Un esempio di (bella) discussione

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F.Calabrese
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Un esempio di (bella) discussione

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 7 giugno 2019, 23:22

Da Melius Club:
Appecunfria ha scritto:Taluni chiedono alla riproduzione audio il miracolo di riprodurre il mitologico Evento Originale.

Ma, di norma, il disco è un'opera d'arte a se stante, finita e autonoma nella sua completezza.

Non ha bisogno dell'evento originale perché non ne è una copia.

Altrimenti dovremmo chiederci quanto la Gioconda riproduca fedelmente Monna Lisa, altrimenti la fotocamera di un qualsiasi telefonino straccerebbe qualsiasi Leonardo.

Il disco è l'opera d'arte, l'impianto è il mezzo necessario alla sua fruizione.

L'evento originale è solo il blocco di marmo prima che Michelangelo prendesse in mano il martello.
E questa è la splendida risposta di Leonida, che cita Goethe:
leonida ha scritto:Arte come verosimiglianza all'originale o arte come generatrice di emozioni che possono superare la natura stessa di ciò che imita?

Immaginiamo un teatro ovale, i cui palchi siano affollati di spettatori dipinti nell'atto di partecipare a ciò che avviene sotto.
Alcuni spettatori non gradiscono il fatto che si pensi di far credere loro una cosa tanto inverosimile.
Viene fuori una discussione tra uno spettatore e l'avvocato dell'artista che ha avuto l'idea di dipingere gli spettatori.
Il dialogo cerca di chiarire il punto di vista dell'artista e la plausibilità di una simile scelta.

AVVOCATO DELL'ARTISTA : Vediamo se possiamo trovare un punto di contatto.
SPETTATORE: Ma quale punto di contatto! Non capisco come lei possa giustificare una simile idea !
AVVOCATO: Se va a teatro, lei non si aspetterà certo che tutto quello che vedrà li dentro sarà vero e reale!
SPETTATORE: Ovviamente no, pretendo però, che tutto mi appaia vero e reale.
AVVOCATO: Mi perdoni se la contraddico, ma io affermo che lei non lo pretende affatto.
SPETTATORE: Questo sarebbe proprio strano ! Se non lo pretendessi affatto, perché i decoratori perderebbero il loro tempo a dipingere secondo le regole della prospettiva, perché studiare i costumi, perchè curare l'illuminazione, perché spendere tanto al fine di trasportarmi nel tempo in cui avviene l'opera? perché gli attori recitano in modo da farmi dimenticare l'inganno al fine di farmi vedere non un'imitazione, ma la cosa reale ?
AVVOCATO: Lei descrive benissimo le sue sensazioni, ma cosa direbbe se io obiettassi che nessuna rappresentazione a lei appare reale come lei dice, ma di tutte è cosciente che siano soltanto pallide imitazioni del vero!
SPETTATORE: Mi porti degli esempi.
AVVOCATO: Se si trova all'opera lei prova un piacere vivo e completo, non è vero?
SPETTATORE: Se tutto funziona, si.
AVVOCATO: Ma quegli attori e cantanti che si sgolano esprimendo sentimenti, odio, amore, passione, che si azzuffano e si dividono cantando, le appaiono realmente veri e credibili ?
SPETTATORE: In verità , a ben riflettere, non oso affermarlo.
AVVOCATO: E di tutto ciò tuttavia lei e' contento e soddisfatto, non è vero questo ?
SPETTATORE: Senza dubbio.
AVVOCATO: Non si sente quindi ingannato ?
SPETTATORE: A dire il vero, si e no.
AVVOCATO: Quindi la sensazione di essere trasportati con un'opera ,in realtà è un inganno ?
SPETTATORE: Malvolentieri ammetto che in parte è vero.
AVVOCATO: Eppure anche questo non è vero , a volte lei è completamente trasportato e dimentica se stesso come se fosse completamente incantato !
SPETTATORE: Mi è accaduto in effetti qualche volta.
AVVOCATO: Mi può dire quando ?
SPETTATORE: In molti casi, quando, penso, ogni cosa sta funzionando al meglio.
AVVOCATO: Possiamo allora attribuire all'opera d'arte, non la verità di ciò che imita, ma una verità interiore che va ben oltre di ciò che appare.
Un'opera d'arte può essere desiderata come sola imitazione della natura, soltanto da un destinatario incolto, comunque utile e prezioso per l'artista.
Il vero appassionato non guarda solo la perfezione di ciò che è imitato, ma la ricchezza spirituale ed il divino del piccolo mondo artistico.


