OT: una musica, un brivido...

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F.Calabrese
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OT: una musica, un brivido...

Messaggio da F.Calabrese » sabato 6 luglio 2019, 0:43

Questa sera la puntata della Grande Storia, su RAI-3, era dedicata ai muri, ed in particolare al Muro di Berlino.

Quasi alla fine del lungo excursus di filmati sono apparse le immagini del Congresso del PCI del marzo 1989.

Ebbene... la musica di sottofondo del servizio era nientemeno che la colonna sonora di Powaqqatsi, di Philip Glass...

...che era esattamente il brano musicale con il quale io controllavo che l'impianto audio per quel Congresso suonasse esattamente nello stesso modo per tutti gli ordini di gradinate del PalaEur...

E questo era l'impianto:

Immagine

Vi confesso che a riascoltare quella musica ho provato un'emozione profonda, come quella che provavo salendo di corsa le interminabili scale fino ai settori più alti, mentre l'impianto ripeteva la sequenza dell'Anthem... nella sala buia... il giorno prima del Congresso.

Ecco... vi confesso che provo tenerezza e senso di desolazione per i ragazzi che fanno i fonici in questi giorni di finta cultura e di reale degrado.

Per noi erano emozioni forti, ogni volta... ogni nuova impresa !

Scusatemi la digressione !!!

Saluti
F.C.

discohouse
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Re: OT: una musica, un brivido...

Messaggio da discohouse » sabato 6 luglio 2019, 6:51

Nel limite .....ci spieghi un poco come funzionava quel superlampadario sonoro

A Fabri ,apri sta scola e insegnaci a chi vuole imparare quarcosa de serio ......magari ce guadagneresti piu che con i sterei

Ciao Grazie
Andrea

l_pisani_54
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Re: OT: una musica, un brivido...

Messaggio da l_pisani_54 » sabato 6 luglio 2019, 7:37

Gran bella musica, le ho tutte e tre le colonne sonore di quei documentari.
Mi manca il quarto … ma quello è apocrifo :mrgreen:
Leonardo

Toscanaccio
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Re: OT: una musica, un brivido...

Messaggio da Toscanaccio » sabato 6 luglio 2019, 9:49

Si, devono essere proprio dei bellissimi ricordi ... anche il momento storico era molto particolare direi ....
Mi sembra di vedere tre tipi di diffusori due sicuramente a tromba il terzo, quello "a cassone" non è possibile stabilirlo. Si vede anche che le trombe piccole sono distanziate e inclinate leggermente in modo sfalzato per coprire ogniuna un settore preciso ... insomma, non deve essere stato facile !! Complimenti 😆

F.Calabrese
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Re: OT: una musica, un brivido...

Messaggio da F.Calabrese » sabato 6 luglio 2019, 10:39

Diciamo che una parte dell'impianto è stata progettata (le trombe) mentre per la gamma bassa mi sono dovuto accontentare di quel che era disponibile alla Scossa, vale a dire presso la società di noleggio di proprietà di David e Dory Zard.

I bassi -12- montavano ciascuno quattro woofers Gauss 4580 ed avevano lo stesso cabinet delle EV TL-606Q: un diffusore reflex la cui efficienza era però vicinissima a quella di una tromba (specialmente con i woofers originali, che erano gli Electrovoice EVM-15L).

Le trombe più lunghe (quasi tre metri) erano delle coniche e montavano dei drivers Gauss HF-4080, con magnete ceramico. La loro copertura era disegnata con Autocad in funzione dell'altezza a cui sarebbe stato sospeso il tutto (se ricordo erano 27 metri...). Ciascuna di loro copriva uno spicchio delle gradinate del PalaEur, dai 600 Hz in sù ma senza equalizzazione sulle altissime.

IL trucco non si vede, ma su ogni cassa dei bassi c'era una piccola tromba conica con un driver gauss HF-4000 (Alnico), puntata esattamente nella stessa direzione delle grandi, che faceva da supertweeter. In questo modo veniva ridotta di moltissimo la distorsione da nonlinearità dell'aria nelle grandi trombe, visto che non erano costrette a lavorare alle alte frequenze. Credo che questo post sia il primo documento in cui svelo questo "trucco".

Restano le trombe coniche di taglia media, puntate verso il basso, in modo di coprire il pubblico in platea, forse quello più importante. Anche queste montavano dei drivers Gauss HF-4080, operati da 600 Hz in sù, ma ad un livello leggermente più basso, in quanto per quella parte di copertura i bassi erano fuori asse, per cui appena attenuati. D'altra parte anche la distanza da coprire era minore e c'era anche una certa sovrapposizione tra le coperture di ciascuna tromba.

