Un nuovo modo di fare le prove d'ascolto

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F.Calabrese
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Un nuovo modo di fare le prove d'ascolto

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 6 maggio 2019, 13:18

Apro questo thread in omaggio alle teorie di Leonida/Scardamaglia be per l'occasione della prossima visita di Bluenote ad ascoltare i miei impianti.

Sono anni che io mi accapiglio con Leonida, ma gli ho sempre riconosciuto di aver visto giusto su molti dei meccanismi psicologici che gli appassionati pongono in essere di sicuro inconsapevolmente, ma che influiscono moltissimo sui loro giudizi.

Vi ho anche raccontato tante volte di essermi deliberatamente fermato ad ascoltare -alle mostre- i commenti degli appassionati che uscivano da una stessa saletta, avendo ascoltato gli stessi brani, ma che riferivano impressioni a volte diametralmente opposte e comunque sempre diverse.

E' però accaduto un fatto nuovo: durante i più recenti ascolti qui a Bracciano ho quasi casualmente attivato una procedura che ha dissipato una gran parte delle solite incertezze. Per questo credo di fare cosa utile riferendovene, qui.

Partiamo con il prossimo post.

Segue
F.C.

F.Calabrese
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Re: Un nuovo modo di fare le prove d'ascolto

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 6 maggio 2019, 13:18

La prima mossa, anzi per meglio dire la prima accortezza, è quella di far riposare l'udito di chi è appena reduce da un lungo viaggio in auto.
Di solito basta una ventina di minuti per abituarsi al grande silenzio del mio salone, nel quale si misurano 22-23 dB"A" Leq. di rumore di fondo, anche in piena mattina o nel pomeriggio. Solo in alcuni giorni si avvertono i passaggi di aerei diretti a Fiumicino, che passano però con rotte e quote assai diverse da giorno a giorno.
I venti minuti volano comunque, tra la descrizione dell'impianto e le presentazioni, per cui cito la cosa solo a beneficio d'inventario.

Ora passiamo ad aspetti più importanti, tra i quali è emersa evidente la necessità di disporre di almeno due diversi impianti in prova.

Spiego meglio: in questi giorni io ho iniziato le prove d'ascolto attivando prima il sistema con i due satelliti con il monovia ed il Sub centrale in bass-reflex, in semplice biamplificazione e senza quasi equalizzazione. Solo dopo, molto dopo, ho attivato il Poliedro, che ne è uscito a dir poco trionfante. Vedremo di capire insieme il perché della necessità dei due impianti (ma ve lo spiego in un prossimo post).

Ora passiamo alla scelta dei brani, che deve essere fatta con molta attenzione, soprattutto per evitare di ascoltare brani "forti" all'inizio, viziando irrimediabilmente l'ascolto degli eventuali brani più delicati a seguire.

Esiste infatti un preciso meccanismo di difesa dell'udito, che è costituito dalla contrazione dei muscoli stapedio e tensore del timpano, situati nell'orecchio medio, sulla catena degli ossicini. Questa contrazione abbassa la sensibilità dell'orecchio in modo temporaneo, ma di anche 15-20 dB, ed è attivata normalmente quando l'ascolto supera i 95-100 dB"A" medi (vale a dire 120 dB di Picco Lineare). Non solo cambia la sensibilità, ma anche la risposta in frequenza dell'orecchio !!!

Quindi è importante ascoltare PER PRIMI i brani più delicati, come quelli di musica barocca, o la Canzone di Marinella, o il solito Guantanamera dei Weavers... lasciando per ultimi brani come di Masekela, Pink Floyd o Dead Can Dance.

A questo punto però sono importantissimi alcuni brani che possiamo chiamare "didattici" e di cui vi racconto nel prossimo post.

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Re: Un nuovo modo di fare le prove d'ascolto

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 6 maggio 2019, 13:18

Cosa sono i brani "didattici"...?

Beh... sono quelli che permettono di valutare UN determinato parametro all'ascolto senza ambiguità possibili.

