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da F.Calabrese » domenica 3 novembre 2019, 1:03
Mario Bon ha scritto:Per concludere la misura che mostra il sig. Calarese non può essere utilizzata per dimostrare che la relazione di Hopkins-Stryker non è valida o che la relazione che lega il rendimento all'SPL ed al DI di una sorgente non è valida. Nell'ambiente del sig. Calabrese, con quella sorgente in quella posizione ed il microdono in quella posizione, si ottiene quella misura e non c'è nulla da spiegare se non che si tratta di una misura eseguita in ambiente e ripetibile in quell'ambiente (e probabilmente sololì). Il fatto che le curve non siano spaziate di 3, 6 o 9 dB (in funzione del numero di pareti che ci sono attorno) è normale perchè la misura non è stata fatta in campo libero in assenza di sorgenti virtuali.
Se poi il sig. Calabresee vuole sostenere che il suo ambiente equivale ad una camera anecoica anche per misure ad un metro dalla sorgente è libero di farlo. Non è vero, non lo dovrebbe dire ma lo può dire.
Per favore... riflettici... e dimmi tu stesso se non trovi che quanto sopra sia l'espressione di una BESTIALE IGNORANZA in materia di Elettroacustica...!
Se le mie misure dipendessero dall'ambiente, allora le tre curve a 0,7-1-1,4 m (*) non si sovrapporrebbero affatto, ma mostrerebbero andamenti assolutamente diversi. E non mi venire a dire che quelle piccole oscillazioni che si intravedono intorno alla media sono tali da stravolgere l'interpretazione di cui sopra, perché faresti solo pena. Quindi hai appena dimostrato di non saper fare nemmeno una misuretta spicciola, come quelle che io ho impiegato in questi ESEMPI. E che tu non le faccia (o non le sappia fare) lo dimostra il fatto che pubblichi sempre materiale altrui, e quasi mai delle TUE misure che spiegano... come invece ho fatto io. Tu hai troppa paura che la tua ignoranza venga scoperta.
Non solo... ma ti rendi conto di quanto sia DEMENZIALE parlare dell'applicazione dell'Equazione di Hopkins-Stryker agli ambienti domestici, quando la premessa fondamentale a questa equazione ed all'acustica sabiniana è quella che sia presente un campo diffuso...? E DOVE LO TROVI UN CAMPO DIFFUSO, IN UN AMBIENTE DOMESTICO E SOTTO 100-150 Hz...?
Guarda che non lo dico io, ma il caso vuole che il Prof. Farina abbia tenuto una conferenza sull'argomento appena pochi minuti prima della mia conferenza al Top Audio 2001 sulla stessa materia... Ed entrambi abbiamo convenuto su questa evidenza.
Infine (stra)parli di assenza di immagini speculari nella Equazione di Hopkins-Stryker, dimenticando che TU STESSO ne hai spiegato e proposto l'applicazione in presenza di pareti che delimitano l'angolo solido di emissione, dall'emisfera all'angolo...! Ma sii serio...!!!
In due parole: smettila di spacciarti per altro rispetto a quello che sei... Uno che ha progettato diffusori da coordinati -come le Altec Challenger spacciate per Made in Usa- ed altri diffusori del tutto analoghi rispetto quelli che potrebbe progettare qualsiasi autocostruttore della domenica.
Tu puoi riempire pagine di formulette, copiate ed incollate dai tuoi vecchi libri di testo, MA SI VEDE SUBITO CHE NON LE HAI MAI APPLICATE SUL CAMPO... perché altrimenti sapresti al volo qual è la spiegazione dell'andamento delle due curve che ti ho postato nella mia domanda, UN ANNO FA.
Una domanda alla quale avresti dovuto rispondere al volo, due minuti dopo... e non andando a cercare formulette in giro... dimenticandoti che ne esistono ALTRE che spiegano perfettamente il fenomeno misurato...!
Fai un favore a tutti coloro che ti leggono... VAI IN PENSIONE...!!!
Saluti
F.C.
(*): corrette in modo di riferirle ad un metro, attenuando di 3 dB la curva rilevata a 0,7 m. ed aumentando di 3 dB quella rilevata ad 1,4 m.
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da F.Calabrese » lunedì 4 novembre 2019, 23:40
carlocharelli ha scritto:Domanda per domanda a FC: se ho due generatori sinusoidali a 1kHz indipendenti , qual’e la loro correlazione?
Se la frequenza è esattissimamente la stessa, in un dato intervallo di tempo saranno compresi esattamente lo stesso numero di cicli, con un rapporto di fase costante tra di essi.
Se tu ne capissi qualcosina di misure o se tu fossi in grado semplicemente di ragionare, ti saresti accorto del volgarissimo trucchetto posto in essere da Mario Bon per creare i due rumori scorrelati...
