Qualcuno non capisce...

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F.Calabrese
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Qualcuno non capisce...

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 3 luglio 2019, 16:16

Se io leggo su un Sito che qualcuno sostiene che la terra è piatta, posso ben obiettarglielo ed anche sorriderci sopra.

Diversamente, se alcuno accusa di "problemi lessicali" una persona sanissima ed ai massimi livelli culturali nel suo settore, lo DIFFAMA.

Egualmente, chi scrive: "di misure non ne capisci nulla" può ben farlo, se spiega dove sta l'errore. Ma se non lo fa, ricade anche lui nella DIFFAMAZIONE SU MEZZO PUBBLICO.

Immagine

Vedo che non hanno capito il perché di alcune modifiche a questo Forum...

Saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Qualcuno non capisce...

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 4 luglio 2019, 15:44

Premetto che ritengo estremamente generosa la mia offerta a Mario Bon di chiudere la questione diffamazione con una reciproca cancellazione dei thread polemici. Per parte mia ho fatto la prima mossa, come avrete notato, ma dall'altra parte vedo che manca la percezione dei reali contorni della questione. Due punti in particolare.

1)- La mia proposta è particolarmente generosa perché arriva nel momento in cui Mario Bon ha dimostrato con certezza assoluta di non avere la benché minima conoscenza di come operino i sistemi a tromba, dal momento che ha insistito ad attribuire la loro maggiore efficienza alla sola direttività, e questo nonostante io gli abbia dimostrato che esistono diffusori a tromba efficienti anche alle basse frequenze, vale a dire a frequenze le cui lunghezze d'onda sono talmente più grandi delle dimensioni fisiche della bocca della tromba da escludere che questa possa essere direttiva (ho citato il caso delle Klipsch La Scala e Belleklipsch, che sono efficienti anche a 100-150 Hz, mentre diventano direttive solo almeno un'ottava sopra e comunque molto meno di quanto necessario a confermare la sballatissima teoria di Bon.

2)- Mario Bon non si rende conto del fatto che la sua diffamazione nei miei confronti è operata in modo sistematico ed intenzionale, mediante una tecnica che si ripete e che vi mostrerò e spiegherò qui immediatamente di seguito.

La sua tecnica si basa sulla deliberata confusione dei termini, per poi accusarmi di avere "problemi lessicali"...

Per esempio leggete qui sotto:

Immagine

Ora esaminiamo il grafico con le curve "sostanzialmente parallele", ricordando il punto fondamentale che questo grafico vuole dimostrare, vale a dire che a breve distanza l'energia del campo riverberato non modifica il rendimento rispetto alla frequenza, anche alle basse frequenze. Ovviamente questo accade perché la misura è finestrata temporalmente ed è stata effettuata in un grande ambiente...

Immagine

Come potete osservare le tre curve, rilevate a 70cm., 1 metro e 140 cm. corrono "sostanzialmente" parallele e distanti in media tre deciBel, esattamente come avverrebbe se fossero rilevate all'aperto, cioé in assenza di campo riverberato.
Ora osservate con attenzione alle piccole incertezze a 120-150 Hz, presenti soprattutto nelle due curve in alto, che sono quelle rilevate alle distanze minori. Ebbene: un VERO esperto di misure avrebbe capito al volo che quelle incertezze NON possono essere assolutamente provocate dall'ambiente, perché altrimenti sarebbero presenti (ed in misura maggiore) anche nella terza curva, quella blu, cioè quella rilevata a maggiore distanza dal diffusore. Dunque quelle incertezze sono il verosimile frutto di diffrazione dai bordi del pannello frontale.

Se Mario Bon fosse il tecnico esperto che ritiene di essere e se fosse intellettualmente onesto, dovrebbe ammettere che quelle tre curve (che anche lui può misurare, per verifica) dimostrano che è assolutamente possibile rilevare il rendimento (o la sensibilità) di un qualsiasi diffusore anche in ambiente, purché il diffusore sia di dimensioni accettabili e l'ambiente non sia piccolo e risonante.

Ed invece cosa fa Mario Bon...? Si attacca al dettaglio (le diffrazioni a 120-150 Hz) per far finta di non aver capito la spiegazione. la quale dimostra che LUI ha scritto colossali sciocchezze, per anni ed anni.