Cito un esempio di cui ho parlato ieri: la traccia "Tom" del CD test di Alan Parsons permette di ascoltare una sequenza di quattro colpi -ripetuta più volte- di cui il primo proviene a sinistra del diffusore di sinistra e l'ultimo a destra del diffusore di destra. Gli altri due sono in posizioni apparenti intermedie. Dunque si tratta di un piccolo brano la cui immagine stereo travalica nettamente l'angolo compreso tra i diffusori, e lo fa in modo chiaramente percepibile da qualsiasi ascoltatore, anche dal più inesperto.

Ma prima di questa traccia ve ne sono altre due da ascoltare con eguale o superiore attenzione.

La prima traccia è una registrazione di Simone Corelli, grandissimo fonico del cinema ed autore di diversi libri: è intitolata "Aleas e Girodo" ed è registrata con due microfoni Neumann TLM-103, senza equalizzazione o missaggio: uno per canale. Il brano passa da livelli incredibilmente bassi (diciamo sotto i 40 dB) ad altri di livello sempre contenuto, ma di estrema risoluzione: si sentono distintamente le dita del chitarrista che scorrono sulle corde dello strumento (ad appena 50 dB"A" !!!)... Solo un impianto ad altissima risoluzione è in grado di riprodurre questa traccia con la necessaria naturalezza e tridimensionalità.

Segue un brano tradizionalissimo, per organo (Cucifixion di Dupré), che inizia con una sequenza di quattro note di pedale, di cui la quarta è a 22 Hz. (lo si vede benissimo con la schermata "analisi di spettro" di Cool Edit Pro). Una volta ascoltato questo inizio non deve esistere più alcun dubbio sulla capacità dell'impianto di riprodurre i bassi più profondi.

Infine, sempre dal CD Test di Alan Parsons, è utilissimo ascoltare il breve segmento con colpi di cassa, che nei sistemi ad Alta Efficienza suonano privi di qualsiasi coda... e con il Poliedro suonano come se la stanza scomparisse all'improvviso: un effetto assolutamente impressionante e di sicuro mai ascoltato alle mostre, dove l'ambiente prevarica sempre, in gamma bassa...

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F.C.

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Re: Un nuovo modo di fare le prove d'ascolto

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 6 maggio 2019, 13:48

F.Calabrese ha scritto:
lunedì 6 maggio 2019, 13:18
...Vedremo di capire insieme il perché, della necessità dei due impianti (ma ve lo spiego in un prossimo post).


Ed ora eccoci arrivati ad un punto di importanza a dir poco fondamentale, dove entrano in gioco le teorie di Leonida/Scardamaglia.

Se ricordo bene (lui mi corregga, se sbaglio), anni fa lui mi spiegò che nei normali ascolti l'appassionato soffre di una specie di appannamento della percezione in occasione delle fasi iniziali dell'ascolto di qualsiasi impianto. Questo appannamento viene però rimosso dalla introduzione di "tweaks" di varia natura e di nessuna efficacia dal punto di vista della eventuale variazione del contesto fisico in cui si ascolta.

Ebbene, io stesso ho più volte verificato -da dieci anni fa ad oggi- che questo appannamento esiste e colpisce anche ascoltatori esperti, me compreso.

Ora accade che io sia tra tutti la persona meno adatta a suggerire di ascoltare introducendo cose come legnetti ed altre amenità del genere, perché mi verrebbe da ridere nel farlo, così -di fatto- nuocendo totalmente alla loro eventuale efficacia.

Quel che io posso fare, per evitare questo "effetto annebbiamento" sono due diverse strategie.

La prima è quella di non assecondare la naturale tendenza dell'appassionato di comparare quel che ascolta con quello che ascolta nel suo impianto, che però 99 volte su cento è idealizzato, perché magari è frutto di anni di scelte, modifiche, ascolti... in occasione dei quali l'appassionato ha sempre scelto quei 4-5 brani che valorizzano al massimo il SUO impianto, e che con qualsiasi altro impianto non possono che suonare diversamente, cioé male.

