Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

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doc elektro
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da doc elektro » domenica 16 giugno 2019, 19:39

e pensare che migliorerebbe parecchio mettendoci un trasfo sull'uscita...abbiamo un escursione in tensione mostruosa e zero corrente. Il pane per un trasfo.

P.S. l'unica riaa valvolare che ho fatto ha si i due triodi ecc83 prima ma poi un bel fet all'uscita...
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

F.Calabrese
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da F.Calabrese » domenica 16 giugno 2019, 19:43

doc elektro ha scritto:
domenica 16 giugno 2019, 19:39
e pensare che migliorerebbe parecchio mettendoci un trasfo sull'uscita...abbiamo un escursione in tensione mostruosa e zero corrente. Il pane per un trasfo.
Giustissimo... ma sarebbe un oggetto piuttosto costoso, vista la tensione che dovrebbe sopportare...

Bella idea però, da vero esperto !

Grazie
F.C.

Toscanaccio
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da Toscanaccio » domenica 16 giugno 2019, 21:46

Del circuito di alimentazione si sa nulla ? Se la logica è la solita dello stadio linea non mi aspetto miracoli neanche li eppure una buona alimentazione è necessaria se si vogliono i "risultati".
Non capisco perché usare proprio una ecc83 ... l'unica funzione di quello stadio è adattare l'impedenza ma così basta un minimo di sovraccarico e buonanotte ... a meno che non gli piacesse un po' di distorsione !

F.Calabrese
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da F.Calabrese » domenica 16 giugno 2019, 23:59

Mi autoquoto, da FB:

Siamo sinceri con noi stessi: all'epoca dei "valvolari vintage" i lamierini dei trasformatori facevano semplicemente pena rispetto ai "nuclei a C" di oggi.
Idem per i condensatori delle alimentazioni, che raggiungevano dei ridicoli 50 microFarad, contro le migliaia di oggi.

Dunque si trattava di ampli INFERIORI, per giunta strapieni di interruttori che si ossidano e di potenziometri che si riempiono di polvere (e poi gracchiano).

Quanto alla progettazione, oggi possiamo simulare persino le correnti delle griglie schermo, per cui si può prevedere anche il comportamento in sovraccarico, armoniche incluse.

Oggi esistono schemi di valvolari che polverizzano qualsiasi vecchio dinosauro... (mai sentito parlare del Baby Huey ?)

Saluti
F.C.

doc elektro
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da doc elektro » lunedì 17 giugno 2019, 5:51

i 50 microfarad erano legati alla scelta perdente di usare quei cessi di valvole raddrizzatrici .
Anche la più ciofeca di ampli da chitarra quando elimini quella palla al piede (poco importa se GZ34,5U4 o similari ) raddoppia i muscoli .
E tu raddoppi i condensatori
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danco
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da danco » lunedì 17 giugno 2019, 8:53

Mah la 12AX7 sembra essere una fissa dei progettisti McIntosh, ad esempio è utilizzata come driver, in cathode follower, delle 6L6 nell'MC30 e credo anche nell'MC60. La cosa mi ha sempre lasciato abbastanza interdetto.

Danilo

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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 17 giugno 2019, 10:13

danco ha scritto:
lunedì 17 giugno 2019, 8:53
Mah la 12AX7 sembra essere una fissa dei progettisti McIntosh, ad esempio è utilizzata come driver, in cathode follower, delle 6L6 nell'MC30 e credo anche nell'MC60. La cosa mi ha sempre lasciato abbastanza interdetto.
Negli articoli degli anni '50 si caldeggiava l'impiego di valvole con alto guadagno anche come cathode-follower, perché quel maggiore guadagno si traduceva in maggiore controreazione locale... e quindi in impedenza d'uscita più bassa.

Si trattava di una ragionamento sbagliato, nel senso che una minore impedenza d'uscita ha senso -in realtà- solo se poi lo stadio di amplificazione è in grado di erogare le correnti richieste dal carico... E questo è impossibile da parte di una valvola come la 12 AX 7 (ECC83).

Chissà... (forse costavano meno ???)

Saluti
F.C.

gigigi
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da gigigi » lunedì 17 giugno 2019, 14:38

La ECC83 credo che sia stata un simbolo nella storia delle valvole moderne. Si trova dappertutto : stadi phono , linea, controlli di tono e amplificatori per microfoni. E a quei tempi le impedenze d' ingresso degli ampli viaggiavano dai 100 ai 500 Kohm… non esisteva il problema del pilotaggio! E molti pre uscivano addirittura dall' anodo, quindi chi si è premurato di uscire con un inseguitore catodico aveva già fatto qualcosa di eccezionale.
Come ha suggerito Doc, potevano fare ancora meglio con un trasformatore di uscita, ma secondo me non erano ancora i tempi, non se ne sentiva il bisogno, e il prezzo sarebbe cresciuto ulteriormente.
Ma il tempo passa, e nel 1984 esce su Suono un articolo di Aloia che spiega il totem pole o SRPP. Mi aveva subito affascinato. Da ragazzino anch' io avevo giocato con le ECC83 e con le ECC81 in tanti (poco) diversi ricevitori a reazione. Ma questo era diverso.
Oggi il C22, come i Marantz, sono macchine affascinanti, passate alla storia. Chi vuole le prestazioni ne sceglie di più moderne.
Ah, dimenticavo: purchè siano davvero moderne e non ignobili scopiazzamenti...

F.Calabrese
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da F.Calabrese » lunedì 17 giugno 2019, 14:41

Peccato che Aloia non abbia mai intuito che la distorsione degli SRPP è tra le peggiori e meno accettabili all'ascolto...

Saluti
F.C.

Toscanaccio
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da Toscanaccio » lunedì 17 giugno 2019, 15:29

Aloia ha usato gli srpp in tutte le salse e in ogni stadio ... escluso quello di uscita con ogni tipo di polarizzazione e con carico anodico ottimizzato per la minor distorsione .... se parli di "errore inevitabile" dovuto alla configurazione stessa ok sennò duro fatica a capire 😆

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