L'impianto era stato progettato per il precedente Congresso DC, tenutosi esattamente un mese prima, per il quale -se ricordo bene- il noleggio era costato 485 milioni di lire (per una settimana o poco più). Per il Congresso PCI sono stati aggiunti i pannelli schermanti, di cui sinceramente non c'era poi questo gran bisogno... ma la produzione voleva un elemento innovativo...

Gli ampli erano tutti SAE 2400L, con duecento metri di cavo tra ampli e trasduttori.

Anche la linea dal mixer Midas agli ampli (collocati sul tetto del PalaEur) era lunga circa 200 metri, bilanciatissima e pilotata da un finale Naim NAP-110 con trasformatore isolatore in uscita.

Ecco qui sotto la foto dell'allestimento per il Congresso DC, appunto un mese prima.

Immagine

Saluti
F.C.

P.S.: La struttura in metallo che sorregge sia l'impianto audio che le luci era un progetto a dir poco spettacolare dell'Ing. Desideri, a suo tempo assistente di Pierluigi Nervi nel progetto del PalaEur. Era solidissima e del tutto non risonante: io gliela ho vista disegnare con una matita, su un foglio di carta. Questo sì che era da brividi. Quella struttura aveva un soprannome: "Desdemona", non saprei dire il perché.

zenone48
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Re: OT: una musica, un brivido...

Messaggio da zenone48 » sabato 6 luglio 2019, 10:53

E tutto questo ambaradan (con costi a carico del contribuente, visto il finanziamento pubblico ai partiti) per sentire in alta fedeltà e "esattamente nello stesso modo per tutti gli ordini di gradinate" le voci di Ochetto e Veltroni? Mah…

Saluti,
Carlo

F.Calabrese
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Re: OT: una musica, un brivido...

Messaggio da F.Calabrese » sabato 6 luglio 2019, 10:58

zenone48 ha scritto:
sabato 6 luglio 2019, 10:53
E tutto questo ambaradan (con costi a carico del contribuente, visto il finanziamento pubblico ai partiti) per sentire in alta fedeltà e "esattamente nello stesso modo per tutti gli ordini di gradinate" le voci di Ochetto e Veltroni? Mah…
Ti confesso che ho sempre avuto il dubbio che quella cifra contenesse qualche importo spurio, da rimettere sottobanco.

Infatti l'impianto per il PCI, il mese dopo, deve essere costato una novantina di milioni...

Ovviamente queste cose le conoscono solo i diretti interessati... e non noi "tecnici"...

Saluti
F.C.

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Re: OT: una musica, un brivido...

Messaggio da F.Calabrese » sabato 6 luglio 2019, 11:01

Comunque lì'idea era quella di noleggiare o rivendere l'impianto all'Ente Eur, aggiungendoci una sostanziale sezione Subwoofers.

Ne avrebbero beneficiato tutti i frequentatori di concerti in quello spazio, visto che quell'impianto aveva una Perdita di Articolazione delle Consonanti di appena il 6-8 per cento, contro il 45 per cento degli impianti convenzionali.

Anni dopo ci fu la ristrutturazione ed il cambio di nome in PalaLottomatica (orrore...), ma per questioni verosimilmente di mazzette vennero preferite otto casse appese insieme a degli inutili teli...

Le solite storie italiane...

Saluti
F.C.

zenone48
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Re: OT: una musica, un brivido...

Messaggio da zenone48 » sabato 6 luglio 2019, 11:14

F.Calabrese ha scritto:
sabato 6 luglio 2019, 10:58

Ti confesso che ho sempre avuto il dubbio che quella cifra contenesse qualche importo spurio, da rimettere sottobanco.

Infatti l'impianto per il PCI, il mese dopo, deve essere costato una novantina di milioni...

Ovviamente queste cose le conoscono solo i diretti interessati... e non noi "tecnici"...

Saluti
F.C.

Allora si usava così. Oggi invece...

fonometropazzo
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Re: OT: una musica, un brivido...

Messaggio da fonometropazzo » sabato 6 luglio 2019, 17:31

Il nome dato alla struttura non è casuale, Desdemona è la sposa di Otello (Shakespeare) una donna che rompe gli schemi usuali, infatti sceglie Otello senza interpellare suo padre, cosa inaudita per i tempi in cui si collocano i fatti. Quindi con il nome di Desdemona si vuole intendere che quella struttura è un qualcosa di inusuale, al di fuori dei soliti schemi ed il fatto che sia collocata in alto ed al centro della sala, dominandola, è espressione di grandiosità agli occhi del suo ideatore e non solo a lui credo. Comunque guardando una tale realizzazione elettroacustica, mi rendo conto ancor di più di come, negli anni, si sia impoverito il settore dal punto di vista della conoscenza tecnica, e purtroppo il trend è sempre al ribasso.
Saluti.

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