Ha ragione Leonida

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Moderatore: F.Calabrese

Toscanaccio
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Re: Ha ragione Leonida

Messaggio da Toscanaccio » domenica 5 maggio 2019, 12:05

:shock: :shock:

F.Calabrese
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Re: Ha ragione Leonida

Messaggio da F.Calabrese » domenica 5 maggio 2019, 12:26

F.Calabrese ha scritto:
sabato 4 maggio 2019, 23:49
dgs ha scritto:
sabato 4 maggio 2019, 19:52
...
Quindi secondo me, possiamo avere una sensazione di linearità di risposta spostandoci nell'ambiente ma dubito fortemente che quella che normalmente chiamiamo "scena sonora" sia possibile riprodurla in tutto l'ambiente.
Non è possibile con i "soliti impianti", con diffusori tower o simili...
Ma è possibile con sistemi più avanzati, come in molti hanno già avuto modo di ascoltare.
In proposito esiste un brano di prova eccellente, che è la traccia "Tom" del CD test di Alan Parsons.

L'immagine di ciascuno dei quattro Tom si sposta da (fuori) alla sinistra del diffusore di sinistra a (fuori) alla destra del diffusore di destra... con i due Tom intermedi a metà tra il centro e la posizione dei diffusori.

Ebbene, sia con il Poliedro che con il Monovia questa immagine è percepibile per due terzi dell'area del mio salone, vale a dire per almeno 40 metri quadrati...

... a confronto con la posizione fissa obbligata per chi ascolta con il DRC...

Saluti
F.C.

dgs
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Re: Ha ragione Leonida

Messaggio da dgs » domenica 5 maggio 2019, 16:52

ovviamente avevo invertito fase e livello,e la solita cattiva abitudine di non rileggere ha fatto il resto...

Bluenote
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Re: Ha ragione Leonida

Messaggio da Bluenote » domenica 5 maggio 2019, 19:36

F.Calabrese ha scritto:
domenica 5 maggio 2019, 12:26


In proposito esiste un brano di prova eccellente, che è la traccia "Tom" del CD test di Alan Parsons.

L'immagine di ciascuno dei quattro Tom si sposta da (fuori) alla sinistra del diffusore di sinistra a (fuori) alla destra del diffusore di destra... con i due Tom intermedi a metà tra il centro e la posizione dei diffusori.

Ebbene, sia con il Poliedro che con il Monovia questa immagine è percepibile per due terzi dell'area del mio salone, vale a dire per almeno 40 metri quadrati...

... a confronto con la posizione fissa obbligata per chi ascolta con il DRC...

Saluti
F.C.
Ma quando uno sta a teatro, mica si sposta di 5-10 metri di posto per verificare che la scena non cambi..... ;)

P.S
Quando vengo in settimana non mi far sentire 'sta monnezza di musica pero'.... :mrgreen:
Ciao
Maurizio

sfabio
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Re: Ha ragione Leonida

Messaggio da sfabio » lunedì 6 maggio 2019, 7:02

F.Calabrese ha scritto:
sabato 4 maggio 2019, 17:29

E' esattamente quel che è accaduto dopo la consegna. Nella casa del nuovo proprietario quell'impianto ha funzionato al meglio con la stessa regolazione che aveva nel mio salone, nonostante la stanza fosse al momento del tutto priva di arredi.

L'unica differenza era a livello di Sub, che però erano collocati diversamente, per necessità. Comunque facilmente regolabili.

Non c'è alcuna magia in questo, ma è la semplice conseguenza dell'approccio progettuale (sorgente estesa in gamma medio-bassa e non sulle vie superiori).

Saluti
F.c.
Quindi tu affermi che grazie all'approccio progettuale i tuoi diffusori sono immuni all'ambiente, cioè suonano uguali trasportati nella mia stanza di 2,3x3mt come in una sala di 5x8 o nel palasport o completamente all'aperto senza alcun intervento esterno di equalizzazione o "taratura" di alcun tipo!
Ti credo sulla parola, anche se non avendo alcuna esperienza diretta in merito resto comunque scettico in proposito.

Buona giornata

Fabio

F.Calabrese
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Re: Ha ragione Leonida

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 6 maggio 2019, 9:57

sfabio ha scritto:
lunedì 6 maggio 2019, 7:02
Quindi tu affermi che grazie all'approccio progettuale i tuoi diffusori sono immuni all'ambiente, cioè suonano uguali trasportati nella mia stanza di 2,3x3mt come in una sala di 5x8 o nel palasport o completamente all'aperto senza alcun intervento esterno di equalizzazione o "taratura" di alcun tipo!
NO... assolutamente NO...!