Ora rifletteteci... Se al suo posto ci fosse un appassionato inesperto di misure... beh... gli si potrebbe anche perdonare la svista...
Ma lui ci ha sbattuto in faccia decine di volte la sua Laurea in Fisica... per cui NON PUO' non aver capito che quel grafico dà ragione alla MIA teoria e smentisce la sua...! Ma se lui ha capito e parla di "problemi lessicali" non può farlo che a scopo diffamatorio nei miei confronti...!!!

Segue con il punto successivo, relativo ad SPL e potenza dell'ampli.
F.C.

F.Calabrese
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Re: Qualcuno non capisce...

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 4 luglio 2019, 15:58

Mario Bon scrive: "Se una persona afferma che l' SPL massimo è uguale alla potenza massima moltiplicata per l' efficienza secondo me sta usando i termini "potenza massima" ed "efficienza" in modo non conforme al lessico quindi ha un problema di lessico o un "problema lessicale"..."

Ancora una volta Mario Bon gioca (deliberatamente ?) con la SUA cattiva interpretazione delle evidenze, utilizzandola come mezzo per diffamare.

Basta ragionarci...

Innanzitutto io ho scritto che il valore di Picco Lineare (cioé non pesato) massimo è pari al prodotto della potenza di picco dell'ampli per l'efficienza del diffusore. Un prodotto che si traduce in una somma quando le due grandezze sono espresse logaritmicamente.

Prendiamo ad esempio un diffusore da 94 dB/1W/1m e misuriamo il livello di Picco Lineare inviandogli una sinusoide ad UN watt di potenza: rileveremo 97 dB di Picco Lineare ad un metro di distanza. I tre dB in più sono dovuti al fatto che la potenza degli ampli si misura tradizionalmente con segnali sinusoidali e si esprime in valori RMS. E con le sinusoidi i valori di Picco sono esattamente 3 (tre) dB superiori.

Ora prendiamo lo stesso ampli ed aumentiamo di 10 dB il suo livello di potenza in uscita: ebbene... con il fonometro misureremo 97 + 10 = 107 dB di Picco.

E così via...

Ovviamente ogni amplificatore ha una potenza di picco, oltre la quale non può andare. Solitamente questa potenza è fissata dalla tensione di alimentazione, negli ampli SS privi di trasformatori d'uscita.

Quindi arriveremo ad un livello di Picco Lineare massimo che sarà esattamente la somma del rendimento del diffusore (espresso in dB/1W/1m) e della potenza DI PICCO dell'ampli, espressa anch'essa in deciBel rispetto ad UN Watt.

Se effettuiamo la stessa misura con segnali non sinusoidali, troveremo nove volte su dieci esattissimamente lo stesso livello di Picco Lineare massimo (alla distanza di riferimento di un metro).

Questa misura è importantissima perché la si può effettuare anche in ambiente, avendo l'accortezza di utilizzare segnali transienti di durata brevissima, vale a dire tali da non creare un vero e proprio campo riverberato, ma solo qualche singola riflessione (che va giustamente messa in conto, appunto per la sua vicinanza temporale).

Ma l'importanza maggiore di questa misura (il Picco Lineare massimo, lo ripeto) sta nel fatto che permette di valutare con grande affidabilità se il sistema ampli/diffusori è dimensionato o meno con un certo margine rispetto al necessario.
Il modo è semplicissimo: si ascolta e si misura DUE VOLTE nelle normalissime condizioni di impiego: la prima volta ad un livello volutamente basso al punto di essere sicuri di non far clippare l'ampli. Poi si alza il guadagno fino al normale livello d'ascolto per il tipo di brano scelto e si controlla se il Livello di Picco Lineare risulta anche questa volta aumentato nella stessa proporzione.

Accade spesso che -se si ascolta una prima volta a livelli di Picco Lineare di 100 dB e poi si alza il guadagno di 10-15 dB- solo pochi impianti raggiungono i doverosi 110-115 dB di Picco Lineare anche nel secondo ascolto. Il più delle volte, specie con i soliti ciofegoni asfittici, troverete che il Livello di Picco Lineare si ferma a 105-107 dB o poco più... e magari si accendono anche le spie di clipping nei finali...!

In sintesi: se Mario Bon fosse intellettualmente onesto e non avesse intenzioni diffamatorie, dovrebbe per primo complimentarsi per una tecnica di misura così semplice e tuttavia così utile dal punto di vista diagnostico.

