Il problema dell'informazione viziata

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F.Calabrese
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Il problema dell'informazione viziata

Messaggio da F.Calabrese » domenica 8 settembre 2019, 12:44

da Melius Club
Non esiste un diffusore "assoluto" indipendentemente dal prezzo. Purtroppo non si è ancora riusciti a coniugare la risoluzione in gamma media dei migliori elettrostatici con l'impatto sul medio basso delle trombe, la rifinitura sull'estremo acuto dei nastri e la naturalezza nel basso profondo dei dipoli. Qualcosa che si avvicina abbastanza al mio concetto di definitivo è il sistema Mark Levinson HQD, le grandi Apogee ma soprattutto le rare AHL Tolteque che ho la fortuna di avere ora in sede.
Come avrete capito, il personaggio che scrive è un negoziante (o qualcosa di simile), e giustamente tenta di sbolognare quel che ha.

Peccato che nessuno dei lettori (ma ce ne saranno di disinteressati...?) abbia il coraggio di rispondere che esiste il mio Poliedro, il cui basso (e medio-basso) è configurabile a dipolo, ma con tutta efficienza e la potenza che consentono di arrivare a 125 dB di picco in un salone di 250 metri cubi, a 3-4 metri dai diffusori, senza un briciolo di distorsione.

Un sistema che (attualmente) ha un costo relativamente accessibile... (meno delle inguardabili AHL Tolteque...)

Come al solito, sono gli appassionati a farsi del male da soli, nel migliore dei modi possibili.

Saluti
F.C.

drews
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Re: Il problema dell'informazione viziata

Messaggio da drews » domenica 8 settembre 2019, 17:41

Chi dovrebbe scriverne se lo hanno ascoltato in pochissimi?

Ciao
Andrea

Alexmaso69
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Re: Il problema dell'informazione viziata

Messaggio da Alexmaso69 » domenica 8 settembre 2019, 19:23

Non avendo ascoltato quello che propone io non posso controbattere.

F.Calabrese
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Re: Il problema dell'informazione viziata

Messaggio da F.Calabrese » domenica 8 settembre 2019, 19:52

drews ha scritto:
domenica 8 settembre 2019, 17:41
Chi dovrebbe scriverne se lo hanno ascoltato in pochissimi?
Alexmaso69 ha scritto:Non avendo ascoltato quello che propone io non posso controbattere.
In queste parole si dispiega la grandissima differenza tra gli appassionati di 40 anni fa (non solo di HiFi, ma anche di fotografia) e quelli di oggi.

Una volta si studiavano a confronto le varie soluzioni tecniche, valutandone i pro ed i contro. Se ne è discusso -anche animatamente- fino ad una decina di anni fa.

Poi, anno dopo anno, siamo finiti alle foto postate sui Gruppi FB, dove di vedono diffusori lucidissimi ed ampli da mezzo quintale, collocati al centro della stanza... ed i commenti sono solo faccine sorridenti o pollici alzati.

E' l'esemplificazione che uccide quella parte di divertimento che veniva dalla cultura e dall'approfondimento.

E' andata così: inutile tentare di opporsi ad un fiume in piena, con un cucchiaio in mano.

Saluti
F.C.

drews
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Re: Il problema dell'informazione viziata

Messaggio da drews » domenica 8 settembre 2019, 21:18

L'ascolto lo hanno fatto in pochi, tecnicamente se ne sà pochissimo... esiste solo una foto pubblicata qui sul forum. In cosa dovrebbe vertere il dibattito?
Il parallelo con gli appassionati di un tempo è fuori luogo.
Ciao
Andrea

F.Calabrese
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Re: Il problema dell'informazione viziata

Messaggio da F.Calabrese » domenica 8 settembre 2019, 23:28

drews ha scritto:
domenica 8 settembre 2019, 21:18
L'ascolto lo hanno fatto in pochi, tecnicamente se ne sà pochissimo... esiste solo una foto pubblicata qui sul forum. In cosa dovrebbe vertere il dibattito?
Il parallelo con gli appassionati di un tempo è fuori luogo.
Quanti appassionati hanno ascoltato un sistema JBL Paragon...? E quanti una coppia di Hartsfield...? E quanti le Electrovoice Patrician 800...?