E' ovvio che per un ambiente di 2,3 x 3 metri sia necessario adottare i monovia+Sub, con dei Sub più piccoli dei miei soliti...

...mentre in un salone di 40 mq. si impiegherà uno qualsiasi dei miei impianti, senza alcun problema.

In questi casi la statistica aiuta, nel senso che gli acquirenti di tutti i miei impianti da otto anni a questa parte hanno tutti dei saloni di grandi dimensioni e di proporzioni simili. E' assai improbabile che un FullHorn sia acquistato per ascoltarlo in un ambiente di 3x3 metri. Nel caso, la configurazione del Mostro di Steroplay operò in un ambiente di 3,7 x 4,5 metri, se ricordo bene.

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Ha ragione Leonida

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 6 maggio 2019, 9:57

sfabio ha scritto:
lunedì 6 maggio 2019, 7:02
Quindi tu affermi che grazie all'approccio progettuale i tuoi diffusori sono immuni all'ambiente, cioè suonano uguali trasportati nella mia stanza di 2,3x3mt come in una sala di 5x8 o nel palasport o completamente all'aperto senza alcun intervento esterno di equalizzazione o "taratura" di alcun tipo!
NO... assolutamente NO...!

E' ovvio che per un ambiente di 2,3 x 3 metri sia necessario adottare i monovia+Sub, con dei Sub più piccoli dei miei soliti...

...mentre in un salone di 40 mq. si impiegherà uno qualsiasi dei miei impianti, senza alcun problema.

In questi casi la statistica aiuta, nel senso che gli acquirenti di tutti i miei impianti da otto anni a questa parte hanno tutti dei saloni di grandi dimensioni e di proporzioni simili. E' assai improbabile che un FullHorn sia acquistato per ascoltarlo in un ambiente di 3x3 metri. Nel caso, la configurazione del Mostro di Stereoplay operò in un ambiente di 3,7 x 4,5 metri, se ricordo bene.

Saluti
F.C.

leonida
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Re: Perché ci facciamo prendere in giro ?

Messaggio da leonida » mercoledì 15 maggio 2019, 8:02

F.Calabrese ha scritto: In effetti ho riascoltato da solo alcuni di quei brani e non mi sono sembrati poi così male.

Probabilmente la presenza del tizio ha innescato un certo "effetto-Leonida", per cui -ad esempio- il suo brano di pianoforte a me sembrava incredibilmente legnoso e povero di definizione negli attacchi... mentre il piano all'inizio della Canzone di Marinella sembrava eccedere sul versante opposto (per cui nessun addebito ai diffusori, anzi... bene per la loro analiticità !).



Saluti
F.C.
renditi conto che se fosse vero quello che hai sperimentato, e non è la prima volta che ti succede, se cioè la qualità dell'ascolto peggiorasse drasticamente su qualsiasi parametro audio, solo per l'innocua presenza di un secondo ascoltatore ed ancora di più con un terzo presente e sempre peggio all'aumentare del numero dei presenti, e se tutto questo non avesse (come di fatto non ha e non può avere) nessuna relazione con l'assorbimento e l'acustica, tutto, ma proprio tutto quello che è stato scritto e si continua a scrivere, non varrebbe più di un fico secco, e chiunque scriva o abbia scritto di audio e di riproduzione musicale verrebbe relegato istantaneamente fra quelli che ne sanno meno del mio gatto.
Ti consiglierei di non approfondire, potrebbe rappresentare per te un trauma irreversibile, e per evitarlo o rimanerne immune, dovresti esser dotato di una capacità di rimozione ben più stellare delle tue conoscenze e della tua capacità progettuale.

F.Calabrese
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Re: Perché ci facciamo prendere in giro ?

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 15 maggio 2019, 11:52

leonida ha scritto:
mercoledì 15 maggio 2019, 8:02
renditi conto che se fosse vero quello che hai sperimentato, e non è la prima volta che ti succede, se cioè la qualità dell'ascolto peggiorasse drasticamente su qualsiasi parametro audio, solo per l'innocua presenza di un secondo ascoltatore ed ancora di più con un terzo presente e sempre peggio all'aumentare del numero dei presenti...
NO... il problema non è assolutamente il numero dei presenti, altrimenti la prova d'ascolto del FH "per Aleandro" con 27 appassionati sarebbe stata una debacle, e non è stato affatto così.

Il problema sta nella presenza di UN certo tipo di ascoltatore, vale a dire quello che -dopo appena tre battute- si gira e dice "che orrore !" facendo scattare la suggestione negativa nei presenti.

