misura "reale" della risposta (equalizzata) del midrange delle sue Cerwin Vega.

Immagine

Ovviamente è facile equalizzare qualsiasi risposta per UN SOLO punto di misura...

Però ora pensateci... se le anomalie di risposta variano al variare della posizione del microfono di misura (o dell'ascoltatore), allora la correzione perfetta per il punto "X" potrà essere del tutto sbagliata per il punto "Y", collocato magari a solo mezzo metro di distanza.

Ebbene... c'è un modo molto semplice per capire quando questo accade: basta ragionarci, per punti:

1)- Se le anomalie di risposta che vengono equalizzate sono causate da variazioni del rendimento del trasduttore, allora la correzione sarà ragionevolmente costante per tutte le posizioni d'ascolto, entro un'area abbastanza ampia da rendere ascoltabile il sistema in un normale ambiente.

2)- Se le anomalie di risposta sono causate da riflessioni in fase o in controfase provenienti dal pavimento o dal soffitto, allora la loro eventuale correzione sarà tendenzialmente valida solo se l'ascoltatore mantiene la stessa altezza (p.es. se ascolta solo seduto su un divano o su una sedia e mai in piedi, o viceversa)...

3)- Se infine le anomalie di risposta sono causate da riflessioni in fase o in controfase prodotte dalla parete laterale più vicina (ed anche da quella posteriore), allora basterà spostarsi anche di poco al lato per trasformare una correzione perfetta nel suo esatto opposto, vale a dire in una correzione di segno opposto, che aumenta l'ampiezza delle anomalie di risposta !

Ebbene... il caso di cui discutevamo io e Tom era appunto quello della collocazione in angolo dei midrange delle sue Cerwin Vega, che lui sostiene non risentire delle riflessioni dalle due pareti che formano l'angolo.

Una persona che ne sapesse qualcosa di Elettroacustica non avrebbe MAI fatto un'affermazione come quella che ha scritto Tom. 8-) :lol: 8-)

Io gli ho fatto notare che alle frequenze le cui lunghezze d'onda sono maggiori delle dimensioni del trasduttore e del pannello frontale del diffusore è inevitabile che venga emessa energia verso le pareti a lato e che da queste essa venga riflessa con un inevitabile ritardo, che produce interazioni di fase positive e negative. E queste interazioni producono picchi e buche nella risposta che sono variabili, in ampiezza e frequenza, a seconda della posizione dell'ascoltatore (o del microfono di misura)!

Al che lui si è rifugiato -come al solito- nell'insulto e nel pubblicare la solita curvetta MAL INTERPRETATA.
Ovviamente Mario Bon si è ben guardato dal correggerlo, come invece avrei fatto io al suo posto, evitando al povero Tom di collezionare l'ennesima figura da incompetente...

Nei prossimi post troverete la spiegazione dell'errore compiuto da Tom, io credo deliberatamente ed in perfetta malafede.

A Bluenote vorrei suggerire di leggere con attenzione e valutare quanto sia stato saggio -da parte sua- fidarsi dei consigli e credere nella (del tutto presunta) autorevolezza di questo tipo di personaggi, invece che andare a ragionare seriamente altrove.

Segue
F.C.

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Re: J'ACCUSE (Bluenote, leggi !)

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 10 aprile 2019, 12:15

Procediamo dunque sperimentalmente, con logica. Partiamo dal misurare la risposta all'impulso (e quella in frequenza) di un midrange di grandezza analoga rispetto a quello delle Cerwin Vega di Tom Capraro, collocato inizialmente su uno stand e quindi lontano dalle pareti laterali.

Questa qui sotto è la risposta all'impulso filtrata nell'ottava centrata su 250 Hz, vale a dire a frequenze alle quali corrispondono lunghezze d'onda comprese tra uno e due metri, per cui ben più grandi delle dimensioni del midrange (6"/17 cm.)

Immagine

Qui sotto ancora potete vedere la stessa risposta all'impulso, ma questa volta filtrata nell'ottava centrata su 500 Hz, cui corrispondono lunghezze d'onda comprese tra il mezzo metro ed il metro: sempre più grandi del mid e del pannello frontale del diffusore che lo ospita.

Immagine

Come potete osservare, in entrambi i casi si scorgono prime riflessioni ben distanziate temporalmente e di ampiezza sei-otto deciBel inferiore al primo arrivo, per cui NON in grado di alterare la risposta con le loro interazioni di fase, se non per entità lievi, dell'ordine del dB.
Per ottenere una profonda cancellazione o un picco nella risposta occorre infatti che l'ampiezza delle riflessioni sia simile a quella del primo arrivo di energia, con cui vanno ad interferire.

