Medioevo dell'Audio: possiamo fare qualcosa ?

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Re: Medioevo dell'Audio: possiamo fare qualcosa ?

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 12 luglio 2019, 14:38

dgs ha scritto:
mercoledì 10 luglio 2019, 22:16
...
E si è creato uno strano "movimento" che sostiene che ogni ampli o diffusore vintage sia meraviglioso ottimo e quant'altro.
Secondo me, ovviamente esistono apparecchi vintage di qualità in ogni fascia di prezzo, ma solo se perfettamente mantenuti e aggiornati.
Detto questo, penso che per, come dire, istruire, o meglio instradare, i nuovi appassionati verso la vera alta fedeltà.
Sia buona cosa proporre forse anche dei kit dal costo accettabile, e poi gli upgrade possibili.
Ad esempio un piccolo due vie, poi un sub poi.....................
Questo potrebbe far capire che al costo di vecchi diffusori vintage oramai lontani dalle prestazioni già modeste, si possono avere oggetti
nettamente migliori
...
Questa è una splendida idea...!!!

Il problema -purtroppo- è quello di far capire agli appassionati vintagisti, che oltre nove decimi delle loro amate creature sono dei ferrivecchi da discarica...

E questo è tutt'altro che facile, quando dietro le loro scelte esistono motivazioni inconfessabili, quali le nostalgie di quando erano ragazzi o il semplice fatto che quegli ampli e diffusori si trovano in giro per due spicci...

In materia io credo che la mia esperienza con i Grundighisti sia stata quanto mai didattica: io ho spiegato loro che era IMPOSSIBILE che i loro beneamati diffusori suonassero puliti, poiché i woofer dell'epoca avevano tutti dei circuiti magnetici altissimamente distorcenti, per via delle bobine di piccolo diametro e del fatto che la tecnica degli anelli di rame anti-distorsione era ancora al di là dal venire. Eppure nessuno di loro si è "convertito" (tranne Uli) ai diffusori moderni, in forza di questa evidenza incontrovertibile: piuttosto hanno resettato l'intero loro forum, facendo così sparire tutti i miei post, troppo scomodi...

Alla fin fine il problema è sempre lo stesso: se abbiamo a che fare o meno con interlocutori intellettualmente onesti e mentalmente aperti.

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Re: Medioevo dell'Audio: possiamo fare qualcosa ?

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 12 luglio 2019, 14:51

vincenzo_uli ha scritto:
giovedì 11 luglio 2019, 12:04
Le nuove leve ci sono, ve lo assicuro. Sono anche ottimamente informate (quelli che la musica la ascoltano solo) e formate (quelli che la musica la fanno e la registrano). Il problema, semmai, come sottolinea Fabrizio in ogni dove, e' che in commercio ci sono migliaia di articoli e centinaia di migliaia di possibili permutazioni tra i vari elementi che compongono un impianto. (1) Risultato? Tanta confusione e nessuna reale innovazione che faccia muovere il giovane appassionato oltre le (ottime talvolta!) casse amplificate da studio.

Quello sui 40 (come me) e' alla ricerca della compatibilita' di un impianto ottimamente suonante con la vita da uomo di famiglia (moglie, figli, salotto = sala d'ascolto) e con un appartamento in centro. Anche se la disponibilitä economica c'e', il mercato non offre nulla di sostanzialmente migliore rispetto alle pluricitate indiana line (2).

Quelli sui 50 e oltre hanno immolato capitali (mediamente) ingenti alla ricerca di un ideale audiofilo instillatogli (ed idealizzato) dalla stampa di settore. A causa dei prezzi hifi in costante ed iperbolico aumento, molti di loro hanno gettato la spugna (3) e, purtroppo, ciö che avrebbe dovuto costituire il mezzo per supportare la loro passione ne e' stato paradossalmente il carnefice. In pratica hanno smesso di andare ai concerti live...

1)- E' vero che il mercato offre TROPPE alternative, la massima parte delle quali sarebbe del tutto dispensabile... Ma come si fa a dire agli appassionati che 2500 diversi diffusori e 900 finali in Annuario sono una presa per i fondelli e null'altro...?
Solo questo Forum ha tentato l'impresa, e ad oggi le critiche sono maggiori rispetto agli applausi. Dunque gli appassionati devono decidere cosa vogliono, tra la botte piena e la moglie ubriaca.