(libera sintesi da uno scritto di Goethe sulla verosimiglianza dell'arte)

F.Calabrese
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Re: Un esempio di (bella) discussione

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 7 giugno 2019, 23:41

Ora proviamo a porre la questione in termini meno poetici...

a)- I compositori di musica da sempre si sono ADATTATI alla disponibilità di strumenti tecnici (in questo caso gli strumenti musicali) atti a comunicare la loro visione di fantasia. Berlioz, ad esempio, teorizzava organici orchestrali di centinaia di unità, con 30 pianoforti impiegati come percussioni...

b)- Rifletteteci per un attimo: se due o tre violini potessero sonorizzare un Auditorium da 800-1500-2600 posti... per quale motivo un compositore dovrebbe sopportare le inevitabili dissonanze e cattive sincronizzazioni del suono delle decine di violini che compongono un'orchestra...?

c)- Vi siete accorti del fatto che alcuni strumenti dell'Orchestra suonano "a solo" semplicemente per il fatto che mandarne insieme due o tre è impresa quasi impossibile...?

d)- Lo sapete che il "messaggio emotivo" delle più imponenti partiture classiche si trasmette solo e soltanto quando si supera una soglia compresa tra 95 e 100 dB"A" di livello medio...? E come mai anche la musica da discoteca suona "fiacca" al di sotto di questi livelli...???

e)- Avete mai fatto caso quanto spesso i compositori classici impieghino le rullate di timpani o della cassa, oppure le note di organo, per rendere più emozionanti i passaggi culminanti delle loro composizioni...??? Attenzione allo scambio tra livello e durata...

f)- Vi è mai venuto il dubbio che -se i contrabbassi suonassero più forte- sarebbe affidato a loro il compito di emozionare gli ascoltatori nei climax...?


Riassumiamo citando i risultati di un esperimento veramente e personalmente condotto.

Anni fa ho registrato in Auditorium la leggendaria IV Sinfonia di Bruckner, il cui pieni suscitano emozioni indimenticabili agli amanti di questa musica. La registrazione è stata effettuata tramite il microfono di un fonometro di Classe-1, che contemporaneamente registrava e memorizzava i livelli sonori, sia di Picco che medi (ponderati "A"). Dunque è stato facile riascoltare in casa -con un FullHorn a bassissima distorsione- quegli stessi pieni orchestrali agli stessissimi livelli ascoltati dal vivo..

Ora vi propongo un piccolo quiz, in tre domande:


"Secondo voi, gli ascoltatori della registrazione hanno individuato il VERO livello d'ascolto...?"

"Secondo voi, l'esecuzione registrata era egualmente emozionante anche se ascoltata a livelli appena più bassi...??"

"Secondo voi, qualcuno ha apprezzato l'esecuzione anche a livelli superiori rispetto a quelli veri in Auditorium ???"


A domani per le risposte, ma prima provate ad anticipare i risultati. Non ci sono premi in palio, né disonore per chi non ci azzecca !

Saluti
F.C.

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Re: Un esempio di (bella) discussione

Messaggio da F.Calabrese » sabato 8 giugno 2019, 0:22

Tanto per capire di cosa stiamo parlando, provate ad ascoltare almeno dal minuto 12...

https://www.youtube.com/watch?v=M0Px44IuVKM

Domani mattina vi posto i livelli misurati (in un Auditorium notoriamente "fiacco")

Saluti
F.C.

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Re: Un esempio di (bella) discussione

Messaggio da F.Calabrese » sabato 8 giugno 2019, 1:38

Dimenticavo... https://www.youtube.com/watch?v=9WhNn6zxqVg

A domani per i livelli di SPL.

Saluti
F.C.

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Re: Un esempio di (bella) discussione

Messaggio da F.Calabrese » sabato 8 giugno 2019, 1:54

Leonida colpisce ancora !
In tal senso una pagina pubblicitaria di una rivista americana del 1974, recitava:

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Quando due altoparlanti suonano in modo diverso, almeno uno di loro è sbagliato. Forse entrambi. Quale è meglio: il Rectilinear III, a $ 299, o ad un prezzo comparabile un totalmente diverso altoparlante da un altro produttore stimabile? La pronta risposta a questa domanda di un educato venditore o di un hi-fi boy-scout è: "È una questione di gusti, a seconda di quale preferisci per il tuo ascolto. Sono entrambi buoni. "

Vogliamo che tu sappia quanto sia irresponsabile e ingannevole un consiglio così blando.

