Parola finale sugli autocostruttori

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Parola finale sugli autocostruttori

Messaggio da F.Calabrese » martedì 4 giugno 2019, 23:59

Rollo ha scritto:Perchè Calabrese ce l'ha a morte con gli autocostruttori

i segreti di twin peaks.


Caro Rollo

Parliamone una volta per tutte, serenamente.

Partiamo da una premessa: esistono autocostruttori che pensano di risparmiare segando tavole ed avvitandoci altoparlanti sopra.
E sbagliano, perlomeno da quando esistono prodotti cinesi di qualità migliore rispetto alle loro realizzazioni e di costo anche molte volte inferiore.

Altri autocostruttori, più "diversamente furbi", puntano in alto, mirando a replicare ampli e diffusori "top"... come se le loro competenze potessero minimamente permetterlo...!

Nella realtà questi furbetti ignorano di avere a che fare -sistematicamente- con persone assai più intelligenti e smaliziate di loro.

Vi faccio un esempio: immaginate di voler replicare i diffusori Top di aziende come B&W, Sonus Faber o Opera, ecc... In realtà questo sembrerebbe facilissimo, visto che le riviste che li provano pubblicano persino gli schemi dei filtri di crossover (con tanto di valori) e visto che trovare sul mercato dei trasduttori perfettamente identici rispetto a quelli che loro impiegano è di una semplicità incredibile.

Ora domandatevi: perché gli autocostruttori non lo fanno...???

La risposta è semplice: le Aziende che producono quei diffusori sanno bene che si tratta soltanto di infami marchette, il cui prezzo è tenuto alto grazie a recensioni prezzolate quanto insincere... per cui l'autocostruttore-scopiazzatore si metterebbe in casa un oggetto che anche lui sa bene che non funziona... e che viene venduto solo per la bella laccatura e per la presunta rivendibilità.

Dunque le Aziende si proteggono dagli scopiazzatori proprio proponendo progetti anonimi e mal performanti... per cui di nessun interesse...

Quanti autocostruttori conoscete che abbiano tentato di ricopiare una Focal Grand Utopia o una Opera Caruso o Malibran...???

Ora però esaminiamo un altro caso: quello dei progettisti come me, come S. Linkwitz o come Earl Geddes.

Anche noi abbiamo il nostro modo -gentile ma efficace- di proteggerci dagli scopiazzatori... ed è, guarda caso, sempre lo stesso, con una piccola differenza.

Se infatti andate a guardare i Siti del compianto Linkwintz o di Earl Geddes, non ci troverete assolutamente progetti innovativi e performanti, ma solo dei banali esercizi di stile... Insomma delle semplici marchette, copiare le quali è assolutamente ed incontrovertibilmente INUTILE.

Per quanto riguarda me, io so bene -da sempre- di essere attenzionato come fonte di "ispirazione" da parte di free-riders privi di qualsiasi senso della vergogna, e per questo ho sempre preso le solite e banali precauzioni, che si riducono all'espressione "depistare"...

Prendiamo ad esempio il caso del Mostro di Stereoplay, che impiegava trombe lunghe 4 metri per far quello che oggi io faccio con dei Sub da meno di 150 litri di ingombro. E' chiaro che chi lo avesse copiato si sarebbe trovato a vendere un sistema da tre metri cubi di ingombro, contro i 500 litri del mio FH "per Aleandro", che ha le stesse prestazioni, anzi migliori...

Prendiamo il caso delle trombe di seconda generazione, di cui io non vi ho MAI spiegato i pur semplici criteri che le distinguono da quelle di prima generazione... e questo proprio per tagliare la strada ai soliti scopiazzatori furbacchioni...

Infine arriviamo ad oggi, vale a dire al solito furbacchione (cacciato da questo Forum) che insiste nel copiare senza accorgersi di essere già stato preso per i fondelli qualche anno fa, quando utilizzò gli stessi drivers che io facevo finta di impiegare nei miei sistemi... senza accorgersi che io non utilizzo mai drivers con membrane in Titanio, ma solo quelli in Mylar... Naturalmente il furbacchione ha visto le foto e sfruttato le confidenze di amici, dimenticando che uno stesso driver può montare membrane diverse e suonare diversissimamente...