Saluti
F.C.

leonida
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Re: Qualcuno non capisce...

Messaggio da leonida » giovedì 4 luglio 2019, 15:59

qualora i misuratori divergessero nel metodo, nella sostanza e nell'interpretazione della misura, a quale misuratore dovrà essere attribuito il compito di misurare l'operato dei misuratori?

F.Calabrese
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Re: Qualcuno non capisce...

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 4 luglio 2019, 16:05

leonida ha scritto:
giovedì 4 luglio 2019, 15:59
qualora i misuratori divergessero nel metodo, nella sostanza e nell'interpretazione della misura, a quale misuratore dovrà essere attribuito il compito di misurare l'operato dei misuratori?
Datemi il tempo di completare il post che precede...

Il punto è che Mario Bon non contesta mai opponendo misure a misure, ma solo chiacchiere e (sue) sbagliate interpretazioni...

Per esempio per lui la curva blu è quella rilevata più da vicino, il che è palesemente contrario ad ogni logica, visto che è la curva di livello minore.

Smettetela di difendere questi personaggi, che si spera siano solo degli incompetenti e non -invece- in perfetta ed assoluta malafede !!!

Saluti
F.C.

leonida
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Re: Qualcuno non capisce...

Messaggio da leonida » giovedì 4 luglio 2019, 16:07

pragmaticamente, per misurare quello che vorremmo misurare, cosa dobbiamo misurare ed in che modo dobbiamo misurare?
Eventualemnte, a misura effettuata, per valutare quello che vorremmo valutare, in che modo la stessa dovrà essere interpretata?

leonida
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Re: Qualcuno non capisce...

Messaggio da leonida » giovedì 4 luglio 2019, 16:10

Possibile che la misura sia altrettanto incerta quanto l'ascolto?

F.Calabrese
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Re: Qualcuno non capisce...

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 4 luglio 2019, 16:37

leonida ha scritto:
giovedì 4 luglio 2019, 16:07
pragmaticamente, per misurare quello che vorremmo misurare, cosa dobbiamo misurare ed in che modo dobbiamo misurare?
Eventualmente, a misura effettuata, per valutare quello che vorremmo valutare, in che modo la stessa dovrà essere interpretata?
leonida ha scritto:
giovedì 4 luglio 2019, 16:10
Possibile che la misura sia altrettanto incerta quanto l'ascolto?
Esistono almeno TRE tipi diversi di misure, che non è il caso di confondere tra di loro.

Esistono le misure "standard", come quelle tipicamente pubblicate sulle riviste, che hanno lo scopo di permettere di comparare le prestazioni di diversi ampli/diffusori con uno stesso set di riferimento, vale a dire con lo stesso segnale di prova, alla stessa distanza, magari anche nello stesso ambiente... Ma sappiamo tutti che queste misure discriminano pochissimo: anzi sono state proprio scelte appositamente per questo motivo... per non creare imbarazzo a "recensori" che parlano sempre e comunque bene di qualsiasi prodotto, buono o pessimo che sia...

Esistono le misurazioni veramente diagnostiche, vale a dire quelle che di solito i progettisti impiegano PER CAPIRE quale decisione progettuale comporti i potenziali migliori risultati, in prospettiva, all'ascolto. Queste misure si distinguono dalle precedenti per i fatto che sono mirate ad evidenziare i difetti di ampli e diffusori, per esempio facendoli lavorare in condizioni di parziale sovraccarico (come non è detto che debbano poi realmente operare).

Infine esistono le misurazioni atte a verificare l'affidabilità degli ascoltatori. Di queste se ne parla purtroppo pochissimo, ma sono importantissime. Cito ad esempio la misura del Livello di Picco Lineare, che, se ben condotta, può fornire all'esperto una indicazione assai affidabile del fatto che l'ampli stia clippando... addirittura di quanto stia clippando...! Ebbene... se durante una prova d'ascolto si rileva appunto la presenza di clipping... ecco spiegati i commenti degli ascoltatori che avvertono un eccesso di altissime (*) o un senso di artificialità della resa...! Altro esempio: se io misuro lo spettro di due brani musicali, di cui uno risulta tagliato di 20 dB sulle alte, ma l'ascoltatore non si accorge di questa evidenza... beh... sarà facile pensare che il tizio sia un ascoltatore inesperto o in malafede...!