Dunque è indispensabile che l'appassionato ascolti i "suoi" brani solo DOPO aver ascoltato i "brani didattici" di cui al post precedente, che avranno provveduto a fugare ogni suo possibile dubbio sull'ampiezza dell'immagine stereo, sulla risposta in basso e sulla nitidezza ai transitori. Se i suoi brani preferiti suoneranno diversamente, sarà a questo punto facile capire il perché (come nell'esempio che vi posterò più avanti).

La seconda strategia è quella di lasciar "sfogare" l'appannamento percettivo su un impianto sacrificabile (*), fino a lasciare il tempo all'ascoltatore di abituarsi all'acustica dell'ambiente ed alla diversa e superiore risoluzione di sistemi che ascolterà.
A questo punto, il passaggio al Poliedro sconvolge chiunque (me compreso) per il salto verticale in termini di naturalezza di emissione e di tridimensionalità...

Attenzione: i due impianti non sono poi così diversi tra loro. sono infatti equalizzati per dare la stessissima risposta alla posizione d'ascolto e la differenza di efficienza è di 6-7 decibel appena... Nulla che appunto giustifichi una così marcata sensazione di superiorità del Poliedro dinanzi al monovia. Anche le elettroniche sono le stesse, nei due impianti (escluse le due vie superiori del Poliedro, che sono in corrente). Dunque le differenze fisiche e tecnologiche esistono, ma vengono appunto moltiplicate dall'iniziale appannamento imposto a danno del primo impianto.

Ora mi fermo per farvi riflettere: questa sera riprenderò.

Saluti
F.C.

(*): L'impianto con i monovia nasce NON per la vendita, ma solo per favorire gli scambi con appassionati che hanno già in casa dei diffusori di un certo pregio, ma dalla dinamica costipata e con minore risoluzione ai bassi livelli. Il mio "primo impianto" è il Poliedro, cui seguono il mio Paragon ed il "FH per Aleandro", ed infine il Mostro di Stereoplay (riproducibile in meglio, con i trasduttori di oggi).

Bluenote
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Re: Un nuovo modo di fare le prove d'ascolto

Messaggio da Bluenote » lunedì 6 maggio 2019, 14:06

Fabrizio, gia' ho l'impressione che metti le mani avanti.... :lol:
Della tua scaletta non me ne frega un fico secco sinceramente.
Io voglio sentire i brani che dico io, se no, non perdo proprio tempo a farmi 6 ore di macchina tra andata e ritorno per sentirmi i Genesis, i Pink Floyd, i Toto....ma che roba e' ? :mrgreen:
Io ti ho mandato un brano tratto dallo Stabat Mater di Steffani, con la Bartoli protagonista, dove la correttezza timbrica la fa da padrona.
Te l'ho mandato per verificare che lo aprissi correttamente col tuo player.
Tu mi hai risposto che cool edit lo apre, che e' una registrazione analogica, che ha un soffio....
Ma tu lo senti mai un disco ?
Io sento la musica. Quello e' il fine. L'impianto e' solo uno strumento per raggiungerlo.
A me dei 120dB non interessa nulla. Quelli tienili per qualche fessacchiotto del forum. Io sono abituato a sentire gli strumenti acustici dal vivo e so bene che l'orecchio va abituato ad ascoltare dopo un viaggio.
Fammi sapere. Io dopo ti avrei chiamato per organizzarci per domani mattina, ma se cominci a mettere i paletti perche' gia' sai che i tuoi impianti hanno dei limiti evidenti, non ti chiamo proprio e non perdiamo tempo.