Pensaci: Un altoparlante è un riproduttore, la parte più importante di questa parola è il prefisso re, che significa di nuovo.

Un altoparlante produce di nuovo qualcosa che ha è già stato prodotto una volta, non qualcosa di nuovo e diverso. Pertanto, ciò c he correttamente riproduce dovrebbe essere identico alla produzione originale contenuta del supporto.

La riproduzione è o giusta o sbagliata. Due diverse riproduzioni di suono non possono essere entrambi identici all'originale. L'errore comune è chiamare la riproduzione sbagliata solo quando è ovviamente sgradevole (fuzzy o alti spaventosi, midrange vuoto, ecc.). Ma cosa dire di un basso piacevolmente paffuto, di un sacco di lucentezza sulla gamma alta, o di quella qualità generale incisiva o scattante nota come "presenza"?

Ugualmente sbagliato.

L''attrattiva seducente "hi-fi", è molto più insidiosa, in questo modo è come avere un controllo di tono incorporato e impostato in modo permanente nel tuo altoparlante.

Per alcuni materiali del programma può essere adatto, per altri disastrosamente inadatto.

Come uno specchio che fa sembrare tutti alti e magri, è fantastico soltanto per i bassi e grassi.
Interessante davvero...

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Un esempio di (bella) discussione

Messaggio da F.Calabrese » sabato 8 giugno 2019, 15:19

Fateci caso... quando una discussione è interessante... non se la fila nessuno...!!! :lol: ----- :lol: ----- :lol: ----- :lol: ----- :lol: ----- :lol: ----- :lol:

Saluti
F.C.

leonida
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Re: Un esempio di (bella) discussione

Messaggio da leonida » sabato 8 giugno 2019, 15:30

il testo integrale

When two loudspeakers sound
different, at least one of them is wrong.
Maybe both.
Unpleasantly Distorted Reproduction
Which is better : the Rectilinear III, at $299,
or a comparably priced but totally different -sounding
speaker by another reputable manufacturer?
The ready answer to that question by a nice,
clean -living salesman or boy-scout hi-fi expert is:
"It's a matter of taste. Whichever you prefer
for your own listening. They're both good."
We want you to know how irresponsible
and misleading such bland advice is.
Think about it:
A loudspeaker is a reproducer. The
most important part of that word is the
prefix re, meaning again. A loudspeaker
produces again something that has
already been produced once.
Not something new and different.
Therefore, what it correctly
reproduces should be identical to the
original production. And identicalness isn't a matter of taste. m 'i the
For example, it isn't a matter of taste whether
the body shop has correctly reproduced the original
color of your car on that repainted fender. Nor is it a
matter of taste whether your mirror correctly reproduces
your visual image. Is the reproduction identical
to the original or isn't it?
Okay. We know. The ear is less precise than the
eye. And in the case of loudspeakers, it's usually impossible
to compare the reproduction and the live
original side by side. Furthermore, the speaker is only
a single link in a whole chain of reproducers. But these
Seductively Distorted Reproduction
problems only complicate the matter without changing
the basic principle. The reproduction is either
right or wrong. Two di ff erent-sounding reproductions
can't both be identical to the original.
The common fallacy is to call the reproduction
wrong only when it's obviously unpleasant (fuzzy or
shrieky highs, hollow midrange, etc.) . But what
about a pleasingly plump bass, lots of sheen on the
high end, and that punchy or zippy overall quality
known as "presence"? Equally wrong. And, because
of the seductive "hi-fi" appeal, much more treacherous.
To glamorize the original that way amounts
to having a built-in and permanently set tone control
in your speaker. For some program material it can be
disastrously unsuitable. Like the funhouse mirror
that makes everybody look tall and thin, it's great for
short and fat inputs only.
At Rectilinear, we design speakers to approach
facsimile reproduction of the input as closely as is
technologically possible. We restrict the "taste" factor
to twiddling the tone controls
of our amplifier in the
privacy of our home. Not
in our laboratory.
The Rectilinear III
is our best effort to
date in this direction.
And our inspiration
for it was a totally
different andrather
impractical design :
the full -range
electrostatic speaker.
Any serious audio
engineer will tell you
Undistorted Reproduction that electrostatics
are inherently superior
to conventional speakers in producing an output that's
identical to the input. This superiority is due to scientifically
verifiable characteristics, such as flatness of
frequency response and low time delay distortion.
The trouble is that electrostatics create tremendous
problems with amplifiers, have difficulty
playing really loud without distortion and are also
somewhat deficient in bass. But-they're accurate,
undistorted "mirrors" of sound.
The Rectilinear III is the first successful
attempt to give you this electrostatic type of sound in
a conventional speaker without any of the above
problems.
It allows you to hear what composers,
musicians and record producers have created
for you and not what some speaker
manufacturer thinks will please you.
So, next time you're in a store
and you hear another $299 speaker
that sounds different from
ours ou'll have an id Rectilinear I11
r y ea floor -standing
which of the two is wrong. speaker
And which is (6 drivers, e ropó)
the one to buy. RECTILINEAR Rectilinear Research Corp., 107 Bruckner Blvd., Bronx, N.Y. 10464
Canada: H. Roy Gray Limited, Ontario
Check Na 27 on R