Non solo, ma il furbacchione ha impiegato quegli stessi mid-bassi che io avevo appositamente fotografato in quanto erano quelli che avevano la PEGGIORE risposta in gamma medio-alta... ed infatti il suo sistema suonava da far orrore...

Proprio oggi, il fessacchiotto pensa di aver ricopiato il filtri del "due vie serio", senza accorgersi che quel che si è messo in casa è solo la copia di un vecchio filtro della KEF... e non certo un filtro pensato per rivoluzionare l'interfaccia ampli/diffusore, come sono tutti i miei crossover passivi, dal 1978 in poi...

In due parole: chi progetta seriamente SA COSA FA E PERCHE' LO FA... mentre chi scopiazza si attacca al dettaglio visibile, ignorando completamente il meccanismo che sta alle spalle del funzionamento di quella particolare configurazione, con quel particolare trasduttore... in quel particolare diffusore... 8-)

Per finire: oggi pomeriggio stavo ricontrollando le equalizzazioni dei miei più recenti sistemi, ed ho inevitabilmente introdotto altri piccole e grandi finezze, sia sui tagli che sulla eliminazione di tanti piccoli ritocchi di equalizzazione... Magari sciocchezze come i DUE dB in meno su una banda di un terzo di ottava per compensare una asimmetria nell'ambiente...
Queste son cose che hanno un senso per chi conosce TUTTI i dettagli del progetto, inclusi i suoi inevitabili limiti e difetti... mentre uno scopiazzatore non sarebbe MAI in grado di capire se si tratta di interventi indispensabili in tutti i casi o mirati al singolo caso (p.es. una partita di trasduttori leggermente differente...).

In tutti i casi, la presenza dei free-riders e degli scopiazzatori è la causa prima del fatto che i progettisti -come me- NON divulgano più, da anni, le loro soluzioni progettuali più di avanguardia. In un clima di maggiore rispetto e senza personaggi(ni) come il buon Rollo tra i piedi, noi divulgheremmo volentieri "di tutto di più"...!!!

Lo ripeto: gli scopiazzatori sono il peggiore cancro per il mondo dell'HiFi... Sono il motivo per cui nessuno di voi appassionati ha in casa trombe di seconda, terza o quarta generazione... o il motivo per cui ascoltate i vinili con 15-20 dB di inutile rumore in più... o perché avete finali che saturano segando le vostre orecchie...

https://www.youtube.com/watch?v=JI247eL6vjs

Saluti
F.C.

doc elektro
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Re: Parola finale sugli autocostruttori

Messaggio da doc elektro » mercoledì 5 giugno 2019, 6:24

non c'è l'ha a morte,semplicemente sta tirando fuori in modo colorito una realtà perfettamente esistente e che nel caso italiota ce la siamo ampliamente cercata. E cercherò di farlo capire ai più.
Partiamo da una premessa: esistono autocostruttori che pensano di risparmiare segando tavole ed avvitandoci altoparlanti sopra.
E sbagliano, perlomeno da quando esistono prodotti cinesi di qualità migliore rispetto alle loro realizzazioni e di costo anche molte volte inferiore.
Discorso del risparmio che poteva valere FORSE fino a metà degli anni 70 quando per qualunque oggetto che compravi avevi da mantenere l'importatore ,il distributore,il tirapiedi di uno il lustrascarpe dell'altro. E una cosa da 300 mila lire di materiale ne aveva FORSE per 50 mila lire.
Non a caso nel nostro paese erano nati una marea di costruttori di giradischi amplificati con pochissima roba elettronica,il solito piatto bsr tanto robusto quanto rumoroso e i soliti finalini al germanio che fumavi alla prima festa di compleanno perchè pure nel dissipatore erano rabbinati all'ultimo centesimo.
Chi autocostruisce al giorno d'oggi non risparmia nulla.