Pensaci... quale registrazione stereo potrebbe mai contenere due segnali di bassa frequenza di cui uno (p.es. quello del canale sinistro) contiene la frequenza X e le sue armoniche, mentre quello del canale destro ne è del tutto privo ed invece contiene solo una frequenza Y, diversa da X...? Mi indichi un solo strumento che causa questo contesto...?
Ma tu sei talmente accecato dalla necessità di leccare il pavimento a chi ti ospita, da non poter in alcun modo rispondere. E' un TUO problema ed un TUO limite, che ti rende del tutto insignificante, anzi ininfluente, anzi ridicolo.
Saluti
F.C.
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da F.Calabrese » martedì 5 novembre 2019, 19:08
Dimenticavo...
C'è gente ignorante che scambia i segnali scorrelati per "azioni truffaldine"
Bene... proviamo ad ipotizzare che non lo siano...
Ebbene... cosa avrebbe una misura di quel tipo di più rispetto ad una normalissima misura della risposta impulsiva...?
Vi ricordo che la risposta all'impulso contiene una fine informazione relativa agli arrivi di energia, banda per banda...
...mentre la misura con i due segnali scorrelati fa di tutta l'erba un fascio, rendendo di fatto impossibile valutare la quota di energia diretta e quella riflessa separatamente.
Non solo, ma le diverse tecniche di misura della risposta all'impulso comportano quasi sempre una discreta reiezione dei rumori presenti in ambiente al momento della misura: una reiezione che viene completamente perduta con la misura a segnali scorrelati.
Ora ditemi voi che senso ha proporre una misura tecnicamente INFERIORE... se non per indorare la pillola e far sparire le conseguenze del "problema delle tre pareti". Conseguenze che però sono ben riconoscibili all'ascolto.
Cosa c'è di più truffaldino di questo...???
Saluti
F.C.
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da F.Calabrese » domenica 17 novembre 2019, 9:05
Ed eccoci -dopo una breve pausa- di nuovo a leggere le solite scempiaggini postate con la solita tecnica "furba"... e derisoria.
Già... perché Mario Bon adotta da sempre una stessa tecnica, per deridere l'intelligenza dei suoi lettori: parte da una sua affermazione sballata e poi la corregge gradualmente, aprendo nuovi thread, fino a darmi completamente ragione. In questo modo però tratta da fessi coloro che hanno letto i suoi primi post e non si sono accorti del suo errore...
Prendiamo ad esempio il caso della misura del rendimento dei diffusori e del modo di esprimerlo. Io ho scritto cento volte che la misura va espressa in deciBel ad un watt e ad un metro. Ovviamente -nel dire questo- va sottinteso che questa misura non sia effettuata ad una sola frequenza (non avrebbe senso !!!), ma sulla banda di frequenze effettivamente emessa dal trasduttore o dal diffusore misurato. E Mario Bon si attacca su dettagli ovvi, come questo, per dare la sua spocchiosa lezioncina, accusando me e mezzo mondo di avere "problemi lessicali"...
Un'altra cosa che Mario Bon ha obiettato è stata la "confusione" tra i concetti di efficienza e di sensibilità. Ebbene... io ho scritto cento volte che questa confusione l'hanno inventata quei furbetti e truffaldini che tentano di spacciare per più efficienti dei diffusori la cui impedenza media è la metà o un terzo rispetto a quella cui corrisponde UN Watt con 2,83 Volt, vale a dire i canonici 8 ohm.
Spiego meglio: immaginiamo di produrre uno stesso diffusore, in due versioni, di cui una con 8 ohm di impedenza nominale (minimo 5-6 ohm) e l'altra con 4 ohm di impedenza nominale (minimi a 2,5-3 ohm). E' chiaro che se il diffusore da 8 ohm avrà una sensibilità di (p.es.) 90 dB/2,83V/1m, quello a 4 ohm avrà una sensibilità di 93 dB/2,83V/1m... semplicemente perché assorbirà una corrente doppia dall'ampli, vale a dire una potenza doppia (a parità di tensione).
Però i due diffusori sono identici e nella realtà hanno la stessa efficienza, come dimostra il fatto che il loro rendimento espresso in SPL/1W/1m è esattamente lo stesso: 90 dB/1W/1m...!
Quindi la mia accusa alle aziende ed alle riviste prezzolate di impiegare una definizione ambigua è assolutamente sensata ed ineccepibile.
E' pur vero che in passato si è fatta grande confusione in materia, ma la corretta espressione di SPL/1W/1m è da sempre adottata dai fabbricanti più seri e che non hanno bisogno di raggirare gli appassionati più ingenui.
Ora ecco qui sotto (e nel prossimo post) gli esempi che lo stesso Mario Bon riporta ed evidenzia, DANDOMI QUINDI PERFETTAMENTE RAGIONE...
Attenti ai valori espressi in percentuale, perché ne parliamo nel prossimo post.
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F.C.
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