F.Calabrese ha scritto: ↑sabato 6 luglio 2019, 10:39
Diciamo che una parte dell'impianto è stata progettata (le trombe) mentre per la gamma bassa mi sono dovuto accontentare di quel che era disponibile alla Scossa, vale a dire presso la società di noleggio di proprietà di David e Dory Zard.
I bassi -12- montavano ciascuno quattro woofers Gauss 4580 ed avevano lo stesso cabinet delle EV TL-606Q: un diffusore reflex la cui efficienza era però vicinissima a quella di una tromba (specialmente con i woofers originali, che erano gli Electrovoice EVM-15L).
Le trombe più lunghe (quasi tre metri) erano delle coniche e montavano dei drivers Gauss HF-4080, con magnete ceramico. La loro copertura era disegnata con Autocad in funzione dell'altezza a cui sarebbe stato sospeso il tutto (se ricordo erano 27 metri...). Ciascuna di loro copriva uno spicchio delle gradinate del PalaEur, dai 600 Hz in sù ma senza equalizzazione sulle altissime.
IL trucco non si vede, ma su ogni cassa dei bassi c'era una piccola tromba conica con un driver gauss HF-4000 (Alnico), puntata esattamente nella stessa direzione delle grandi,
che faceva da supertweeter. In questo modo veniva ridotta di moltissimo la distorsione da nonlinearità dell'aria nelle grandi trombe, visto che non erano costrette a lavorare alle alte frequenze. Credo che questo post sia il primo documento in cui svelo questo "trucco".
Restano le trombe coniche di taglia media, puntate verso il basso, in modo di coprire il pubblico in platea, forse quello più importante. Anche queste montavano dei drivers Gauss HF-4080, operati da 600 Hz in sù, ma ad un livello leggermente più basso, in quanto per quella parte di copertura i bassi erano fuori asse, per cui appena attenuati. D'altra parte anche la distanza da coprire era minore e c'era anche una certa sovrapposizione tra le coperture di ciascuna tromba.
L'impianto era stato progettato per il precedente Congresso DC, tenutosi esattamente un mese prima, per il quale -se ricordo bene- il noleggio era costato 485 milioni di lire (per una settimana o poco più). Per il Congresso PCI sono stati aggiunti i pannelli schermanti, di cui sinceramente non c'era poi questo gran bisogno... ma la produzione voleva un elemento innovativo...
Gli ampli erano tutti SAE 2400L, con duecento metri di cavo tra ampli e trasduttori.
Anche la linea dal mixer Midas agli ampli (collocati sul tetto del PalaEur) era lunga circa 200 metri, bilanciatissima e pilotata da un finale Naim NAP-110 con trasformatore isolatore in uscita.
Ecco qui sotto la foto dell'allestimento per il Congresso DC, appunto un mese prima.
Saluti
F.C.
P.S.: La struttura in metallo che sorregge sia l'impianto audio che le luci era un progetto a dir poco spettacolare dell'Ing. Desideri, a suo tempo assistente di Pierluigi Nervi nel progetto del PalaEur. Era solidissima e del tutto non risonante: io gliela ho vista disegnare con una matita, su un foglio di carta. Questo sì che era da brividi. Quella struttura aveva un soprannome: "Desdemona", non saprei dire il perché.