2)- Il mercato offrirebbe alternative semplicemente stellari, rispetto alle Indiana Line, se solo si potesse discuterne e mettere insieme un certo numero di interessati. Vi faccio l'esempio delle trombe di seconda generazione, che distorcono dieci volte meno di quelle precedenti e non suonano affatto "nasali", come quelle. Ebbene... in quanti ad oggi hanno richiesto un diffusore che le impieghi, per metterselo in casa...?
In fondo il mercato è l'incontro della domanda con l'offerta, per cui se manca la prima... è chiaro che anche la seconda verrà a mancare !

3)- Fanno male... Prendiamo ad esempio le migliaia di appassionati che hanno in casa diffusori con le sospensioni in foam o gomma, che negli anni si sfarinano o polimerizzano. Ebbene... TUTTI avrebbero un ENORME interesse a sbolognare i loro ciofegoni finché sono in tempo per farlo senza rimetterci troppo. POI sarà troppo tardi, e forse lo è già. Ora per favore qualcuno mi spiega che senso ha avere quattro finali MC Intosh o Audio Research, se non li si può ascoltare, perché i diffusori spernacchiano...???

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Re: Medioevo dell'Audio: possiamo fare qualcosa ?

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 12 luglio 2019, 15:02

vincenzo_uli ha scritto:
giovedì 11 luglio 2019, 12:04
...
Le sue soluzioni Fabrizio le ha giä messe sul tavolo ma presentano tutte un evidente problema di "targeting":
1. una non e' veramente rappresentativa della sua filosofia progettuale, ancorche' ottimamente suonante (monovia)
2. le altre (poliedro e a salire) sono anni luce distanti dai profili 1 e 2 sopracitati. Il profilo 3 non puo' essere interessato, come visto.

La mia soluzione la vado ripetendo da un pö anche in privato a Fabrizio. Pricing "entro e non oltre" i 5k per un impianto completo che, a partire da una cineseria qualsiasi, riesca a dare un 80% di quello che fa un Poliedro. Fattibile? Assolutamente si!
Il punto e' che effettivamente ci guadagna di piu' come fa adesso: vendere poco e a (relativamente) tanto.


Lo ripeto: il monovia+Sub esiste soltanto al fine di consentire a chi ha già in casa dei ciofegoni asfittici di darli indietro ad una valutazione non umiliante, come quella cui andrebbero incontro mettendoli su e-Bay et similia.

L'impianto da 5-6 K è possibile SOLO E SOLTANTO mettendo insieme delle cordate: una cosa che si è rivelata impossibile, per via del'eccessivo individualismo degli appassionati italiani. Mettetevi l'anima in pace !

Peraltro... "l'80 per cento di quel che dà un Poliedro" significa comunque un diffusore superiore alle Avantgarde Duo Grosso: perché mai dovrebbe costare solo 5 mila Euro la coppia...?

Altra possibile soluzione? Un kit a partire da due o tre coppie di indiana line. Si sta entro i 2k, sono rifinite il giusto, non si svelano le accortezze di design che e' legittimo preservare per i modelli grossi e si cattura un buon 30%-40% di clientela potenziale. Mi accoderei per una cosa simile? Ci potete scommetere!
Siamo sinceri... Se io proponessi un Kit a partire da una o due coppie di Indiana Line, svelerei inevitabilmente almeno qualcuna delle tecniche che impiego per "far suonare" gli impianti maggiori. Questo potrebbe avere un senso se ci fossero centinaia di richieste e se la Indiana Line mi fornisse gratuitamente i diffusori sui quali sperimentare. Ma loro sono giustamente contrari che alcuno metta mano su diffusori che per loro sono già ottimizzati al massimo. Ed hanno le loro ragioni.

D'altra parte che io spenda tempo e soldi per qualcosa che non mi porterebbe nulla in cambio (come è già accaduto per il Kit con le Pro-838 e con il Tairana), io lo vedo cosa decisamente poco intelligente.

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Re: Medioevo dell'Audio: possiamo fare qualcosa ?