Ne vuoi una prova...? Quando Campa venne per la seconda volta ad ascoltare un mio impianto, era presente nel primo pomeriggio un suo "amico" che mi aveva detto -sottovoce- che era venuto appositamente per scoraggiarlo. Ed infatti in sua presenza avvertivamo tutti, me compreso, qualcosa che non andava.

Non appena partito lo "iettatore" l'impianto ha preso a suonare benissimo... e nei mesi successivi ha SEMPRE suonato benissimo, tant'è vero che è stato venduto già in due esemplari.

Come vedi -caro Leonida- la spiegazione che vede come causa dei fenomeni di suggestione guadagna ogni giorno nuovi punti, ma leggi anche il post che successivo...

Segue
F.C.

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Re: Perché ci facciamo prendere in giro ?

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 15 maggio 2019, 11:53

leonida ha scritto:
mercoledì 15 maggio 2019, 8:02
F.Calabrese ha scritto: In effetti ho riascoltato da solo alcuni di quei brani e non mi sono sembrati poi così male.
Probabilmente la presenza del tizio ha innescato un certo "effetto-Leonida", per cui -ad esempio- il suo brano di pianoforte a me sembrava incredibilmente legnoso e povero di definizione negli attacchi... mentre il piano all'inizio della Canzone di Marinella sembrava eccedere sul versante opposto (per cui nessun addebito ai diffusori, anzi... bene per la loro analiticità !).[/b]
renditi conto che se fosse vero quello che hai sperimentato, e non è la prima volta che ti succede, se cioè la qualità dell'ascolto peggiorasse drasticamente su qualsiasi parametro audio, solo per l'innocua presenza di un secondo ascoltatore ed ancora di più con un terzo presente e sempre peggio all'aumentare del numero dei presenti, e se tutto questo non avesse (come di fatto non ha e non può avere) nessuna relazione con l'assorbimento e l'acustica, tutto, ma proprio tutto quello che è stato scritto e si continua a scrivere, non varrebbe più di un fico secco, e chiunque scriva o abbia scritto di audio e di riproduzione musicale verrebbe relegato istantaneamente fra quelli che ne sanno meno del mio gatto.

Ti consiglierei di non approfondire, potrebbe rappresentare per te un trauma irreversibile, e per evitarlo o rimanerne immune, dovresti esser dotato di una capacità di rimozione ben più stellare delle tue conoscenze e della tua capacità progettuale.
Ed invece... guarda qui... io non solo non ho problemi ad approfondire, ma sono anche felicissimo di farlo.

Partiamo da una premessa: un ascoltatore esperto -professionale- di solito è abbastanza smaliziato da non cadere in questo tipo di suggestioni.

Per esempio nel mio caso, con Bluenote, io mi sono fatto influenzare quando i brani che ascoltavo non li conoscevo, ma poi, quando ne ho messi alcuni dei miei, quel che ho ascoltato è stato esattamente quello che ascolto tutti i giorni e che hanno ascoltato anche altri appassionati (p.es. Uli o Ginohorn). Infatti il pianoforte di Lee Waldron lo avvertivo legnoso e poco nitido nei transienti, vale a dire esattamente l'opposto del pianoforte all'inizio della Canzone di Marinella, che è limpidissimo, al limite del metallico.

Ora pensaci... Se fosse stato l'impianto (o le mie orecchie) a suonare "attufato", io avrei sentito in quel modo anche il piano della Canzone di Marinella ! Ed invece l'ho ascoltato come è realmente, perlomeno qui a casa mia e con i miei impianti.


Un ascoltatore che è un semplice appassionato -come p.es. Bluenote- e che è anche coinvolto emotivamente (deve difendere le sue scelte o fare una figuraccia) è assolutamente possibile che si sia autosuggestionato al punto di sentire veramente male...

Però io credo che in questi casi l'intelligenza dovrebbe intervenire per indicare una soluzione a questa inaffidabilità: ed è semplice.

Ascoltando infatti più brani, di tipo diverso e non necessariamente quelli che abbiamo selezionato perché suonano bene sul nostro impianto, alla fine gli effetti della suggestione scompaiono, non fosse altro che per il fatto che non esiste alcun reale contesto di suggestione (in fondo stiamo parlando di una normale prova di apparati tecnologici... mica di questioni vitali !).

Su una cosa hai ragione, Leonida: sul fatto che gli appassionati sono frequentissimamente vittime di queste suggestioni, per cui quando sono "innamorati dell'oggetto" tendono a scusarne tutti i difetti, né più né meno di come si fa per una bella donna. Però anche per le belle donne arriva il momento di aprire gli occhi.

Saluti
F.C.

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