P.S.
Dopo metto la scaletta dei brani che ho messo su HDD.
Ciao
Maurizio

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Re: Un nuovo modo di fare le prove d'ascolto

Messaggio da Bluenote » lunedì 6 maggio 2019, 14:22

Bluenote ha scritto:
lunedì 6 maggio 2019, 14:06
Fabrizio, gia' ho l'impressione che metti le mani avanti.... :lol:
Della tua scaletta non me ne frega un fico secco sinceramente.
Io voglio sentire i brani che dico io, se no, non perdo proprio tempo a farmi 6 ore di macchina tra andata e ritorno per sentirmi i Genesis, i Pink Floyd, i Dead Can Dance....ma che roba e' ? :mrgreen:
Io ti ho mandato un brano tratto dallo Stabat Mater di Steffani, con la Bartoli protagonista, dove la correttezza timbrica la fa da padrona.
Te l'ho mandato per verificare che lo aprissi correttamente col tuo player.
Tu mi hai risposto che cool edit lo apre, che e' una registrazione analogica, che ha un soffio....
Ma tu lo senti mai un disco ?
Io sento la musica. Quello e' il fine. L'impianto e' solo uno strumento per raggiungerlo.
A me dei 120dB non interessa nulla. Quelli tienili per qualche fessacchiotto del forum. Io sono abituato a sentire gli strumenti acustici dal vivo e so bene che l'orecchio va abituato ad ascoltare dopo un viaggio.
Fammi sapere. Io dopo ti avrei chiamato per organizzarci per domani mattina, ma se cominci a mettere i paletti perche' gia' sai che i tuoi impianti hanno dei limiti evidenti, non ti chiamo proprio e non perdiamo tempo.

P.S.
Dopo metto la scaletta dei brani che ho messo su HDD.
Ciao
Maurizio

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Re: Un nuovo modo di fare le prove d'ascolto

Messaggio da Bluenote » lunedì 6 maggio 2019, 14:23

Ora mi accorgo che non e' possibile modificare il post...manco t'avessi insultato e vuoi salvare per sempre la grave offesa... :o
Comunque ho scritto Toto invece di Dead Can Dance.... :mrgreen:
Ciao
Maurizio

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Re: Un nuovo modo di fare le prove d'ascolto

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 6 maggio 2019, 14:27

Bluenote ha scritto:
lunedì 6 maggio 2019, 14:06
...
Io ti ho mandato un brano tratto dallo Stabat Mater di Steffani, con la Bartoli protagonista, dove la correttezza timbrica la fa da padrona.
Te l'ho mandato per verificare che lo aprissi correttamente col tuo player.
Tu mi hai risposto che cool edit lo apre, che e' una registrazione analogica, che ha un soffio....
Ma tu lo senti mai un disco ?
...
Stai sereno... che quei due impianti li hanno ascoltati già diversi appassionati, molti dei quali del tutto sconosciuti prima, per me... ed hanno quasi tutti postato le loro impressioni, con tanto di dettagli e spiegazioni. :D

Quanto a me, io ascolto impianti da 48 anni ed ho anche fatto il recensore professionale per le riviste, per cui se gli impianti non suonassero sarei veramente il più grosso cretino mai visto nel settore, ad invitare te e tanti altri...! :lol: :lol: :lol:

Quanto al brano che mi hai inviato, io invito te e tutti ad osservarne con attenzione lo spettro (che tu stesso puoi verificare, con REW o con Cool Edit) che ti posto qui sotto.

Immagine

Come puoi vedere è un brano ricco di medi, senza basse sotto 60 Hz e con le altissime depresse ad un livello che lo si può ascoltare anche con i tweeters spenti...

E' dunque un brano scelto con grande bravura, ma in modo di poter funzionare bene anche e soprattutto su diffusori di prestazioni dinamiche e di risposta in frequenza assai limitate.

Sicuramente sarà un brano bellissimo da ascoltare (io l'ho già ascoltato al volo ieri, ma domani conto di riascoltarlo con attenzione...) ma è l'ultimo brano al mondo con cui giudicare un impianto. Non fosse altro che per quella gobba a 2 KHz e per quelle tra 350 e 650 Hz...

Stai sereno e fai buon viaggio !!! :D :mrgreen:

Saluti
F.C.