E poi... diciamoci la verità... quante decine di mostre sono passate, ciascuna con 30-40 impianti TUTTI con la gamma bassa colorata e disarticolata, senza che nessun "orecchio d'oro" si accorgesse del problema...???

Io non ne faccio una critica, ma una semplice constatazione: agli appassionati di oggi la tecnica interessa relativamente.

Anche un'assoluta cagata di diffusore (p.es. le Thiel o le Snell) può diventare una leggenda sulla base del semplice passa-parola di inesperti suggestionati... (in mezzo ai quali si nascondono spesso dei furbacchioni interessati)...!

Io stesso mi sto adeguando all'andazzo, evitando di proporre sistemi veramente Top, come il Mostro di Stereoplay o il FH "per Aleandro", o lo stesso Paragon by FC. Poco alla volta anch'io proporrò sistemi a radiazione diretta, con prezzi di listino allineati a quelli che vedete alle mostre e con i relativi sconti.

Ma questa la considerate una vostra vittoria... o non è invece la massima sconfitta che VOI STESSI appassionati vi infliggete da soli...???

Nel prossimo post vi farò un esempio più incisivo.

Segue
F.C.

F.Calabrese
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Re: Il problema dell'informazione viziata

Messaggio da F.Calabrese » domenica 8 settembre 2019, 23:39

Vi invito a riflettere per un attimo sui vostri amplificatori.

Quelli a stato solido (transistor, mosfet, ecc.) sono solitamente molto controreazionati, per cui non appena vanno in clipping distorcono in modo udibilissimo e spiacevole. Per questo motivo è obbligatorio largheggiare nelle potenze, che però non bastano mai. Dovete infatti pensare che l'udito è logaritmico, per cui la differenza tra un ampli da 100 W ed uno da 200 W è appena udibile. E poi le differenze di rendimento tra i diffusori sono dieci volte maggiori.

I finali a valvole clippano in modo meno invasivo all'ascolto, ma solo quando sono di piccola potenza. Quando invece si tratta di ampli dai 50-60 watt in sù, allora la quantità di controreazione normalmente presente è tale da farne rassomigliare moltissimo il comportamento in sovraccarico a quello degli ampli SS, che però sono tipicamente più potenti.

In due parole, vi sto dicendo che la banalissima soluzione sarebbe quella di impiegare ampli a valvole da 20-30 Watt al massimo, non controreazionati, da accoppiare a diffusori almeno dieci volte più efficienti dei "soliti", che esistono e distorcono anche meno, in proporzione al loro maggiore rendimento.

Ebbene... guardatevi bene intorno... quanti dei vostri amici appassionati hanno in casa un impianto del genere...???

Beh... PRATICAMENTE NESSUNO...
perché anche quelli che utilizzano valvolari di bassa potenza scelgono i modelli più controreazionati (che costano meno...) e però solo rarissimamente li abbinano a diffusori di adeguata efficienza.

Vi sto dunque dicendo che la massima parte degli appassionati compie scelte erronee, ovviamente senza rendersene conto.

Provate a leggere il solito thread sui "diffusori definitivi" e vedrete appunto che al meglio si tira ad indovinare, senza una logica che guidi le scelte, come per esempio quella che io ho appena suggerito qui appena sopra.

Ma senza logica... quale scelta pensate che possa essere effettuata con successo...?

Saluti
F.C.

bobgraw
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Re: Il problema dell'informazione viziata

Messaggio da bobgraw » lunedì 9 settembre 2019, 17:28

F.Calabrese ha scritto:
domenica 8 settembre 2019, 23:39


Vi sto dunque dicendo che la massima parte degli appassionati compie scelte erronee, ovviamente senza rendersene conto.