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Re: Un esempio di (bella) discussione

Messaggio da F.Calabrese » sabato 8 giugno 2019, 15:53

Grazie !!!

F.C.

Giu-no
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Re: Un esempio di (bella) discussione

Messaggio da Giu-no » lunedì 10 giugno 2019, 9:51

Si una bella discussione... peccato sia sul sesso degli angeli!

Il paragone con l’ottica non è azzeccato: lo specchio che non altera la realtà esiste mentre l’altoparlante no. Magari per una fettina di spettro, ma neanche se introduciamo altri parametri come dinamica e distorsione.

Il paragone con l’arte non è azzeccato in quanto l’impianto non deve contribuire alla valutazione dell’opera: amplificatore e diffusori stanno all’arte come pennello e colori, come pellicola e numero di pixel. Chi ha mai detto che la tela su cui è dipinta la gioconda magari non è di buona qualità?

Vi faccio un altro esempio semplice semplice: tanti anni fa mi venivano i brividi ascoltando un pezzettino di 20 secondi del doppio lp Vital dei van der graaf in cui si sentiva solo una voce aspra profonda e graffiante ed un violino (o violoncello) che l’accompagnava. La dinamica era altissima, il realismo mi faceva venire la pelle d’oca... il fruscio pure! Quando l’ho trovato in cd l’ho preso subito: fantastico! Nessun fruscio o rumore di fondo. Però l’ho buttato perché il realismo non c’era più.
Però un mio amico ha detto: grande! Ora si che si sente bene!

Quindi come i gusti nell’arte sono diversi, dall’iperrealismo all’astrattismo, così potrebbe non essere sbagliato cercare il proprio “specchio” perché alla fine il piacere dell’ascoltO è soprattutto soggettivo e l’hifi rappresenta solo la tela dell’opera.

Ps: Scrivendo questa frase mi è venuto in mente un’altro tema per Leonida. Proprio perché il piacere è soggettivo, ascoltando in gruppo ciascuno di noi riesce a percepire se chi sta vicino prova le stesse emozioni che stiamo provando noi stessi per cui questo induce una sorta di compiacimento o disturbo a seconda che siamo concordi o meno per cui l’esperIenza di ascolto cambia se si è da soli o in compagnia.

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Re: Un esempio di (bella) discussione

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 10 giugno 2019, 11:39

Giu-no ha scritto:
lunedì 10 giugno 2019, 9:51
...
Vi faccio un altro esempio semplice semplice: tanti anni fa mi venivano i brividi ascoltando un pezzettino di 20 secondi del doppio lp Vital dei van der graaf in cui si sentiva solo una voce aspra profonda e graffiante ed un violino (o violoncello) che l’accompagnava. La dinamica era altissima, il realismo mi faceva venire la pelle d’oca... il fruscio pure! Quando l’ho trovato in cd l’ho preso subito: fantastico! Nessun fruscio o rumore di fondo. Però l’ho buttato perché il realismo non c’era più.
Però un mio amico ha detto: grande! Ora si che si sente bene!...
Quel che riferisci è tipico delle riedizioni manipolate mediante l'impiego di compressione digitale, che attenua i picchi elevando il livello medio.

Il tuo amico probabilmente apprezza la riduzione della distorsione nei picchi che questa compressione garantisce, specie quando si ascoltano impianti al limite della decenza.

Su impianti veramente performanti le incisioni compresse suonano per quello che sono: orrende !

Segue
F.C.

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