Stendiamo un velo di cattiveria sui cinesi in quanto lavorano per una divinità (a mio avviso fatta e bugiarda) e ci hanno di fatto eliminato il mercato.....ma come dico sempre la colpa non è mai da un solo lato e si ritorna al mantenere tanti tirapiedi che non servono a un razzo.
Vi faccio un esempio: immaginate di voler replicare i diffusori Top di aziende come B&W, Sonus Faber o Opera, ecc... In realtà questo sembrerebbe facilissimo, visto che le riviste che li provano pubblicano persino gli schemi dei filtri di crossover (con tanto di valori) e visto che trovare sul mercato dei trasduttori perfettamente identici rispetto a quelli che loro impiegano è di una semplicità incredibile.
La risposta è semplice: le Aziende che producono quei diffusori sanno bene che si tratta soltanto di infami marchette, il cui prezzo è tenuto alto grazie a recensioni prezzolate quanto insincere... per cui l'autocostruttore-scopiazzatore si metterebbe in casa un oggetto che anche lui sa bene che non funziona... e che viene venduto solo per la bella laccatura e per la presunta rivendibilità.
Dunque le Aziende si proteggono dagli scopiazzatori proprio proponendo progetti anonimi e mal performanti... per cui di nessun interesse..
Esatto,perchè copiare robaccia che ha solo l'estetica e basta? Ma dall'italiano medio non c'è da aspettarsi tanto di più. Il culto dell'estetica tipico italiota è famoso in tutto il mondo come la sua inaffidabilità,per esempio in questo paese i ponti devono essere belli e non robusti....e cadono.
E poi si mette un trasfo di alimentazione più piccolo per fare la linea più filante e si sacrifica all'estetica la robustezza e la funzionalità.