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F.C.


P.S.: Una interpretazione più dettagliata vede la riflessione a 500 Hz come prodotta dal pavimento, mentre a 250Hz questa si fonde con l'arrivo principale, ampliandone la durata.

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Re: J'ACCUSE (Bluenote, leggi !)

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 10 aprile 2019, 12:25

Ora però spostiamo il nostro midrange (in cassa chiusa) in angolo, collocandolo ad un'altezza equivalente a quella del mid delle CV di Tom.

Come prima misura collochiamo il diffusore parallelo ad una parete e misuriamolo in asse, con il microfono parallelo alla parete laterale. (non si tratta di una misura significativa in rapporto all'ascolto, ma ci sarà preziosa per interpretare i risultati delle misurazioni successive).

Ancora una volta osserviamo per prima la risposta all'impulso per l'ottava centrata su 250 Hz.

Immagine

E poi osserviamo la stessa risposta, filtrata questa volta per l'ottava intorno a 500 Hz.

Immagine

Come potete osservare, le prime riflessioni sono enormemente salite di livello e sono più vicine temporalmente, per cui sono in condizione di produrre danni considerevoli alla linearità di risposta del nostro povero midrange.

Ma ora passate al prossimo post, ricordando questi due grafici ed utilizzandoli come riferimento.

Segue
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Re: J'ACCUSE (Bluenote, leggi !)

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 10 aprile 2019, 12:32

Ed ora ecco a voi le misure più importanti.
Abbiamo orientato il diffusore verso la posizione d'ascolto, con un leggero toe-in, ed abbiamo collocato il microfono di misura sempre in asse...

Guardate cosa avviene nell'ottava intorno a 250 Hz: la riflessione si allontana temporalmente, ma resta appena 1,2 dB inferiore al primo arrivo... (per cui interferisce... e come !!!)

Immagine

Ma il vero disastro lo potete vedere nella stessa risposta all'impulso, questa volta filtrata nell'ottava attorno a 500 Hz... Guardate qui sotto !!!

Immagine

GIA'... PROPRIO COSI'... LA PRIMA RIFLESSIONE SUPERA ADDIRITTURA IL LIVELLO DEL PRIMO ARRIVO...!!!

E dopo questa prima riflessione ne potete vedere un'altra, di ampiezza pari al primo arrivo...!!!

Vi lascio appena immaginare che strazio possano fare queste riflessioni sulla risposta in frequenza...

Attenzione: abbiamo appena dedotto che il toe-in non solo non risolve nulla, ma AGGRAVA la situazione...

Nel prossimo post vedremo quali sono le conseguenze a livello di risposta in frequenza.

Segue
F.C.

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Re: J'ACCUSE (Bluenote, leggi !)

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 10 aprile 2019, 12:53

Ora passiamo all'ultimo grafico: quello che mostra -soprapposte- le curve di risposta rilevate con il nostro mid su stand (in rosso) ed in angolo (le altre tre curve).

Immagine

Notate le differenze, sia alla frequenza di taglio inferiore che in banda... ovviamente del tutto variabili in funzione della posizione di misura (che in questo caso era vicina, di fatto contenendo l'ampiezza delle variazioni).

QUINDI L'EQUALIZZAZIONE CHE VA BENE PER UNA POSIZIONE, NON ANDRA' BENE PER TUTTE LE ALTRE...!!!

Ora proviamo a trarre una sintesi, per punti:

1)- Tom Gefrusti non sa interpretare le misure che fa, tant'è che utilizza sempre risposte all'impulso non filtrate per bande, nelle quali le alte frequenze dominano l'apparenza grafica. :o

2)- Tom Gefrusti non ha una cultura di base in materia di dispersione e diffrazione... e nemmeno prova a farsela misurando e poi spostando il microfono di misura, per capire (come p.es. abbiamo fatto noi provando prima senza e poi con il toe-in). Però insulta e dà dell'incompetente a chi lo è mille volte meno di lui... :lol:

3)- Sia Tom che gli ascoltatori che sono stati a casa sua non hanno di sicuro la sensibilità ai problemi di risposta in gamma medio-bassa e media che permette loro di capire che quel posizionamento per i diffusori è erroneo, visto che il mid è alloggiato nello stesso cabinet dei woofers (che invece in angolo ci stanno meglio che altrove). Oppure si sono fatti suggestionare dalle gabole di Tom. 8-)

4)- Chi dà seguito a personaggi ruspanti come Tom fa un pessimo servizio a sé stesso ed agli altri che leggono i suoi commenti, indirizzando tutti verso scelte sballate. E questo accade in Italia da decine di anni, vedi il silenzio sulla inadeguatezza dei diffusori "tower" o su casi pietosi come quello dell'Active Reflex". :D

Ve lo ripeto: voi appassionati fate inutilmente del male a voi stessi, dando credito a personaggi di tale inconsistenza.

