Purtroppo questa gente viene troppo spesso creduta e persino stimata da appassionati che sono tuttavia persone intelligenti, nella vita, ma che sembrano sospendere la loro lucidità quanto si tratta di compiere scelte in materia di Alta Fedeltà.
Mi rivolgo ad uno di loro -Bluenote- per rivolgermi a tutti gli altri che mi leggono: ragionateci e pensate che quello che segue è solo UNO di cento, anzi mille casi analoghi. Ma passiamo al caso.
Questo scriveva ieri Tom Capraro al mio indirizzo:
Tom Capraro ha scritto:...Delle tue (magari anche manipolate) misure di cui parli possiamo soltanto stendere un velo pietoso, del resto in modo ridicolo e meschino non hai mai chiesto di osservare quelle REALI, pensi solo ad inventartene qualcuna affinchè tu possa ottenere una "ragione".
Ecco chi è calabrese. (rigorosamente con la "c" minuscola)
E questa -qui sotto- sarebbe la sua misura "reale" della risposta (equalizzata) del midrange delle sue Cerwin Vega.
Ovviamente è facile equalizzare qualsiasi risposta per UN SOLO punto di misura...
Però ora pensateci... se le anomalie di risposta variano al variare della posizione del microfono di misura (o dell'ascoltatore), allora la correzione perfetta per il punto "X" potrà essere del tutto sbagliata per il punto "Y", collocato magari a solo mezzo metro di distanza.
Ebbene... c'è un modo molto semplice per capire quando questo accade: basta ragionarci, per punti:
1)- Se le anomalie di risposta che vengono equalizzate sono causate da variazioni del rendimento del trasduttore, allora la correzione sarà ragionevolmente costante per tutte le posizioni d'ascolto, entro un'area abbastanza ampia da rendere ascoltabile il sistema in un normale ambiente.
2)- Se le anomalie di risposta sono causate da riflessioni in fase o in controfase provenienti dal pavimento o dal soffitto, allora la loro eventuale correzione sarà tendenzialmente valida solo se l'ascoltatore mantiene la stessa altezza (p.es. se ascolta solo seduto su un divano o su una sedia e mai in piedi, o viceversa)...
3)- Se infine le anomalie di risposta sono causate da riflessioni in fase o in controfase prodotte dalla parete laterale più vicina (ed anche da quella posteriore), allora basterà spostarsi anche di poco al lato per trasformare una correzione perfetta nel suo esatto opposto, vale a dire in una correzione di segno opposto, che aumenta l'ampiezza delle anomalie di risposta !
Ebbene... il caso di cui discutevamo io e Tom era appunto quello della collocazione in angolo dei midrange delle sue Cerwin Vega, che lui sostiene non risentire delle riflessioni dalle due pareti che formano l'angolo.
Una persona che ne sapesse qualcosa di Elettroacustica non avrebbe MAI fatto un'affermazione come quella che ha scritto Tom.
Io gli ho fatto notare che alle frequenze le cui lunghezze d'onda sono maggiori delle dimensioni del trasduttore e del pannello frontale del diffusore è inevitabile che venga emessa energia verso le pareti a lato e che da queste essa venga riflessa con un inevitabile ritardo, che produce interazioni di fase positive e negative. E queste interazioni producono picchi e buche nella risposta che sono variabili, in ampiezza e frequenza, a seconda della posizione dell'ascoltatore (o del microfono di misura)!
Al che lui si è rifugiato -come al solito- nell'insulto e nel pubblicare la solita curvetta MAL INTERPRETATA.
Ovviamente Mario Bon si è ben guardato dal correggerlo, come invece avrei fatto io al suo posto, evitando al povero Tom di collezionare l'ennesima figura da incompetente...
Nei prossimi post troverete la spiegazione dell'errore compiuto da Tom, io credo deliberatamente ed in perfetta malafede.
A Bluenote vorrei suggerire di leggere con attenzione e valutare quanto sia stato saggio -da parte sua- fidarsi dei consigli e credere nella (del tutto presunta) autorevolezza di questo tipo di personaggi, invece che andare a ragionare seriamente altrove.
Segue
F.C.