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Re: Un nuovo modo di fare le prove d'ascolto

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 6 maggio 2019, 14:28

Bluenote ha scritto:
lunedì 6 maggio 2019, 14:06
Fabrizio, gia' ho l'impressione che metti le mani avanti.... :lol:
Al contrario, visto che i miei due impianti li hanno appunto già ascoltati e commentati... p.es. : viewtopic.php?f=6&t=8550
Della tua scaletta non me ne frega un fico secco sinceramente.
Io voglio sentire i brani che dico io, se no, non perdo proprio tempo a farmi 6 ore di macchina tra andata e ritorno per sentirmi i Genesis, i Pink Floyd, i Toto....ma che roba e' ? :mrgreen:
Forse hai risposto talmente in fretta da non leggere i miei post. Io ho parlato di brani di musica barocca (chitarra e tromba) ed organo... più degli strumenti a solo ma questi solo per verificare l'ampiezza dell'immagine stereo e la risposta i transienti in gamma bassa, non per altro !
Io ti ho mandato un brano tratto dallo Stabat Mater di Steffani, con la Bartoli protagonista, dove la correttezza timbrica la fa da padrona.
Te l'ho mandato per verificare che lo aprissi correttamente col tuo player.
Tu mi hai risposto che cool edit lo apre, che e' una registrazione analogica, che ha un soffio....
Questo lo puoi verificare facilmente, osservando lo spettro della parte finale, in cui si intravedono dei leggeri ronzii di rete e dalla popolazione statistica dei dati, da cui risulta un raggruppamento su valori tipici delle registrazioni analogiche. Ma anche Guantanamenra dei Weavers lo è...
Ma tu lo senti mai un disco ?
Io sento la musica. Quello e' il fine. L'impianto e' solo uno strumento per raggiungerlo.
A me dei 120dB non interessa nulla. Quelli tienili per qualche fessacchiotto del forum. Io sono abituato a sentire gli strumenti acustici dal vivo e so bene che l'orecchio va abituato ad ascoltare dopo un viaggio.
Fammi sapere. Io dopo ti avrei chiamato per organizzarci per domani mattina, ma se cominci a mettere i paletti perche' gia' sai che i tuoi impianti hanno dei limiti evidenti, non ti chiamo proprio e non perdiamo tempo.
Se ascolti dal vivo, sai bene che per riprodurre la dinamica VERA degli strumenti anche di una semplice orchestra barocca occorre sempre un ampio margine di dinamica, sia verso l'alto che verso il basso. Chi ascolta con ronzii di fondo e con gli ampli al limite del clipping non ha idea di quanto si perde: lo scoprirai dopodomani. Se ricordo dovevamo sentirci lunedì per martedì o mercoledì. Io ci sono anche domani.

Di nuovo buon viaggio !
Saluti
F.C.

P.S.: Scusami per il momentaneo blocco, ma ti stavo rispondendo senza quotare tutto il messaggio e poi io salvo sempre i post più importanti, come il tuo ! Ora lo puoi editare !

mariorossi186
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Re: Un nuovo modo di fare le prove d'ascolto

Messaggio da mariorossi186 » lunedì 6 maggio 2019, 15:04

F.Calabrese ha scritto:
lunedì 6 maggio 2019, 14:27

Come puoi vedere è un brano ricco di medi, senza basse sotto 60 Hz e con le altissime depresse ad un livello che lo si può ascoltare anche con i tweeters spenti...

E' dunque un brano scelto con grande bravura, ma in modo di poter funzionare bene anche e soprattutto su diffusori di prestazioni dinamiche e di risposta in frequenza assai limitate.

Saluti
F.C.

E' un brano !
Ma tu vedi agguati sempre e comunque ?
Se vuol venire a sentire quel brano , perchè sto tuo pararsi il culo .... da che cosa , poi
A 60 anni le garette dell'hifi dovrebbero essere storia antica , o no ?
Il Poliedro dovrebbe impipparsene : però hai un problema , le lettroniche che saranno un bell'handicap , per te tra usicte in corrente e TU
Poi gli farai sentire i Dead .... però , cheppalle con quell'urlata da schiacciata di amroni ! .... e pur eil coro dei bambini .
alberto inzani

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