Non a caso a parte l'italianissima lem e le sepolte revac e altre (una a caso... hirtel) il mondo del pro italiano è morto e sepolto. Però facciamo le cassine tower da sfigati con i conini da 3 pollici. Un giorno che trovo un minitower nella spazzatura voglio spedire i conini su marte con un ampli serio!
Se infatti andate a guardare i Siti del compianto Linkwintz o di Earl Geddes, non ci troverete assolutamente progetti innovativi e performanti, ma solo dei banali esercizi di stile... Insomma delle semplici marchette, copiare le quali è assolutamente ed incontrovertibilmente INUTILE.
Ma che colpiscono il malato dell'estetica che vuole la casa ecokey ,poi quando montano le giostre in paese va a sedersi sulle panchine dell'autoscontro per sentire musica riprodotta meglio.
Per quanto riguarda me, io so bene -da sempre- di essere attenzionato come fonte di "ispirazione" da parte di free-riders privi di qualsiasi senso della vergogna, e per questo ho sempre preso le solite e banali precauzioni, che si riducono all'espressione "depistare"...
Prendiamo ad esempio il caso del Mostro di Stereoplay, che impiegava trombe lunghe 4 metri per far quello che oggi io faccio con dei Sub da meno di 150 litri di ingombro. E' chiaro che chi lo avesse copiato si sarebbe trovato a vendere un sistema da tre metri cubi di ingombro, contro i 500 litri del mio FH "per Aleandro", che ha le stesse prestazioni, anzi migliori...
Prendiamo il caso delle trombe di seconda generazione, di cui io non vi ho MAI spiegato i pur semplici criteri che le distinguono da quelle di prima generazione... e questo proprio per tagliare la strada ai soliti scopiazzatori furbacchioni...
Infine arriviamo ad oggi, vale a dire al solito furbacchione (cacciato da questo Forum) che insiste nel copiare senza accorgersi di essere già stato preso per i fondelli qualche anno fa, quando utilizzò gli stessi drivers che io facevo finta di impiegare nei miei sistemi... senza accorgersi che io non utilizzo mai drivers con membrane in Titanio, ma solo quelli in Mylar... Naturalmente il furbacchione ha visto le foto e sfruttato le confidenze di amici, dimenticando che uno stesso driver può montare membrane diverse e suonare diversissimamente...
Non solo, ma il furbacchione ha impiegato quegli stessi mid-bassi che io avevo appositamente fotografato in quanto erano quelli che avevano la PEGGIORE risposta in gamma medio-alta... ed infatti il suo sistema suonava da far orrore...
Ciascuno si difende come meglio crede e ne ha pieno diritto ,mi ricordo quando alle elementari c'era un compagno di classe e mio vicino di banco che nel dettato copiava come scrivevo. Avendo la paper mate replay che era cancellabile scrivevo sbagliato,lui copiava io correggevo e lui copiava dopo e ovviamente il voto è stato molto differente.
Proprio oggi, il fessacchiotto pensa di aver ricopiato il filtri del "due vie serio", senza accorgersi che quel che si è messo in casa è solo la copia di un vecchio filtro della KEF... e non certo un filtro pensato per rivoluzionare l'interfaccia ampli/diffusore, come sono tutti i miei crossover passivi, dal 1978 in poi...
In due parole: chi progetta seriamente SA COSA FA E PERCHE' LO FA... mentre chi scopiazza si attacca al dettaglio visibile, ignorando completamente il meccanismo che sta alle spalle del funzionamento di quella particolare configurazione, con quel particolare trasduttore... in quel particolare diffusore...
Esatto,e sa esattamente limiti e caratteristiche di ogni singolo componente,tanto è vero che in certe autocostruzioni io li ho eliminati i crossover!
Lo ripeto: gli scopiazzatori sono il peggiore cancro per il mondo dell'HiFi... Sono il motivo per cui nessuno di voi appassionati ha in casa trombe di seconda, terza o quarta generazione... o il motivo per cui ascoltate i vinili con 15-20 dB di inutile rumore in più... o perché avete finali che saturano segando le vostre orecchie...
Questa è l'unica parte che non condivido,forse gli scopiazzatori sono il cancro ma certe ditte che vendono popò a prezzi indegni sono ebola,aids e dengue messi insieme! Per cui,si l'autocostruttore non è un santo ma certa altra gente è peggio!
Come dico sempre autocostruire al giorno d'oggi ha senso solo se

-costruisci qualcosa che NON ESISTE in commercio,per esempio una cassa larga esattamente 63,5 che si incastri tra la cuccia del cane e la fioriera o che stia tra il pistone che chiude il tetto della giostra quando spianti e il montante che tiene le luci. tenendo bene presente che le mie realizzazioni sono sempre molto profonde.
-costruisci qualcosa che FA qualcosa che gli altri non fanno. Per esempio il mio "kaos" un ampli per centri sociali occupati poteva essere alimentato a tensioni variabili da 100 a 400 volt,lavorare con un corto netto all'uscita 24/24 e accettare fino a 80 volt sull'ingresso senza defungere . Peccato però che avesse una distorsione nettamente avvertibile (eravamo intorno all'1,8%) e per 300 W/canale era un mostro da 40 kg più grande di un MC300 ovvio che dei 5 fatti girano ancora tutti! Proprio come certi cessi audiofili sempre guasti"
-costruisci qualcosa che non è VOLUTAMENTE compatibile con altra roba,per esempio mi ricordo le mie casse da 2 ohm che quando sono state rubate nella casa di campagna hanno mandato a fuoco un cesso di ampli sanyo e ho poi trovato tutto a fianco del bidone di una frazione vicina.

La mia regola nelle autocostruzioni è "da qui all'eternità e ritorno" in termini di durata,poi se suona suonicchia o fa finta...chisse
In tutti gli altri casi,specialmente adesso che tutto deve essere certificato schifosamente ,controllato ,ommologato (volutamente con due m),certifficato (volutamente con due f) fare da se non ha senso.
Bene ora vado a finire le modifiche AUTOCOSTRUITE al bagagliaio del mio mezzo per montare due 12 pollici al posto di quei conini da sfigato che c'erano prima.
Allegati
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A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

danco
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Re: Parola finale sugli autocostruttori

Messaggio da danco » mercoledì 5 giugno 2019, 8:43

Credo che il problema sia confondere un autocostruttore con un artigiano improvvisato.
Sono due cose diverse.

