Mc Intosh MC-30: è davvero un mito ?

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F.Calabrese
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Re: Mc Intosh MC-30: è davvero un mito ?

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 21 giugno 2019, 14:22

walge ha scritto:
venerdì 21 giugno 2019, 13:01
Seguo il thread con interesse.
Ma devo riportare una nota tecnica da Radiotron dove esiste un paragrafo dedicato allo stadio di uscita Mc ( nei primi ampli già usavano quella topologia poi modificata nel tempo)
cap. 12 pag. 595

"the method of loading the ouput stage with half of the load in the plate circuit and half in the cathode circuit provides negative feedback......."
Grazie... Walter...!

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Mc Intosh MC-30: è davvero un mito ?

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 21 giugno 2019, 19:13

Piccolo colpo di scena... ho ritrovato l'articolo originale del 1953 di Cordeman e Mc Intosh...

Immagine

E... sorpresa... le 12AX7/ECC83 come driver non ci sono affatto, ma le finali sono pilotate direttamente dalle 12BH7...!!!

Non solo, ma lo schema è più semplice ed ha almeno 12 dB di margine di stabilità, a detta dei progettisti...

A più tardi per gli altri commenti.

Saluti
F.C.

Toscanaccio
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Re: Mc Intosh MC-30: è davvero un mito ?

Messaggio da Toscanaccio » venerdì 21 giugno 2019, 22:02

Anche lo sfasatore è diverso ....

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Re: Mc Intosh MC-30: è davvero un mito ?

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 21 giugno 2019, 23:27

Toscanaccio ha scritto:
venerdì 21 giugno 2019, 22:02
Anche lo sfasatore è diverso ....
Già... ed anche qui è migliore quello di questa prima versione...!

Saluti
F.C.

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Re: Mc Intosh MC-30: è davvero un mito ?

Messaggio da F.Calabrese » sabato 22 giugno 2019, 10:35

RobertoTittarelli ha scritto:
giovedì 20 giugno 2019, 20:48
Se il carico fosse collegato al solo anodo avremmo il guadagno pieno della valvola e zero controreazione locale.
Vero
Se il carico fosse collegato al solo catodo avremmo un guadagno unitario ed il 100 per cento di controreazione locale.
Sbagliato: avremo un cathode followe e considerare l'inseguitore come un circuito controreazionato al 100% è profondanente sbagliato.
In nessun testa sacro dell'elettronica valvolare si trova che l'inseguitore sia un circuito controreazionato...
Ecco la formula, presa dall'articolo di Peter Walker (Quad) su Wireless World:

Immagine

I finali Mc Intosh hanno x=1, per cui parliamo del caso di controreazione al 50%.

D'altra parte l'impedenza di uscita è tanto più bassa quanto maggiore è la frazione di avvolgimento collegata al catodo.

Saluti
F.C.

walge
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Re: Mc Intosh MC-30: è davvero un mito ?

Messaggio da walge » sabato 22 giugno 2019, 12:20

Il circuto dell'MC30 pubblicato credo che sia la seconda o terza versione (si evince anche dal s/n del trafo di uscita differente per ogni versione), non ricordo bene.
Per caso ho lavorato su una coppia di AR 610T, coppia di finali con 22 valvole x canale di cui 19 6550.
Il circuito elettrico ricorda molto l'impostazione Mac sia nella parte di uscita che pilotaggio

Concludo con una nota sul cathode follower, è uno stadio con il 100% di controreazione ed è ampiamente documentato.

Saluti

Walter

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Re: Mc Intosh MC-30: è davvero un mito ?

Messaggio da F.Calabrese » sabato 22 giugno 2019, 12:39

Infatti in basso a sinistra si legge: versione del 1960... ;)

Mentre la prima versione è del 1953.

Immagine

Saluti
F.C.

gigigi
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Re: Mc Intosh MC-30: è davvero un mito ?

Messaggio da gigigi » sabato 22 giugno 2019, 14:26

Ne esiste un' altra versione dove la 12AX7 è usata come semplice inseguitore catodico, senza bootstrap.

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Re: Mc Intosh MC-30: è davvero un mito ?

Messaggio da F.Calabrese » sabato 22 giugno 2019, 14:37

gigigi ha scritto:
sabato 22 giugno 2019, 14:26
Ne esiste un' altra versione dove la 12AX7 è usata come semplice inseguitore catodico, senza bootstrap.
Ci posteresti lo schema, per favore...??? (va bene anche un Link)

Grazie !
F.C.

gigigi
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Re: Mc Intosh MC-30: è davvero un mito ?

Messaggio da gigigi » sabato 22 giugno 2019, 17:40


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