Provate a leggere il solito thread sui "diffusori definitivi" e vedrete appunto che al meglio si tira ad indovinare, senza una logica che guidi le scelte, come per esempio quella che io ho appena suggerito qui appena sopra.

Ma senza logica... quale scelta pensate che possa essere effettuata con successo...?
Con la tristezza nel cuore per la situazione attuale dell'hifi, devo dire di condividere in pieno il pensiero di Fabrizio.

Date un'occhiata anche al thread sul nuovo corso Sonus Faber: pagine e pagine di post, su un oggetto tecnologico in evoluzione, che si riducono a commentare esclusivamente la bellezza o meno di questo o quel colore!!! Ovvero oggi siamo arrivati al punto che un diffusore si sceglie solo in base a quanto è bella o meno bella la laccatura del suo mobile, tanto le prestazioni sono sempre più o meno quelle per tutti.

E chi avrebbe mai pensato che a distanza di 35 anni quei bellissimi scritti sulle pagine di AR delle Minima FM2, delle Electa Amator e delle Guarnieri, avrebbero influenzato così pesantemente il mondo dei diffusori hiend odierno?

PS: il mio impianto è composto da un ampli 2A3 dichiarato senza controreazione e un paio di brutti diffusori di efficienza 99-100db (ma spero un giorno di riuscire ad ascoltare un diffusore serio progettato da Fabrizio): forse è per questo che sono dalla parte di FC? :-)

oblomov
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Re: Il problema dell'informazione viziata

Messaggio da oblomov » lunedì 9 settembre 2019, 21:55

Dolce & Gabbana: tornano alla carta stampata, addio a social e influencer
Scritto da: Carmen Pugliese

“Potere alla stampa!” già a partire da questa campagna Primavera/Estate 2019-2020
Sono sempre stati controcorrente. Non si sono mai piegati ai diktat della moda, pur facendola la moda. Dolce e Gabbana tornano al vecchio amore: i giornali di carta. Basta pubblicità sui social, o attraverso influencer.

Così, già la campagna Primavera/Estate 2019 è stata “pensata per la carta stampata, per le migliori riviste, per le testate che amiamo e a cui teniamo di più”, ha dichiarato Stefano Gabbana su Vogue Italia. Proprio sulla Bibbia della moda la Maison ha acquistato 14 pagine consecutive.

“L’idea è di utilizzare i media tradizionali in modo ancora più massiccio che in passato. Credo che nessun altro stia facendo qualcosa di simile. In un mondo sempre più globalizzato, esprimere la nostra unicità è diventato sempre più importante. Spiegare la nostra identità in questo modo è possibile solo attraverso la carta stampata: sfogliando le pagine di un giornale, a una a una, il punto di vista di ciascun fotografo si riconosce chiaramente, a colpo d’occhio”.
E a proposito dei post che pullulano senza criteri sui social, Stefano Gabbana ha aggiunto:

“Se avessimo fatto un post, o lanciato una campagna digitale non sarebbe stata la stessa cosa. Per noi questo è il momento di tornare ai magazine, e anche ai giornali, di andare nella direzione opposta rispetto agli altri. Siamo un’azienda del lusso, ed esprimiamo il nostro valore attraverso un punto di vista unico. Nel 2019 la stessa cosa vale per i magazine. Mentre tutti sono sullo smartphone, comprare la carta stampata potrebbe sembrare un lusso. In realtà se ne ricava un punto di vista unico, preparato con cura e tempo. Per me è il momento del grande ritorno delle riviste: potere alla stampa!”.

https://www.361magazine.com/moda/dolce-gabbana/
...
hifi-moda...settori assimilabili ???

malo
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Iscritto il: martedì 16 ottobre 2018, 12:03

Re: Il problema dell'informazione viziata

Messaggio da malo » lunedì 9 settembre 2019, 22:39

FC che fa le casse come gli autocostruttori e il ritorno all'epopea delle riviste.
Chiudono i forum?

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