Bluenote: la prova della scorrettezza

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leonida
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Re: Bluenote: la prova della scorrettezza

Messaggio da leonida » sabato 18 maggio 2019, 0:54

F.Calabrese ha scritto:
venerdì 17 maggio 2019, 15:04




Dunque io ho percepito immediatamente la cosa, fin dalle primissime note...


F.C.[/color][/size]
Più probabile, ascoltati i due brani, che in quella particolare situazione,tu abbia, per qualche ragione, percepito limiti del tuo sistema o non lo abbia fatto esprimere al meglio.
Da quanto si percepisce su you tube, infatti, la tua interpretazione non appare plausibile.

https://www.youtube.com/watch?v=nIoJVEKxp9k

danco
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Re: Bluenote: la prova della scorrettezza

Messaggio da danco » sabato 18 maggio 2019, 1:02

Giu-no ha scritto:
sabato 18 maggio 2019, 0:13
Sarà suggestione ma a me il piano del brano scelto da bluenote ha come una leggera patina (non so se attufato vuol dire questo) mentre non la sento sulla voce.
Non vedo però altri commenti sui brani...
Il brano di Mal Waldron lo conosco a menadito, ho il cd più o meno da quando è stato pubblicato, ed ho potuto ascoltarlo negli anni con componenti diversi. Non c'è nessuna velatura, semplicemente è un pianoforte diverso accordato in modo diverso e suonato in modo diverso.
Ogni pianista si fa accordare il pianoforte a proprio gusto, casomai un impianto deve essere in grado di far percepire le diverse tonalità scelte dal pianista. Fermo restando che poi di mezzo ci sono i microfoni, il mixer etc...

Danilo

F.Calabrese
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Re: Bluenote: la prova della scorrettezza

Messaggio da F.Calabrese » sabato 18 maggio 2019, 1:08

Questa vicenda sta diventando interessantissima, perché dimostra in maniera definitiva che ci sono in giro dei perfetti ed assoluti incapaci persino nell'interpretare le misure che loro stessi eseguono.

Osservate questi tre spettri: il giallo è il piano della Canzone di Marinella, il rosso è il piano di Waldron ed il verde è lo spettro della Canzone di Marinella da cui sono state "tagliate" le note più alte del pianoforte.

Immagine

Ora fate bene attenzione ad un dettaglio rivelatore: le curve rossa e gialla viaggiano parallele fino a 3500 Hz., dopodiché la curva rossa crolla.

Ora domandatevi: fino a quali frequenze il pianoforte emette delle fondamentali...? Beh... fino all'incirca a 4 KHz, frequenza oltre la quale emette solo armoniche. Quindi dalle prime due curve si deduce che i due brani di pianoforte contengono all'incirca la stessa energia sulle fondamentali, mentre il brano di Waldron ha una ventina di deciBel di armoniche in meno. Ripeto: VENTI DECIBEL...!!!

Ora mettetevi nei panni di un poveraccio (Tom) che deve difendere a tutti i costi la sua tesi e che ha già dimostrato in passato di non avere il benché minimo senso della vergogna o della dignità personale. Voi che fareste al posto suo...? Beh... semplice... togliereste le note più alte suonate nella Canzone di Marinella e tirereste fuori lo spettro in verde, che sulle alte traccia quello di Waldron. E questo lui ha fatto...

Ora però accade che un osservatore esperto noterebbe che la curva verde si discosta dalle altre due già sopra i 700 Hz., per cui il "taglio chirurgico" ha portato via anche le fondamentali delle ultime due ottave e mezzo...!
Fondamentali che però sono perfettamente presenti nell'incisione di Waldron !

Dunque lo spettro in verde ci dice solo che il poveretto ha smanettato per tentare di salvare la faccia a lui ed al suo amico Bluenote, in realtà fornendoci in questo modo la PROVA DEFINITIVA che il pianoforte dell'incisione di Waldron è mal registrato.