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 12 luglio 2019, 15:05

danco ha scritto:
giovedì 11 luglio 2019, 15:19
Purtroppo i kit, per come sono stati proposti fino ad ora, sono sicuramente una buona idea ma contemporaneamente sono una pessima soluzione.
La gente normale vuole cose magari buone, ben suonanti, ma normali, cioè installabili senza nessun tipo di customizzazione o tuning.
Questo forum ne è stato la prova, negli ultimi tre mesi ho contato almeno tre o quattro nuovi iscritti che chiedevano lumi su possibili configurazioni. Di fronte alla proposta delle quattro indiana line da sistemare in un certo modo, con la bobina di filtro e il tweeter scollegato sono spariti dalla circolazione.
Per esperienza personale vi dico che i giovani, se ben indirizzati, la differenza tra la lattina della Bose e un sistema di buon livello la sentono eccome.
Ma non gli si possono proporre soluzioni di un certo tipo perchè non ti seguiranno mai.
Ed allora la cosa migliore che possono fare è comperarsi una coppia di Indiana Line o di Cerwin vega ed accontentarsi.

Accontentarsi è già una grande cosa...!!!

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Re: Medioevo dell'Audio: possiamo fare qualcosa ?

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 12 luglio 2019, 15:13

Giu-no ha scritto:
giovedì 11 luglio 2019, 20:02
Ho ascoltato le Elac debut b5.2 e per 270 euro non mi sembravano male. Penso ad un giovane: nella sua camera sicuramente piccola preferirebbe mettere quelle (magari con un sub in qualche angolo) oppure 4 indiana line? Lo stesso vale per uno studio per ascoltatori meno giovani. Se vogliamo in questo forum invogliare nuovi appassionati é necessario dare soluzioni semplici e stimolare la curiositá e la voglia di approfondire. La soluzione 4 indiana line la vedo utile solo a scopo didattico, ma poco pratica.
Dgs ha scritto:discorso difficile...ma non credo che il punto sia se usare indiana line o simili prodotti,
ma il problema è far nascere e sviluppare una passione che poi porta a cercare di avere prodotti di alto livello sonoro.
cercare emozioni cercare sensazioni che solo sistemi audio prestanti veramente possono dare...
il problema da risolvere secondo me è far rinascere interesse e voglia di coltivare un hobby, tutto quà...
Avete toccato due punti interessantissimi.

Il primo è reperire sul mercato un paio di modelli di ampli e due-tre di diffusori che abbiano il miglior rapporto qualità/prezzo.

Sappiamo tutti che le riviste si vantano di farlo, ma in realtà suggeriscono solo i prodotti degli inserzionisti.

Noi qui potremmo fare di molto meglio, ma occorrerebbe che tante Aziende fossero disponibili a prestare in visione i loro prodotti, per valutarli. Ma nessuna lo farebbe se sapesse che corre il rischio di perdere tempo o -persino- di una stroncatura. Per loro è meglio pagare qualche pagina di pubblicità sulle riviste ed aspettare l'immancabile "articolo redazionale"... sicuramente positivo.

Il secondo punto è quello di alimentare la passione dei giovani, che -diciamoci la verità- sono alla ricerca di prodotti economici e di facile reperibilità. Ora voi spiegatemi UN SOLO buon motivo per cui uno come me dovrebbe mettersi a provare ed ascoltare decine di oggetti tipo "FUN-Generation" fino a trovare il possibile best seller. Il guaio è che quella roba, per come viene venduta, NON SUONA ASSOLUTAMENTE...!!! Dunque dovrei anche mentire !

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Re: Medioevo dell'Audio: possiamo fare qualcosa ?

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 12 luglio 2019, 15:20

bepi67 ha scritto:
giovedì 11 luglio 2019, 21:30
Mah, voi pensate che la gente voglia mettersi in casa sistemi multiamplificati, crossover elettronici e menate del genere per ascoltare un pò di musica a casa dopo una giornata di lavoro ?
Quella è roba da smanettoni dell'elettronica, da appassionati del cavo e del saldatore.
La gente vuole apparecchi semplici da usare, bensuonanti, deve poter mandare lo streaming dal telefonino o dalla radio internet in tempo reale, non vuole impazzire con regolazioni e follie del genere.
Ed io, sinceramente, li capisco.
L'hobby dell'audio tecnico è relegato a pochi, ma pochi appassionati...un pò come i radioamatori.
Di solito, chi ama i sistemi belli e semplici è anche disponibile a pagare un pizzico di più pur di portarsi a casa una soluzione gradita.

