I forum di HiFi moriranno tutti...?

[F.Calabrese]

E' possibilissimo che questo accada, prima o poi, o che stia già accadendo.

Come sta egualmente accadendo che spazi come Facebook finiscano frequentati soltanto da anziani o rigattieri.

D'altra parte anche le riviste di HiFi sono quasi scomparse dalle edicole, e con la fine dei finanziamenti pubblici verosimilmente ne resterà una sola (Audioreview).

Il lavoro che i forum di HiFi dovevano fare lo hanno in gran parte già fatto, ed era quello di informare gli appassionati del fatto che gran parte di quel che viene loro proposto dal mercato è aria fritta, costosa e truffaldina.

Chi non lo ha capito in questi dieci anni di grande fervore comunicativo, è da considerare senza speranza...!

Nuove leve -diciamoci la verità- non ce ne sono... e poi ormai sono tantissimi gli appassionati che confessano apertamente di aver acquistato i finaloni con gli "occhioni blu" solo perché a loro piace quella luce mentre ascoltano di sera, in sottofondo (vale a dire a livelli ai quali non distorce nemmeno un conino da televisore...). Proprio ieri questo me lo scriveva su FB un grande appassionato e traffichino...

Questo Forum ha già conquistato una posizione preminente in termini di visibilità, grazie ai tanti anni e -soprattutto- grazie al fatto che VHF ha perso l'indicizzazione con il cambio di nome.

Quanto agli altri forum, vivacchiano nella noia più assoluta, anche se gli amici li alimentano caritatevolmente. In fondo la maggior parte di questi spazi esiste per supportare qualche punto vendita o aziendina, dei cui prodotti non si può che parlar bene o tacere. Ed alla lunga questo è di una noia mortale.

Qui invece resterà sempre viva l'analisi sincera dei maggiori e più diffusi difetti di impianti che non valgono quanto si richiede per loro.

E' ovvio che i rigattieri che vivono rifilando questi oggetti non li troverete di certo a scrivere qui: se ne sono andati uno per volta, man mano che hanno capito.

Per quanto mi riguarda, questo Forum costa pochissimo (se ricordo 54 Euro ogni anno) ed è anche abbastanza divertente per me, nelle pause di lavoro o di studio. E poi la sua componente culturale mi costringe a riesaminare nozioni e misure: un ottimo allenamento.

Io sono convinto che della fine dei forum gli appassionati abbiano solo a rimetterci: rimarranno in balia delle sole informazioni tecniche contenute nei depliant. Se questo vi sembra una cosa intelligente... fate pure !!!

Saluti
F.C.

[Giu-no]

A me dispiace soprattutto che i giovani non siano più interessati, non tanto per l'hifi in senso stretto ma perché non hanno piú voglia o tempo di ascoltare la musica con attenzione. Non vedo all'orizzonte un cambio di atteggiamento....

[aldusmanutius]

A me dispiace soprattutto che i giovani non siano più interessati, non tanto per l'hifi in senso stretto ma perché non hanno piú voglia o tempo di ascoltare la musica con attenzione. Non vedo all'orizzonte un cambio di atteggiamento....

molto d'accordo, e lo dico con grande rammarico.
quando mi è capitato negli ultimi dieci anni di relazionarmi con persone giovani quello che è palese è proprio quel tipo di atteggiamento.
non è solo fattore culturale ma principalmente un cambio epocale di atteggiamento e disposizione.
la fruizione della musica è inversamente proporzionale al tempo a disposizione, si fanno molte più cose e sempre più superficialmente ma senza la consapevolezza di perdere l'approfondimento, si vive il momento e basta.
vedere un tizio che si rilassa mezz'ora o un'ora a casa seduto sul divano ad ascoltare musica senza chattare sullo smartphone viene equiparato alla visione di un vecchio da pre-ospizio; nella migliore delle ipotesi c'è sbigottimento o compatimento, nella peggiore la derisione.
Marco

[F.Calabrese]

Concordo...

(purtroppo)

Saluti
F.C.

[Ute]

Il mondo cambia, gli interessi cambiano.
Una volta c'erano i negozi di cappelli, ricordo splendide botteghe di sole coppole a Palermo.
Non molti anni fa i negozi di sole cravatte si trovavano anche nei centri commerciali. Chi si mette la cravatta oggi?
È il destino del superfluo: gli hobby, nobilitati a passioni e deformati a manie, vanno e vengono.
Ma l'ascolto della musica è di più, è diverso.
L'ascolto della musica è cultura, dal latino colo, coltivare.
Coltivare qualcosa richiede quello che oggi non abbiamo, il tempo.
Così oggi è il tempo il vero lusso.
I giovani non hanno tempo, troppe cose da fare e da ricercare.
Ma coltivano.
E passati venti o trent'anni scoprono di volere di più, di poter avere di più.
E così l'hifi, da hobby generalista per tutti e di tutti, è diventato un hobby di lusso, ossia di chi ha il tempo di dedicarcisi, magari anche il benessere economico che serve a certi livelli per poter soddisfare la propria ricerca, o meglio, continuarla.
Non dobbiamo rammaricarci di questo, ma prenderne atto e comprendere che la mancanza di giovani, oggi, non significa automaticamente la fine dell'ascolto qualitativo della musica.