Danilo

elettro
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Re: Parola finale sugli autocostruttori

Messaggio da elettro » mercoledì 5 giugno 2019, 10:09

E' vero, non avevo mai preso in considerazione questa cosa, non trovo repliche di questi articoli ma...devo dire che se guardiamo bene certi produttori come sound faber , rappresentano un livello di manifattura elevatissimo, la cui replica non è di certo semplice...per questo motivo non le possono scopiazzare.
Anche una Cessaro, necessiterebbe di uno stampo in resina particolare, e poi il resto….. probabilmente , questo aspetto le rende poco appetibili alla replica.
Che sia anche una strategia di marketing..?
Invece, nel settore semi-pro, troviamo una innumerevole serie di repliche, basta pensare che nei piccoli eventi live o nei più banali karaokee, non vediamo più un articolo di punta, tutti prediligono risparmiare e scegliere la produzione asiatica.
Credo che anche la Montarbo abbia cambiato proprietario.

F.Calabrese
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Re: Parola finale sugli autocostruttori

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 5 giugno 2019, 10:30

Grisulea ha scritto:...E’ evidente che chiunque guardi quella tromba per driver da 1 “ si chieda cosa possa avere di speciale. Il driver quello è. Il primo tratto dalla gola all’attacco driver quello è. Tre dita di tromba davanti fatte con appena appena un po di logica giratele come vi pare non modificheranno più di tanto il risultato e non lo modificano, anzi a volte difficile capire quale suona. In particolare quando si comincia a filtrare con dsp equalizzanti.
(...)
Ed ecco che torniamo all’autocostruttore, quello vero. Quello davvero fa paura. Perché? Perché quello non lo puoi accusare di copiare e (che dddolore) riesce a fare cose con prestazioni al limite perché quel poco che c’è da sapere si sa...
Ed ecco a voi il manifesto dell'ignoranza e della supponenza... :lol:

Costui IGNORA che le maggiori Aziende costruttrici di drivers ne hanno decine di modelli in catalogo, i quali differiscono in particolari assolutamente significativi (come p.es. l'elasticità delle sospensioni o il rapporto di compressione in gola) e non vanno assolutamente "bene su tutte le trombette"...!!!

D'altra parte, uno che IGNORA l'esistenza delle trombe di seconda generazione, cosa volete che scriva...?

Quanto ai mitologici "autocostruttori veri"... che asseritamente non copierebbero... NE AVETE MAI VISTO UNO...??? Io NO.

Diciamoci la verità... che esperienza può avere uno di costoro...? Dove ha appreso QUEL POCO CHE C'E' DA SAPERE...?

Pensaci, Grisulea... tu avrei alle spalle si e nò una decina di banali impianti, tutti scopiazzatissimi... contro i duecentocinquanta diffusori che un "normale professionista" come me ha progettato da zero, realizzato, misurato ed ascoltato. E tra questi ce ne sono stati naturalmente molti sbagliati o da modificare...!

Non ricordo dove, ma una volta lessi il commento di un manager che spiegava di essersi sempre rivolto a professionisti più che altro per evitare gli errori che gli stessi professionisti avevano già compiuto O VISTO COMPIERE da altri.

Facci caso... a me basta una foto per indovinare dove stanno i punti deboli di un diffusore... ma per arrivarci ho alle spalle i progetti di cui sopra ed anche decine di recensioni per Stereoplay, in occasione delle quali mi veniva fornito un set completo di misure effettuate in camera anecoica e con apparati B&K. Poi ascoltavo, ovviamente.

