Mc Intosh MC-30: è davvero un mito ?

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doc elektro
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da doc elektro » mercoledì 19 giugno 2019, 5:41

incrociare le griglie schermo serve solo per abbassare l'impendenza di uscita,per cui usi un TU di giusta impedenza e non fai questi accrocchi. Avevo visto un ampli che si autodistruggeva mandando in fusione nucleare le KT 88 quando gli tiravi un goccio il collo.
L'altro esemplare dell'altro canale era già fatto alla griglia... :lol:
A casa mia si usano i controlli di tono,gli equalizzatori e si usano ancora i tubi catodici. A volte un continental ti può fare volare più in alto dello space shuttle. Certa musica finisce nella stufa,non mi dispiace

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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da PrandiniFabio » mercoledì 19 giugno 2019, 9:15

buon giorno,
qualcosa non mi torna, forse non capisco io, ma la V4 ha tra anodo e catodo ben 485 Vcc quando una 12AX7 sopporta al massimo 300Vcc di anodica.
Per la 12BH7 ancora ci siamo, quasi al limite, ma la V4 potrebbe non essere quella che sembra.
Saluti
Fabio

Toscanaccio
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da Toscanaccio » mercoledì 19 giugno 2019, 11:37

Io non volevo certo diffamare i progettisti !! È sicuramente uno schema studiato nei minimi particolari e anche frutto della "moda" dell'epoca ma, per esempio .... secondo voi è facile o difficile cprogettare e costruire un trasformatore di uscita come quello ?
Se l'ampli viene usato con l'uscita 4 ohm (la più adatta per diffusori normali ?) ci troviamo con la metà del secondario, o meno, concatenate magneticamente con il primario e abbiamo anche da fare spazio agli avvolgimenti per la cr. catodica .... e un'altro per la cr. Ingresso uscita.
Non ci sono regolazioni per la corrente di riposò e dunque ci vogliono finali selezionate molto accuratamente o ul solito abusato 😉 TU calcolato in modo da reggere lo sbilanciamento ... anche dinamicamente le differenze di guadagno sono spianate dalle varie cr. locali e globali ... sicuramente sarà stato un ottimo ampli ma forse (?) per suonare bene sarebbe bastato anche meno.

F.Calabrese
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 19 giugno 2019, 14:21

Toscanaccio ha scritto:
mercoledì 19 giugno 2019, 11:37
... sicuramente sarà stato un ottimo ampli ma forse (?) per suonare bene sarebbe bastato anche meno.
Ed infatti il Quad II lo superava -come suono- pur essendo realizzato in povertà assoluta...

Vi ricordo che quando un ampli controreazionato ha più stadi, magari accoppiati in AC, è assai meno stabile dell'omologo con meno stadi: ebbene il Quad II di stadi ne ha due e mezzo, contro i cinque del Mc Intosh...

Saluti
F.C.

Sandrelli
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da Sandrelli » mercoledì 19 giugno 2019, 16:51

doc elektro ha scritto:
mercoledì 19 giugno 2019, 5:41
incrociare le griglie schermo serve solo per abbassare l'impendenza di uscita,per cui usi un TU di giusta impedenza e non fai questi accrocchi. Avevo visto un ampli che si autodistruggeva mandando in fusione nucleare le KT 88 quando gli tiravi un goccio il collo.
L'altro esemplare dell'altro canale era già fatto alla griglia... :lol:
Erano i Quick*ilver Audio Mono 100...

F.Calabrese
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 19 giugno 2019, 18:06

Ne confermo la fragilità... ma avevano quello schema...???

Domani provo una simulazione delle tensioni effettive.

Saluti
F.C.

RobertoTittarelli
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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da RobertoTittarelli » mercoledì 19 giugno 2019, 21:28

1) è vero, la Vak della V4 è pari a 485 V però rimane costante anche con forte segnale di pilotaggio. Inoltre le valvole dell'epoca erano veramente buone.