A questo punto mettetevi nei panni di quel poveraccio di Bluenote, che si è fatto 600 Km in auto per sputtanare un impianto e non è riuscito nell'impresa, MA CHE HA DIMOSTRATO A TUTTI CHE E' INCAPACE DI AVVERTIRE ALL'ASCOLTO LA DIFFERENZA TRA DUE PIANOFORTI suonati con lo stesso livello delle fondamentali, ma con VENTI DECIBEL DI ARMONICHE IN MENO su uno dei due...! E voleva fare il "giudice supremo"...! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Gente così va presa per quello che è: patetiche macchiette che si autoconferiscono il titolo di "grande misuratore" o di "supremo ascoltatore" ma che, alla prova dei fatti, non riescono ad interpretare un grafico di lettura banalissima -come quello qui sopra- e nemmeno ad avvertire una differenza di VENTI DECIBEL sulle alte frequenze sopra 4 KHz.

Io credo che con questa siamo arrivati veramente al capolinea del ridicolo.

Però andrebbero ringraziati per la grande lezione che ci hanno dato, e che è quella che nel settore girano personaggi senza faccia e senza paura del ridicolo...

Ed io li ringrazio per primo.

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Bluenote: la prova della scorrettezza

Messaggio da F.Calabrese » sabato 18 maggio 2019, 1:13

danco ha scritto:
sabato 18 maggio 2019, 1:02
Il brano di Mal Waldron lo conosco a menadito, ho il cd più o meno da quando è stato pubblicato, ed ho potuto ascoltarlo negli anni con componenti diversi. Non c'è nessuna velatura, semplicemente è un pianoforte diverso accordato in modo diverso e suonato in modo diverso.
Ogni pianista si fa accordare il pianoforte a proprio gusto, casomai un impianto deve essere in grado di far percepire le diverse tonalità scelte dal pianista. Fermo restando che poi di mezzo ci sono i microfoni, il mixer etc...
Non è una questione di accordatura, ma di chiusura o meno del coperchio e/o della posizione del microfono di ripresa.

Comunque VENTI DECIBEL di differenza sulle armoniche, a parità di livello sulle fondamentali, è una differenza talmente macroscopica che il fatto che Bluenote non l'abbia percepita a casa mia rende bene l'idea della sua incompetenza o malafede, o entrambe.

Saluti
F.C.

Miseno
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Re: Bluenote: la prova della scorrettezza

Messaggio da Miseno » sabato 18 maggio 2019, 5:09

leonida ha scritto:
venerdì 17 maggio 2019, 23:39
Qualcuno percepisce povertà di armoniche o limitazioni nel brano incriminato?
Sembra addirittura il contrario!
Non è molto più probabile che qualcosa non abbia funzionato nella dimostrazione?
Leonida, ri rendi conto che i brani su Youtube sono normalmente compressi? Nello specifico, sembrano entrambi stream audio a 128Kbs. Una qualità audio che usualmente si discerne dall'originale, laddove a 320Kbs solo ascoltatori allenati sanno cercare e si rendono conto delle differenze. E, casualmente, la maggior parte delle differenze si ritrova nella parte alta dello spettro. Non ho tempo da perdere per scaricare i file da te segnalati e ripetere il lavoro di Fabrizio. Magari qualcuno con più tempo da dedicare a queste scemenze lo si trova.

Sembra che per la maggior parte degli audiofili sia piuttosto difficile scindere chiacchere e tecnica.
--
Cordialmente
M.

Miseno
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Re: Bluenote: la prova della scorrettezza

Messaggio da Miseno » sabato 18 maggio 2019, 5:18

F.Calabrese ha scritto:
sabato 18 maggio 2019, 1:13
Non è una questione di accordatura, ma di chiusura o meno del coperchio e/o della posizione del microfono di ripresa.
This. Ed anche dalla struttura del pianoforte, del volume a cui è stato suonato, dell'ambiente circostante, del post-processing audio e via così. Armoniche, queste sconosciute.
F.Calabrese ha scritto:
sabato 18 maggio 2019, 1:13
Comunque VENTI DECIBEL di differenza sulle armoniche, a parità di livello sulle fondamentali, è una differenza talmente macroscopica che il fatto che Bluenote non l'abbia percepita a casa mia rende bene l'idea della sua incompetenza o malafede, o entrambe.
Con la richiesta di cancellazione il nostro 'amico' si è palesato per quello che è.
Ezra Pound ha scritto: Se un uomo non intende correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui.
--
Cordialmente
M.

drews
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Re: Bluenote: la prova della scorrettezza

Messaggio da drews » sabato 18 maggio 2019, 7:26

Si potrebbe parlare di scorrettezza, solo nel caso in cui il file portato da Bluenote, fosse stato manipolato ad arte troncando tutta la parte delle armoniche.
Ma trattandosi di due registrazioni diverse, non ha proprio senso imbastire un confronto del genere, come non ha senso risponderti (nell'altro forum) sullo stesso terreno.
Questo topic è semplicemente fuori dalla realtà.

