Elettrostatici/Isodinamici: perché NO

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Ute
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Re: Elettrostatici/Isodinamici: perché NO

Messaggio da Ute » mercoledì 11 dicembre 2019, 14:49

F.Calabrese ha scritto:
mercoledì 11 dicembre 2019, 10:28
mdn ha scritto:
mercoledì 11 dicembre 2019, 1:06
Le elettrostatiche Acoustat 108 dB a 6 metri? Possibile ?
Ricordo di averle ascoltate nel lontano '83, seduto ad un metro e qualcosa da loro e ad orecchio direi 95dB era il loro limite massimo
I 108 dB sono sicuramente di Picco, cui corrispondono meno di 90 dB di livello medio. Il che concorda con la tua osservazione a minore distanza (non dimentichiamo le dimensioni del pannello).

Saluti
F.C.
Esatto. Non è nulla di eclatante, specie se si tolgono le basse frequenze che fanno sbattere i pannelli contro le armature...

F.Calabrese
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Re: Elettrostatici/Isodinamici: perché NO

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 11 dicembre 2019, 15:16

Ute ha scritto:
martedì 10 dicembre 2019, 8:29
Uno degli impianti che ho avuto che mi ha dato maggiori soddisfazioni era formato da Acoustat X, planari amplificati OTL, con due "sub" (prego notare le virgolette) a tromba posti in angolo. A parte una certa difficoltà nel sistemare i livelli (😜) un suono con la stessa velocità raramente l'ho sentito...
Certo che la tua è stata una scelta veramente raffinata, perché è vero che solo i bassi a tromba hanno la "velocità" degli elettrostatici.

Ho scritto "velocità" tra virgolette perché in realtà si tratta di qualcosa di profondamente diverso rispetto al semplice andamento dei fronti di salita.

Provo a spiegare.

Prendiamo ad esempio il caso di un diffusore bass-reflex. Se applichiamo un transiente, vedremo che l'emissione dal condotto impiega un certo tempo per andare a regime... tempo durante il quale il woofer lavora praticamente da solo. Parliamo di almeno mezzo ciclo alla frequenza di risonanza, per cui parecchi millisecondi: un tempo avvertibile.

Se invece esaminiamo il caso di un elettrostatico, allora il transiente produrrà un'immediata emissione, con la sola costante di tempo relativa alla massa complessiva in movimento (vale a dire con il fronte di salita consentito dalla frequenze più alta riprodotta da quel pannello). Siamo dunque nell'ordine dei microsecondi...

Il caso di un diffusore a tromba varia a seconda del tipo di tromba e del suo progetto. Ci sono trombe lentissime (come il WSX) ed altre con il basso fulminante (p.es. il mio Aleandro), per cui non è coretto generalizzare.

Saluti
F.C.

Steinbeck J.
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Re: Elettrostatici/Isodinamici: perché NO

Messaggio da Steinbeck J. » giovedì 12 dicembre 2019, 20:51

In questo quadro dove si inseriscono i diffusori a cassa chiusa?

F.Calabrese
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Re: Elettrostatici/Isodinamici: perché NO

Messaggio da F.Calabrese » giovedì 12 dicembre 2019, 23:57

Steinbeck J. ha scritto:
giovedì 12 dicembre 2019, 20:51
In questo quadro dove si inseriscono i diffusori a cassa chiusa?
I diffusori a cassa chiusa sono comunque dei sistemi risonanti... più veloci dei bass-reflex, ma non più di tanto... anche perché i woofer che si impiegano per i diffusori a sospensione pneumatica hanno magneti più piccoli e minore smorzamento elettrico, rispetto agli omologhi per diffusori reflex.

Bella domanda, però !

Saluti
F.C.

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