Saluti
F.C.

(*): Ci sono ascoltatori che non se ne accorgono minimamente ed altri cui addirittura piace quel "frizzantino"... :lol: :lol: :lol:

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Re: Qualcuno non capisce...

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 4 luglio 2019, 16:56

Mario Bon ha scritto:Ma preferisco pensare che anche queste affermazioni siano una conseguenza della "confusione" che il Sig. Fabrizio Calabrese fa con il significato delle parole.
Altra cosa sarebbe se il Sig. Fabrizio Calabrese affermasse che è perfettamente conscio e consapevole del significato delle parole che usa e dell'uso che ne ha fatto.
In tal caso sarei ben lieto di riconoscere che mi sono sbagliato e scusarmi per i "problemi lessicali" che gli avrei indebitamente attribuito. Allo stesso tempo però non sarei disposto a sorvolare su certe sue affermazioni che risulterebbero, in tal caso, offensive e diffamatorie non solo verso di me ma anche e sopratutto nei confronti delle Aziende per cui ho lavorato (e che all'immagine ci tengono molto più di me).
Proviamo ad essere chiari dinanzi a tutti.

Quando io scrivo qualcosa lo assevero -nove volte su dieci- con i risultati di misure che chiunque può replicare, soprattutto uno come Mario Bon (che dovrebbe averne già fatte a migliaia di misurazioni!). Altre volte porto a supporto delle mie tesi quanto scritto su testi autorevoli, come il Journal of Audio Engineering Society o i manuali di Olson, Beranek ed altri ancora.

Se scrivo che un diffusore a tromba è più efficiente di uno a radiazione diretta indipendentemente dalla direttività, lo faccio avendo letto decine di migliaia di pagine di testi, Preprint e Journal, NESSUNO dei quali sostiene la tesi di Mario Bon.
Non solo, ma ho anche 40 e passa anni di carriera, con almeno 250 diffusori DI TUTTI I TIPI, progettati, realizzati, misurati ed ascoltati.

Dunque la pretesa di Mario Bon di intimidirmi e ridurmi al silenzio utilizzando la sistematica diffamazione basata sulla tecnica della confusione e del
"rispondere fischi per fiaschi" con me NON funziona.

Quanto al problema dell'Azienda per cui Mario Bon lavora, io credo che qualsiasi Azienda seria abbia per prima l'interesse di scoprire se il suo progettista è un perfetto ignorante o un vero esperto, sia di progettazione che in materia di cultura generale nello specifico. Dunque possono considerarmi pienamente disponibile a riprendere UNO PER UNO tutti gli argomenti TECNICI di cui io e Mario Bon abbiamo discusso in questi anni, approfondendoli fino a trovare PER OGNI ARGOMENTO chi di noi due avesse ragione e chi avesse torto.

All'Azienda in questione io raccomando di fare una banale verifica del curriculum del loro pupillo, per vedere se esso annovera progetti di diffusori che vadano oltre la solita configurazione a due-tre vie a radiazione diretta, di bassa efficienza e difficile (se non impossibile) interfacciabilità con i normali ambienti domestici. A pochi anni ormai dalla pensione, di certo non è logico aspettarsi "fuochi d'artificio" in termini di fantasia progettuale...

Soprattutto -al loro posto- io chiederei al mio progettista di bandiera di accettare al volo la proposta di una conclusione pacifica della polemica, visto che LUI è uno dei responsabili dello spazio che questa polemica l'ha sicuramente alimentata, a sproposito e senza serie argomentazioni tecniche.

Distinti saluti
F.C.

F.Calabrese
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Re: Qualcuno non capisce...

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 4 luglio 2019, 17:53

Osservo con piacere che la sezione "Bracciano e dintorni" è stata da poco suddivisa in due parti: osservazioni tecniche ed OT.

Se questo volesse preludere ad una cancellazione delle diffamazioni, lasciando in linea le discussioni tecniche, allora avremmo finalmente una bellissima occasione di dibattere UNO PER UNO tutti gli argomenti tecnici che hanno visto me e Mario Bon su fronti opposti.

Penso che ne nascerebbe un dibattito tecnico di importanza e livello mai visti in giro.

Quel che chiedo loro è solo di smetterla di "rispondere fischi per fiaschi".

Saluti
F.C.

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