2) il trasformatore di uscita dei Mac è veramente complicato sia da progettare che da costruire. Al tempo le prese più utilizzate erano la 8 e la 16 ohm. In teoria le prestazioni della presa 4 ohm dovrebbero essere inferiori, anche se io non ho mai rilevato prestazioni inferiori dalle prese 4 ohm sia sugli Mc30 che sul Mc275. Questi amplificatori venivano usati anche nei laboratori di ricerca dove serviva un generatore ideale di tensione a frequenza audio.

3) Credo che la Mac acquistava forniture di valvole perfettamente selezionate, è una mia supposizione non documentata.

4) Il Quicksilver aveva un TU palesemente toppato.

5) il Quad II è un'altro progetto e non si comporta da generatore ideale di tensione. Non è ne meglio ne peggio, è un'altra cosa.

6) sulle valvole finali il potenziale Vg2/k rimane sempre costante annullando di fatto qualsiasi capacità parassita di griglia controllo (g1).

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Re: Pre Mc Intosh C-22: è davvero un mito ?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 20 giugno 2019, 0:39

RobertoTittarelli ha scritto:
mercoledì 19 giugno 2019, 21:28
1) è vero, la Vak della V4 è pari a 485 V però rimane costante anche con forte segnale di pilotaggio. Inoltre le valvole dell'epoca erano veramente buone.

2) il trasformatore di uscita dei Mac è veramente complicato sia da progettare che da costruire. Al tempo le prese più utilizzate erano la 8 e la 16 ohm. In teoria le prestazioni della presa 4 ohm dovrebbero essere inferiori, anche se io non ho mai rilevato prestazioni inferiori dalle prese 4 ohm sia sugli Mc30 che sul Mc275. Questi amplificatori venivano usati anche nei laboratori di ricerca dove serviva un generatore ideale di tensione a frequenza audio.

3) Credo che la Mac acquistava forniture di valvole perfettamente selezionate, è una mia supposizione non documentata.

4) Il Quicksilver aveva un TU palesemente toppato.

5) il Quad II è un'altro progetto e non si comporta da generatore ideale di tensione. Non è ne meglio ne peggio, è un'altra cosa.

6) sulle valvole finali il potenziale Vg2/k rimane sempre costante annullando di fatto qualsiasi capacità parassita di griglia controllo (g1).
Grazie !!!

Sei spunti interessantissimi su sei...!!!

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Mc Intosh MC-30: è davvero un mito ?

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 20 giugno 2019, 15:38

Come promesso, ho fatto un bel po' di simulazioni sullo schema del Mc Intosh MC-30 e ne sono venute fuori diverse sorprese.

Premetto che secondo me quello schema è sbagliato, perlomeno per quanto riguarda il bias.

Comunque una cosa emerge chiara, alle simulazioni: non appena l'ampli entra in clipping, le povere 12AX7 vengono letteralmente massacrate, dovendo erogar correnti molte volte superiori al loro massimo e con dissipazioni superiori al loro limite di sicurezza...

E QUESTO SAREBBE UN AMPLI AFFIDABILE...???

MA PER FAVORE...!!!


Saluti
F.C.

RobertoTittarelli
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Re: Mc Intosh MC-30: è davvero un mito ?

Messaggio da RobertoTittarelli » giovedì 20 giugno 2019, 17:29

Non so che sw di simulazione usi ma considera che i modelli matematici che normalmente si usano, e in particolare per la simulazione del cathode follower di questo finale, sono affidabili fintanto che si rimane in zona lineare. In condizioni di saturazione non sono affatto attendibili.

Consiglio di montare un circuito sperimentale e di provarlo in laboratorio, vedrai che non succede nessuna catastrofe.

Ho letto più sopra della controreazione sui catodi delle finali: NON si tratta di controreazione ma di una configurazione a carico ripartito, metà del primario si trova sull'anodo delle finali e l'altra metà sul catodo. Quindi l'avvolgimento collegato ai catodi non è una controreazione ma un vero e proprio carico.
L'ho gia scritto e lo ripeto: lo stadio finale è a guadagno unitario.

Sul Quad II e sugli ARC invece si tratta di controreazione.

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