Amplificatori: correlazione tra ascolto e misure di distorsione

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danco
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Re: Amplificatori: correlazione tra ascolto e misure di distorsione

Messaggio da danco » martedì 21 maggio 2019, 20:56

Grazie della spiegazione, direi più che esauriente, ma vorrei allargare il discorso alla fase in cui gli ampli non sono al clipping.
Direi che è esperienza comune il notare differenze anche molto marcate tra ampli differenti anche a volumi normali.
Supponiamo che la capacità di pilotaggio sia simile o che i diffusori presentino un carico facile, è corretto dire che lo spettro di distorsione sia il fattore che caratterizza il suono?
Danilo

F.Calabrese
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Re: Amplificatori: correlazione tra ascolto e misure di distorsione

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 22 maggio 2019, 0:15

enne.effe ha scritto:
martedì 21 maggio 2019, 19:14
Questo ampli non è a valvole ma ha una caratteristica particolare:

http://i63.tinypic.com/2eautjt.jpg

Che ne dite?
Ci scommetterei che è un ampli con molta controreazione (infatti clippa brutalmente), ma è strano che la distorsione rimanga la stessa al diminuire del livello. Forse è stato misurato con strumentazione non tanto sofisticata.

Altre spiegazioni mi sembrano tutte improbabili.

Di che ampli si tratta...???

Grazie
F.C.

F.Calabrese
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Re: Amplificatori: correlazione tra ascolto e misure di distorsione

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 22 maggio 2019, 0:16

Max ha scritto:
martedì 21 maggio 2019, 19:21
Quale software permette di calcolare la distribuzione delle ampiezze? In Audacity non la trovo (ma magari sono poco attento).
Cool Edit Pro ed Adobe Audition lo fanno piuttosto bene, anche se il grafico non si può scalare.

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Amplificatori: correlazione tra ascolto e misure di distorsione

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 22 maggio 2019, 0:21

Sandrelli ha scritto:
martedì 21 maggio 2019, 20:17
non avrà la 'phase reversal protection'...
Decisamente non l'ha...

Era questo: http://www.audioreview.com/product/ampl ... del-3.html

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Amplificatori: correlazione tra ascolto e misure di distorsione

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 22 maggio 2019, 0:35

danco ha scritto:
martedì 21 maggio 2019, 20:56
Grazie della spiegazione, direi più che esauriente, ma vorrei allargare il discorso alla fase in cui gli ampli non sono al clipping.
Direi che è esperienza comune il notare differenze anche molto marcate tra ampli differenti anche a volumi normali.
E chi vi assicura che non stiano clippando, magari solo occasionalmente...???

Qui occorrerebbe fare un lungo discorso sul modo con cui vengono operate le compressioni e le limitazioni sui picchi in sede di incisione.

Alcune di queste limitazioni presuppongono che la risposta in fase sia successivamente perfettamente lineare, dall'uscita del lettore CD o del DAC all'uscita del finale (nel caso di monoamplificazione). E questo può accadere.

Ma se si biamplifica, introducendo dei filtri, allora i transienti brevi ed elevati possono ricomparire grazie allo smembramento nei rapporti di fase tra le armoniche, per cui l'ampli finisce per ritrovarsi un segnale con un fattore di cresta più elevato di quello inciso nel CD o nel File..

Questo particolare comportamento è stato oggetto di un mio studio scientifico per l'APAT, dodici anni fa.
Ricordo che io stesso rimasi impressionato dai risultati.

La mia esperienza di tanti anni mi consiglia di tenersi sempre largo quando si parla di potenze da inviare ai Sub: anche con 100 e passa deciBel di rendimento 1W/1metro occorrono sempre 2-300 Watt per "stare tranquilli" fino a 120 dB.
Per quanto riguarda invece le vie superiori, bastano 30-40 watt con i diffusori a tromba e 1-1,5 KWatt per quelli a radiazione diretta (lo so che sembra uno scherzo...) per poter pensare di fare a meno del clipping occasionale.
Supponiamo che la capacità di pilotaggio sia simile o che i diffusori presentino un carico facile, è corretto dire che lo spettro di distorsione sia il fattore che caratterizza il suono?
A parte che di diffusori "facili" se ne contano su una mano, su 2500 e passa modelli in Annuario...

Ma chi assicura che le armoniche mantengano il loro rapporto, quando questo varia in funzione dell'impedenza di carico (e della sua reattività...), oltre che del livello di segnale...? E poi voi non immaginate quanto incida la controreazione, che trasforma le armoniche di basso ordine in armoniche di ampiezza minore, ma di ordine più elevato.

Naturalmente sarebbe il caso di approfondire.

Saluti
F.C.

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Re: Amplificatori: correlazione tra ascolto e misure di distorsione

Messaggio da enne.effe » mercoledì 22 maggio 2019, 6:35

F.Calabrese ha scritto:
mercoledì 22 maggio 2019, 0:15
enne.effe ha scritto:
martedì 21 maggio 2019, 19:14
Questo ampli non è a valvole ma ha una caratteristica particolare:

http://i63.tinypic.com/2eautjt.jpg

Che ne dite?
Ci scommetterei che è un ampli con molta controreazione (infatti clippa brutalmente), ma è strano che la distorsione rimanga la stessa al diminuire del livello. Forse è stato misurato con strumentazione non tanto sofisticata.

Altre spiegazioni mi sembrano tutte improbabili.

Di che ampli si tratta...???

Grazie
F.C.
Autotrasformatori

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Re: Amplificatori: correlazione tra ascolto e misure di distorsione

Messaggio da Giu-no » mercoledì 22 maggio 2019, 9:25


F.Calabrese
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Re: Amplificatori: correlazione tra ascolto e misure di distorsione

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 22 maggio 2019, 12:18

Ora introduciamo un concetto assai scomodo: i collegamenti di terra...

Voi non immaginate quante delle differenze di qualità che si percepiscono confrontando diversi amplificatori siano in realtà dovute semplicemente a problemi di differenze di potenziale tra le terre di più elettroniche collegate tra loro. Lo sono in particolare le differenze di risoluzione e naturalezza ai bassi livelli d'ascolto.

Guardate qui sotto quanto influisce il tipo di collegamento delle calze schermanti, nel caso dei collegamenti sbilanciati (tipici in HiFi):

Immagine

Purtroppo la maggior parte delle elettroniche HiFi è progettata abbastanza dilettantisticamente da ignorare o sottovalutare queste problematiche.

Saluti
F.C.

Nino50
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Re: Amplificatori: correlazione tra ascolto e misure di distorsione

Messaggio da Nino50 » mercoledì 22 maggio 2019, 12:41

Il collegamento tipo B dovrebbe essere la soluzione migliore.
Quindi se modifico i cavi rca lato dac tagliando la calza e mantenendola lato ampli ottengo un miglioramento/beneficio?
Saluti
Antonino

Max
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Re: Amplificatori: correlazione tra ascolto e misure di distorsione

Messaggio da Max » mercoledì 22 maggio 2019, 13:50

Nino50 ha scritto:
mercoledì 22 maggio 2019, 12:41
Il collegamento tipo B dovrebbe essere la soluzione migliore.
Quindi se modifico i cavi rca lato dac tagliando la calza e mantenendola lato ampli ottengo un miglioramento/beneficio?
Non hai fornito informazioni sufficienti. DAC e ampli hanno entrambi messa a terra?

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