Bluenote... pensaci... cosa hanno fatto costoro nei dieci e passa anni che scrivono sui forum, oltre ad aver riproposto fino alla noia il DRC (che-lo hai visto tu stesso- a volte non funziona affatto...!!!) ed i soliti diffusori tower...? Quando tu parli di <<smaronatori triparetici>> ti rendi conto del fatto che proprio il tuo caso ha dimostrato che i diffusori suonano meglio omettendo l'intervento del DRC alle frequenze medie ed alte...? E ti rendi conto che quel che hai fatto in gamma bassa è assai simile a quel che qui scriviamo dal 2010, ma che -a differenza rispetto a noi qui- non affronta di certo la tenuta in potenza ridicola dei Sub con i "gommoni"...?

Saluti
F.C.

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Re: J'ACCUSE (Bluenote, leggi !)

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 10 aprile 2019, 15:03

:lol: :lol: :lol: Tom si sta incartando da solo...

Scrive : <<Non sopporta che con "quattro" cose semplici, ben posizionate e ben DRCzzate si straccia tutta la sua pseudo-cultura che ha infestato (e continua ad infestare) il web.>> e poi pubblica una risposta da cui appare una gobba alta nove decibel tra 470 e 700 Hz.

E poi... caro Tom... ricordati che io pubblico sempre misure di facile verifica (prendi un mid e spostalo, misurando come ho fatto io...), mentre tu pubblichi "misure" il cui unico valore è eventualmente rapportato alla tua autorevolezza, che -permettimi- è davvero poca cosa.

Infine, rileggi le tue parole: tu stai scrivendo che basta "DRCzzare" per far funzionare qualsiasi ciofeca, implicitamente dando del cretino a Bleunote che si è comperato un finale Burmester e due diffusori Sound Lab... quando (secondo te) poteva "DRCzzare" due Indiana Line... :lol:

Lo vedi che non riesci nemmeno UNA sola volta ad essere logico e ragionante...??? :lol:

Comunque io non ce l'ho con te. Mi meraviglio solo che qualcuno -me compreso- perda tempo a leggere le tue scempiaggini...

Saluti
F.C.

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Re: J'ACCUSE (Bluenote, leggi !)

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 11 aprile 2019, 12:15

Solo una piccola annotazione (per Tom).

Quando io misuro in un qualsiasi contesto, faccio sempre attenzione a che il risultato sia congruo appunto con quel contesto fisico.

Prendiamo ad esempio la misura qui sotto, che mostra un primo arrivo di energia, seguito da una riflessione vicinissima: ebbene la differenza di tempo di propagazione tra i due arrivi è perfettamente coerente con le distanze percorse dall'emissione diretta e dalla riflessione. A riprova: se si sposta il microfono rispetto alla parete ma non al diffusore, anche la riflessione si avvicina o si allontana, in perfetto accordo.

Immagine

Ora abbiamo il caso di Tom che afferma che queste riflessioni nel suo caso non esistono. Caso per cui esistono solo due spiegazioni possibili:

1)- Il suo mid è direttivo a 250 Hz (frequenza cui corrisponde una lunghezza d'onda di 1,37 metri...) ed il mio NO...
Ma questo è impossibile, perché le leggi della Fisica dicono che qualsiasi singola sorgente più piccola di una lunghezza d'onda emette in modo nondirezionale... ed entrambi abbiamo misurato dei mid DIECI VOLTE più piccoli della lunghezza d'onda a 250 Hz...

2)- La sua misura è taroccata.

Ora pensateci: Tom non vende diffusori, per cui qualsiasi suo taroccamento è privo di conseguenze, se non a carico della sua credibilità (che è pari a zero da sempre...). Peraltro, non sapendo lui nemmeno interpretarle, le misure, è anche parzialmente scusato... nel caso...

Lo ripeto: il problema non sta nel fatto che un esperto in caldaie mandi ogni giorno in orbita le peggiori fesserie, ma nel fatto che ci sono appassionati (come Bluenote, solo per fare il primo nome che mi viene in mente) che gli danno credito nonostante il primo intervento di equalizzazione abbia sortito risultati disastrosi, come previsto, peraltro.