Ciao
Andrea

leonida
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Re: Bluenote: la prova della scorrettezza

Messaggio da leonida » sabato 18 maggio 2019, 9:06

Si sta discutendo di una accurata traduzione di brani musicali o di una reinterpretazione, una riproduzione, nel senso letterale di una nuova produzione degli stessi?
Se si trattasse di un impianto che aspirasse ad una traduzione accurata del segnale, minimizzando quindi o eliminando ogni errore sistematico, si potrebbe difendere il proprio operato e quello delle apparecchiature, affermando che un cattivo risultato non sia stato causato da errori sistematici, bensì sia stato attribuibile alla qualità del segnale da tradurre
Qui però, non si sta discutendo di un sistema di riproduzione accurata, ma di uno che palesemente se senza alcuna volontà di nasconderlo, inventa una nuova realtà. Non potrebbe essere diversamente, non si si può equivocare quando si disquisisce di apparecchiature che permettono la memorizzazione di venti timbriche diverse da utilizzare all'occorrenza, o di timbriche di riserva da variare anche da un brano all'altro.
Inadeguato quindi, disquisire di non accuratezza, fedeltà e/o precisione del sistema, ciò che andrebbe messa in discussione è la capacità del manovratore nel non aver saputo scegliere, fra le tantissime timbriche e modalità di riproduzione a disposizione, quella adatta a far piacere ed apprezzare al potenziale acquirente la qualità del suo operato, e non quindi quella del suo sistema.

F.Calabrese
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Re: Bluenote: la prova della scorrettezza

Messaggio da F.Calabrese » sabato 18 maggio 2019, 11:24

Mariorossi... per questa volta mi limiterò a spostare il tuo post nella sezione non in linea del Forum, diffidandoti dal fare di nuovo il "finto tonto".

BLUENOTE NON E' VENUTO PER FARE UNA PROVA D'ASCOLTO MA PER STRONCARE IL POLIEDRO.

Una persona della tua età e che fa il tuo lavoro non può non averlo capito.

Quindi occhio... che qualsiasi pazienza ha un limite...!

Saluti
F.C.

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Re: Bluenote: la prova della scorrettezza

Messaggio da F.Calabrese » sabato 18 maggio 2019, 11:32

drews ha scritto:
sabato 18 maggio 2019, 7:26
Si potrebbe parlare di scorrettezza, solo nel caso in cui il file portato da Bluenote, fosse stato manipolato ad arte troncando tutta la parte delle armoniche.
Ma trattandosi di due registrazioni diverse, non ha proprio senso imbastire un confronto del genere, come non ha senso risponderti (nell'altro forum) sullo stesso terreno.
Questo topic è semplicemente fuori dalla realtà...
Mi dispiace per voi appassionati che vi sforzate di difendere l'indifendibile: questo vostro modo di comportarvi è in effetti il motivo fondamentale per cui tanti operatori vi deridono e vi rifilano qualsiasi tipo di ciofeca.

Questo thread è importantissimo, perché dimostra che un appassionato arriva a selezionare un brano palesemente male inciso, pur di far risultare l'impianto in prova carente. Un comportamento a dir poco vergognoso, specialmente in considerazione del fatto che è stato preceduto da un chiaro avvertimento da parte del "mandante".

Voi appassionati siete liberi di difendere qualsiasi cretinata, ma non aspettatevi altro che derisione, in cambio. Questa gente vi prende per fessi.

Saluti
F.C.

P.S.: Lo ricordo per la ventesima volta. Io ho fatto ascoltare a Bluenote anche il pianoforte della Canzone di Marinella, che è inciso palesemente meglio di quello dell'incisione che lui ha portato. Un appassionato onesto e competente in materia di ascolti se ne sarebbe accorto al volo ed avrebbe riconosciuto all'istante il problema. Uno in malafede avrebbe fatto quel che ha fatto lui: prendersela con i diffusori.

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