Per esempio il mio primo Poliedro venduto aveva il crossover passivo progettato appositamente per lavorare con un finale OTL... con il quale effettivamente è andato benissimo.

Di soluzioni semplici ne esistono a tutti i livelli, sul mercato.

In fondo, una coppia di Indiana Line o di Fun Generation passive sono diffusori "semplicissimi" da impiegare !!!

E poi quelli che smanettano con crossover elettronici ed equalizzatori, nove volte su dieci ottengono sfracelli !

Certi apparati sono utilizzabili SOLO E SOLTANTO da chi sa cosa vuole ottenere e cosa sta facendo.

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Re: Medioevo dell'Audio: possiamo fare qualcosa ?

Messaggio da vincenzo_uli » venerdì 12 luglio 2019, 15:21

Il vero punto, Fabrizio, e' un altro, a mio avviso.

Non tutti hanno la fortuna di vivere in Germania e ascoltare l'impossibile (e/o il ridicolo) e trascorrere le vacanze a Roma e, en passant, venirti a trovare a Bracciano. Non puö esistere - per come le leggi di mercato funzionano - una domanda attorno ad una paventata superioritä "sulla carta" delle trombe di seconda o terza generazione. Che poi vi sia anche - e soprattutto - una schiacciante evidenza sul piano pratico, questo purtroppo lo puö asseverare solo quel ristretto manipolo di appassionati che per curiositä e/o dopo ricerche estenuanti ti vengono a trovare a casa.

Da sempre dichiari di usare questo tuo spazio per fare cultura audio. Il piu' delle volte perö il tuo contributo si traduce in un j'accuse sfrontato e diretto all'establishment. E fai bene, credo.

Per uscire dal "Medioevo dell'audio", perö, come vado ripetendo in questo thread, devi toglierti il cappello del critico e indossare quello del divulgatore. Come ho scritto, una possibile soluzione consisterebbe in un kit relativamente facile da realizzare (tipo Pure, Indiana, etc.), inclusivo di componenti e contributo didattico. L'appassionato se lo compra, lo realizza e, alla fine, avrä maturato la propria opinione su di te come designer e come divulgatore.

Vedrai che la domanda poi per i sistemi avanzati si raccoglierä in maniera del tutto fisiologica attorno ad una tua offerta concreta.

Sempre e solo i mei 2 centesimi, ovviamente.

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Re: Medioevo dell'Audio: possiamo fare qualcosa ?

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 12 luglio 2019, 15:26

vincenzo_uli ha scritto:
venerdì 12 luglio 2019, 12:06
L'efficacia sia commerciale che didattica di taluni kit/progetti e' ormai evidente nel segmento delle elettronche (Bottlehead, Decware, First Watt, etc.).
MI PERMETTO DI AFFERMARE CON SINCERITA' CHE MOLTE DI QUESTE ELETTRONICHE SONO DELLE IMMONDE CIOFECHE: p.es. I FIRST WATT.
Siamo perö (spero) consci del fatto che l'elemento maggiormente critico nella riproduzione hifi siano i diffusori unitamente al loro interfacciamento con le elettroniche.

Cosa ci sarebbe di male nel proporre un progetto didattico (ma anche immediatamente implementativo) che spieghi chiaramente come e perche' si deve operare una certa modifica ad un design giä esistente? Quali le interazioni delle elettroniche con i diffusori? E magari anche una sezione dedicata al digitale (crossover, equalizzazione, etc.).

IO L'HO FATTO CON LA DOPPIA COPPIA DI INDIANA LINE, MA A QUANTO PARE NESSUNO HA SEGUITO LE INDICAZIONI...