L'Alta Fedeltà resterà per sempre (ma per quanto ancora ?) il terreno per i peggiori pataccari, se voi appassionati non troverete il coraggio di smetterla di credere in quelli che vi deridono assecondando sempre le vostre scelte, anche le più sballate !!!

Saluti
F.C.

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Re: J'ACCUSE (Bluenote, leggi !)

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 11 aprile 2019, 15:17

Tom... riguarda bene le misure che hai postato e vedrai che mi danno pienamente ragione. :D

Il fatto che tu NON sia -manifestamente- in grado di interpretarle non ti autorizza ad accusare altri di quello che è solo il frutto della tua ignoranza. 8-)

Dedicati alle caldaie...! :lol:

Fidati !!! :lol: :lol: :lol:

Salutoni
F.C.

P.S: Ti confesso che provo una pena immensa a leggere i tuoi contorcimenti con cui tenti di fuorviare gli ingenui che ti leggono. Non sei umanamente capace di fare una verifica onesta e ti attacchi anche alle semplici somiglianze tra grafici (guarda che una gobba estesa quasi a 950 Hz è una cosa diversissima rispetto alle altre, che sono limitate a sotto 700 Hz). E continui ad offendere, aggravando il degrado della tua reputazione.

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Re: J'ACCUSE (Bluenote, leggi !)

Messaggio da F.Calabrese » sabato 13 aprile 2019, 1:01

F.Calabrese ha scritto:
mercoledì 10 aprile 2019, 12:02
...basta ragionarci, per punti:

1)- Se le anomalie di risposta che vengono equalizzate sono causate da variazioni del rendimento del trasduttore, allora la correzione sarà ragionevolmente costante per tutte le posizioni d'ascolto, entro un'area abbastanza ampia da rendere ascoltabile il sistema in un normale ambiente.

2)- Se le anomalie di risposta sono causate da riflessioni in fase o in controfase provenienti dal pavimento o dal soffitto, allora la loro eventuale correzione sarà tendenzialmente valida solo se l'ascoltatore mantiene la stessa altezza (p.es. se ascolta solo seduto su un divano o su una sedia e mai in piedi, o viceversa)...

3)- Se infine le anomalie di risposta sono causate da riflessioni in fase o in controfase prodotte dalla parete laterale più vicina (ed anche da quella posteriore), allora basterà spostarsi anche di poco al lato per trasformare una correzione perfetta nel suo esatto opposto, vale a dire in una correzione di segno opposto, che aumenta l'ampiezza delle anomalie di risposta !

Ebbene... il caso di cui discutevamo io e Tom era appunto quello della collocazione in angolo dei midrange delle sue Cerwin Vega, che lui sostiene non risentire delle riflessioni dalle due pareti che formano l'angolo.

Una persona che ne sapesse qualcosa di Elettroacustica non avrebbe MAI fatto un'affermazione come quella che ha scritto Tom. 8-) :lol: 8-)

Io gli ho fatto notare che alle frequenze le cui lunghezze d'onda sono maggiori delle dimensioni del trasduttore e del pannello frontale del diffusore è inevitabile che venga emessa energia verso le pareti a lato e che da queste essa venga riflessa con un inevitabile ritardo, che produce interazioni di fase positive e negative. E queste interazioni producono picchi e buche nella risposta che sono variabili, in ampiezza e frequenza, a seconda della posizione dell'ascoltatore (o del microfono di misura)!...
Mi autoquoto per tentare di far capire -a quelli che ancora leggono le stupidaggini di Tom Capraro- quanto sia profondamente disonesto e persino derisorio nei loro confronti il modo di rispondere di Tom.

Io ho semplicemente spiegato che, collocando un diffusore in angolo, è inevitabile che la riflessione dalla parete laterale introduca picchi e buche nella risposta in frequenza, CHE SONO DIVERSI A SECONDA DELLA POSIZIONE DELL'ASCOLTATORE (o del microfono di misura). Quindi ogni eventuale equalizzazione, anche con il DRC, corregge per UN solo punto d'ascolto e compromette la linearità di risposta in TUTTE LE ALTRE posizioni d'ascolto.

Diversamente, separando i mid-bassi dal cabinet che ospita i bassi, si può ben collocare questo in angolo, beneficiandone, ma senza creare i problemi di cui sopra.