Comunque una cosa traspare evidente dalle tue parole... ed è la spocchia di chi crede di sapere e si permette persino di giudicare basandosi sul nulla più assoluto. Questa sì che è una caratteristica degli autocostruttori, che infatti non riescono MAI a riconoscere il merito altrui, perché questo va in conflitto con la loro NECESSITA' di sbolognare il vecchio impianto per realizzarne uno nuovo. Sono dunque costretti a parlar male...

E poi c'è chi si lamenta delle mie "denigrazioni"...!!!

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Parola finale sugli autocostruttori

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 5 giugno 2019, 12:47

Chiariamo il punto...
Mario061 ha scritto:...Intanto c'è da dire che proprio Calabrese sosteneva (e secondo me con ragione) che i costruttori di prodotti di un certo livello usano altoparlanti che somigliano a quelli che si trovano a listino dei costruttori di altoparlanti, ma che non sono uguali, quindi copiare è impossibile.

Ora invece dice il contrario. :D

Ma a parte questo, secondo Calabrese costruttori come SF, Opera, B&W, costruiscono delle ciofeche a prezzo alto che l'autocostruttore non copia perchè si metterebbe in casa una ciofeca... bellissima, ma non ci crede nemmeno la lucertola che stamattina è uscita a salutarmi appena ha visto il sole...
Ragionateci per un attimo...

I woofer Seas, Scan, Vifa e via di seguito che impiegano le varie Aziende del settore HiFi fanno parte di cataloghi vasti, dove è sempre possibile trovare il woofer adatto al caso.

Ovviamente le aziende raccontano agli appassionati la favoletta che si sono fatti realizzare un modello specialissimo, ma questo è falso nove volte su dieci, anche perché modificare le linee di produzione di fabbriche automatizzate, come quelle, lo si fa solo per quantitativi assai superiori rispetto a quelli che si vendono per l'HiFi. Il che non toglie che qualche differenza cosmetica o qualche spira in più (che peggiora il suono del woofer) la si possa pur chiedere ed ottenere.

Dunque l'autocostruttore che volesse replicare le Opera Max 1/2 o altri diffusori simili, troverebbe facilissimamente gli stessi trasduttori e persino il filtro di crossover, magari sulle pagine di Audioreview.

Siamo logici: per un autocostruttore che realizza il tutto con poche centinaia di Euro, una gobbetta di un paio di deciBel in gamma media dovuta alla diversa cupoletta del woofer cosa volete che conti...? Tanto la equalizza con il DCX o con il DRC...!!!

Dunque la lucertola fa la brava lucertola e non ne capisce un piffero di Elettroacustica...

La verità è che gli autocostruttori lo sanno tutti che certi diffusori sono ciofeche e basta... tant'è che tentano in tutti i modi di realizzare trombe, grandi Sub e quant'altro. Il che non impedisce loro di perdere la dignità elemosinando consigli anche da qualche noto "progettista" di ciofegoni laccatissimi... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Segue
F.C.

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Re: Parola finale sugli autocostruttori

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 5 giugno 2019, 12:52

Mario061 ha scritto:...uno che copia e sbaglia è la dimostrazione che il progettista è qualificato, che il progetto è raffinato e non facile da copiare, e il progettista dovrebbe essere orgoglioso di sapere che c'è gente che tenta di copiare i suoi progetti. Se questo non accade, ma al contrario la copia suona come l'originale (o anche meglio :mrgreen: ), allora il progetto non è granchè.
Ringrazio del complimento...

In effetti io non conosco tentativi di copiare le mie realizzazioni migliori e più complesse, come il Mostro di Stereoplay o il FH "per Aleandro"...

Ho però notizia certa di qualche furbetto che da tempo si è messo a fare domande sempre più indiscrete sul "due vie serio", per poi girare i dettagli a qualche suo amico. Io l'ho capito abbastanza presto da tirare i remi in barca, chiudendo la linea alle spiegazioni. Idem qui sul Forum.