IL PROBLEMA E' CHE GLI APPASSIONATI VOGLIONO SPENDERE POCO, MA PRETENDONO COMUNQUE LE PRESTAZIONI "TOP", CHE UNA COPPIA DI INDIANA LINE NON POTRA' MAI RAGGIUNGERE...
Io sottoscriverei il progetto un pö per la curiositä di vedere dove si puö arrivare con un design assennato (a patto di partire però da un prodotto giä finito), ma soprattutto per comprendere cosa guardare in design piu' costosi e performanti e capire se i 20k-30k sono ben spesi o se magari e' semplicemente marketing. La componente didattica sarebbe ovviamente prevalente e costituirebbe, dal mio punto di vista, un modo stupendo per imparare facendo.
NEGLI IMPIANTI (MIEI) DA 20-30k EURO SONO IMPIEGATE SOTTIGLIEZZE PROGETTUALI CHE IO NON DIVULGHEREI MAI, E CHE PERALTRO SAREBBERO INAPPLICABILI CON TRASDUTTORI MENO EFFICIENTI E PIU' DELICATI.

SAREI UN LADRONE, SE CHIEDESSI QUEGLI IMPORTI PER QUALCOSA CHE SI PUO' OTTENERE DA DUE INDIANA LINE O CERWIN VEGA !!!

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Re: Medioevo dell'Audio: possiamo fare qualcosa ?

Messaggio da F.Calabrese » venerdì 12 luglio 2019, 15:29

vincenzo_uli ha scritto:
venerdì 12 luglio 2019, 15:21
Il vero punto, Fabrizio, e' un altro, a mio avviso.

Non tutti hanno la fortuna di vivere in Germania e ascoltare l'impossibile (e/o il ridicolo) e trascorrere le vacanze a Roma e, en passant, venirti a trovare a Bracciano. Non puö esistere - per come le leggi di mercato funzionano - una domanda attorno ad una paventata superioritä "sulla carta" delle trombe di seconda o terza generazione. Che poi vi sia anche - e soprattutto - una schiacciante evidenza sul piano pratico, questo purtroppo lo puö asseverare solo quel ristretto manipolo di appassionati che per curiositä e/o dopo ricerche estenuanti ti vengono a trovare a casa.

Da sempre dichiari di usare questo tuo spazio per fare cultura audio. Il piu' delle volte perö il tuo contributo si traduce in un j'accuse sfrontato e diretto all'establishment. E fai bene, credo.

Per uscire dal "Medioevo dell'audio", perö, come vado ripetendo in questo thread, devi toglierti il cappello del critico e indossare quello del divulgatore. Come ho scritto, una possibile soluzione consisterebbe in un kit relativamente facile da realizzare (tipo Pure, Indiana, etc.), inclusivo di componenti e contributo didattico. L'appassionato se lo compra, lo realizza e, alla fine, avrä maturato la propria opinione su di te come designer e come divulgatore.

Vedrai che la domanda poi per i sistemi avanzati si raccoglierä in maniera del tutto fisiologica attorno ad una tua offerta concreta.

Sempre e solo i mei 2 centesimi, ovviamente.
Se osservi con attenzione quel che ho scritto nei primi otto anni di vita di questo Forum, troverai che ho seguito alla perfezione il tuo consiglio.

Gli "Argomenti più Importanti" sono ancor oggi in linea e vi si possono aggiungere post con ulteriori domande.

Contro la pigrizia degli appassionati, io posso fare poco o nulla !!!

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Re: Medioevo dell'Audio: possiamo fare qualcosa ?

Messaggio da vincenzo_uli » venerdì 12 luglio 2019, 15:46

Il forum manca, per sua stessa natura, di un approccio strutturato e questo, credo, tu lo sappia bene.

Mettiamo che io voglia realizzare la doppia (tripla) coppia di Indiana...da dove comincio?
Io faccio un lavoro diverso e non ci so fare con queste cose.

Sarebbe tanto difficile per te collettare tutte le istruzioni necessarie e consolidarle in un manuale passo-passo, includere i componenti necessari in una scatola e mettergli un prezzo? Non credo...

Prova a fare cosi': apri un nuovo thread in cui proponi il nuovo kit XYZ basato sul prodotto ABC. Rispetto ad ABC il nuovo XYZ presenterä i seguenti vantaggi 1., 2., 3. Il prezzo dei componenti aggiuntivi inclusi nel kit e' $, io chiedo €=$*(1+markup) quale compenso per il design.

Ovviamente il prodotto ABC di partenza dovrä essere sufficientemente economico da essere appetibile per i profili 1 e 2 identificati (prezzo per la coppia non superiore ai 500 euro).

I costi di R&D (acquisto diffusori e quant'altro) li sostengo io.

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