Ovviamente Tom farà come al solito finta di aver capito fischi per fiaschi... e nessuno di voi troverà il coraggio di spiegargli che questo non è il suo settore di competenza specifica.

Continuate pure così... a farvi del male...!!! :lol: ------- :lol: ------- :lol: ------- :lol: ------- :lol:

Saluti
F.C.

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Messaggio da F.Calabrese » sabato 13 aprile 2019, 10:26

F.Calabrese ha scritto:
sabato 13 aprile 2019, 1:01
...
Ovviamente Tom farà come al solito finta di aver capito fischi per fiaschi... e nessuno di voi troverà il coraggio di spiegargli che questo non è il suo settore di competenza specifica...
Anche questa volta ho azzeccato la previsione... :lol: :lol: :lol:

Se Tom fosse un esperto di Eletroacustica -e non di caldaie- saprebbe che esiste una differenza enorme tra le anomalie di risposta causate dalle pareti vicine al diffusore e quelle normalmente presenti in tutti gli ambienti domestici e con tutti i diffusori.

La differenza sta nel modo con cui funziona l'udito, il quale integra perfettamente le riflessioni che arrivano entro i primi millisecondi rispetto al primo arrivo, vale a dire l'emissione del diffusore. Le riflessioni successive, invece, vengono percepite come attenuate di una decina di deciBel quando pervengono con un ritardo compreso tra 5 e 25-30 millisecondi (come accade nei tipici ambienti domestici per le riflessioni provenienti dalle pareti posteriori e dal soffitto). Questo meccanismo è noto come "Effetto Haas" e se volete la prova certa della sua esistenza basta che ripetiate l'esperimento dell'immagine qui sotto: mandando un segnale mono a due diffusori, la sorgente apparente appare come centrale se l'ascoltatore è alla stessa distanza dai due diffusori, mentre -se l'ascoltatore si sposta a lato- l'immagine si sposta sul diffusore più vicino, appunto come se l'altro fosse attenuato di parecchi deciBel...

Immagine

Un esperto di Elettroacustica, al posto di Tom, capirebbe che tutto questo ragionamento va relativizzato in funzione della frequenza considerata, per cui l'udito integra via via riflessioni sempre più lontane man mano che si scende di frequenza.

Ora pensateci... qualsiasi microfono e sistema di misura rileva necessariamente insieme, sia il primo arrivo che le prime riflessioni, appunto come fa l'udito... ma per le riflessioni successive occorrerebbe saperle distinguere e fare a meno di equalizzarle, appunto perché l'udito normalmente le trascura. Equalizzandole si ottiene infatti una sovracompensazione, la quale viene percepita come artificiosa (tanto più che varia al variare della posizione di misura e della stessa presenza o meno dell'ascoltatore nel punto di misura). Ma per distinguere le riflessioni occorre ridurre la finestra di misura, rendendo questa imprecisa alle frequenze medio-basse e basse... per cui nessuno lo fa, tanto meno i sistemi di equalizzazione automatici.

Quello che Tom e tanti come lui non riescono proprio a comprendere è che nessun sistema di misura e di equalizzazione è in grado di fornire i risultati veramente corretti se non viene impiegato con lucidità e cognizione di causa, vale a dire da un operatore che sappia distinguere le anomalie di risposta causate dai trasduttori o dalle pareti più vicine (correggendole), rispetto a quelle causate dalle pareti più lontane (che NON dovrà assolutamente compensare...). In questo anche il DRC è inevitabilmente cieco, anche se il povero Tom si ostina a dire che lui interviene sui singoli 65K coefficienti... come se qualcuno potesse credergli !

Sinceramente sono mortalmente annoiato dall'inconsistenza di questo personaggio, che da più di dieci anni va sostenendo una soluzione (il DRC) che non è certo in grado di risolvere i problemi di interfacciamento e di distorsione dei diffusori, e che comunque garantisce un risultato solo per UN punto nell'ambiente... (e ricordatevi che le nostre orecchie sono collocate su una sfera (la testa)... e non in cima ad un'astina di sei mm. di diametro, come nei microfoni di misura !!!).

Sono dieci anni che io tento inutilmente di spiegargli che si possono ottenere risultati ben superiori, ALL'ASCOLTO, con altre tecniche, più intelligenti e che -soprattutto- rendono ascoltabile l'impianto per gran parte dell'ambiente.

Lui è fermo al DRC ed alle Cerwin Vega da dieci anni almeno... mentre il resto del mondo va avanti felicemente, senza curarsi di lui.

Quando lo capirà sarà sempre troppo tardi.

Saluti
F.C.

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