Questo però -se ci pensate- costituisce una grave perdita per tutti, come lo è il clima di piccolo teppismo posto in essere da anni nei miei confronti, senza il quale io avrei divulgato senza problemi cose che di cui voi appassionati non sospettate nemmeno l'esistenza.

Intelligenti pauca !

Saluti
F.C.

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Re: Parola finale sugli autocostruttori

Messaggio da dgs » mercoledì 5 giugno 2019, 14:20

Che dire, non avevo mai pensato agli autocostruttori come evidenziato da Fabrizio,
Pur con alti e bassi, tra scopiazzature e progetti più o meno semplici e funzionanti.
Ho sempre considerato che non fossero un cancro, ma al limite un fenomeno marginale, di appassionati
Ovviamente competenti oppure inesperti, ma comunque da rispettare.
Anche se leggendo, magari inizio a credere che siano la peggior feccia del mondo.
Ma trovo giustissimo invece il non divulgare assolutamente nulla di realmente utile ed interessante, perché poi ovvio che viene copiato e magari costruito a scrocco.

ciroschi
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Re: Parola finale sugli autocostruttori

Messaggio da ciroschi » mercoledì 5 giugno 2019, 14:32

elettro ha scritto:
mercoledì 5 giugno 2019, 10:09
E' vero, non avevo mai preso in considerazione questa cosa, non trovo repliche di questi articoli ma...devo dire che se guardiamo bene certi produttori come sound faber , rappresentano un livello di manifattura elevatissimo, la cui replica non è di certo semplice...per questo motivo non le possono scopiazzare.
Anche una Cessaro, necessiterebbe di uno stampo in resina particolare, e poi il resto….. probabilmente , questo aspetto le rende poco appetibili alla replica.
Che sia anche una strategia di marketing..?
Invece, nel settore semi-pro, troviamo una innumerevole serie di repliche, basta pensare che nei piccoli eventi live o nei più banali karaokee, non vediamo più un articolo di punta, tutti prediligono risparmiare e scegliere la produzione asiatica.
Credo che anche la Montarbo abbia cambiato proprietario.
Ciao Elettro,
io da autocostruttore molto evoluto, non copierei mai una sf, non suona. :lol: :lol: :lol:
Come autocostruttore ho fatto l'ultimo progetto della mia vita, che non venderò mai, perché è semplice, sto costruendo un paio di plastici di treni per i miei nipoti, è molto, ma molto più divertente. ;) Quindi Fabrizio da me non potrà mai essere copiato, mi manca il tempo. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Saluti.
Ciro da Salerno, Regno delle 2 Sicilie o Magna Grecia.
Occhio non vede, orecchio non ode. :P

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Re: Parola finale sugli autocostruttori

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 5 giugno 2019, 14:36

Mario061 ha scritto:E lui che non vende i suoi progetti migliori e se li tiene nel cassetto perchè altrimenti li copiano, che rispetto ha per i suoi clienti che spendono decine di migliaia di euro? E i suoi clienti che spendono decine di migliaia di euro lo sanno che hanno comprato una ciofeca (se è vero che ha nel cassetto i miracoli...ora vende ciofeche...) ma lo fa apposta?
Ma è mai possibile che per alcuni di voi la parola onestà sia così assolutamente priva di significato...?

Tu credi davvero che i miei clienti non sappiano TUTTI dell'esistenza di sistemi superiori a quelli che attualmente produco...?

E CERTO CHE LO SANNO...! Come pure sanno bene che quei sistemi avrebbero un prezzo GIUSTAMENTE superiore rispetto agli attuali.

Prendiamo ad esempio le trombe di terza generazione o il Mostro di Stereoplay (in versione moderna)... Beh... io non avrei alcun problema a progettarne e realizzarne uno o dieci, ma GIUSTAMENTE esigerei un prezzo proporzionato al gap di prestazioni rispetto a quel che attualmente offre il mercato. E questo lo prospetto sempre ai miei attuali clienti, che in fondo oggi pagano assai poco, sempre rispetto alle prestazioni degli impianti che portano a casa.

Saluti
F.C.

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